Ha le stimmate dell'occasione persa per lo Sporting Arno il pareggio che matura al termine della gara con l'Atletico Levane Leona, che dal canto suo ottiene un altro ottimo risultato dopo la clamorosa vittoria dello scorso turno contro lo Scandicci. La partita, fin da subito un po' nervosa per gli strascichi degli episodi dell'andata, viene sbloccata dopo soli cinque minuti dai padroni di casa per mano di Cecconi. I rimpianti per la squadra di Messano arrivano però nei minuti successivi quando lo stesso Cecconi, ma anche Saidy e Cecchi, falliscono l'opportunità di indirizzare nettamente l'inerzia del match. Restano dunque a galla gli ospiti, che pian piano mettono la testa fuori e arrivano a impegnare Cianfanelli sugli sviluppi di un calcio di punizione. Nel secondo tempo la squadra di Bastianelli colpisce anche un palo, ed è il preludio al pareggio: l'arbitro non concede un rigore nettissimo all'Atletico Levane, in compenso due minuti più tardi ne assegna uno inesistente che Ceccherini realizza per l'1-1. Colpito, lo Sporting Arno si riversa in avanti e vede annullarsi due gol per fuorigioco, con annessi dubbi e proteste. I rimpianti per i nerofucsia, tuttavia, alla fine sono più che altro per le reti fallite nel primo tempo che avrebbero consentito loro di chiudere con ampio anticipo la pratica. Bravo invece l'Atletico Levane Leona a rimanere in partita, sfruttando l'occasione per pareggiare e portando a casa un altro risultato di prestigio. Calciatoripiù : Saidy (Sporting Arno). Pistocchi e Ceccherini (Atletico Levane Leona).
La voglia del Porta Romana di non perdere contatto con la zona coppa prevale sulla necessità del Galluzzo di fare punti per tirarsi fuori da una situazione che rischia di farsi sempre più complicata. Nel sentitissimo derby dell'Oltrarno la squadra di Giugni s'impone di misura, nonostante le assenze indubbiamente pesanti dei vari Rovito, Tallarita, Cagnina, Gori e Mori. La partita fin da subito offre due schemi ben precisi: il Porta Romana decide di sfruttare le corsie esterne con Baldazzi e Marini, il Galluzzo si mantiene invece compatto a centrocampo e gioca di ripartenza. Al 17' il gialloblù Echchihab si lascia cadere in area in un contrasto con Farulli, l'arbitro lo punisce con il cartellino giallo per simulazione. Passano pochi minuti e il Galluzzo va vicino al vantaggio con Matassa, estroso calciatore, ma l'ennesimo intervento di Rapisarda evita la conclusione a tu per tu con Aterini. Al 30' l'inaspettato vantaggio locale: Farulli trova con un lancio dalla sinistra Baldazzi, che supera in velocità Lutzu e con un fendente non imparabile spedisce la palla alle spalle di Barlacchi. Nel secondo tempo la partita si accende e aumenta l'agonismo, con numerosi cartellini gialli e la fin troppo severa decisione arbitrale di espellere il corretto allenatore ospite Rudy Colò. Il Galluzzo all'arrembaggio cerca il pareggio, forse meritato per la mole di gioco espressa, ma l'importante reparto difensivo del Porta Romana (non a caso dati alla mano il migliore del campionato), neutralizza le avanzate ospiti. Tra tutti sale in cattedra il solito Rapisarda, che in ogni modo e non senza una certa tecnica riesce a tamponare le folate offensive avversarie. Negli ultimi dieci minuti l'ingresso in campo di Vivarelli e soprattutto di Cellai danno nuova linfa al Porta Romana, che alleggerisce la pressione del Galluzzo e sfiora addirittura il gol del raddoppio. Comunque al 98', ben oltre i cinque minuti di recupero assegnati, la partita termina con i festeggiamenti dei padroni di casa che guadagnano una posizione in classifica mantenendo i tre punti dal quinto posto. Calciatoripiù : Rapisarda e Farulli (Porta Romana). Matassa e Poggi (Audace Galluzzo).
