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  • 27/03/2022 15.30.00
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  • F.C. Cubino
  • 0 - 1 27/03/2022 15.30.00
  • Fiesole Calcio
    Forconi

Commento


RETI: Forconi
Il Fiesole espugna il campo del Cubino grazie ad una magia di Forconi al 55' che permette alla formazione di mister Zuzzi di continuare la volata scudetto al fianco di una Settignanese largamente vittoriosa in casa contro il San Godenzo. Al centro sportivo Lapenta va in scena lo spettacolo: si perché Cubino e Fiesole ci hanno dimostrato che si può fare calcio anche in categorie inferiori, che non bisogna aver timore di insegnare a giocare a pallone, un'identità a discapito di un risultato che all'inizio può non arrivare ma che alla lunga prende spazio inevitabilmente portando gioie e soddisfazioni. Quella benedetta mentalità che oggi, più che mai, al calcio italiano farebbe un gran comodo. Ritornando al divertentissimo match delle 15:30, è la squadra di casa a mettere all'angolo la capolista nelle battute iniziali fornendo supporto con le corsie laterali che, restando molto alte, permettono al Cubino di rimanere costantemente in pressione nella metà campo avversaria. Detto ciò, la prima occasione da gol è di parte ospite con la grande azione sulla destra confezionata dalla ditta Maretti-Gomez che porta quest ultimo al traversone teso in area sul quale Forconi colpisce di testa senza però inquadrare lo specchio della porta. La risposta veemente della formazione di casa passa due volte dai piedi di Geri nel giro di un minuto, con entrambe le conclusioni dalla distanza che mettono i brividi al numero uno Raveggi. Come anticipato in apertura, la partita è estremamente bella e orientata al calcio con la c maiuscola, tanto che al 21' c'è da registrare un'altra occasione targata Fiesole Calcio, nella fattispecie capitata sul destro di Gigli che dopo aver beneficiato di un liscio della difesa locale, si ritrova a tu per tu con Cosentino senza però trovare la lucidità di gonfiare la rete dopo averlo addirittura saltato con il primo controllo, sprecando una ghiottissima opportunità. Il Cubino gioca bene, con personalità, ma rischia spesso a centrocampo e proprio da una riconquista da parte degli ospiti, Forconi serve Gigli che si allarga sulla sinistra puntando l'avversario per poi tentare la fortuna con un diagonale che scivola sul fondo. Dalla parte opposta, il Cubino inizia a macinare calci piazzati per cercare di sbloccare l'equilibrio e proprio da uno di questi Geri si ritrova il pallone sul sinistro e in mezzo a una mischia selvaggia trova lo spiraglio per calciare, accarezzando il palo alla destra di Raveggi. Al tramonto della prima frazione, i ritmi diventano in qualche modo più umani ed entrambe le compagini cercano di recuperare energie facendo girare il pallone in attesa dell'imbucata decisiva: è il caso di Sardelli, al 37', quando dal limite dell'area alza lo sguardo e prova il classico tiro a giro con il sinistro che non finisce molto distante dai pali difesi da Cosentino. E' l'ultimo squillo di un bel primo tempo, piacevole, che sorprendentemente termina sul punteggio di partenza, 0-0. Niente su cui lamentarsi perché la ripresa seguirà esattamente gli stessi canoni dei primi 45 minuti, caratterizzati, però, dal gol che sblocca immediatamente la contesa: da un lancio millimetrico di Gigli all'altezza della trequarti infatti, Forconi taglia verso il centro, ammortizza magicamente il campanile con il destro e con l'altro piede, in un frazione di secondo, supera l'uscita di Cosentino con un tocco delizioso che porta avanti i suoi. 1-0 Fiesole. A questo punto al Cubino non basta più il buon gioco corale ma deve necessariamente mettere artiglieria pesante là davanti per cercare di ristabilire la parità: in tal senso, è Marzoli a provarci con una gran botta da posizione defilata ma è altrettanto ottima la risposta di Raveggi che in due tempi fa sua la sfera. La pressione locale, fatta di continui traversoni al centro per cercare di scardinare la solida difesa bianco-verde, porta il Fiesole a veloci ripartenze in contropiede, anche se al minuto 66, Gigli esce un po' dagli schemi e dal nulla decide di