Nell'anticipo del venerdì sera dell'ottava di campionato, Capostrada Belvedere e Virtus Bottegone si spartiscono la posta in palio giocando in pratica solo un tempo. Nel primo infatti non ci sono molte occasioni da riportare, se non un tiro da fuori di Barontini per gli ospiti che finisce di poco a lato. Per il resto il gioco è molto spezzettato, con i locali che cercano di attivare i propri attaccanti con palle in profondità ben controllate dalla difesa ospite, e i biancoverdi che piazzano alcuni bei cross sui quali però nessun giocatore si fa trovare pronto. Nella ripresa il registro cambia ed è il Capostrada a rendersi pericoloso con un tiro da fuori che Boccardi neutralizza grazie all'aiuto provvidenziale del palo. Passano pochi minuti e l'arbitro concede un calcio di rigore per i padroni di casa che Borri realizza nonostante Boccardi avesse intuito la traiettoria. Gli ospiti però non ci stanno e cominciano a mettere alle corde gli avversari. Prima Signorini si accentra e cerca la conclusione da fuori che, complice una deviazione, esce di poco. Poi di nuovo Signorini, defilato sugli sviluppi di un corner, non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Infine è Conti che con una conclusione da fuori area va a un soffio dal gol scheggiando il palo. Il pareggio è nell'aria e arriva su calcio d'angolo, quando Danesi di testa riesce a deviare in rete. Sempre su calcio d'angolo la Virtus ha l'occasione di ribaltarla con Barontini, ma i difensori locali salvano sulla linea. Nel momento di maggiore pressione dei biancoverdi il Capostrada rimane in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di capitan Del Rio, ma quello che potrebbe essere visto come un vantaggio risulta alla fine un'arma a doppio taglio per la Virtus. Forte dell'uomo in più Verdi e compagni si sbilanciano in avanti alla ricerca del gol vittoria, lasciando però così ampi spazi per le rapide punte locali. Alla fine non succede più nulla fino al triplice fischio del direttore di gara e l'insolita partita del venerdì sera va in archivio sul punteggio di 1-1.
Ai punti l'avrebbe vinta il Sarripoli, ma il calcio non è paragonabile alla pratica bocciofila e così lo 0-0 finale è tutto ciò che conta. E conta parecchio, in negativo, soprattutto per i locali, che vedono il San Felice scappare in vetta ancor più solo di prima. I temi della partita, come si evince dal risultato, sono chiari: grande equilibrio, difese attente e concentrate e squadre messe bene in campo. Pronti, via e i locali sfiorano però il vantaggio: su corner, Galardi gira in porta mettendo la sfera a lato di un soffio. Gli Olmi rispondo al fuoco ma senza particolare concretezza, facendosi apprezzare in avanti al 15' con un tiro da lontano di Tito che termina tuttavia sul fondo. Dopo un colpo di tesa impreciso di Ferri, al 33' i sarripolesi collezionano l'occasione più ghiotta della gara. Cipriani tira a botta sicura ma un difensore ospite è miracoloso nel cancellare con un intervento puntuale un goal già fatto. Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia, coi locali che provano a fare la gara al cospetto di una compagine, quella di Baroncelli, molto ben disposta sulle proprie linee. Di chance pericolose se ne registrano solo due, una per parte. Una di Monfardini sventata da una precisa uscita del portiere e una di Nesi, autore di una prodezza dai trenta metri sventata da un'altra prodezza di Saraniti. Un punto a testa tra due squadre che sapranno dire la loro nei piani alti della classifica.
