Al termine di una bella partita tra le due compagini protagoniste, sostanzialmente equilibrata ma ove alla lunga le occasioni hanno ripagato la costanza degli ospiti nel cercare la vittoria, il Rinascita Doccia si aggiudica -grazie a due reti messe a referto nel parziale conclusivo- il derby coi pari età del Settimello. Subito Caldini ci prova da fuori, incontrando la pronta risposta di un Euzor che si renderà protagonista, nel corso della gara, di ulteriori interventi importanti; risponde al 3' Spadi dal limite ma Cecchi devia sopra la traversa. Al 7' Vezzi in slalom supera due avversari e tira in diagonale ma Maiolo salva in scivolata sulla linea mentre, poco dopo, si registra una situazione analoga in area ospite con Lorenzetti che si immola e salva in angolo. Il primo tempo si chiude con un tiro da fuori di Pieri di poco al lato e un'occasione ancora per Caldini neutralizzata dall'estremo neroverde. Nella seconda frazione regna l'equilibrio e si registrano solo due occasioni per il Doccia: prima Madiai sfiora la traversa e poi Iannelli, dopo una serie di dribbling, in diagonale si porta a tanto così dal vantaggio. Si arriva così direttamente al terzo tempo, con un Borbui super che sale in cattedra: al 43' se ne va di forza sulla fascia e dopo essere entrato in area tenta una rasoiata parata da Euzor, mentre in seguito al 47' ci riprova di potenza parimenti senza fortuna. Sembra potersi sbloccare la partita anche di lì a poco, con una grande occasione per il Settimello che vede Romagnoli, sugli sviluppi di un corner, concludere alto non di molto. Al 50', infine, gli ospiti passano in vantaggio: Borbui col fisico guadagna il pallone al limite e prova un tiro-cross che trova una leggera deviazione di un difensore prima di insaccarsi per lo 0-1 del Rinascita Doccia. Il raddoppio rossoblù arriva invece al 55': Madiai fugge sulla fascia sinistra e tira in diagonale, respinge Zubizarreta ma Vezzi è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone rimasto vagante e chiudere con un tap-in il match sullo 0-2. .
Calciatoripiù : Euzor (Settimello); Borbui (Rinascita Doccia).
Balbogol9
Riuscendo, nello specifico, a fare propri tanto il primo quanto il terzo dei parziali in cui il confronto si è dipanato, la Floria si impone con un perentorio e tennistico 6-1 in proprio favore all'interno delle mura domestiche mandando al tappeto i pari età di un Grassina apparso non brillantissimo per larghi tratti di gara e tra le cui file hanno in particolar modo spiccato soltanto le prestazioni di Galli, Del Balzo e Gaveglia. In avvio di gara i padroni di casa approfittano di una compagine rossoverde rimasta ancora sostanzialmente con la testa negli spogliatoi e, dopo aver indovinato il pertugio vincente per il momentaneo vantaggio con Giovanchelli, prima del riposo trovano anche la rete del raddoppio grazie allo spunto di Farina. Nel secondo parziale, invece, la contesa si rivela più equilibrata e vede un Grassina risvegliatosi dal proprio torpore riuscire a tenere maggiormente testa alle scorribande offensive casalinghe. Nei 20' centrali, inoltre, si registra una rete per parte e se, a tal proposito, tra le file locali è Marrone a portarsi a referto altrettanto fa Gaveglia sul fronte opposto siglando quello che a posteriori si rivelerà il gol della bandiera ospite. Nel terzo tempo, infine, il pallino del gioco torna prevalentemente nelle mani di una Floria che, traendo al contempo profitto da alcune sbavature in retroguardia dei ragazzi di mister D'Ambrosio, cala dapprima il poker con Ambrosi per poi ritoccare ulteriormente in proprio favore il già cospicuo bottino con i sigilli di Pelacani e Coviello che conferiscono in questo modo il definitivo assetto al risultato.
Traendo, nello specifico, profitto da un'arrembante prima frazione disputata, a questo proposito, a trazione pressoché anteriore, la Sestese di mister Scrima si impone, bissando in questo modo il successo dell'esordio, anche ai danni dei pari età della Zenith Prato con un perentorio poker in proprio favore che vede perciò i rossoblù presidiare in maniera ottimale il proprio fortino riuscendo al contempo, con il passare dei minuti, a resistere innanzi alla progressiva crescita amaranto in termini di intensità. L'avvio di gara, tuttavia, è a dir poco shock per gli ospiti che, una volta passati in svantaggio ad opera di Perini, non riescono per il momento a mettere a punto una controffensiva degna di nota capitolando finanche per la seconda volta nell'arco di una manciata di minuti a fronte della rete di Sacchi. La Sestese invece, per parte propria, continua a viaggiare sulle ali dell'entusiasmo e, prima dell'intervallo, indovina anche il pertugio vincente per il tris con Ferrini. Nel secondo parziale, dopo i duri colpi incassati, la Zenith riesce maggiormente a dare del filo da torcere ai propri avversari che però, sul fronte opposto, non soltanto hanno il merito di rispedire costantemente al mittente le scorribande offensive avversarie ma, rifattisi in avanti con decisione, centrano anche con Fanfani il punto del definitivo 4-0 che, al netto delle molteplici cartucce sparate per parte durante i 20' conclusivi, non avrà infatti più modo di essere ulteriormente ritoccato sino al calar del sipario.