sganciare una bomba dai 25 metri che si stampa sulla traversa, tra il rammarico del giocatore stesso sommato a quello dei sostenitori presenti sugli spalti. Giunti a una ventina di minuti dal termine, iniziano una serie di botta e risposta che alimentano spettacolo e giocabilità da parte dei 22 protagonisti in campo. Ad aprire le danze è il neo entrato Stracciali che, servito da Geri dopo un'ottima sponda di testa, calcia alto sopra la traversa. Prosegue lo stesso numero nove del Cubino che, sullo stesso copione del primo tempo, prende palla al limite dell'area e senza esitazione impegna ancora una volta Raveggi alla parata insidiosa. Passa appena un minuto ed è Gelli a farsi vedere nell'area di rigore avversaria: il terzino in maglia tre orienta la direzione con il primo controllo e con il destro calcia centrale tra le braccia del numero uno ospite. A terminare questa infinita serie di occasioni sia da una parte che dall'altra è un altro neo-entrato, Lami, il quale da un altissimo pallone vagante in area di rigore ne ricava un'occasione dopo averlo controllato e indirizzato verso la porta: fuori di pochissimo con Raveggi immobile. Non è finita qui perché all'86' è ancora una volta il Cubino a rendersi pericoloso per cercare di pareggiare e sempre sull'asse Geri-Stracciali, il numero 16 entra in area di rigore ma calcia sull'esterno della rete con il destro da ottima posizione. Fase di gioco nella quale non c'è un attimo di respiro e proprio sul gong del novantesimo, una doppia chance da entrambe le parti scalda gli animi dei presenti al Lapenta : nella prima circostanza è Cosentino a salvare i suoi sul colpo di testa di Gigli da distanza ravvicinata sul cross dalla destra, alimentando l'immediato contropiede locale che porta Schenone all'ingresso dell'area di rigore, il numero 19 si costruisce lo spazio per calciare da ottima posizione ma il suo diagonale con il sinistro è strozzato e termina lentamente sul fondo. Dopo 5 minuti di recupero, poi, il direttore di gara fischia tre volte e sancisce una vittoria bella, importante, anche sofferta nel finale, ottenuta dai ragazzi di mister Zuzzi, la quale permette loro di cullare ancora i sogni di gloria a poche giornate dal termine. Per il Cubino solo complimenti invece, una squadra che sa giocare e che forse avrebbe meritato qualcosina in più in termini di punti.
LE PAGELLE
CUBINO
COSENTINO 6.5
: in occasione del gol prova ad uscire a valanga ma Forconi trova lo spazio per far passare quella palla sotto il suo corpo. Per il resto, bravo nelle uscite basse in occasione dei cross e determinante sul colpo di testa di Gigli che permette al Cubino il forcing finale.
MARTINI 5.5: un po' timido il terzino di mister Bonciani: dalla sua parte Forconi non va spesso lungo linea ma si accentra portandolo fuori zona. Anche in fase di spinta non contribuisce molto, preferendo spesso lanciare in profondità per lo scatto dei compagni.
GELLI 6.5: avanti e indietro sulla corsia mancina senza affanno. Attento e preciso sulle coperture difensive, non leva mai la gamba in occasione dei contrasti, spesso vinti. Quando ne ha l'occasione riesce a salire con continuità e nella ripresa trova anche il guizzo giusto per sfiorare la rete con un ottimo inserimento.
SALVAREZZA 6.5: altro giocatore che oggi rende orgoglioso mister Bonciani: intelligente nella scelta dell'intervento, il numero 4 sa sistematicamente come entrare e quando farlo, uscendo spesso con grande eleganza per poi far ripartire l'azione grazie alla tecnica palla al piede.
DE VINCENTIS 6.5: lì nel mezzo il traffico è tanto ma giostra bene i palloni che i suoi compagni scelgono di affidargli. Dotato di grande piede destro, risulta sempre pericoloso in occasione di calci piazzati, i quali diventano un pericolo costante per i difensori avversari perché battuti con forza e all'altezza giusta. (79' Lami 6: tocca solamente un pallone in quindici minuti ma per poco non regala il pari al Cubino).
ULIVI 6: meno appariscente del compagno Salvarezza ma comunque tignoso nei duelli individuali. L'unica pecca sta nel gol di Forconi nel quale si perde il taglio del numero dieci lasciandolo troppo libero di controllare (seppur con una magia) e battere Cosentino.