Gode non una, non due, ma tre volte il San Felice di mister Borrelli, che in un colpo solo allunga su tutte e tre le pretendenti al titolo iniziando a imbastire un primo tentativo di fuga. Il 3-1 inflitto al Ramini abbinato ai pareggi di Bottegone e Sarripoli ha un sapore ancora più dolce. Come da previsione, la gara è stata a dir poco nervosa, ostica e sporca. Rare, rarissime le emozioni all'interno di un canovaccio rimasto sempre invariato. Il San Felice è la squadra che fin da subito prova a fare la partita, mentre la compagine di mister Chiti bada a difendersi bene per poi ripartire con il temibile pacchetto avanzato. A sbloccare il tiratissimo match ci pensa Kambaye, mentre Riccio riesce a ristabilire il momentaneo equilibrio segnando un goal importante seppur in posizione irregolare (offside non ravvisato dal fischietto pistoiese). Sulla distanza, però, i padroni di casa ne hanno di più. Con voglia, carattere e qualità gli uomini di Borrelli decollano sulle ali di Milani e Sauro, autori rispettivamente del 2-1 e del 3-1. Messa in ghiaccio la partita, l'ultimo spezzone è solo gestione per i locali, abili a non dar modo agli accaniti avversari di rifarsi sotto. Onore a mister Chiti e ai suoi comunque, che pur non brillando come in altre occasioni hanno dimostrato di avere la stoffa giusta per competere nei piani alti. E forse è presto per dirlo, ma chissà che questo ottavo turno di campionato non venga poi ricordato come quello della svolta. Sicuramente, dalle parti di Pontelungo se lo augurano.
Al Franchi di Agliana non c'è stata storia. Il San Piero vince bene e finalmente convince al cospetto di un'Olimpia Pistoiese che ben sta figurando in queste prime battute stagionali. Il successo, per gli uomini di Ruffa, è un qualcosa che sta mancando e riassaporarne il gusto non può che aumentare la voglia di scalare una classifica ben diverso rispetto a quella bella sostanziosa dell'anno passato. Meini, Zarrini e un super, doppio Giani regolano senza patemi d'animo l'Olimpia, incapace di porre un freno alle continue scorribande dei padroni di casa. Una considerazione per gli uomini di De Marco, comunque, va fatta. I tanti volti nuovi e l'esperienza accumulata in categoria hanno plasmato e stanno plasmato un percorso ben diverso rispetto a quello deficitario visto nel recente passato. Sia San Piero che Olimpia, col passare delle giornate, potranno essere due vere e proprie mine vaganti.
Finisce con un pareggio per 1-1 la partita tra Sporting Lazzeretto e i giovani terribili del Prato Nord, allenati da mister Rauseo. Dopo un primo tempo molto combattuto ed equilibrato, con un paio di occasioni per parte, ecco che la partita si accende definitivamente nella ripresa. Le squadre si affrontano a viso aperto, il tasso agonistico è altissimo (ci sarà anche un espulso, Governi A., per i padroni di casa), ma tutto sommato gli animi non si scaldano più di tanto: c'è voglia di portare a casa i tre punti, ma senza che la foga prenda il sopravvento sul buon senso. Il Prato Nord, vivace e propositivo come sempre, scalda i motori con un bel tiro di Bovani (gran risposta del portiere del Lazzeretto), per poi passare in vantaggio proprio allo scoccare dell'ora di gioco con il gol del solito D'Angelo, che sale a quota otto reti in campionato, alla media spaventosa di un gol segnato a partita. Il Prato Nord dà la sensazione di poterseli portare a casa questi tre punti, dando continuità alla vittoria della scorsa settimana contro il Cerbaia, ma lo Sporting è una squadra che non molla mai e vuole riscattare almeno parzialmente la cocente sconfitta contro l'Hitachi. Proprio all'ultimo respiro, ecco il gol del pareggio: un difensore pratese tocca la palla di mano in area di rigore e per il direttore di gara ci sono tutte le condizioni per concedere il penalty. Sul dischetto va capitan Valenti, che non sbaglia: palla in rete e definitivo 1-1.
