Dopo aver perso per strada due punti nella domenica precedente, il Pontedera se li riprende nella gara casalinga contro la Giana Erminio; forse un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma onore e merito ai ragazzi di Nicola Nepi per aver interpretato tutto il match con determinazione cercando appunto il massimo risultato, e capitalizzando quanto creato. I granata partono forte e, sul parziale di 0-0, hanno due occasioni, che nascono in entrambi i casi da due cross di Tancini dalla fascia esterna sui quali Genito arriva con un attimo di ritardo. La Giana Erminio prova sempre a costruire dal basso ma soffre la forte pressione in ogni zona del campo del Pontedera, al 28' il risultato si sblocca proprio grazie a una dinamica di gioco di questo tipo,Vaccaro pressa il portiere Finardi che compie un errato appoggio a un compagno, l'attaccante locale è in agguato e non perdona. Gli ospiti reagiscono iniziando a giocare sempre più per vie e verticali, il Pontedera però è ordinato e, nel secondo tempo, si propone in avanti con ancora maggiore determinazione, rendendosi pericoloso con un affondo di Genito che salta Nicostra e poi conclude debolmente, mentre poco dopo Cinotti si rende pericoloso sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il risultato torna però in parità al 49', quando Dushku approfitta di un rinvio corto della difesa avversaria per realizzare con un tiro potente e preciso. Il Pontedera non ci sta e silancia in avanti cercando il raddoppio, che trova quando il subentrato Marzi è generosissimo nel pressing Iper offensivo sul portiere Finardi, che perde il pallone e subisce un altro gol beffardo. Gli ospiti reagiscono con veemenza nel finale chiudono in attacco il match , senza mai riuscire a scardinare l'attenta retroguardia locale. Calciatorepiù: Vaccaro (Pontedera).
Un Albinoleffe in grande spolvero passa sul campo dell'Arezzo e consolida il suo primato in classifica. Al cospetto di un avversario così forte, però, l'Arezzo ha destato un'ottima impressione, cercando di restare il più possibile in partita e lottando su ogni pallone. A dimostrazione dello strapotere fisico degli ospiti è la dinamica dei primi due gol. Al quinto Falce raccoglie una respinta della difesa avversaria successiva un calcio d'angolo e dal limite dell'area lascia partire un gran tiro di contro-balzo che si insacca imparabile all'incrocio dei pali. Al 37' è invece de Ambrogio a realizzare con un perentorio colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo. L'Arezzo nel frattempo non era stato certo a guardare si era reso pericoloso al ventesimo con un tiro ribattuto di Saponaro, al ventiquattresimo con Gherardi che arriva con un attimo di ritardo sul cross dalla destra di Tacconi, e soprattutto al 34' quando la conclusione di Gianassi viene respinta dalla traversa. Nel secondo tempo l'Albinoleffe continua a condurre le operazioni di gioco e irrobustisce il suo vantaggio al cinquantesimo con il tris di Caputo. Nonostante il passivo l'Arezzo non molla la presa e al settantesimo approfittando di un errore difensivo dei nerazzurri Gianassi accorcia le distanze fissando il risultato sul definitivo uno a tre.
Dopo averla inseguita a lungo in un inizio di campionato difficile, in cui però non ha mai mollato la presa, il Livorno festeggia i suoi primi tre punti tutti insieme superando di misura ma con pieno merito il Lecco fra le mura amiche. I ragazzi di Brondi interpretano alla perfezione il match, risultando propositivi in fase offensiva e ordinati in quella di non possesso; a decidere la sfida è la rete di Di Batte, che dopo un tiro respinto dalla difesa lombarda, si impossessa del pallone e incrocia dalla parte opposta, superando il portiere ospite sulla sua sinistra. Nella restante parte di gara è più il Livorno ad andare vicinissimo al secondo gol di quanto il Lecco si renda pericoloso, e così alla fine gli amaranto possono far legittimamente festa. Calciatorepiù: Di Batte (Livorno): non solo per il gol decisivo, disputa una gara impeccabile sotto ogni punto di vista.