Grazie, soprattutto, a un parziale conclusivo disputato a trazione pressoché anteriore, con una splendida rimonta partita dall'iniziale svantaggio di 3-1 il Lebowski ribalta completamente il risultato in proprio favore sul terreno del Fiesole centrando così il proprio secondo successo in altrettante gare disputate di campionato dopo l'esordio vincente contro i pari età del Vicchio. La gara, in specie nei suoi primi due spicchi, non manca di rivelarsi equilibrata e regalare agli astanti sugli spalti, che non hanno certamente rimpianto il prezzo del biglietto, spunti su entrambi i fronti: per il momento, ad ogni modo, sono i padroni di casa a dimostrarsi più cinici mettendo a questo proposito a referto ben tre reti prima del 40' grazie agli squilli di Pochesci, Bini e Serra e concedendone al contempo solo una ai ragazzi del tandem Luti Locchi-Ghelli a fronte, peraltro, di una sfortunata autorete da parte di un relativo difensore. Ciononostante, ad ogni modo, i grigioneri non soltanto restano pienamente nel vivo del match nel corso della terza e ultima frazione ma riescono anzi, ripresentatisi sul terreno di gioco con piglio ancor più battagliero, a innalzare in maniera particolarmente apprezzabile i giri del proprio motore. Così, dopo essersi rifatti sotto in virtù della rete di Checchi, gli ospiti approdano sul momentaneo 3-3 grazie a Rullani e, per un Fiesole sul quale il micidiale uno-due si ripercuote in maniera apprezzabile a livello emotivo, il Lebowski prosegue imperterrito nel proprio viaggio sulle ali dell'entusiasmo finché, negli ultimi scampoli del match, non indovina addirittura il pertugio vincente per il rocambolesco sorpasso in virtù di un penalty esizialmente trasformato da parte di Langhain Ferreira che conferisce così il definitivo assetto all'aggregato completando al contempo in toto la strepitosa rimonta grigionera.
Al termine di un confronto sostanzialmente a senso unico che, a questo proposito, ha visto gli ospiti riuscire a imporsi in maniera progressivamente più netta nel corso dei suoi tre parziali, un Santa Maria rivelatosi superiore tanto sotto un profilo fisico quanto dal punto di vista tecnico dà continuità ai segnali positivi emersi nel rocambolesco 3-3 del precedente weekend contro il Fucecchio e passa inappellabilmente sul sintetico di via Pio Fedi mandando al tappeto con un perentorio 14-0 i pari età dell'Isolotto grazie, in particolar modo, alle a dir poco ispirate prestazioni di Fouda Messi e Marongiu sul proprio fronte offensivo. E' proprio una doppietta del medesimo Fouda Messi, sceso in campo con la maglia numero 9, a certificare nel primo tempo il predominio territoriale empolese spedendo i propri colori avanti di due all'intervallo prima di ripetersi anche nel successivo spicchio di gara e contribuire così, assieme agli spunti del suddetto Marongiu e di Matini, a fissare il punteggio sul momentaneo 0-5 in favore dei ragazzi di mister Mazzone al 40'. Arrivati a questo punto del match, peraltro, un Isolotto che fino a quel momento era comunque riuscito nei limiti del possibile a tenere testa al più quotato avversario si scompagina definitivamente e, per un muro biancorosso che crolla inesorabilmente di fronte all'onda d'urto ospite, il Santa Maria invece, per parte propria, ne approfitta mettendo a referto altre nove reti e conferendo così il definitivo assetto allo score. Se, da un lato, Fouda Messi riesce a realizzare il proprio poker personale, ancor più in cattedra sale invece un Marongiu abile a indovinare per ben cinque volte il pertugio vincente per il gol. Di Mechetti, andato a segno con una doppietta, Agho e Sabahi, infine, i restanti centri gialloblù che consolidano ulteriormente la supremazia del collettivo agli ordini di mister Mazzone.
Traendo profitto dagli spunti vincenti di Tarducci e Ciandella a cavallo tra i primi due parziali, la Lanciotto si aggiudica -in occasione della seconda giornata di campionato- il sentitissimo derby che, tra le mura amiche, metteva i ragazzi di mister Frati di fronte ai pari età del San Lorenzo Campi Giovani. Pronti, via e sono proprio i rossoblù a partire al fulmicotone in un match che li ha visti tenere le redini del gioco per ampi sprazzi con un pallone in profondità per Lapi che, tuttavia, pur presentatosi in solitaria innanzi al cospetto dell'estremo avversario fallisce clamorosamente la chance per il vantaggio locale. La rete dell'1-0, ad ogni modo, resta nell'aria per i padroni di casa: passano, infatti, appena 120 da quel che poteva sembrare il prodromo dell'ennesima applicazione della legge non scritta per eccellenza di questo sport quando Tarducci, imbeccato in verticale da uno splendido servizio di Saadalla, non fallisce da distanza ravvicinata la possibilità di stappare la partita. Tuttavia, al termine di un paio di occasioni per il raddoppio non capitalizzate dalla Lanciotto, prima dell'intervallo -anche grazie a un ausilio della dea bendata- il San Lorenzo indovina il pertugio vincente per il pareggio approfittando di una sbavatura in disimpegno di Cerbai che, con la complicità del proprio portiere, mette a referto con un retropassaggio una clamorosa autorete. Ciononostante, la Lanciotto torna prepotentemente alla carica nel corso della frazione centrale trascinata, in specie, dall'estro sulla fascia di un ispirato Malaj che al 33', dopo ben due legni centrati in precedenza dai relativi colori, scodella a centro area un invitante pallone che con una meravigliosa volée di destro Ciandella corregge alle spalle del portiere anticipando il proprio marcatore per il 2-1. Al crepuscolo del match peraltro, dopo una serie di cartucce sparate a vuoto su entrambi i fronti tra cui il terzo palo di giornata casalingo colpito da Cecconi, i rossoblù falliscono la chance per chiudere definitivamente i conti quando Tarducci, incaricatosi della battuta di un penalty al 58', non mette a fuoco il bersaglio impedendo così allo score di subire ulteriori ritocchi sino a un calar del sipario giunto di lì a poco. Calciatorepiù : Malaj (Lanciotto Campi C).
