L'Albereta ottiene la seconda vittoria in campionato battendo per 2-0 il Firenze Sud. Partita ben approcciata dai padroni di casa sin dai primi minuti del match: al 3' su una situazione di corner Metwalli colpisce al volo sul secondo palo e mette il pallone in rete per il più classico dei gol dell'ex. Il Firenze Sud non ci sta e prova subito a reagire con Naciri che da calcio di punizione prende due volte la traversa. Si conclude così un primo tempo molto equilibrato. Nella seconda frazione di gioco la prima occasione è degli ospiti che hanno un occasione per pareggiare con Mastrella, ma Capasso è attento e para e in contropiede l'Albereta raddoppia: cross dalla sinistra in area di rigore del Firenze Sud dove Weeravarna, subentrato dalla panchina, a pochi metri dalla porta mette il pallone dentro.
Calciatoripiù: Banchelli e Bechi (Albereta), Giannelli (Firenze Sud).
Segnali di vita per il Pelago, che dopo le undici reti incassate nella disgraziata trasferta di Grassina, torna alla vittoria, di misura, tra le mura amiche. L'1-0 dei ragazzi di mister Pasquini rifilato all'Impruneta Tavarnuzze, ultima in classifica, è una boccata d'ossigeno dopo lo shock della scorsa giornata. Primo tempo equilibrato, con un'ottima partenza dell'Impruneta Tavarnuzze e con un Pelago pronto a rispondere con alcune giocate dei suoi centrocampisti. Il primo tempo scivola via senza grosse occasioni da gol da segnalare. Per la rete che sblocca la partita c'è da attendere la ripresa. Siamo al 44' e Viti si inventa un gol meraviglioso da fuori area, raccogliendo l'assist di Carri e calciando sotto la traversa. Il portiere tocca, ma non basta, e la palla entra in rete. Nonostante i tentativi di pareggiare la partita da parte della squadra ospite la difesa del Pelago non si fa trovare impreparata. La squadra locale prova a chiudere la gara sfruttando alcune ripartenze, ma non riesce a sfondare e al triplice fischio può festeggiare per questi tre punti conquistati con difficoltà, perché l'Impruneta Tavarnuzze ha tenuto bene il campo, facendo una bellissima figura.
Piccola battuta d'arresto per il San Donato che pareggi in casa contro la Molinense. Davvero un'ottima prova per gli ospiti che si difendono ordinatamente e acciuffano il pareggio nei minuti finali in una partita molto corretta e ben arbitrata. Nella prima frazione di gioco il San Donato spinge per sbloccare subito la partita: ci provano Clemente e Leone e sul finale Decoro compie un grande intervento sul tentativo di Marini. Nel secondo tempo i padroni di casa continuano ad attaccare e sprecano l'occasione di portarsi in vantaggio prima con Raia e poi con Leoni. A dieci minuti dalla fine arriva il gol del meritato vantaggio per il San Donato: in area piccola il pallone arriva ad Martini che non può sbagliare. A cinque minuti dalla fine però arriva la reazione della Molinense: Nesi stende in area di rigore un attaccante e l'arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri Ottanelli trasforma il penalty facendo guadagnare un punto prezioso per la Molinense contro una delle favorite per la vittoria finale.
La Fortis riscatta la sconfitta della scorsa giornata vincendo per 1-3 in casa del Reggello. Una partita che ha fatto parlare molto per gli episodi arbitrale e per la reazione dei dirigenti del Reggello, probabilmente eccessiva, verso il direttore di gara. A sbloccare la gara sono gli ospiti che nel primo tempo segnano con Occhibove. La reazione del Reggello però non si fa attendere e Mori rimette in parità il match. Nel secondo tempo però la Fortis prende in mano la gara e a causa di due sfortunati autogol da parte del Reggello porta la gara sul punteggio di 1-3. Reggello che socì rimane fermo a un punto mentre la Fortis sale al sesto posto con 7 punti in classifica.
Calciatoripiù: Paoli (Reggello) uno dei migliori della squadra al rientro in campo dopo un lungo infortunio; Occhibove (Fortis Juventus).
Il Figline vince anche questa, in casa della Floria per 0-2, e sale in testa alla classifica in solitaria, visto il pareggio del San Donato. Gara giocata su ritmi piuttosto alti, alla fine però sono gli ospiti ad avere la meglio. Nel primo tempo il Figline sblocca la gara al 25': in area di rigore arriva un cross perfetto per Ristori che di testa mette in porta il pallone. La Floria però non demorde e pochi minuti dopo colpisce un palo con Poddi. Nella seconda frazione di gioco la Floria alza il baricentro per cercare il pareggio ma viene colpita in contropiede: Iaiunese calcia da fuori area e mette il pallone in porta. Dopo il raddoppio, ci sono molte occasioni da entrambe le parti, la Floria recrimina due rigori non concessi dal direttore di gara ma la partita termina con il risultato di 0-2 in favore del Figline.
Calciatoripiù: Ristori, Nikaj .
