Allo stadio di Pergine, la sfida tra Atletico Levane Leona e Vaggio Piandiscò finisce in parità col punteggio di 2-2. Un punto a testa per due compagini che invece cercavano il colpo grosso per provare a uscire dalla zona bassa della classifica. Dopo una prima palla per Lepri, al 4', che sulla trequarti tenta una soluzione dalla distanza per ingannare Castellucci senza trovare la porta. Al 6', progressione di Oulattou su bega che conquista l'angolo: la palla ribattuta dalla difesa arriva a Spanu ma conclude altissimo. Al 15' il Levane sblocca le marcature: Messana fatica in contrasto aereo, la palla smorzata arriva a Cerrato, che salta secco Pepi e si presenta in area piccola, il cross al centro è per l'accorrente Oulattou che sulla linea di porta sigla l'1-0. Al 18' Parivir serve Landini che salta l'ennesimo uomo, dal cross sul secondo palo, Fantoni di testa trova la porta a portiere battuto, ma Cuzzoni salva sulla riga. Un minuto più tardi Parivir dall'angolo trova Fantoni in area piccola e il punteggio torna in parità. La risposta casalinga non si fa attendere e al 29' il Levane torna in vantaggio: Messana rinvia una palla lunga ma scivola sulla ribattuta al momento di chiudere su Cerrato che, imbucato alla perfezione, è solo davanti a Fabiani e segna il gol del 2-1. Nella ripresa, al 51' il Piandiscò affonda il colpo del definitivo 2-2. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo di Parivir, la palla danza nell'area piccola e viene allontanata debolmente dai padroni di casa, Lepri si fa trovare pronto per la ribattuta e pareggia i conti. Poi le emozioni si susseguono in un via vai di rimescolamenti da una metà campo all'altra. Dolfi salva un rigore in movimento in scivolata, prodezza che salva il 2-2, poi Postiglione ingaggia un uno contro uno a tutto campo in perfetto stile e scelta di tempo, serve Fantoni che però non segna a tu per tu con Castellucci. Finisce 2-2 una partita resa nervosa, giocata bene dal Levane nel primo tempo, nonostante si sia fatto riprendere due volte nel corso della sfida. Il Vaggio Piandiscò torna a muovere la classifica, ma deve indagare sulla gestione dell'equilibrio, lasciando spesso tanto spazio agli avversari in campo aperto.
Continua la maledizione del Bacci per l'Audace Legnaia: quel fortino amico che nessuno, durante la precedente stagione, era mai riuscito a espugnare nel campionato di Seconda si rivela invece adesso ancora fonte di estremo rammarico per l'undici di mister Mangano che, incapace di gestire il momentaneo doppio vantaggio nel confronto che lo vedeva opposto a un mai domo Chianti Nord, si vede rimontato dai biancoverdi a cavallo fra le due frazioni dovendosi perciò accontentare di un solo punto che lo lascia in solitaria al penultimo posto complici le imprese di Porta Romana e Ambra sui campi, rispettivamente, di Galluzzo e Gambassi. Eppure c'è a malapena, al fischio iniziale, il tempo di accomodarsi sugli spalti che il match si mette in discesa per l'équipe di via Dosio dal momento che al 6' De Carlo, nell'atto di addomesticare una conclusione telefonata di Solvi, viene toccato duro da Porreca all'interno dei sedici metri avversari inducendo il direttore di gara a concedere un penalty in favore dei locali che Enea trasforma con maestria spiazzando in rasoterra Magnelli per il vantaggio gialloblù. Se da un lato il Chianti Nord non trova ancora la più opportuna quadra per riorganizzarsi e pungere in controffensiva l'Audace, dall'altro lato quest'ultima concede -galvanizzata- il bis al 26' quando, sugli sviluppi di una profonda punizione dalla trequarti mancina di Solvi, De Carlo scodella in piena area piccola un autentico cioccolatino che l'accorrente Pratesi scarta facilmente di testa correggendo il pallone in rete da distanza ravvicinata. Con lo scorrere delle lancette, tuttavia, il roster chiantigiano -riprendendosi progressivamente dallo shock- aumenta in maniera considerevole i giri del proprio motore con l'intenzione di rimettersi in carreggiata finché, al 39', la spizzata di Butera sulla touche dell'infaticabile Fortunati non viene fortuitamente intercettata con il braccio da Pratesi: il signor Trebbi, di conseguenza, accorda senza esitazione agli ospiti il secondo rigore di giornata prima che ci pensi il medesimo e