Riuscendo, nello specifico, a imporsi tanto nel secondo quanto nell'ultimo dei parziali in cui il confronto si è dipanato, il Calenzano di mister Incardona supera a domicilio e in rimonta i pari età del Signa con l'aggregato di 3-1 in proprio favore. Il primo tempo, come lasciato intendere, si chiude anzitutto sullo 0-0 di partenza con la squadra ospite che crea sì molte azioni da gol condite tuttavia da altrettante imprecisioni unitamente a qualche velleitaria conclusione da fuori neutralizzata facilmente dall'estremo gialloblù. I 20' centrali si aprono invece con il vantaggio immediato della squadra di casa con Faccendi che, al termine di un'azione solitaria, sfrutta la propria grande stazza fisica per liberarsi in modo deciso di due avversari e con un colpo da futsal trafigge all'angolino il portiere ospite. A metà del secondo tempo, però, a cavallo tra il 28' e il 30' i rossoblù dapprima pareggiano con un gol di Giangaspero -imbeccato sul filo del fuorigioco da un filtrante rasoterra di Colosi- e poi perfezionano anche il sorpasso dopo una mischia in area locale a seguito di un corner con una gran botta di destro di Ciarleglio dal limite dell'area. Il secondo tempo, dunque, si chiude sul risultato di 1-2. In avvio di terza frazione, rebus sic stantibus, la squadra di casa cerca il gol del pareggio ma a questo proposito, dopo aver perso un sanguinoso pallone sulla trequarti, nel giro di pochi minuti subisce una ripartenza fulminea orchestrata da Michelassi che, saltati ben due avversari, serve un assist a Tahiraj che batte con freddezza il portiere. Il Signa, ciononostante, attacca comunque senza sosta nel tentativo di rientrare in partita colpendo anche due pali ma, non riuscendo a sfruttare adeguatamente le proprie transizioni, sarà costretto al calar del sipario a fare i conti con l'amaro gusto della sconfitta a fronte di uno score che non avrà più modo di subire ritocchi.
Grazie a un'arrembante prestazione corale sfoderata in specie nel corso dei primi due spicchi di contesa, la Virtus Rifredi fa la voce grossa tra le mura amiche e con il perentorio aggregato di 10-2 si aggiudica il sentito derby coi pari età del Novoli. Al fischio iniziale i padroni di casa impiegano ben poco tempo per assumere saldamente il comando delle operazioni e, approfittando anche di un collettivo arancioblù rimasto ancora con la testa negli spogliatoi, approdano all'intervallo sul momentaneo poker in proprio favore. Il leitmotiv del confronto, peraltro, non cambia neppure nei successivi 20' ove, anzi, l'offensiva casalinga si fa ancor più intensa e vede il Rifredi dilagare ulteriormente sino a raggiungere finanche la doppia cifra in termini di reti realizzate. Nel parziale conclusivo, infine, i ragazzi agli ordini di mister Giannetti -per quanto decisamente troppo tardi- si scuotono definitivamente dopo qualche timido segnale in questa direzione lanciato già nei precedenti minuti e, una volta già realizzata la propria prima rete con Ormeno Munoz, trovano la via del gol anche con un Morina abile in questa maniera a conferire il definitivo assetto al risultato.
Grazie, nello specifico, a un a dir poco arrembante secondo parziale in seno a un confronto per il resto rivelatosi di fatto equilibrato, l'Audace Legnaia si riscatta dal ko dell'esordio contro il Fucecchio -che aveva comunque lasciato sensazioni positive ad Aldo e Andrea Russano- imponendosi a domicilio con l'aggregato di 3-0 in proprio favore sul sintetico del Casellina. Sin dal fischio iniziale le due formazioni protagoniste non mancano di spendere energie per affrontarsi a viso aperto ma, al netto delle molteplici cartucce sparate su entrambi i fronti, al 20' il risultato si trova ancora fermo sullo 0-0 di partenza. In avvio di ripresa, invece, l'ago della bilancia inizia a pendere con maggiore evidenza dalla parte di un'Audace che, traendo maggiormente profitto dalla nuova linfa apportatale dalle sostituzioni effettuate, prende con più decisione in mano il pallino del gioco costringendo i biancorossi a una prevalente azione di rimessa sino a stappare la partita con Tigges, già a referto peraltro in occasione dell'impegno casalingo del precedente weekend. Da ciò galvanizzati, i gialloblù viaggiano sulle ali dell'entusiasmo e, per un Casellina che per parte propria non riesce momentaneamente a imbastire una controffensiva degna di nota, segnano altre due reti grazie alla doppietta personale del medesimo e ispirato Tigges nonché allo spunto vincente di Hoxha. Il parziale conclusivo, infine, torna ad attestarsi all'insegna di un sostanziale botta e risposta ove, in specie, sono i padroni di casa a tentare di farsi sotto nei limiti degli spazi loro concessi per tentare, tuttavia senza successo, di raddrizzare uno score che dunque non avrà più modo di subire ulteriori ritocchi sino al calar del sipario.
Il risultato finale è nettamente a favore della Settignanese, che si impone complessivamente sul terreno di gioco del Rignano. Nel primo parziale, da segnalare soltanto lo squillo di Neri per il vantaggio ospite. Il secondo tempo, invece, è l'unico che si conclude in parità, con un'ottima prestazione messa in atto dai padroni di casa, che addirittura la ribaltano momentaneamente grazie alla doppietta di Ognibene. Ma la retroguardia del Rignano commette qualche leggerezza di troppo e consente alla Settignanese di acciuffare il 2-3 complessivo, grazie alle marcature di Echchhab e di Marrocolo. Il terzo parziale, invece, è definitivamente controllato dagli ospiti. Boschi e ancora Echchhab segnano le ultime due reti di un match corretto e divertente.
Al termine di un confronto agonisticamente incandescente in cui, a questo proposito, i due collettivi protagonisti non si sono certamente risparmiati sotto il profilo della spendita di energie per tutto l'arco della relativa durata, Scarperia e Sestese finiscono per spartirsi equamente la posta in palio in virtù di un pirotecnico 3-3 che ha visto i padroni di casa acciuffare definitivamente il segno x al crepuscolo del match con due tiri dal dischetto concessi tra le vibranti proteste rossoblù. Al fischio iniziale l'ago della bilancia, complice la relativa superiorità a centrocampo, al netto del sostanziale equilibrio di fondo pende tuttavia con più evidenza dalla parte dei ragazzi di mister Ravanelli: lo Scarperia, ad ogni modo, non soltanto dimostra per parte propria di resistere di fronte all'onda d'urto avversaria ma, anzi, trova finanche il modo di portarsi in vantaggio grazie allo spunto vincente di Bonini. La rete subita, tuttavia, scuote la Sestese che non a caso, prima dell'intervallo, ristabilisce le sorti dell'incontro con un tap-in di un Reggiannini abile a correggere oltre la fatidica linea bianca avversaria la precedente respinta dell'estremo gialloblù su una conclusione da fuori di Graniello. Dopo le buone trame palla a terra e in verticale dei primi 20', la Sestese continua a macinare il proprio gioco anche nel corso dello spicchio centrale del match e, traendo profitto dalla sfortunata autorete di un difensore casalingo che anticipa l'eventuale tocco sotto misura di Pasqui sul cross basso di Graniello, centra anche il momentaneo sorpasso. La dea bendata, peraltro, arride ai rossoblù anche in apertura di terza frazione ove, a questo proposito, l'équipe agli ordini di mister Ravanelli si porta sul +2 in virtù di un'azione sostanzialmente e incredibilmente identica a quella del raddoppio. Al netto dei duri colpi subiti, tuttavia, i mugellani hanno un'impennata d'orgoglio che li porta non soltanto a prendere in mano, negli ultimi scampoli di gara, le redini del gioco ma anche, più concretamente parlando, a indovinare -in entrambe le occasioni su calcio di rigore- i pertugi vincenti per il rocambolesco pari con la doppietta personale di un esiziale e ispirato Nasufi abile in questo modo a fissare lo score sul suo assetto definitivo e fare dunque sì che il duello si concluda senza vincitori né vinti.