All'Aldo Biagiotti di Sesto Fiorentino va in scena il derby fra Doccia e Calenzano, in un sabato pomeriggio nuvoloso che sarà cornice della nettissima vittoria da parte degli ospiti. Il Calenzano ne fa quattro e vola a quota 43 punti, a sole due lunghezze dallo Scandicci quarto in classifica. Il Rinascita Doccia si ferma a 35, a pari punti con l'Olmoponte. Nella parte iniziale dell'incontro regna l'equilibrio, le due fazioni si studiano e cercano di pungersi a vicenda alla prima occasione utile. Il Calenzano prova subito a guadagnare metri nella trequarti offensiva, mentre i padroni di casa attaccano per vie laterali, cercando la ripartenza in contropiede e sfruttando le incursioni dei propri esterni. È su una di queste trame che al 6' viene ammonito Volpi, per un intervento scomposto ai danni di Hallabou. Il numero 20 viene cercato spesso dai compagni nei minuti iniziali, e cerca fin da subito di allargare le maglie della difesa avversaria in diverse circostanze. I ritmi sono elevati fin dalle prime battute, e un minuto dopo, viene ammonito anche il centrale di casa Margheri, che nel tentativo di spazzare il pallone, colpisce Ferroni e costringe il direttore di gara ad estrarre il secondo cartellino giallo dopo soli 7'. Sul calcio di punizione concesso agli ospiti, Sarti calcia direttamente in porta, ma il tiro è lento e Nocentini blocca senza problemi. I padroni di casa prendono coraggio e impensieriscono la compagine biancoblù in un paio di circostanze: al 12' è Hallabou a calciare dal limite, un tiro potente che Canocchi è costretto a respingere con i pugni. Mentre al 13' è una punizione tirata dal capitano rossoblù a finire alta di poco. Il Calenzano reagisce, e al quarto d'ora di gioco riesce ad uscire dalla situazione di difficoltà con una rasoiata di Flores dal limite dell'area che costringe Nocentini a rifugiarsi in corner con un bell'intervento. Nella parte centrale del primo tempo non si registrano particolari occasioni da gol: le due squadre cercano di ripartire alla prima occasione utile e di sfruttare gli spazi concessi dai difensori avversari, ma le difese sono compatte e la partita rimane senza un vero padrone. Al 32' torna in avanti il Calenzano, con un buon guizzo di Sarti: il numero 8 mette a sedere un difensore, triangola con Boschi e poi calcia da posizione ravvicinata,trovando un'altra grande risposta di Nocentini che chiude lo specchio. Al 42' poi, in maniera inaspettata, arriva l'occasione più ghiotta della prima frazione di gara. Bossio sgasa sulla fascia destra e mette in mezzo un bel cross sul secondo palo, su cui arriva Banchelli. Il numero 16 si trova il pallone sui piedi e cerca una conclusione di prima, che non trova fortuna e si spegne sul fondo per una questione di centimetri. Agli sgoccioli del primo tempo poi, durante il primo dei due minuti di recupero concessi dall'arbitro, il Calenzano trova la rete del vantaggio: Materassi si incarica di un calcio di punizione dal limite dell'area e calcia direttamente in porta con una conclusione bassa e potente, che si infila all'angolino e che regala agli ospiti un vantaggio inaspettato. Il primo tempo termina quindi 0-1 per il Calenzano, al tramonto di una prima frazione molto equilibrata. Le due squadre rientrano in campo con gli stessi interpreti dei primi 45' ma con atteggiamenti diversi: il Doccia cerca di riagguantare l'incontro, gli ospiti cercano di mettere un punto attaccando per vie centrali e sfruttando la dinamicità dei propri interpreti offensivi. La prima occasione del secondo tempo però, è rossoblù: il solito Bossio prova a suonare la carica, incaricandosi di una punizione dal limite ed impegnando non poco Canocchi, che devia in corner una conclusione molto