La tripletta di Nwagwu spazza via la doppietta di Giammattei, e la Fiorentina si regala un pomeriggio da sogno al Viola Park: finisce 3-2 il big-match contro la Roma, e fra le tante prove positive di giornata si segnala anche il graditissimo rientro in campo di Bianchini, che dopo mesi riabbraccia i compagni ricevendo da Scarpelli (bellissimo il suo gesto) la fascia di capitano. Un turbinio di emozioni fa da cornice ai cinque gol decisivi, e la prima emozione si registra al 6', quando un lancio in profondità di Chiti innesca Nwagwu, che si accentra dal limite e serve Pagliuso che arriva a rimorchio e conclude di un soffio fuori dallo specchio della porta capitolina. All'11' spazio per una bella azione orchestrata tutta di prima dai viola, a sinistra Coratella crossa a centro area dove si origina un rimpallo; Nwagwu è in agguato e non perdona, 1-0. La Fiorentina non si accontenta e dopo tre minuti ci riprova: Nwagwu riceve palla da un fallo laterale, raggiunge il fondo e crossa per Pagliuso sul secondo palo, Bouaskar legge bene la situazione e interviene; sugli sviluppi dell'azione un rilancio di Paul rimbalza creando difficoltà alla difesa viola, Giammattei ne approfitta, irrompe in area e firma la rete dell'uno a uno. Al 18' la Fiorentina beneficia di un corner, battuto verso il palo più lontano, Coratella scambia con Luka che si accentra e conclude di poco fuori. Dopo un minuto un pallone perso a centrocampo dai locali innesca la micidiale ripartenza dei giallorossi, Dalbon si presenta davanti a Pinzani che para il tiro del numero 9; ancora lavoro per Pinzani poco dopo, quando un'azione degli ospiti sulla sinistra si conclude sui piedi di Russo, che si accentra e impegna nuovamente il portiere gigliato. La Roma preme e raddoppia al 25', quando un altro pallone perso sulla mediana dai padroni di casa innesca la transizione offensiva vincente di Giammattei, che salta in dribbling Pinzani e realizza l'1-2. La Fiorentina si scuote e ci prova al 28' con un'azione sulla destra, Chiti allarga il gioco dalla parte opposta per Tosti il cui tiro-cross impatta la traversa e finisce sul fondo; dopo appena sessanta secondi lo stesso Tosti tiene in campo un buon pallone e serve Chiti, palla poi all'accorrente Ceccarini che conclude col mancino di poco fuori misura. Il primo tempo si chiude con un'altra buona azione della Fiorentina, al 33' Nwagwu appoggia a Pagliuso che si accentra e restituisce a Nwagwu; palla poi a Luka che da centro area non inquadra di poco il bersaglio grosso. Il secondo tempo non tradisce le premesse dei primi 40' e si apre con un altro squillo viola: Luka serve Pagliuso che, solo in area, da buona posizione conclude alto. Al 59' ancora viola, in azione sempre sulla destra; Luka rientra sul mancino e crossa sul secondo palo, Marrone viene anticipato di un soffio quando avrebbe battutoprobabilmente a rete. Sul successivo corner Luka, da un paio di metri, spara alto di testa. La Fiorentina non demorde: al 70' Nwagwu scappa in velocità sulla destra e arriva sul fondo, serve poi Faye il cui tiro di interno piede termina fuori. La rete viola è nell'aria, ed è meritata. Si materializza al 75', quando l'arbitro non ravvisa un fallo di mano di un giocatore ospite sul tiro di Bianchini, l'azione prosegue e Ceccarini crossa bene per Nwagwu che anticipa tutti di testa e firma il 2-2. A questo punto vince chi ne ha di più, e di benzina ne hanno ancora i viola. Minuto 80, ilo solito, incontenibile Nwagwu si avventa su di un pallone vagante in area giallorossa e con un pregevole scavetto supera Bouaskar. Tripudio viola, la Roma finisce al tappeto. E una giornata magnifica, finisce in gloria.
L'Empoli rialza prontamente la testa e orienta la bussola nel verso giusto in questa sua fase di transizione dopo la promozione di Tonelli all'Under 17; il tecnico era comunque presenta a supporto dei ragazzi ora affidati a Bacci, che sorride in calce al due a uno con cui gli azzurri liquidano un avversario tosto e giunto determinatissimo a Monteboro. La Lazio arriva infatti a questo match sulle ali dell'entusiasmo dopo i recenti successi, presentandosi al gran completo. In avvio di match, pur risultando pimpanti, i capitolini non creano pericoli particolari a Bernice, ma tengono sul chi va là la difesa di casa che deve sempre guardarsi le spalle dalle ripartenze di Clarizia e compagni. Isidori sblocca il match al 13' con una gran giocata solitaria in area, calcia da destra rasoterra verso il palo più lontano, 1-0. La Lazio non ci sta e alza le frequenze delle sue giocate, facendosi preferire a tratti con la sua pressione altissima in ogni zona del campo; i frutti sono il gol del pari, al 35'. Sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, la difesa azzurra non libera adeguatamente e Lulaj insacca di testa. Gli ospiti a questo punto prendono ulteriore coraggio, e in avvio di secondo tempo l'Empoli deve difendersi, ma serra i ranghi, e affida a Bernice una grande parata con cui nega la gioia del raddoppio a Cappuccini. Gli azzurri prendono poi coraggio e colpiscono al 61' in modo letale: Biondini calcia molto bene una punizione dalla sinistra, il pallone arriva a Lupoli, in area, che è autore di una perfetta sponda al volo con l'interno del piede per l'accorrente Perillo, che anticipa Berni e insacca. Una volta in vantaggio, l'Empoli sente di avere in pugno la gara, e non molla la presa: sono tre punti frutto di una prova di grande determinazione e compattezza del gruppo quelli che arrivano con merito al triplice fischio.