Riuscendo, nello specifico, ad aggiudicarsi di misura tanto il primo quanto l'ultimo dei parziali in cui il confronto si è dipanato, il Vicchio si riscatta prontamente dal ko dell'esordio contro il Lebowski aggiudicandosi il derby che vedeva gli amaranto opposti ai pari età del San Piero a Sieve. In avvio di gara, quest'ultima si attesta sulla falsariga di un equilibrio il cui velo però, al termine della canonica fase di studio tra le due compagini protagoniste, viene infine squarciato proprio da parte dei padroni di casa che, grazie al guizzo vincente di Floriani, indovinano il pertugio vincente per stappare la partita approdando in questa maniera all'intervallo avanti di misura. Se nel corso della fetta centrale di contesa l'aggregato non avrà invece modo di subire ritocchi in virtù di un prevalente duello a centrocampo tra i due collettivi, è nuovamente il Vicchio che -durante gli ultimi 20'- riesce a spuntarla nel testa a testa coi sanpierini: a questo proposito è Daidone, tra le file dei padroni di casa, a farsi trovare al posto giusto al momento giusto per permettere ai propri colori di archiviare la pratica biancorossa e fissare al contempo il punteggio sul suo assetto definitivo.
Al termine di un confronto a dir poco pirotecnico che, nello specifico, ha visto i padroni di casa intensificare il proprio forcing nel corso del parziale conclusivo traendo al contempo profitto dal calo fisico avversario, il San Piero a Sieve si aggiudica con l'aggregato di 6-4 il derby che vedeva i ragazzi agli ordini di mister Romani opposti al Borgo San Lorenzo. Sono proprio i biancorossi, a questo proposito, a partire al fulmicotone, stappando la partita dopo appena centoventi secondi con Alessandro; sul fronte opposto però, al netto della doccia fredda subita, il Borgo non si abbatte e, anzi, si riorganizza immediatamente per una controffensiva che, nell'arco di una manciata di minuti, porta Rotini a indovinare il pertugio vincente per la rete del pareggio. Peraltro, da ciò galvanizzati, gli ospiti continuano a premere sull'acceleratore finché non è nuovamente Rotini, prima dell'intervallo, a ribaltare momentaneamente il risultato in favore dei propri colori. Il San Piero, tuttavia, non ci sta e torna, sin dall'alba dei 20' centrali, a premere con insistenza sull'acceleratore centrando, grazie a due reti di Manzani, il controsorpasso: la gara, però, per il momento continua a protrarsi sulla falsariga del botta e risposta e, in pieno recupero, il Borgo San Lorenzo agguanta il segno x fissando il punteggio sul provvisorio 3-3 al 40'. La rilevante spendita di energie che fino a quel momento aveva caratterizzato la manovra del collettivo di mister Tantulli, ad ogni modo, inizia a farsi sentire durante l'ultima fetta di contesa: i padroni di casa invece, per parte propria, continuano a restare pienamente nel vivo del gioco e, portatisi nuovamente in vantaggio con Renzetti, ritoccano ulteriormente -in seguito- l'aggregato con la doppietta personale di quest'ultimo e grazie al sigillo di un Manzani abile dunque a realizzare il proprio hat-trick. Sarà infine il parimenti ispirato Rotini, anch'egli autore di ben tre reti, a rendere meno amaro l'insuccesso per i propri colori con il gol che conferisce così il definitivo assetto al risultato.
In una giornata quasi estiva, al centro sportivo Galli si sono affrontate Fucecchio e Lastrigiana, due avversarie che nelle precedenti sfide avevano sempre sfoderato partite eccellenti, ben giocate dal punto di vista tecnico ed agonistico: anche stavolta, peraltro, le aspettative e il copione sono stati rispettati poiché le due équipe hanno dato vita ad un match combattuto e disputato a viso aperto -dove le occasioni non sono mancate da entrambe le parti- nonché maschio sotto il profilo agonistico stante il fatto che i ragazzi non si sono a tal proposito risparmiati ma sempre, ad ogni modo, con correttezza e fair play. Match dal quale, peraltro, sono scaturiti quattro gol equamente divisi di cui uno addirittura, sul fronte biancorosso, realizzato allo scadere dell'ultimo secondo della partita. Al fischio iniziale partono forte i padroni di casa che provano subito ad imporre il proprio gioco creando ben presto una supremazia territoriale che già al 5' si traduce in gol: Fortunati si invola sul versante destro e da fondo campo fa partire un traversone respinto dalla retroguardia ospite ma è Bacchi, dal limite dell'area, a raccogliere il pallone ed a spedirlo in porta complice anche una deviazione avversaria. Subìto il gol, la Lastrigiana prova a scuotersi e con due azioni importanti arriva al tiro ma in entrambi i casi la sfera termina sul fondo. Il primo tempo prosegue con continui capovolgimenti di fronte ma termina comunque col risultato di 1-0 in favore dei locali. La seconda frazione inizia con la Lastrigiana, guidata da mister Fabrizzi, che prova a ristabilire la parità ed al 24' con un'azione quasi fotocopia rispetto al vantaggio fucecchiese ci riesce: scorribanda questa volta sulla sinistra da dove parte un diagonale sul quale Cataldi respinge un pallone che arriva preciso sui piedi di