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Juniores GIR.A - Giornata n. 1

Montalbano Cecina-Meridien Grifoni 0-5

RETI: Romani, Romani, Akiomon, Akiomon, Carotenuto
Se è vero che chi ben comincia è a meta dell'opera, allora questa Meridien Grifoni può davvero dire la sua nel corso della stagione. Certo è impossibile -ed errato- basare pronostici e congetture sulla prima di campionato, ma la strapazzata che la truppa di Bucciantini (sostituito nell'occasione da Maccioni) dà senza tanti complimenti al Montalbano Cecina è certamente un'avvisaglia importante. I ragazzi di mister Falasca, pur contati negli effettivi (solo tre panchinari disponibili), hanno dalla loro il merito di tenere botta con grinta e coraggio almeno fin quando la benzina nel serbatoio continua a esser pompata nei polmoni e nelle gambe. Poi, vuoi per la stanchezza e vuoi per la bravura degli avversari, la gara declina in favore degli ospiti. Ma che fosse giornata buona, per la Merdien, già lo si era percepito dai primissimi minuti. Tempo di scendere in campo e di riprendere familiarità col clima agonistico che Romani timbra il cartellino. Il bomber classe 2006 continua al meglio sulla scia tracciata la passata stagione infilando un gol semplice semplice quanto importante; dimenticato solo in mezza all'area, il numero 9 rifinisce senza difficoltà un'azione sviluppatasi sulla fascia. Poi, però, è battaglia. I padroni di casa rischiano di crollare subito su un tiro di Aboulmachail Imad e in un'altra circostanza, ma scampato il doppio pericolo la formazione di Falasca si compatta dando filo da torcere agli avversari su ogni pallone. Tanti scontri, tanto equilibrio e poche occasioni sono il sunto di un primo tempo che, eccezion fatta per lo 0-1, si eclissa presto senza regalare altri spunti. È nella ripresa che il ritmo s'impenna, fin dal rientro in campo dagli spogliatoi. Passano appena due minuti e Akiomon, su corner, s'inventa una demi volée che accarezza il palo interno prima di gonfiare il sacco. Il raddoppio è una mazzata per il Montalbano Cecina, che stenta a reagire incassando al 54' il tris che chiude virtualmente i giochi. In fotocopia col timbro del primo tempo, Romani centra la personale doppietta appoggiando comodamente in porta il pallone dello 0-3. Con una botta al volo dai trenta metri, Carotenuto poi sorprende l'ex di turno La Vecchia inchiodando il punteggio sullo 0-4 appena centoventi secondi più tardi. Per il Montalbano è blackout, fisico e mentale. Il monologo della Meridien prosegue e al 76' Akiomon cala la manita che ipoteca i primi tre punti della stagione. Il primo triplice fischio dell'anno sancisce un verdetto pesante e inequivocabile, diametralmente opposto ma dal medesimo significato: da qui, non si può che migliorare. .
Calciatoripiù: Akiomon, Romani
(Meridien Grifoni).
Borgo A Buggiano-Virtus Montale 4-1

RETI: Melaragni, Melaragni, Carbone, Todeschini, Reali
Se c'è stata un'incompiuta, l'anno scorso, quell'incompiuta è sicuramente stata il Borgo a Buggiano. È ormai rodato nella categoria mister D'Isanto, che di campionato in campionato ha assaggiato ogni sapore che il campo può regalare. E se la seconda metà di stagione passata ha lasciato un bel po' di amaro in bocca, l'inizio di 2025-2026 non può che essere di buon auspicio per un cambio di rotta che in qualche modo doveva pur arrivare dalle parti del Benedetti . Il 4-1 rifilato alla Virtus Montale è sintomatico di un Borgo a Buggiano che c'è, e che c'è fin da subito. Così da subito che appena trenta secondi dal fischio d'inizio Todeschini scuote già la rete mandando in estasi i suoi su una precisa verticalizzazione di un compagno. Dall'altra parte della barricata però mister Paolo Ferro, uno che a livello di esperienza nelle giovanili è dietro a nessuno, riesce a far rigare subito dritto i suoi che reagiscono con coraggio pareggiando i conti in men che non si dica con Reali, abile a dribblare un uomo prima di infilare all'angolino Pellegrino. Dopo cinque minuti di 2025-2026 è già 1-1. Poi, però, con lo scorrere del cronometro il Borgo a Buggiano sale di tono. Non in modo eclatante, perché alla fine la Virtus Montale riesce anche a innescare alcuni meccanismi difensivi e offensivi interessanti, però dagli errori altrui -e ce ne son stati- gli azzurri traggono forza e convinzione. Qualche sbandata di troppo mina le ancor gracili certezze ospiti, e il tono fisico e aggressivo dei borghigiani contribuisce a far inclinare la partita in favore proprio di quest'ultimi. In chiusura di frazione, un pallone ben lavorato da Todeschini viene calamitato sul secondo palo da Carbone, bravo a gonfiare il sacco e a mandare avanti i suoi all'intervallo. Nella ripresa mister D'Isanto cambia modulo e interpretazione, puntando più alla verticalità che al possesso. E la squadra subito ne giova. La Virtus Montale prova con le unghie e con i denti a resistere ma Melaragni, prima su assist di Necciai e poi su retropassaggio di Di Venezia, fulmina due volte Arienti mandando in archivio la contesa sul pesante 4-1. Buone indicazioni, soprattutto sponda Borgo, ma sia mister D'Isanto che mister Ferro hanno materiale importante a loro disposizione. .
Calciatoripiù: Todeschini, Balducci
(Borgo a Buggiano); Reali (Virtus Montale).
Csq Tempio Chiazzano-Vione 11-0

