Un buon Seravezza gioca con coraggio e crea, ma non incide come voluto; la Fezzanese invece si dimostra cinica e si porta a casa i primi tre punti dell'anno, che arrivano in calce al divertente 3-2 maturato al Cimma. Quando ormai il primo tempo sembrava destinato a concludersi senza gol, al 44' Fiori supera Gazzoli con un tiro potente e preciso, ma in precedenza le chance migliori erano state per gli apuani. Ospiti pericolosi soprattutto con Conde, molto attivo là davanti, ma anche un po' impreciso; Botrugno minaccia la porta ligure al 10', poi spazio per i tentativi di Conde al 17', al 25' e al 40', ma è soprattutto nella seconda occasione che il numero 9 ospite impegna Agolli in una super-parata che salva i suoi. Il secondo tempo si apre con il raddoppio di Cristodaro (50'), che supera Gazzoli abilissimo pochi minuti prima su Fiori; il duello fra i due si ripete poco dopo, e l'attaccante della Fezzanese ha la meglio, 3-0. In precedenza, al 55' e al 56' Agolli, è bravo a parare le conclusioni di Giannotti e Cini. Il Seravezza si aggrappa alla sua determinazione e batte un vigoroso colpo al 69' con Botrugno, autore di un perentorio colpo di testa sugli sviluppi di un corner, mentre al 78' Cini riapre definitivamente i giochi realizzando il 3-2. Nel finale un mai domo Seravezza meriterebbe il pari, ma Agolli è ancora decisivo e per Conde e compagni non c'è niente da fare, se non rassegnarsi a un ko a testa alta. Calciatoripiù: Fiori, Agolli (Fezzaneser); Conde (Seravezza).
Finisce senza gol la sfida che in ogni caso non avrebbe assegnato punti al Figline, impegnato nell'esordio contro il Pontedera. Ma la gara, come da tradizione per ogni avversario dei granata da qualche anno a questa parte, è stata vera e valida per rodare i propri meccanismi in vista dei futuri impegni. Il Figline ha messo in mostra ottime individualità, che ancora devono inserirsi al meglio in un economia di gioco collettiva; sensazioni positive per gli ospiti, che escono indenni da un campo non facile sotto moltissimi punti di vista. I gialloblù interpretano il ruolo di padroni di casa provando a prendere in mano il gioco nel primo tempo, ed esercitano un buon predominio territoriale; pochi però gli spazi a disposizione dei calciatori in campo, si lotta in ogni zona del campo e dalla bagarre fuoriescono poche occasioni da rete. Le conclusioni da fuori di Matrone e un guizzo di Stinghi che i perde sul più bello portano i locali vicini alla rete, il Pontedera replica con Puce e Tarik, che sfruttano dei palloni serviti in profondità per minacciare l'attento Spina. Dopo un primo tempo favorevole ai valdarnesi, nel secondo tempo il match procede maggiormente a strappi, e diventa a tratti molto più combattuto. Guidotti e Pesce tengono attiva la fase offensiva dei granata, in casa Figline invece si segnalano gli ottimi ingressi a match in corso dei calciatori della panchina (Belli su tutti) e la volontà del team di Mascagni di vincere. La voglia di successo dei gialloblù però si infrange contro il palo colpito da Berti e sulla mira leggermente imprecisa di Ciari; nonostante si abbia la sensazione che il risultato possa sbloccarsi anche nei minuti conclusivi, lo 0-0 di partenza tiene fino al termine. L'ultimissimo brivido lo regalano gli ospiti: la discesa di Tarik si conclude con un cross al centro, sul quale nessuno dei compagni interviene per tempo. Calciatoripiù: Belli, Giustelli, Becattini (Figline); Ginobi, Peciarolo (Pontedera).
Il graffio di Catocci in avvio scalfisce e definisce per intero i primi 90' della stagione: la Pistoiese passa di misura sul difficile campo del Follonica Gavorrano e mette in mostra una squadra già pronta per l'avventura in campionato, in cui spiccano interessanti giovani individualità e una buona intelaiatura di gioco. Il Follonica lascia il campo deluso dal risultato, ma consapevole di aver provato a rimettere in piedi una gara segnata in avvio, senza riuscirci. Decide quindi Catocci: scocca il 5' quando il numero 15 arancione realizza il gol che poi di fatto decide il match, andando poi vicino al raddoppio e alla personale doppietta nel corso del primo tempo, in cui si segnalano anche le chance capitate a Montefusco e a Baragli. Dopo un primo tempo favorevole agli ospiti, nella ripresa i maremmani trovano la forza per invertire la tendenza e si rendono più pericolosi in avanti, pur non sfondando. In un finale aperto, dall'80' in poi, spazio per chance su entrambi i fronti e la Pistoiese legittima il successo sfiorando ancora il 2-0 con Cassisa e Palumbo. Lo zero a uno tiene, e fa felici i ragazzi di Riccardo Agostiniani. Calciatoripiù: Campagni (Pistoiese): ottima la prova del difensore centrale. Baragli (Pistoiese) di qualità e sostanza il suo contributo in mezzo al campo. Cassisa e Paci (Pistoiese); tengono sempre sul chi va là la retroguardia locale.