Disisto, che con freddezza appoggia in rete a porta vuota. Ristabilita la parità è di nuovo il Fucecchio che ricomincia a macinare gioco soprattutto con Ciaponi dalla sinistra e Comparini e Tafa dal centro ma è da un nuovo spunto personale di Fortunati che i locali vanno vicinissimi al gol: affondo centrale con partenza dalla propria metà campo per il numero 9 bianconero con palla filtrante per Comparini che per pochissimo non trova la rete. Sempre Comparini peraltro, su assist di Giannangeli, non riesce parimenti a trasformare poco dopo. Tutto ciò, ad ogni modo, è solo il preludio al nuovo vantaggio dei ragazzi di mister Macelloni che al 35' tornano sul +1 con Tafa che dalla sinistra riesce a battere l'estremo difensore biancorosso. La Lastrigiana non accusa il colpo e con Borchi prova a rendersi pericolosa ma al termine del secondo tempo si arriva comunque col parziale di 2-1 in favore dei locali. Il terzo tempo inizia con gli ospiti alla ricerca del pareggio e l'occasione golosissima per questi ultimi si presenta, a tal proposito, al 45' quando il direttore di gara concede un penalty alla Lastrigiana per un atterramento in area bianconera. Dal dischetto si presenta Borchi che però si lascia ipnotizzare da Cataldi, che di piede riesce a respingere. Col pericolo scampato, il Fucecchio prova a chiudere la partita creando molte occasioni ma gli errori sotto porta della compagine ospitante sono troppi e grossolani. Anche al termine del time out il Fucecchio ricomincia il proprio forcing, sempre tuttavia con i medesimi risultati: prima Giannangeli si rende pericoloso ma senza successo con un tiro da fuori e poi si registra un'incredibile occasione sbagliata da Tafa che, sulla sinistra, si ritrova palla al piede a un passo dalla porta calciando incredibilmente sul fondo un pallone che era soltanto da appoggiare oltre la fatidica linea bianca. Proprio quando la partita sembra terminare, ad ogni modo, la regola non scritta del gol sbagliato, gol subito si presenta dunque inesorabile: con le ultime forze della disperazione gli ospiti lanciano infatti al 60' il pallone verso il centro dell'area, Borchi lo raccoglie e, complice una distrazione della retroguardia di casa, si gira e insacca a fil di palo alla sinistra di Rocchini per il definitivo 2-2 raggiunto in extremis dalla Lastrigiana. .
Calciatoripiù : Cataldi e Fortunati (Giov. Fucecchio); Borchi (Lastrigiana).
Al termine di una partita molto divertente ed equilibrata, è la Real Cerretese di mister Bindi a far propria l'intera posta in palio sul terreno di un comunque coriaceo e ben disposto in campo Montelupo centrando così il proprio secondo successo in altrettante gare di campionato disputate grazie a un pirotecnico e rocambolesco 6-4 in proprio favore. Se sul fronte degli ospiti, bravi in questo modo a dare continuità alla vittoria dell'esordio tra le mura amiche contro il Certaldo, sono andati a segno Tozzi ed El Mathun unitamente agli ispirati Bautista e Kojku, autori di una doppietta a testa, i ragazzi di mister Nicolosi hanno comunque per parte propria dimostrato di saper tenere egregiamente testa ai propri avversari restando pienamente nel vivo della gara sino al calar del sipario e colpendo, peraltro, ben tre legni a fronte di una non arridente dea bendata. A segno per gli amaranto Trinci con due sigilli, Ricci e Bruni.
Riuscendo, nello specifico, ad aggiudicarsi ciascuno dei tre parziali in cui la contesa si è dipanata con il contestuale mantenimento del clean sheet, la Cattolica Virtus dà continuità al proprio ottimo esordio in campionato imponendosi anche in quel di San Casciano -con un pokerissimo- ai danni dei padroni di casa di mister Moppi a cui va, ad ogni modo, l'enorme merito di aver tenuto nei limiti del possibile testa a un avversario più attrezzato e quotato finendo soltanto per calare alla distanza sotto il profilo dell'intensità dopo aver speso molte energie nel corso dei primi 20'. A questo proposito, in avvio di gara, i gialloverdi rispediscono prontamente al mittente le scorribande offensive di una Cattolica che, a fronte delle difficoltà, approda comunque per parte propria all'intervallo in vantaggio grazie a una rete di Taiuti che, nella circostanza, trae profitto anche dal non molto ortodosso intervento dell'estremo difensore casalingo. Nella fetta centrale del match, invece, i giallorossi emergono con maggiore decisione e, dopo aver allungato le distanze con Pintucci, calano prima del 40' anche il tris in virtù del sigillo di Bottai. Per quanto la Sancascianese -rispetto alla cui prestazione il relativo tecnico si è definito contento nel post-gara, evidenziando i progressi dei suoi ragazzi rispetto al ko di Scandicci- continui a non lesinare sul sacrificio e sulla dedizione per dare del filo da torcere al collettivo del tandem Alfani-Fibbi, è ancora quest'ultimo ad andare a referto con la doppietta personale del medesimo Bottai nel corso dello spicchio conclusivo di gara prima che sia infine Coppolaro, esiziale dal dischetto del rigore, a conferire il definitivo assetto al risultato a una manciata di minuti dal triplice fischio.