precisa ma debole. Gli ospiti rispondono con una duplice azione fotocopia: Al 51' ci prova Boschi, che da posizione defilata trova solo l'esterno della rete; stessa sorte per la conclusione di Ferroni, che si spegne sul fondo come quella effettuata dal compagno qualche minuto prima. Al 56' viene ammonito Pelagatti, per un intervento scomposto ai danni di un frizzante Ferroni, che costringe il centrocampista rossoblù all'ammonizione. Il numero 7 ospite è uno dei migliori in campo, con numerose giocate degne di nota e un ritmo di gioco elevato, che lo rendono il vero dominatore della mediana. Al 68' il Calenzano continua sulla scia dei primi venti minuti e cerca ancora il raddoppio: il solito Ferroni sgasa sulla fascia e cerca al centro dell'area un compagno, ma Salvini è provvidenziale e allontana in corner la sfera con un grande intervento. Un minuto dopo, sugli sviluppi del calcio d'angolo, gli ospiti trovano la rete dello 0-2. Ferroni appoggia corto per Materassi, che ha modo di accentrarsi, dare uno sguardo alla porta e lasciar partire un destro molto potente, che viene deviato da un difensore rossoblù prima di insaccarsi all'angolino basso, alle spalle di un incolpevole Nocentini. Doppietta personale per il capitano biancoblù e raddoppio ospite. La rete del numero 10 spegne definitivamente le speranze di rimonta dei padroni di casa, che abbassano notevolmente i ritmi e concedono molti spazi agli ospiti, liberi di spingersi in zona offensiva e arrivare alla conclusione da fuori. Tanto che, al 72', il Calenzano trova anche la rete del tris con un assolo di Boschi, che riceve spalle alla porta una rimessa lunga di Canocchi. Il numero 9 biancoblù stoppa elegantemente il pallone spalle alla porta, resiste alla pressione di due difensori e calcia forte dal limite dell'area, realizzando un gol di pregevole fattura che chiude l'incontro con venti minuti di anticipo. Gol, set, match. Il punto esclamativo sulla prestazione ospite viene messo al 84' dal subentrato Bracale, abile ad avventarsi una respinta bassa di Nocentini e a calare il poker definitivo. L'arbitro Santini, autore di una buona direzione di gara, concede 4' di recupero, in cui non si registrano occasioni da gol, se non qualche guizzo personale degli attaccanti del Doccia. L'incontro termina 0-4 per il Calenzano, in una partita che nei primi 45' ha visto le due squadre darsi battaglia. Ad avere maggiore fortuna però sono gli ospiti, che trovano il vantaggio al tramonto del primo tempo e completano la missione nel secondo, alzando progressivamente i ritmi di gioco. Sfortunati i padroni di casa, che subiscono alla prima rete nel loro momento migliore, e successivamente si arrendono all'atteggiamento straripante degli ospiti. Calciatoripiù : tra i padroni di casa spiccano le prestazioni di Bossio e Hallabou , stoici per atteggiamento e preziosi in fase offensiva. I due attaccanti rossoblù offrono spunti di qualità e mettono in difficoltà la retroguardia ospite, soprattutto nei primi 45'. Buona anche la prestazione di Nocentini, incolpevole su quasi tutte le reti e autore di numerosi interventi, che evitano un passivo più pesante. Per quanto riguarda gli ospiti, sono senz'altro Ferroni e Materassi i migliori in campo. Il primo è il padrone indiscusso del centrocampo, con giocate coraggiose e grandi intuizioni. I compagni lo cercano spesso e lui prende confidenza con il passare dei minuti, confezionando un'ottima prestazione. Il secondo segna una doppietta pesantissima, che suona la carica degli ospiti e impreziosisce una prestazione già ottima con due reti e tanta qualità. Menzione d'onore anche per Bracale , che entra bene in partita e trova subito la gioia del gol, chiudendo l'incontro.