Un gol dopo cinque minuti dal via e uno cinque minuti dopo il novantesimo regalano un successo meritato ma sofferto al Prato, che espugna in extremis il campo di un tenace Ghiviborgo. Pronti, via e al 5' Robi riceve palla in area, la addomestica di petto poi conclude a incrociare di potenza in rete, 0-1. Nel primo tempo la gara è vivace e propone azioni sui due fronti di gioco; il Prato cerca il raddoppio, ma i locali ribattono colpo su colpo e al 40' trovano il pari con un altro gol di ottima fattura che impreziosisce questa sfida; lo realizza Gasperoni, concludendo dal limite all'angolino laddove Caroti proteso in tuffo non può arrivare. Nel secondo tempo il copione del match subisce una modifica, perché il Prato attacca e crea, a ripetizione. Tante le occasioni da gol mancate dai lanieri, che colpiscono anche una traversa, mentre il Ghiviborgo fa muro e prova a ripartire ma senza pungere, esaltandosi però in fase difensiva. La svolta al 95': un calcio piazzato che spiove in area lucchese origina una mischia, risolta dal geniale colpo di tacco di Fiore che scavalca il portiere. Al triplice fischio si segnala un po' di nervosismo, dovuto anche all'esito a fil di sirena della sfida. Calciatoripiù: Gasperoni, Laoluna (Gjhiviborgo); Sepe, Fiore, Robi (Prato).
Sorpasso, rimonta, acuto vincente e poi bagarre fino al 99': era atteso come un big-match, e tale si è rivelato il confronto fra due big del nostro calcio come Grosseto e Livorno, i cui Under 19 bagnano l'esordio in campionato offrendo cinque gol. A spuntarla sono i maremmani, che si impongono per 3-2 dopo aver assaporato la gioia di una vittoria netta e conosciuto lo spirito di rivalsa dei labronici. I maremmani esercitano nel complesso un buon predominio territoriale e chiudono il primo tempo in vantaggio per 1-0: al 37' Mori viene atterrato in area amaranto, lui stesso s'incarica di battere il successivo penalty e fa centro. Nel secondo tempo i padroni di casa dimostrano di non volersi accontentare e spingono in avanti, trovando il raddoppio con la splendida conclusione che termina la sua corsa all'incrocio dei pali da parte di Bertocchi, in azione sulla sinistra. È proprio nel momento più difficile che il Livorno trova la forza per reagire; Romano suona la carica con un tap-in vincente dopo un'accanita azione d'attacco, passano appena due minuti ed ecco che Di Lorenzo completa la rimonta in modo eclatante, tramite un tiro potente e preciso dalla media distanza. Di nuovo affiancate, le due squadre si guardano occhi negli occhi per lo sprint finale; dopo una girandola di cambi, ecco che all'85' il match vive il suo punto di svolta, con la punizione di Vettori che, carica d'effetto, gonfia la rete all'altezza del palo più lontano rispetto al punto di battuta. Si gioca poi per 9' oltre il novantesimo, ma il tre a due per il Grosseto resta intatto.
I riflettori illuminano l'amaranto del Tau: nella suggestiva cornice notturna del posticipo, la squadra da battere compie il suo esordio in grande stile, piegando con un punteggio netto la neo-promossa Zenith, chiamata a un debutto complicato, forse il più difficile che era possibile pescare dall'urna del sorteggio. La cronaca prende le mosse dall'8', quando Battisti conclude alto dalla media distanza, al quale risponde al 17' Poli con una fuga sulla sinistra che termina con un tiro di poco fuori misura. Pierallini disinnesca in presa alta la punizione di Fe (26'), stesso intervento poco dopo per Lastrucci sul piazzato di Battisti; la Zenith ci riprova alla mezz'ora con l'inzuccata di Lombardi sugli sviluppi di un corner, ma al 35' a passare è il Tau. Grossi disegna una traiettoria beffarda dalla bandierina, che s'insacca sul palo opposto beffando Lastrucci. I pratesi provano subito a rispondere con Poli, servito da una bella sponda di Pretelli successiva a un piazzato di Di Vita, ma al 40' il Tau colpisce ancora: il fallo in area di Piombanti scatena le proteste degli ospiti, Scalisi di Carrara è irremovibile e il successivo penalty di Lucchesi sancisce il 2-0. Si va al riposo con la Zenith viva: Fe prima e Ammendola poi (che al 47' manda il pallone fuori, poco oltre la traversa) tengono in allarme gli amaranto. Nella ripresa però la forza della corazzata locale viene fuori a chiare lettere e al 64' Angelotti - in azione sulla sinistra - innesca Grossi, al centro dell'area; il suo tiro è vincente, 3-0. Archiviati un tiro di Lucchesi da una parte e di Poli dall'altra (entrambi alti), al 70' c'è lavoro per Pierallini dopo l'insidiosa punizione di Di Vita che origina una mischia in area. Nel finale, però, solo Tau. Al 72' l'assolo dell'ottimo Battisti vale il 4-0, e lo stesso numero 8 si ripete poco dopo ribadendo in rete un'azione partita dalla bandierina del corner. All'85' ecco il meritato gol della bandiera della Zenith: Poli si procura e trasforma poi senza esitazioni il penalty del definitivo cinque a uno. Negli ultimi minuti, due punizioni dello specialista Di Vita per poco non portano l'intraprendente Lombardi alla marcatura. Calciatoripiù: Battisti, Grossi (Tau).