Difficile da spiegare Valenzatico-Hitachi, gara terminata sul punteggio di 5-1 ma dalle sfumature a dir poco contrastanti. Difficile perché il Valenzatico non gioca bene ma anzi, sforna una delle prove più opache finora. E difficile perché la compagine di Esterasi fa la partita, o almeno ci prova, dall'inizio alla fine. Ma ne prende ugualmente 5. E' un elogio in formato pratico al cinismo quello dei padroni di casa, capaci di colpire a freddo ogni qualvolta superata la metà campo. E così un primo tempo di marca ospite, seppur interpretato a ritmi bassi nonostante le sei potenziali palle goal create, termina sul punteggio di 1-0 grazie all'unica chance racimolata e capitalizzata da Gori A.. Al rientro in campo dagli spogliatoi lo spartito è sempre il solito: l'Hitachi conduce e produce, il Valenzatico difende e finalizza. E così arrivano in serie i goal di Torrocci e soprattutto di Acoraro, con quest'ultimo in formato Terminator e capace di mettere a referto una splendida tripletta. Di Muja su rigore l'unica piccola, insipida gioia in una giornata troppo strana per esser bollata come sbagliata. Ma alla fine il calcio è anche questo e il campo non emette mai verdetti sbagliati. Calciatorepiù: Acoraro (Valenzatico).
Non che fosse un'ultima spiaggia, ma questo ottava turno di campionato portava in dote la possibilità di risollevarsi. E a coglierla è stata solo una squadra: il Cerbaia. Con un roboante 4-1 la truppa di Lamporecchio dà un calcio a un avvio clamorosamente spento mettendo in saccoccia la prima vittoria della stagione. La Liga c'è ma dura un tempo, il primo, sbagliando tanto davanti alla porta come suo solito prima di perdere il passo in favore degli avversari. Il primo tempo termina infatti sul punteggio di 1-0 grazie alla rete-lampo di Santamaria. Dopo otto minuti appena, il penalty perfetto del numero 11 locale traccia già la via. La truppa di mister Rosati rimane però in partita e rischia a più riprese di pareggiare i conti. Bene sotto il profilo dell'atteggiamento e della proposta di gioco, ma molto meno bene sotto il punto di vista del cinismo. Così il Cerbaia ringrazia e, immacolato, approccia la ripresa con tutt'altro piglio. Ancora Santamaria e poi Pieri rimpolpano il bottino calando il tris, mentre il goal della bandiera viene siglato da Di Cagno Simone su calcio di rigore. Ed è ancora un penalty a sigillare il punteggio: dal dischetto, pochi minuti dopo l'abbozzo di rimonta, Bettini ristabilisce le tre lunghezze di vantaggio facendo finalmente rialzare la testa ai suoi. Per la Liga Cutiglianese, invece, ora è ultimo posto in solitaria. Serve svoltare.
Un piccolo passo in avanti e un ultimo posto lasciato -anche se non di molto- alle spalle. Lo Sporting Casini riesce a collezionare il secondo risultato utile della propria stagione in casa contro il Montale Antares, confezionando un 1-1 che può essere interpretato come un segnale di ripartenza. Anche perché le prestazioni, per la squadra di Midili, non sono mancate nelle ultime battute; ma i risultati, che alla fine sono il succo del calcio, quelli sì. Il primo tempo inizia su toni vivaci, coi locali che si fanno apprezzare in avanti in un paio di circostanze. Prima serve un super Bartolozzi per negare la gioia del goal in mischia a Lenzi, poi è sfortunato Mantellassi a scivolare davanti alla porta nel momento di concludere. Tra tanto equilibrio e continui capovolgimenti di fronte assorbiti dalle difese, il primo tempo non ha altro da regalare alla cronaca. Nella ripresa, invece, al buon ritmo si accompagna anche qualche occasione in più. Il Montale viene fuori con prepotenza scrollandosi dal torpore, ma un super Habibaj compie miracoli a destra e a manca certificando la bontà del suo fresco arrivo. Alla mezzora, però, l'estremo locale nulla può sulla staffilata perfetta di Pecchioli che si insacca sotto la traversa per lo 0-1 dei suoi. Lo Sporting Casini però non ci sta e giusto cinque minuti dopo imbecca il pareggio. Giacomelli emula il collega avversario e sforna anch'egli una gran conclusione da fuori che non lascia scampo al portiere. I due lampi finali chiudono così la gara sul definitivo -e giusto- punteggio di 1-1.