Dopo l'1-1 contro il Montespertoli che le era costato il sorpasso in vetta, la Fortis Juventus incappa in un altro pareggio e permette al Casentino Academy - vittorioso a Scandicci - di allungare a +3. La squadra di Menetti impatta sul campo di un ottimo Lebowski, al termine di una partita spettacolare e indubbiamente tra le più belle del campionato. Pronti via e dopo pochi minuti Pieri indovina un rasoterra che Cocchi tocca ma non riesce a disinnescare, ed è quindi 1-0 per gli ospiti. La reazione dei padroni di casa è immediata e vincente: dal limite dell'area Corsinovi disegna una parabola che supera Conforti e s'insacca all'incrocio, gol davvero meraviglioso. Il botta e risposta prosegue con il Lebowski pericoloso a più riprese con Clemente, di poco fuori il suo colpo di testa, Corsinovi su punizione e infine Mariani. Non è da meno la Fortis Juventus, che specialmente in ripartenza mette alla prova l'attenzione della difesa avversaria. Il primo tempo termina 1-1 ma nella ripresa succede di tutto: la squadra di Menetti sembra prendere campo, invece è quella di Marranci ad andare a segno con un colpo di testa di Mariani sugli sviluppi di un corner. Ancora una volta però l'equilibrio si ristabilisce subito ed è Gianassi, ricevendo un cross rasoterra dal fondo, a liberarsi dalla marcatura e firmare il 2-2. Finita? Macché. Poco prima del 90' Ciari riceve un lancio e di testa elude l'uscita del portiere, prima di tornare sul pallone e appoggiarlo nella rete rimasta sguarnita. Subito dopo Razzauti in contropiede fallisce la palla del quarto gol, ed è un errore pesantissimo perché non appena l'arbitro annuncia il recupero, sugli sviluppi di una rimessa in gioco lunga, Mariani taglia sul lato corto dell'area piccola e di testa gira il pallone tra palo e portiere fissando il definitivo 3-3. Si conclude dunque con un giusto pareggio una sfida ad alto tasso d'intensità ed emozioni: per il Lebowski è il terzo risultato utile consecutivo, per la Fortis Juventus un'altra frenata pericolosa nella corsa al titolo. Calciatoripiù : Corsinovi e Mariani (Lebowski). Pieri e Gianassi (Fortis Juventus).
Dopo la super vittoria con lo Scandicci e i prestigiosi pareggi contro Casentino Academy e Lebowski, l'Olmoponte Santa Firmina fa la voce grossa sul campo del San Piero a Sieve e conquista tre punti di fatto mai in discussione. Dopo cinque minuti gli ospiti sono già in vantaggio: punizione messa in mezzo da metà campo, Erpici stoppa di petto e poi insacca da breve distanza di controbalzo. Immediata la risposta dei padroni di casa che pareggiano per mano di Arcuri, abile ad approfittare di un flipper favorevole per spedire il pallone sotto l'incrocio dall'interno dell'area. Pura illusione per il San Piero a Sieve, che nei minuti successivi incassa gol in serie. Comincia lo show di Lazzeri che riceve il cross dalla destra di Erpici, si libera sul secondo palo e dopo un elegante controllo fulmina Biagioli nell'angolo opposto. Poco dopo è invece di Rossi l'assist filtrante per Lazzeri, che con uno dei suoi soliti tagli si presenta davanti al portiere e cala il tris. Non sono finiti gli assist di un Erpici come sempre ispiratissimo, che prima propizia dalla bandierina il poker di testa di Droandi e poi crossa al centro dell'area il pallone che Lazzeri trasforma nel gol del 5-1 con cui si chiude il primo tempo. La ripresa comincia con un palo del San Piero ma subito dopo è la squadra di Badini, pur abbassando i ritmi, a riprendere in mano il controllo della situazione. Lazzeri completa la sua straordinaria giornata realizzando il poker personale in contropiede, su perfetto passaggio tra le linee di Rossi. Al suo score Lazzeri aggiunge poi anche un assist, quello che nei minuti finali consente al subentrato Marino di arrivare a tu per tu col portiere e freddarlo per il definitivo 7-1 in favore di uno straripante Olmoponte Santa Firmina. Calciatoripiù : Lazzeri ed Erpici (Olmoponte S. Firmina).