Dopo aver esordito con un roboante successo in occasione dell'impegno inaugurale del relativo campionato che, a questo proposito, metteva i gialloverdi di fronte al Castelfiorentino, l'arrembante Montespertoli riesce a concedere anche il bis lontano dalle mura amiche centrando un provvisorio due su due grazie al perentorio 5-1 in relativo favore che ha visto i ragazzi di mister Manea riuscire a imporsi sui pari età di un Avane che, dopo aver resistito nei limiti del possibile alle scorribande offensive avversarie nel corso dei primi 40' indovinando anche il pertugio vincente per dimezzare momentaneamente lo svantaggio, si è alla lunga trovato costretto, durante l'ultimo spicchio di contesa, a cedere il passo agli ospiti. Sono, tuttavia, i gialloneri a creare la prima opportunità degna di nota del match impegnando severamente Paoloni ma, scampato il pericolo, il Montespertoli si riorganizza in men che non si dica per una controffensiva che, al 10', vede Costa stappare la partita in favore dei propri colori sfruttando una corta respinta del portiere sulla precedente conclusione di Pestelli. Dopo una traversa centrata con un tiro da fuori da parte di Sabatini, i gialloverdi continuano a macinare il proprio gioco e prima dell'intervallo raddoppiano grazie a un Cisternino abile a risolvere con una zampata vincente una furibonda mischia accesasi in area empolese. L'Avane però, ferito nel proprio orgoglio, si fa sotto con più decisione nel secondo parziale e, dopo aver chiamato l'attento Paoloni a una parata in corner, sugli sviluppi proprio del tiro dalla bandierina in questione accorcia le distanze con un bel colpo di testa. Il Montespertoli, ad ogni modo, non soltanto non si lascia tradire dalla pressione ma, anzi, si rifà subito in avanti per acquisire maggiore sicurezza in termini di score nei residui scampoli di gara e, una volta non sfruttate -sulle prime- molteplici azioni corali, torna infine sul +2 durante il parziale conclusivo al 47' con un'incornata di Sabatini propiziata dal suggerimento di Costa. E' la svolta definitiva della gara: i gialloneri, infatti, al netto della propria superiorità fisica non riescono più a reagire in maniera apprezzabile dopo aver subìto il tris mentre, sul fronte opposto, un Montespertoli che non se lo lascia ripetere due volte ritocca ulteriormente il già favorevole aggregato sino a conferirgli il definitivo assetto dapprima con un Batignani abile a sfruttare il suggerimento dello stesso Sabatini e, successivamente, grazie alla doppietta personale centrata proprio dall'ispirato Sabatini sull'invito di Baruffa.
Grazie a un'a dir poco arrembante rimonta partita dall'iniziale 0-2 in favore dell'Atletica Castello, il Poggio a Caiano del tandem Neri-Tronci fa la voce grossa tra le mura domestiche e, traendo profitto da una reazione particolarmente rabbiosa innanzi alle sopravvenute difficoltà, si riscatta dal ko patito all'esordio in campionato contro la Lanciotto mettendo a referto ben nove reti ai danni dei malcapitati pari età biancoverdi. Come lasciato intendere, tuttavia, l'inizio del match non è assolutamente arridente all'équipe pratese che, partito con il freno a mano tirato dalla cintola in su e con la testa ancora negli spogliatoi, cede inizialmente il passo all'onda d'urto ospite che vede a questo proposito il Castello indovinare per ben due volte la via del gol grazie agli spunti di Bindi e Milone. Ciononostante, il micidiale uno-due subìto scuote una volta per tutte dal relativo torpore i padroni di casa che, a cavallo tra i tre parziali in cui la contesa si è dipanata, dimezzano anzitutto lo svantaggio per poi ristabilire successivamente le sorti dell'incontro. Arrivati a questo punto, tuttavia, è invece l'Atletica Castello a patire il contraccolpo psicologico: gli ospiti, infatti, con il passare dei minuti calano progressivamente in termini di intensità in fase offensiva e, una volta definitivamente scompaginatisi, offrono per molteplici volte il proprio fianco a un Poggio a Caiano che, dal canto proprio, continua sul fronte opposto a tenere in maniera roboante in mostra i propri artigli sino a conferire allo score il definitivo assetto di 9-2 in relativo favore trascinato, in specie, dall'hat-trick di un ispirato Cillo a cui si aggiungono tanto le doppiette di Viviani e Tesi quanto le zampate vincenti di Mannozzi e Matei.
Spettacolo puro. Fiorentina e Lanciotto danno vita a una gara entusiasmante nella suggestiva cornice del Viola Park. La spuntano i locali, ma solo grazie a un micidiale crescendo nel terzo tempo, che risolve l'equilibrio venutosi a creare dopo i primi due tempi. La prima frazione si apre con la rete di Calabrò al 6', ma la reazione dei campigiani porta alla rete del momentaneo uno a uno di Mollica. Poco prima del riposo, però, Bartolini porta avanti i suoi, un vantaggio gigliato che resiste fino all'ultimo minuto della ripresa, quando un mai domo Lanciotto agguanta nuovamente il pari grazie a Idrizi. Nel terzo tempo la Fiorentina innesta la marcia superiore e, oltre al secondo gol personale di giornata di Calabrò, va a segno con Galeotti, Manzini e Tedesco; la terza rete degli ospiti porta invece la firma di Montemurro.
Grazie a un poderoso crescendo nel corso della gara, la Rondinella passa sul campo del Limite e Capraia. I locali partono forte e si portano sul doppio vantaggio, ma al riposo si va sul due a uno; nel secondo e terzo tempo i ragazzi di Pastorelli completano la rimonta, fino al definitivo 2-4. In evidenza la doppietta di Rapetti per gli ospiti, a completare il quadro dei marcatori biancorossi i gol di Tulini e Tintori.
Riuscendo a tirare fuori egregiamente i propri artigli nel momento di massima difficoltà che, a questo proposito, aveva visto i ragazzi di mister Litro incassare il momentaneo doppio svantaggio ad opera della Sancat, la Ludus 90 centra il proprio primo successo in campionato imponendosi con l'aggregato di 5-2 all'interno del fortino gialloviola al termine di un confronto per larghi tratti rivelatosi comunque equilibrato nonché caratterizzato da molteplici sbavature su entrambi i fronti, in specie dalla cintola in su nonché nell'ottica di eventuali ritocchi allo score. Al fischio iniziale sono però i padroni di casa a partire meglio facendo leva sulla propria superiorità tecnica e, dopo aver indovinato il pertugio vincente per il vantaggio nei primi 20', la Sancat riesce finanche in seguito a concedere il bis nel corso della fetta centrale di contesa. Tuttavia, arrivati a questo punto del match, i gialloverdi hanno un'impennata d'orgoglio e, dopo aver immediatamente dimezzato lo svantaggio al 29' con Abdellatif, sempre traendo profitto da uno spunto vincente di quest'ultimo ristabiliscono le sorti dell'incontro al crepuscolo della seconda frazione. Se adesso, da un lato, la Sancat si trova costretta a fare i conti con il devastante uno-due piazzato dagli avversari a livello emotivo, sul fronte opposto invece la Ludus sfodera massimamente la propria più evidente voglia di portare a casa la partita e, una volta preso il definitivo sopravvento, continua a macinare il proprio gioco sul velluto durante il terzo e ultimo tempo: così, dopo aver centrato il punto del rocambolesco sorpasso grazie ad Agosti, i ragazzi di mister Litro non mollano la presa e tengono ancora all'angolo l'équipe ospitante sino a conferire il definitivo assetto allo score a cavallo tra il 56' e il 57' grazie al secondo sigillo di giornata da parte del medesimo Agosti a cui si aggiunge il perfezionato hat-trick del parimenti ispirato e suddetto Abdellatif.