Grazie a un fantastico primo quarto d'ora, il Real Chianti vince una partita che alla fine si è rivelata più equilibrata di quanto non dica il risultato finale. Allo stadio Franchi di Greve in chianti, i locali del real chianti partono fortissimo e nei primi 3 minuti di fatto indirizzano l'incontro; il gol dell'1-0 arriva al 2'con un'azione personale di Baco che su un lancio laterale a destra riesce a controllare il pallone ed a superare il proprio avversario in velocità, poi scarta anche Parrini e deposita in rete il pallone del vantaggio. Passa meno di 1' e i locali raddoppiano con un cross basso dalla sinistra di Baco che trova l'inserimento centrale di Catricalà che insacca da posizione favorevole. La Sales, sorpresa dall'avvio degli avversari, prova la reazione al 7' con Neppi Ventura che raccoglie un lancio sulla destra, ma il suo tiro in diagonale finisce a lato di poco. Scampato il pericolo il Real Chianti, prima al 12' sfiora il gol con Sotgiu con un tiro da centro area su un passaggio dalla destra dove è bravo Parrini a respingere con i piedi; poi al 14' realizza il 3-0, che praticamente chiude la partita, è ancora Baco a realizzare con un bel tiro da fuori area di destro, che si insacca sul primo palo. Dopo lo sforzo iniziale i locali abbassano i ritmi e la partita diventa molto equilibrata, anche grazie alla Sales che si ridispone sul campo riuscendo meglio a difendere gli attacchi avversari, portando così la partita all'intervallo senza grandi occasioni. Il secondo tempo continua com'era finito il primo tempo con la Sales, che grazie anche ai cambi, riesce ad acquistare terreno ma creando pochi pericoli a Krasniqi. I locali riescono a controllare bene la partita, senza eccessive sofferenze, e provando a far male in contropiede, ma è molto bravo in tre o quattro situazioni Parrini, con uscite alte, a fermare gli avversari. Gli ospiti hanno una grande opportunità al 59' per provare a riaprire la partita con Dal Poggetto ma il suo tiro da fuori area sfiora solamente il palo. Nel finale al 66' il Real Chianti ha l'opportunità per arrotondare con Catricalà, che va vicino alla doppietta personale, ma il suo tiro dalla destra finisce largo di poco. La partita termina con il risultato già stabilito nel primo tempo, i locali ottengono i 3 punti grazie alla maggiore concretezza sotto porta e confermano la solidità interna di questo inizio campionato; per la Sales non basta un buon secondo tempo, come la settimana scorsa, per riuscire ad ottenere i primi punti del suo campionato. Calciatoripiù: Baco, Catricalà e Tempesti (Real Chianti) Frroku, Falso e Bieber (Sales B).
Il Grassina continua a macinare punti e vince per 0-7 in casa della Rufina. Partita a senso unico dall'inizio alla fine. Il Grassina sale così con il Pelago al terzo posto a 9 punti, mentre la Rufina resta sul fondo della classifica con un punto.
Calciatoripiù: Myrtaj (Audax Rufina), Batacchi e Gualano (Grassina).
Non Prosegue la serie positiva del Dicomano nella sfida interna contro la Sancascianese valida per la quarta giornata. Le due compagini si equivalgono e non riescono a superarsi sebbene si affrontino a viso aperto con continui ribaltamenti di fronte. La partita si infiamma subito grazie a un indemoniato Guarducci, ala della Sancasciancese, che mette in apprensione la difesa del Dicomano, la quale dal canto suo si difende coralmente con attenzione e sembra arginare la veemenza degli ospiti. Ma il primo sussulto della partita è del Dicomano con il solito Bubici che costringe Parenti e Basile agli straordinari. Finisce così un primo tempo spumeggiante e ben diretto dal giovanissimo arbitro del match. La ripresa comincia sulla falsariga del primo tempo, ma ora i padroni di casa sembrano più pericolosi e in più occasioni si presentano in area della Sancascianese, senza però va detto mai impensierire l'estremo difensore degli ospiti Nencioni. Al quanto d'ora del secondo tempo la svolta della partita: un fallo da dietro su una ripartenza del Dicomano sempre ai danni del numero 11 Bubici scatena le proteste dei ragazzi di mister Bulletti, giudicate eccessive dal direttore di gara, e portano al rosso diretto di Palumbo. Il Dicomano, in 10, non demorde, porta sulla linea della difesa il subentrato Franciolini e con ordine si difende senza affanni e non disdegna di attaccare. A 10 minuti dal termine l'epilogo della partita. Su una punizione dalla trequarti il numero uno dei biancoblu, Landi, devia la palla sulla traversa e Bartoli è il più lesto a ribadire la palla in rete, favorito va detto da un più che sospetto fuorigioco di partenza che l'arbitro non ravvisa. La partita si inasprisce, il Dicomano non ci sta e cerca il disperato recupero e, proprio allo scadere recrimina un evidente fallo su Bubici al limite dell'area. La partita finisce pochi istanti dopo con l'altra espulsione nelle file biancoblu. Complimenti ai ragazzi della Sancancianese per la vittoria cercata e voluta con tenacia, complimenti al Dicomano per la prova sicuramente positiva, queste sono partite che fanno crescere, la strada da percorrere è quella giusta. I ragazzi allenati da mister Bulletti devono trarre insegnamento dalla sconfitta, anche se a loro dire anno subito un torto, rimanere con i nervi saldi è fondamentale se si vuole portare a casa il risultato; la Sancascianese dal canto suo si è dimostrata senza dubbio squadra più matura. Alla fine il risultato giusto era il pareggio, ma questo è il calcio e così va accettato. Quello che non si accetta sono le continue pressioni, per usare un eufemismo, nei confronti di un arbitro così giovane, che probabilmente non ha retto nel finale di partita le costanti proteste provenienti dagli spalti e probabilmente in prevalenza dagli ospiti per tutta la partita. Non hanno pensato per un attimo che quel giovane poteva essere suo figlio? Sosteneva Winston Churchill (1874-1965) che gli italiani vanno allo stadio come se andassero in guerra e vanno in guerra come se andassero allo stadio. Forse è il caso di riflettere sui comportamenti dagli spalti in genere e capire che se i nostri ragazzi giocano la domenica è anche grazie ai giovani arbitri che vanno tutelati e aiutati.