Il bisogno del Montespertoli di mettere nel sacco altri punti salvezza ha la meglio sulle ambizioni della Rondinella di ritagliarsi un posto nel Torneo Regionale. La squadra di Coppetti si conferma in netta ripresa e dopo il prestigioso pareggio sul campo della Fortis Juventus strappa una vittoria di misura ma fondamentale, che rappresenta il quarto risultato utile consecutivo nonché il secondo successo nelle ultime quattro giornate. La partita appare fin da subito equilibrata e combattuta, ma al 20' i padroni di casa la sbloccano grazie a un gran fendente rasoterra di Mangani che da fuori area gonfia la rete a fil di palo. Sarà il gol che deciderà la gara, anche perché a dire la verità di gioco in campo se ne vede ben poco. Le condizioni del terreno, in costante peggioramento per via della pioggia, di certo non agevolano le progressioni offensive e allora a fare la differenza è la capacità di sfruttare al meglio le poche occasioni reciproche. Il Montespertoli ha finalizzato la sua mentre la Rondinella, nel secondo tempo, cestina la chance del pareggio con Perini che a porta praticamente vuota spara alto. Si esaurisce di fatto qui il resoconto delle azioni salienti: i ventidue in campo non mollano un centimetro e combattono su ogni pallone, ma di veri e propri pericoli per le difese non ce ne sono. Viene da sé che di questa situazione beneficia il Montespertoli, che dunque mantiene l'1-0 fino al triplice fischio e conquista tre punti utilissimi per avvicinarsi ancora un po' alla zona salvezza. Calciatoripiù : Mancini e Mangani (Montespertoli).
L'Audax Rufina ottiene tre punti di enorme importanza in chiave salvezza, superando di misura una Sancascianese in difficoltà e incapace di impedire la rimonta degli avversari da una posizione di iniziale vantaggio; adesso la distanza tra le due squadre è di soli quattro punti. A inizio partita è la formazione di casa ad avere le migliori occasioni: al 17' Gennai colpisce di testa in area di rigore, ma non riesce a centrare la porta; al 19' di nuovo il numero 9 locale va vicino al gol, questa volta con un tiro da distanza ravvicinata, il quale viene tolto provvidenzialmente da sotto la traversa da Fiani. La Sancascianese prova a scuotersi e reagisce con un tiro di Cirri dal limite dell'area, il quale però viene deviato da un difensore in corner. Poi nell'arco di dieci minuti si susseguono tutti e tre i gol della partita. I primi due sono condizionati da due incertezze degli estremi difensori: prima al 29' Volpi non trattiene in presa alta un cross su punizione di Piazzini e così Donzelli ribadisce in porta il pallone vagante in area piccola; poi, appena un minuto dopo, Caffeo calcia indisturbato al limite dell'area e supera Fiani, che non riesce a deviare fuori dallo specchio un tiro apparentemente non irresistibile. La rimonta della squadra di casa si completa pochi minuti dopo, quando sugli sviluppi di una rimessa laterale in posizione avanzata il pallone arriva sui piedi di Vannini, il quale calcia di destro verso la porta e, complice una leggera deviazione di un difensore, batte il portiere avversario con un tiro a fil di palo. Prima della conclusione del primo tempo, sono da segnalare i vani tentativi a rete di Cirri, che non inquadra la porta di sinistro da posizione defilata dentro l'area, e Piazzini, il cui tiro viene ribattuto dalla difesa locale; si va, dunque, al riposo sul risultato di 2-1. Al rientro in campo la Rufina si difende e cerca di sfruttare gli spazi in contropiede, mentre la Sancascianese si protende in avanti alla ricerca del gol del pareggio. Al 57' i padroni di casa vanno vicini alla rete del potenziale 3 - 1: Caffeo si invola sulla fascia sinistra e, a seguito di un'iniziativa personale, serve in area il libero Gennai, che viene però murato in angolo da Fiani. Dall'altra parte la Sancascianese fatica a trovare spazi in una difesa ben organizzata e attenta, la quale evita che la formazione gialloverde possa crearsi nitide occasioni da rete; infatti, non si registrano tiri in porta da parte degli ospiti nell'arco di tutto il secondo tempo. Nel finale di partita, inoltre, sono ancora i locali ad avere delle opportunità per segnare, ma né i diversi corner guadagnati né le varie punizioni dal limite e da posizione defilata portano l'esito sperato. A ogni modo, al triplice fischio del direttore di gara, è la Rufina a gioire per la massima ricompensa ottenuta. Calciatoripiù: Caffeo è il più pimpante e propositivo di tutti i giocatori visti in campo e merita, dunque, una menzione d'onore.