Vittoria con brividi finali per un Novoli che, chiamato a figurare in occasione della seconda giornata di campionato tra le mura amiche nell'impegno che metteva gli arancioblù di fronte alla Lanciotto, rischia qualcosa di troppo al crepuscolo del match andando a un passo dal vedere sul più bello vanificato l'iniziale vantaggio di 3-0 costruito a cavallo tra le ultime due frazioni ai danni di un collettivo campigiano che invece, per parte propria, si è svegliato forse un po' troppo tardi sotto il profilo del cinismo per evitare il ko al termine di un confronto comunque disputato a viso aperto da entrambe le formazioni protagoniste. A partire leggermente meglio, peraltro, sono proprio gli ospiti con buone manovre che, tuttavia, vengono sempre e prontamente rispedite al mittente da parte di un Novoli tra le cui file invece si distingue per il momento soprattutto Yparraguirre: ad ogni modo, al netto delle molteplici cartucce sparate sui due fronti, il primo tempo si conclude con il risultato di partenza. Nei 20' centrali, invece, l'ago della bilancia inizia maggiormente a pendere dalla parte di un Novoli che, dopo appena sessanta secondi, indovina il pertugio vincente per il momentaneo vantaggio con Hafez per poi concedere anche il bis grazie all'incornata di Patilla sugli sviluppi di un'azione di calcio d'angolo. La Lanciotto, per parte propria, dopo aver tenuto i giri del proprio motore un po' più bassi nel corso del precedente spicchio di contesa tenta durante l'ultima frazione di tornare alla carica per rimettersi in carreggiata ma, sul fronte opposto, sono ancora i padroni di casa a colpire calando il tris con Coi. Ad ogni modo, i ragazzi di mister Tinacci non si lasciano tradire dalla pressione ma anzi, rimasti ancora pienamente nel vivo del gioco, si ripresentano in campo al termine del time-out con piglio particolarmente agguerrito finché non è Calabretta ad accorciare le distanze dopo aver recuperato un prezioso possesso. Arrivati a questo punto, la Lanciotto dimostra più che mai la voglia di raddrizzare lo sfavorevole esito e quasi ci riesce: a questo proposito, se dapprima è ancora Calabretta ad andare a referto mettendo ancor più pepe agli scampoli finali del match, successivamente è la dea bendata a non arridere ai rossoblù a fronte di un calcio di punizione dal limite che si stampa in pieno sul montante impedendo loro il rocambolesco segno x. Dall'altro lato, invece, sfruttando i maggiori spazi concessigli da un collettivo ospite proteso in avanti alla disperata ricerca del pari il Novoli avrebbe parimenti per parte propria un paio di grosse chances per chiudere definitivamente i conti ma, a questo proposito, l'imprecisione degli attaccanti arancioblù impedisce allo score di subire ulteriori ritocchi sino al calar del sipario. Calciatorepiù : Calabretta (Lanciotto Campi C).
Succede tutto nel terzo e ultimo parziale nel derby tra Sporting Arno e Casellina che, dopo essersi fronteggiate a viso aperto per l'intera durata del confronto, finiscono per spartirsi equamente la posta in palio in quel di Badia a Settimo in virtù di un 1-1 agguantato proprio a un passo dal gong da parte dei biancorossi. Sin dal fischio iniziale la partita si attesta sulla falsariga di un equilibrio che vede le due équipe protagoniste duellare prevalentemente a centrocampo con entrambe le retroguardie sugli scudi nel rispedire prontamente al mittente le scorribande offensive avversarie. Se il leitmotiv in questione si protrae imperterrito anche nel corso dei 20' centrali, la situazione di stallo viene infine spezzata durante l'ultima fetta di contesa da parte di uno Sporting che, con un Atzeni bravo a sfruttare il traversone di Castillo proveniente dal settore di competenza di quest'ultimo, stappa la partita in favore dei rosanero. Il Casellina, tuttavia, non si lascia tradire dalla pressione ma, anzi, ha il merito di crederci sino in fondo e, proprio quando il match sembrava ormai destinato a concludersi con il successo di misura dei padroni di casa, acciuffa in extremis il definitivo segno x quando Minieri, dopo aver saltato un avversario, taglia dentro l'area di rigore e con un colpo da futsal regala il pari ai ragazzi di mister Sapiente facendo perciò sì che la gara si concluda senza vincitori né vinti.
Termina senza vincitori né vinti il confronto tra Audace Galluzzo e Isolotto che, dopo aver ritoccato lo score sull'1-1 durante l'ultimo spicchio di contesa, si spartiscono equamente la posta in palio durante la mattinata della domenica appena andata in archivio che, curiosamente, sempre in via Biagini avrebbe di lì a poco messo di fronte anche le due prime squadre delle società in questione per la quinta giornata d'andata del campionato di prima categoria in un impegno poi terminato sull'1-0 in favore dei gialloblù. Al fischio iniziale le due équipe protagoniste si affrontano duellando prevalentemente a centrocampo e riuscendo, dalla cintola in giù, a mantenere elevata la soglia della relativa attenzione al punto tale da riuscire costantemente, ciascuna, a rispedire prontamente al mittente le scorribande offensive avversarie. Se il canovaccio della sfida si protrae imperterrito anche durante i 20' centrali, il velo dell'equilibrio viene infine squarciato dagli ospiti durante l'ultimo spicchio di contesa quando è Parra Avila a farsi trovare al posto giusto al momento giusto per stappare la partita in favore dei biancorossi. Il Galluzzo però, per parte propria, ha il merito di non demordere e, impedendo alla pressione di giocargli brutti scherzi, si riorganizza immediatamente per una controffensiva che, prima del calar del sipario, vedrà infine i ragazzi del tandem Ricchi-Moretti agguantare il definitivo segno x conferendo l'assetto finale all'aggregato grazie alla rete di Rotella.