RETI: Pini, Duma, Puccinelli R., Puccinelli R., Da Costa, Da Costa, Innocenti, Fares, Fares, Duma, Duma
Duma apre le danze, poi è apoteosi Chiazzano. Prematuro, estremamente prematuro parlare di record stagionale, ma l'11-0 plasmato dai ragazzi di mister Limetti all'alba della nuova stagione sportiva è sicuramente perla rara. Come facilmente intuibile dal risultato finale, al Don Siro Butelli di Chiazzano non c'è proprio partita fra i padroni di casa e gli ospiti del Vione, protagonisti loro malgrado di un campionato, quello passato, estremamente negativo (0 i punti fatti) ma comunque audace, marcato sì da tante falle oggettive ma anche da un forte senso di volontà e resilienza. Se la musica però è questa, allora anche il 2025-2026 si prospetta piuttosto turbolento per i pontigiani. Chi ha ritardato cinque minuti a sedersi sulle tribune di Chiazzano non avrà fatto peccato, si direbbe; e invece sì, perché in appena 300 secondi i locali infilano con rabbia e qualità ben cinque gol. È un approccio mostruoso alla gara quello della compagine di Limetti, che nel prosieguo del match gestisce e affonda con disarmante facilità. Ed è disarmante anche la bontà delle trame intessute, che molto spesso portano i giocatori a segnare. Dopo un primo tempo chiuso sul 7-0, nella ripresa altre 4 marcature attestano il punteggio finale su di un inappellabile 11-0. Al banchetto luculliano partecipano Duma con una tripletta, Puccinelli Romano, Da Costa e Fares (classe 2009, molto bravo come Vannucci Tommaso) con due gol cada uno, Pini e Innocenti Matteo con un timbro a testa. Buona, buonissima la prima per il Tempio Chiazzano. .
Calciatoripiù: Duma, Quochi
(CQS Tempio Chiazzano).
Chiesina Uzzanese-Olimpia Quarrata 0-6

RETI: De Coro, Frati, Frati, Pretelli, Esposito, Esposito
Prima del campionato Juniores provinciale giocata al Bramalegno di Chiesina tra la compagine locale e l'Olimpia Quarrata; squadra tosta, quella di Sermi, con elementi di qualità e ben allenata, che sicuramente darà filo da torcere a tutti. E lo 0-6 rifilato non certo all'ultima arrivata ne è prova tangibile. È una partita difficile da interpretare quella del Chiesina, che a conti fatti ha tradito le attese di mister Del Guerra e dell'ambiente amaranto; una giornata storta in cui i ragazzi sono sembrati scarichi di testa. E lì dovrà essere bravo a intervenire intervenire l'allenatore. Vittoria strameritata quindi degli ospiti che alla fine del primo tempo vanno al riposo su di un pirotecnico 0-5 grazie alla doppietta di Esposito e alle singole marcature di Pretelli, De Coro e Frati. Lo stesso Frati, poi, mette il punto esclamativo e archivia la contesa al 76' con il sesto e ultimo gol che fa iniziare la stagione a Chiesina e Olimpia Quarrata in modo diametralmente opposto.
Iliano Baldaccini
Quarrata Olimpia-Montagna Pistoiese 1-1