All'alba di questa venticinquesima giornata di campionato basterebbe aprire la finestra di uno dei tanti palazzi che si affacciano su piazza Marconi per respirare a pieni polmoni l'atmosfera delle grandi occasioni. Se poi, dopo aver sorseggiato un buon caffè, avessimo voglia di sfogliare l'ultimo numero di Calciopiù, basterebbe dare un'occhiata alla classifica del Girone D per comprendere l'importanza di un match che almeno in linea teorica, potrebbe valere una stagione. Stiamo parlando di Scandicci-Casentino, che lancia gli ospiti verso la conquista di tre punti importantissimi. C'era però, stavolta, una componente fondamentale, visibile solo all'occhio attento di quegli appassionati che hanno seguito con maggior attenzione l'andamento del torneo. L'imbattibilità casalinga stagionale, per lo Scandicci, non era semplicemente un vanto ma un motivo di stimolo e un vessillo da sventolare in faccia agli avversari nel tentativo d'incuter loro quel timore reverenziale. Reduci dal doloroso ko sul terreno di un Levane Leona quasi certamente condannato alla retrocessione, i ragazzi di Leo Zecchi avevano la possibilità di sfruttare il fattore campo e recuperare un po' di quel terreno perduto nei confronti del Casentino. Facile a dirsi, molto meno a farsi. La formazione guidata da Vinicio Dini - infatti - era e resta pienamente in fiducia, dopo aver riconquistato la vetta calando il settebello sul San Piero a Sieve, affronta la trasferta in terra fiorentina col piglio, l'entusiasmo e la sicurezza di chi è consapevole di poter portare a termine anche la più ardua delle imprese. Il successo biancoverde è scritto a caratteri cubitali nel libro d'oro di questa stagione perché, oltre a scavare un solco di nove lunghezze nei confronti degli avversari, permettere ai ragazzi di mister Dini di poter affermare con orgoglio di essere stati i primi a violare il domicilio scandiccese. Spettatrice più che mai interessata di questo duello è la Fortis, seconda ad un punto dal Casentino, che impegnata sull'insidioso terreno del Lebowski cerca a sua volta di far bottino pieno con la speranza che ai casentinesi venga riservato lo stesso trattamento subito dai mugellani un paio di settimane fa. Un auspicio che però svanisce in un batter di ciglia. L'arbitro Bouabid ha giusto il tempo di fischiare il calcio d'inizio mentre i tanti tifosi ospiti presenti in tribuna riescono a contare fino a diciannove. Un lungo lancio in profondità, cogliendo di sorpresa l'inedita coppia centrale scandiccese formata da Grisolini e Borghini, innesca il centrattacco casentinese Luca Pietrini che, dopo aver addomesticato con perizia il pallone nel cuore dei sedici metri avversari, supera agevolmente Patacchini con un preciso tocco sotto misura. Un inizio da incubo per la compagine di Zecchi che nei primi venti minuti di gioco fatica a raccapezzarsi. Spinge, invece, forte la formazione di Dini utilizzando le corsie laterali ed i guizzi, fra centrocampo ed attacco, dell'elegante e funambolico regista avanzato Camara. Il vero e proprio tallone d'Achille, però, lo Scandicci lo evidenzia sul settore destro della difesa, dove Martelli fatica a contenere le scorribande del rapidissimo e talentuoso esterno sinistro d'attacco casentinese Chianucci che dimostrando di saper dare del tu al pallone anche quando si tratta di cambiar passo, diviene spesso e volentieri imprendibile mettendo in evidenza, nonostante la giovane età, doti da giocatore di categoria superiore. Non è un caso, dunque, che al 5' sia un'altra prepotente discesa di Chianucci a seminare lo scompiglio nella retroguardia di casa ed a far pervenire nuovamente sui piedi di Pietrini