Una volta aggiudicatosi in maniera inappellabile e roboante tanto il primo quanto l'ultimo dei tre parziali in cui il confronto si è dipanato, il Real Chianti si riscatta prontamente dal ko incassato all'esordio ad opera della Floria non fallendo il primo appuntamento in campionato tra le mura amiche e imponendosi, trascinato in specie da uno Spadafora in autentico stato di grazia, con l'aggregato di 10-2 in proprio favore ai danni dei pari età di una Sancascianese che soltanto nello spicchio centrale di contesa ha fronteggiato minori difficoltà nel tenere testa alle scorribande offensive casalinghe. Sono proprio i ragazzi di mister Mazzetti, partiti al fulmicotone, a stappare la partita e portarsi finanche sul momentaneo tris grazie agli spunti vincenti del suddetto e scatenato Spadafora prima che, in un'impennata d'orgoglio, i gialloverdi accorcino le distanze con Giuliana. Il Real Chianti però, che dal canto proprio ha peraltro sprecato nei primi 20' ulteriori opportunità per rendere ancor più pingue il proprio bottino, torna immediatamente alla carica e, in virtù delle reti nuovamente di Spadafora e di Castagni, approda all'intervallo sul momentaneo 5-1. La seconda frazione si rivela invece ben più combattuta, con una Sancascianese scossa dal precedente torpore che si rifà sotto traendo profitto da un gol di Branchi a cui, però, risponde prontamente Gianni sul fronte casalingo. Nel terzo e ultimo spicchio di gara, infine, l'ago della bilancia torna a pendere con maggiore evidenza dalla parte degli amaranto che, dopo aver squarciato il velo del precedente e sopravvenuto equilibrio con Castagni, conferiscono infine il definitivo assetto al risultato in virtù della quinta rete personale di un implacabile Spadafora a cui si aggiunge la doppietta di un Banchetti che permette così all'équipe ospitante di raggiungere la doppia cifra.
Riuscendo, nello specifico, ad aggiudicarsi con il contestuale mantenimento del clean sheet ciascuno dei tre parziali in cui il confronto si è dipanato, il Calenzano presidia ottimamente il proprio fortino imponendosi con un perentorio 6-0 ai danni di uno Scarperia che comunque, per parte propria, al netto del ko rimediato non ha comunque lesinato sull'impegno, sul sacrificio e sulla dedizione per dare del filo da torcere ai più quotati avversari evidenziando segnali di crescita di cui mister Greco si è detto senz'altro contento e fiducioso in vista del futuro al triplice fischio. Al termine della canonica fase di studio tra le due équipe protagoniste, i padroni di casa prendono in mano il comando delle operazioni sfoderando uno spumeggiante gioco corale e, dopo una bella parata del portiere dello Scarperia su un tiro diretto all'incrocio dei pali di Annese, al 16' sbloccano il risultato grazie a Fallani approdando così all'intervallo avanti di misura. Il secondo parziale si apre con l'immediato raddoppio rossoblù firmato da Ghetti sull'invito di Colosi e, nell'arco di appena sessanta secondi, per un collettivo mugellano ancora alle prese con il contraccolpo psicologico dello 0-2 il Calenzano invece indovina finanche il pertugio vincente per il momentaneo tris grazie alla doppietta personale di Fallani che, dopo aver eluso con un elegante sombrero il diretto avversario, piazza in rasoterra il pallone oltre la fatidica linea bianca avversaria. Per quanto lo Scarperia tenti di resistere con le unghie e con i denti, l'onda d'urto casalinga resta comunque dilagante e al 30' è Fagnani a mettere a referto la quarta rete in favore della compagine ospitante. Prima del calar del sipario, nel corso della fetta conclusiva di contesa, i ragazzi di mister Gesualdi ritoccano infine per altre due volte il già favorevole score: dapprima è Ghetti, al 51', a centrare il proprio doppio sigillo di giornata con un rasoterra sul primo palo, dopodiché ci pensa Annese a conferire il definitivo assetto al risultato con una splendida conclusione al sette dopo essersi allargato sulla sinistra per il 6-0 con cui la contesa di lì a qualche minuto andrà in archivio.
Una volta rivelatosi abile a portare con evidenza e decisione l'ago della bilancia del confronto dalla propria parte dopo una prima frazione sostanzialmente equilibrata, il Santa Maria di mister Cecchi riesce a dare continuità al proprio ottimo esordio in campionato e, con un perentorio e inappellabile 7-0, manda internamente al tappeto i pari età del Castelfiorentino. Se nei 20' iniziali, al netto delle molteplici cartucce sparate su entrambi i fronti, il risultato non riesce per il momento a subire alcun ritocco, è un guizzo di Papaleo a stappare la partita nel corso del secondo parziale: il capitano locale, a questo proposito, si fa trovare al posto giusto al momento giusto sugli sviluppi di un calcio d'angolo e col destro indovina il pertugio vincente per regalare il vantaggio ai propri colori. I gialloblù, arrivati a questo punto, viaggiano sulle ali dell'entusiasmo e, una volta centrato anche il raddoppio grazie a un Popolo bravo a riconquistare il possesso per poi scagliare un'esiziale soluzione che varca la fatidica linea bianca avversaria, approdano sul momentaneo tris al 40' grazie a Lupi che, in piena area, piazza la zampata decisiva per superare l'estremo difensore avversario. Le reti subite finiscono per ripercuotersi in maniera rilevante a livello emotivo su un Castelfiorentino che, incapace di mettere a punto una controffensiva vincente, in avvio di terza frazione incassa anche il quarto gol quando l'estremo ospite riesce a respingere un'incornata di Lavalle nulla potendo tuttavia un attimo più tardi sul facile tap-in di Guidotti valevole per il poker empolese. Giunti a questo punto, con un esito del match ormai non più in discussione, ai padroni di casa non resta altro che amministrare il già ampiamente favorevole punteggio e concedersi finanche il lusso di ritoccarlo ulteriormente sino al calar del sipario: così, dopo la soluzione di Caddeo da fuori per il 5-0 empolese, ci pensano un Santangelo bravo a spedire direttamente sotto l'incrocio il suggerimento di Guidotti e una scaltra ribattuta di Mascarello a conferire il definitivo assetto allo score certificando in questo modo con ancor più forza la sopravvenuta supremazia territoriale gialloblù.