RETI: Vela, Tintorini
L'unico pareggio del campionato Juniores provinciale di Pistoia lo firmano Quarrata Olimpia e Montagna Pistoiese, un 1-1 dal duplice sapore. È una partenza relativamente dolce, infatti, quella dei montanini, che nonostante una formazione rimaneggiata (senza Bellucci, Sisi Alessandro -due punti cardine della squadra- e con diversi elementi con pochissimi allenamenti nelle gambe) si disimpegna bene crescendo in modo importante soprattutto nel secondo tempo, sintomo di una condizione atletica molto buona. Ed è una partenza dal sapore macchiato di amaro invece per il Quarrata Olimpia, che nel finale fallisce il colpo del ko sbagliando un calcio di rigore. C'è tanto equilibrio e tanto agonismo al Barni di Montale, così tanto che le emozioni dalle parti di Russo e Casipoli latitano, col gioco fermo a ristagnare nella zona nevralgica del campo. Serve un episodio per sbloccare l'incontro. Episodio che di fatto arriva quando il direttore di gara punisce una scivolata maldestra in area ospite, indicando il dischetto. Della battuta del penalty se ne incarica Vela, che con freddezza trafigge Casipoli per l'1-0. Chi di rigore ferisce, però, di rigore perisce. Nel secondo tempo è infatti la Montagna Pistoiese a usufruire della massima punizione per un altro fallo (di mano su tiro di Tintorini) netto in area -questa volta, ovviamente, quarratina-. Come il collega avversario, dagli undici metri Tintorini non sbaglia e ristabilisce la parità. Da lì la partita si accende e i falli si sprecano, così come i cartellini. I padroni di casa rimangono anche in dieci per un'espulsione comminata a un giocatore per fallo su Vivarelli (indemoniato nella seconda frazione), ma a conti fatti il match ball capita proprio ai locali. Allo scadere, su corner si genera in area montanina un mischione che viene sbrogliato dall'arbitro con un fischio a indicare nuovamente il dischetto. Tra una protesta e l'altra, Casipoli si mette il mantello da supereroe e vola a mantenere equa la distribuzione dei punti in palio. .
Calciatoripiù: Vela
(Quarrata Olimpia); Zanfardino, Casipoli (Montagna Pistoiese).
Olimpia Pistoiese-Sporting Casini 3-2

RETI: Mazzanti, Mazzanti, Bejuci, Bechini, Di Mauro
Fa il colpaccio subito alla prima l'Olimpia Pistoiese, che parte col piede giusto regolando con un perentorio 3-2 uno Sporting Casini troppo lento a mettersi in moto. È infatti il primo tempo a fregare i ragazzi di mister Pieraccioni, i quali si svegliano e aumentano di tono nella ripresa sfornando 45 minuti intensi e interessanti. La reazione non è per nulla da buttare, anzi, ma per rimontare il 3-0 serviva dare quel qualcosa in più che invece non è arrivato. L'Olimpia Pistoiese si rivela squadra solida e pratica, cinica nel trafiggere due volte Pampaloni nel primo tempo. E spietata a chiudere virtualmente la contesa subito a inizio ripresa con il graffio del 3-0. da lì, però, nella compagine quarratina scatta qualcosa. Senza più nulla da perdere, la truppa ospite si arma di coraggio e inizia a sfornare un gioco interessante e propositivo. Ad accorciare le distanze ci pensa Bechini, abile a trafiggere il portiere in uscita su un filtrante di un compagno. Caricati dal gol, i ragazzi di Pieraccioni alzano i giri del proprio motore e un rigore trasformato da Di Mauro (per fallo su Ukwuani Chidera) riaccende le speranze. Il 2-3 porta un finale convulso ed emozionante ma le occasioni sprecate dal Casini fanno la differenza e il risultato non viene intaccato. Così, al triplice fischio, i primi tre punti in palio finiscono nelle tasche dell'Olimpia Pistoiese.
Pol. Hitachi-Olmi 3-0