un invitante pallone che stavolta il numero nove in maglia neroverde ciabatta malamente a lato da favorevole posizione. Nonostante uno schieramento che almeno sulla carta si presenta propositivo ed offensivo, lo Scandicci fatica a sviluppare la propria manovra. Nel cuore della mediana Tysak svolge un lavoro encomiabile in fase d'interdizione non trovando però il supporto, in quella di costruzione, di Spinelli e Legnante i quali, non riuscendo a spingere con la necessaria forza d'urto, pongono un freno al tentativo di rimonta scandiccese che pare, almeno in questa prima fase, non riuscire ad esprimersi neppure lungo le corsie dove Hognogi e Martelli sono costretti ad una dispendiosa fase di contenimento a causa dei frequenti inserimenti di Chianucci e Thomas Checcaccim e dove neppure gli esterni alti Rufat e Cardona Galeas riescono ad eludere l'attenta guardia montata su di loro dagli omologhi difensivi casentinesi Fetai e Cantore. Pochi sono, di conseguenza, anche i palloni che giungono dalle parti dell'ex lastrigiano Grottelli che venendo sistematicamente anticipato da un attento Bettazzi, non sembra in grado di sollecitare i riflessi ed i guantoni di Menchini. Sul fronte opposto, invece, Dini e Renzetti agiscono con grande personalità sulla linea dei centrocampisti tenendo alto il baricentro dell'Academy grazie ad una doppia cerniera nella quale il numero quattro è dedito a spezzare con successo le trame avversarie, mentre il numero otto, sostenendo l'azione di Camara, non disdegna di provare a rendersi pericoloso (peraltro senza troppo successo) su palla inattiva. Il meccanismo costruito di Vinicio Dini, insomma, gira alla perfezione e sembra in grado di poter trovare da un momento all'altro il colpo del definitivo ko; e forse, anche se può sembrare paradossale, è proprio questa eccessiva sicurezza a far commettere alla compagine casentinese un grosso errore di valutazione. Con il risultato ancora in bilico, nella seconda metà del primo tempo l'Academy abbassa i giri del proprio motore concedendo maggior spazio di manovra agli ottimi palleggiatori scandiccesi. La squadra di Zecchi guadagna così metri preziosi sul terreno, sfruttandoli come meglio non si potrebbe allo scoccare del 36'. A risultare fatale, nell'occasione, è un momento di disattenzione della compagine aretina che vedendo Renzetti, vittima di uno scontro di gioco, crollare a terra infortunato, si aspetta un intervento dell'arbitro che invece lascia proseguire il gioco. Lo Scandicci fa girar palla sulla trequarti ripartendo poi sulla sinistra, da dove Hognogi pennella un preciso traversone che - spiovendo sotto porta - trova lo smarcato Grottelli liberissimo a due passi da Menchini. Stavolta, per il numero quarantacinque, è un gioco da ragazzi agganciare la sfera e tradurre in rete il pallone che riporta il risultato in parità. L'Academy ha imparato bene la lezione; lo dimostra fin dalle prime fasi della ripresa nelle quali riparte a tutta velocità usufruendo del sempre prezioso contributo fornito alla manovra d'attacco da un inesauribile Chianucci. Mister Dini è poi bravissimo anche ad azzeccare i cambi. Gabiccini, subentrato all'acciaccato Renzetti, prima sfiora i pali difesi da Patacchini con una velenosa conclusione dal limite (56') e poi, al 70', al culmine dell'ennesima straripante discesa operata dall'immarcabile Chianucci, prima raccoglie all'interno dei sedici metri avversari il suggerimento del compagno e poi lo traduce in rete dalla media distanza con un preciso rasoterra. Al 75' è un'altra mossa di mister Dini a lasciare tutti di stucco; fuori il migliore in campo per distacco (Chianucci), dentro Di