glaciale Butera a realizzarlo accorciando le distanze con una potente soluzione che si infila direttamente sotto la traversa. Con il Chianti Nord che dimezza lo svantaggio, tanto più con anticipo rispetto al duplice fischio, arrivati a questo punto l'ago della bilancia inizia inevitabilmente a spostarsi dalla parte dei biancoverdi e, dopo due tentativi esperiti a vuoto da Dosso e Lanotte nei minuti immediatamente successivi, al rientro in campo gli uomini di mister Michelacci sfiorano il pari al 50' quando è ancora Lanotte, lasciato colpevolmente solo sul corner di Butera, a prendere l'ascensore e provarci con una poderosa incornata che però lo strepitoso Fattovich neutralizza con un balzo felino. Ribaltando il fronte, il discorso or ora svolto ha modo di ripetersi al 68', minuto in cui De Carlo, liberatosi al tiro in ripartenza, indirizza verso la porta avversaria una staffilata sulla quale l'imperfetto Magnelli non riesce a trattenere il pallone venendo comunque subito dopo graziato da una benevola dea bendata che ne innalza la traiettoria di quel tanto che basta per far sì che centri in pieno la sbarra prima che l'azione sfumi. Il leit-motiv di una partita estremamente gradevole prosegue ancora sulla scia del botta e risposta e, se al 73' è di nuovo provvidenziale Fattovich nel deviare reattivamente in calcio d'angolo il bolide al volo di Valcareggi dal limite, al 78' De Carlo -con un micidiale strappo- brucia in velocità Sormani in contropiede sull'out mancino per poi recapitare sul palo opposto un assist al bacio che tuttavia il neo-entrato Konate, indisturbato davanti a Magnelli, getta incredibilmente alle ortiche sparando la sfera sul fondo. Così, per l'ennesima volta, la legge non scritta per eccellenza di questo sport trova ancora esizialmente applicazione poiché, meno di sessanta secondi più tardi, Sidibe si fa spazio da posizione defilata sulla sinistra profittando dello scarico di Dosso per poi trafiggere un non impeccabile Fattovich con una sibilante bordata che permette ai propri colori di acciuffare il 2-2. 2-2 che, peraltro, si rivelerà definitivo: nonostante, infatti, l'ulteriore infusione di entusiasmo tra le file biancoverdi e un'Audace rimasta in dieci per la doppia ammonizione rimediata all'86' da Nardi quali fattori che parrebbero spianare la strada al sorpasso chiantigiano in extremis, i padroni di casa fanno lodevolmente e stoicamente quadrato non soltanto impedendo ai propri avversari di rendersi a questo proposito ancora pericolosi ma anzi sfiorando finanche all'89' il sensazionale sigillo della vittoria con un piazzato dalla distanza di Cristiani che fa tuttavia la barba all'incrocio alla sinistra di Magnelli prima che, al termine di 4' di recupero, il calar del sipario sancisca infine ufficialmente l'equa spartizione della posta in palio fra le due compagini.
Si ferma a sei la striscia positiva del Gambassi, sorride l'Ambra per la prima volta in questo campionato. Partono forte gli ospiti con la traversa di Ormeni dal limite dell'area, poi al 5' Kamberi sente tirare dietro la coscia ed è costretto ad abbandonare il campo. La reazione è affidata a Gueye che prima imbecca Mori, murato dalla difesa, poi va col destro dal limite impegnando Bianchi. I padroni di casa macinano gioco, gli ospiti si difendono e ripartono con precisione. Al 40' Bandini, già ammonito, non affonda su Carnicci che a tu per tu con Bellomo viene arginato in qualche modo. La ripresa si apre con la grande ripartenza dell'Ambra, finalizzata da Gori che segna dal limite con un destro secco, la gara cambia e il Gambassi tenta una reazione. Mazzanti al 64' conclude un'azione tutta di prima sul tocco di Angioli dal limite, Bianchi ci mette una pezza, poi l'ingresso di Francini sposta la contesa sui palloni aerei. L'attaccante subentrato va vicinissimo al palo con un destro lento ma preciso da fuori area, ma l'uscita sconsiderata di Bellomo sulla sventagliata di Abbate consegna a Mugelli il più facile dei palloni per lo 0-2. Nel finale convulso il Gambassi sfiora più volte l'1-2, che arriva all'ultimo pallone buono: angolo di Posarelli, palla che resta lì, e Francini ribadisce in rete. Non basta la volontà ad un Gambassi poco lucido e l'Ambra esce con merito conquistando l'intera posta in palio.