RETI: Guiotto, Capobianco, Scalamonti M.
L'esordio da matricola assoluta nella categoria non è dei più morbidi per gli Olmi, con la truppa di Luca Benesperi chiamata a fronteggiare una compagine storicamente ostica e sempre difficile da scardinare come l'Hitachi. E infatti, come forse era preventivabile vista la panchina cortissima a disposizione degli ospiti, il contenzioso si risolve con un perentorio 3-0 per i ragazzi di mister Pipia, più attenti dietro e più cinici davanti nello sfruttare le occasioni create all'interno di un decorso comunque piuttosto equilibrato, a tratti anche confusionario. Il primo tempo è contrassegnato dall'attendismo e le emozioni sono ridotte all'osso. Poche le chance degne di nota, tutte sponda Hitachi; la più clamorosa viene cestinata da El Hafydy a cinque metri dalla porta, mentre le conclusioni dei vari Capobianco e Scalamonti Mattia non impensieriscono Zini. Gli Olmi creano poco in fase offensiva, badando più a difendere e a dar battaglia a centrocampo, ma nella ripresa l'approccio feroce dei padroni di casa scompagina subito le carte in tavola. Pronti, via e su corner Guiotto infila l'1-0 spianando la strada ai suoi, che col vento in poppa aumentano i giri del motore. Sale in cattedra Ricci, guizzante tra le linee e nell'area avversaria; tanto guizzante che, per fermarlo, un giocatore degli Olmi interviene in modo irregolare all'interno del perimetro causando un calcio di rigore. Capobianco trasforma con freddezza, inchioda il 2-0 e affossa moralmente la squadra avversaria, che a corto di fiato e di sostituzioni non riesce più a ripartire. A quindici dal termine, poi, l'epilogo: Scalamonti Mattia prende la mira e scocca un gran destro a incrociare sul secondo palo che vale il definitivo tris.
Casalguidi-Pescia Calcio 1-2

RETI: Muraca, Benzar, Benzar
Lo scorso anno uno dei big match di categoria, e anche in questa nuova stagione sportiva i presupposti sono i soliti seppur con diversi interpreti nuovi, soprattutto sponda pesciatina. Alla prima è già big match tra Casalguidi e Pescia, e come tale le alte attese non vengono deluse. Le attenuanti che una prima partita di campionato porta intrinsecamente con sé vengono debellate in men che non si dica dalla qualità e dall'agonismo dei due schieramenti, che paiono già in forma smagliante nonostante una preparazione iniziata da poco più di un mese. E così, tra un affondo e una parata, il punteggio finale di 1-2 pare essere alla fine fotografia un pelo distorta giacché, nel computo totale delle occasioni, forse il pareggio sarebbe stato più giusto, più equo e più onesto. Ma il calcio è così, contrassegnato dagli episodi, e alla fine a vincere è chi riesce a sfruttarne di più. In questo caso, il Pescia. Fanno il colpaccio i ragazzi di mister Bini, trascinati da un Benzar già in versione capocannoniere grazie a una provvidenziale doppietta messa a referto a inizio e a fine partita. Dopo una ventina di minuti contrassegnati dallo studio e dall'equilibrio, al 25' una punizione velenosa disegnata dalla trequarti proprio da Benzar si rivela più un tiro che un cross andando a spegnersi imparabile all'incrocio dei pali. Il Casalguidi però non si perde d'animo e reagisce, colpendo al 39': una punizione battuta da Colligiani innesca un batti e ribatti in area avversaria, con Muraca lesto a sbrogliare la situazione con una zampata vincente. Sono le palle inattive a spezzare come lampi la fitta coltre d'equilibrio, e quella non capitalizzata al 45' da Liberatore pesa come un macigno. Il suo colpo di testa, infatti, sfila a centimetri dalla porta di Lavorini mettendo i brividi al Pescia. Il suggerimento, manco a dirlo, era partito dal piede educato di Colligiani. Nella ripresa i ritmi continuano a essere sostenuti e le occasioni fioccano. Il Pescia recrimina per due traverse e un palo colpiti, mentre il Casalguidi a un quarto d'ora dal termine impatta sull'estremo ospite con Iannì, il cui tap-in da posizione più che favorevole manca di angolo. Poi, all'85', ecco l'episodio che decide il match, sempre derivante da palla inattiva. Un batti e ribatti in area viene risputato al limite sui piedi di Benzar, che senza pensarci due volte lascia partire una botta al volo che fulmina Giovannetti per il definitivo 1-2. Di gran carriera, il Pescia espugna il Nuovo Barni di Serravalle tornando dall'altra parte della Valdinievole con tre punti pesantissimi in tasca visto il calibro dell'avversario di turno. Calciatorepiù: Benzar (Pescia Calcio).