Donato. Bastano appena tre minuti per accorgersi che anche stavolta il tecnico casentinese ci ha visto giusto. Un bel lancio in profondità, dopo aver scavalcato la linea difensiva blues, libera a tu per tu con Patacchini proprio il numero diciotto in maglia neroverde che si ritrova sui piedi il pallone per chiudere la partita. E' però a questo punto che Di Donato fa la scelta sbagliata; invece di battere a rete di potenza, prova il tocco di fino tentando di superare il portiere di casa con un elegante cucchiaio al quale però Patacchini si oppone con prontezza alzando le braccia e bloccando la sfera in presa alta. Scampato il pericolo, sul fronte opposto, anche Zecchi decide di cambiare rimpolpando la mediana con l'inserimento di Papi e dando maggior corpo alla fase offensiva inserendo l'esterno sinistro Campone al quale è affidato il compito di pungolare la retroguardia di casa. L'inserimento del numero ventuno, in particolare, porta gran giovamento alla fase d'impostazione scandiccese. All'82 proprio Campone è bravissimo ad inserirsi in area incrociando la propria corsa con quella di Fetai e rotolando a terra, cosa che gli costa un cartellino giallo per simulazione; provvedimento nei confronti del quale Campone neppure protesta, ben consapevole di averla fatta grossa. Lo Scandicci adesso spinge con convinzione alla ricerca del pareggio e gli ultimi minuti di partita sono vissuti a mo' di calvario da un'Academy costretta a difendersi con sempre maggior generosità e gran dispendio di energie. All'87' una fulminea e precisa triangolazione fra Papi e Campone fa pervenire la sfera in piena area sui piedi di Grottelli che però non riesce a trovare lo specchio della porta. Bouabid concede ben sei minuti di recupero e proprio allo scoccare del novantesimo, sugli sviluppi di un fallo laterale battuto sul fronte destro dell'attacco blues, la palla scivola in area raggiungendo sul secondo palo il ben appostato Campone. La sua conclusione a botta sicura sembra vincente ma a chiudergli la porta in faccia ci pensa Fetai che, sostituendosi all'ormai battuto Menchini, respinge la sfera sulla linea mettendo il definitivo punto esclamativo davanti alla parola impresa . Al triplice e liberatorio fischio finale di Bouabid, è gioia pura per il Casentino che, scardinando per la prima volta in stagione la porta blindata che si trova al 40 di piazza Marconi, consolida la propria leadership. Una gioia se possibile amplificata dal mezzo passo falso della Fortis, bloccata sul pari alla Trave. La delusione è palpabile e cocente, invece, nell'ambiente blues. E' vero; le occasioni create e non sfruttate hanno condannato lo Scandicci ad una sconfitta non del tutto meritata ma è altrettanto vero che il blackout scatenato nella prima parte del primo tempo dal fulmineo vantaggio ospite non è stato gestito al meglio sotto il profilo caratteriale da una squadra bisognosa di punti e conferme. Adesso le nove lunghezze di svantaggio dovranno essere gestiti dai ragazzi di Leo Zecchi in ottica Coppa fin dalla prossima sfida che li vedrà impegnati, sempre sul sintetico amico, proprio contro la mina vagante Lebowski. Calciatoripiù : nello Scandicci si sono ben disimpegnati Hognogi, Tysak, Grottelli ed i subentrati Campone e Papi . Nell'Academy note di merito per i difensori Fetai e Bettazzi , per i mediani Dini e Renzetti , per l'esterno sinistro Chianucci (il migliore per dispersione), per il centrattacco Pietrini e per i subentrati Gabiccini (decisivo ai fini del successo casentinese) e Di Donato. Adil Bouabid si è confermato arbitro di buon livello dirigendo con grande sicurezza un match di difficile interpretazione.