CANTINI 5.5: occupa una posizione di falso trequartista, più incline nel ripiegare a centrocampo per dare una soluzione di palleggio che non per andare ad offendere verso la porta avversaria. In tal senso, non riesce ad incidere a sufficienza con giocate di qualità. (56' Schenone 5: si fa trovare spesso dietro il difensore senza eseguire movimenti per liberarsi. Nell'unica occasione in cui ci riesce, al 90', spreca malamente masticando troppo il diagonale con il sinistro. )
TACCHI 5.5: gioca semplice senza tanti tocchi illuminanti nella metà campo del Fiesole, andando spesso a sbattere nel folto centrocampo ospite che lo respinge. Prima del rientro negli spogliatoi è poi costretto al cambio per un problema fisico. (40' Tonoli 6: riesce a farsi sentire con interventi decisi per la riconquista della sfera. Prova anche un paio di lanci in verticale per la profondità degli attaccanti).
GERI 6.5: innesca un duello personale con Raveggi e, anche se non segna, è comunque il pericolo numero uno in casa Cubino. Ha una facilità di vedere la porta disarmante, seppur le sue conclusioni peccano di precisione più volte. In fase di non possesso, poi, non si risparmia mai, inseguendo tutti i portatori di palla con grande generosità.
MARZOLI 6.5: gioca di prima o massimo a due tocchi, facendosi vedere tra le linee per poi inventare una volta arrivato ai 20 metri. Gli manca forse la conclusione secca verso la porta ma palla al piede è sempre una spina nel fianco, e andarlo a prendere è sempre un terno al lotto. (62' Tofanari 5.5: un tentativo su calcio di punizione terminato alto e niente più).
BRESCI 5.5: nel primo tempo cerca di portare con sé Vecchi andando a riempire l'area di rigore, anche se dalla sua parte sono pochi i palloni finalizzabili. Con il passare dei minuti il numero otto ospite alza il proprio baricentro e nel difendere perde un po' d'intensità, finendo in difficoltà soprattutto sulle seconde palle. (58' Stracciali 5.5: giusto il tempo di entrare e arriva leggermente sbilanciato sul traversone dalla sinistra di Geri. Poco dopo manda alto dopo la sponda dello stesso numero nove ma è nel finale che poteva fare sicuramente meglio, calciando a lato da ottima posizione).
FIESOLE
RAVEGGI 6.5:
mantiene la porta inviolata su un campo ostico e contro una squadra propositiva che arriva a calciare con molti uomini. Nella fattispecie, trova in Geri un cliente che dall'inizio alla fine gli fa mantenere il livello della concentrazione alto, uscendone intatto dopo molti tentativi.
MARETTI 6.5: dietro non subisce molto perché il tridente offensivo del Cubino gioca molto stretto e sulle corsie laterali l'unico che si fa vedere è Gelli quando si sgancia. Con il pallone tra i piedi cerca sempre lo scambio con il compagno, dando così il via a situazioni importanti là davanti.
CAIRO 6: si concentra totalmente sulla fase difensiva e, mantenendo la posizione, riesce sempre a cavarsela senza mai rischiare in uno contro uno. Quando l'esterno è di spalle accorcia subito per non farlo girare, gestendo una gara senza nessuna sbavatura.
MEINI 6.5: nel primo tempo compie un intervento gigante che evita seri pericoli al proprio portiere, andando ad arpionare un lancio che, se fosse passato, avrebbe messo in porta Geri. Per il resto rimane sempre sul pezzo andando a murare qualsiasi tentativo avversario con qualsiasi parte del corpo.
ANZALONE 7: partitona per il numero cinque di mister Zuzzi: partito da regista davanti alla difesa, conduce le avanzate dei suoi con ottimi tempi e un'intelligenza innata, contribuendo totalmente alla costruzione dal basso. Nella ripresa scivola leggermente da mezz'ala ma mantiene lo stesso rullino di marcia, diventando anche prezioso in occasione dei calci piazzati a sfavore.
MARTONGELLI 6.5: tanto mestiere per il capitano bianco-verde che, al fianco di Meini, garantisce sicurezza e aggiunge quel pizzico di malizia necessaria per far sue le situazioni difficili. In area di rigore non fa entrare nessuno in maniera pulita, fatta eccezione per l'occasione capitata a Schenone nel finale.
SANTINI 6: inizia mezz'ala destra con decisi compiti di contenimento, arrivando però anche alla conclusione con il mancino che per poco non si trasforma in gol. Nel secondo tempo si alza un po' alle spalle di Gigli ma più per andare a tamponare De Vincentis che non per offendere. (73' Forgione 6.5: buon ingresso il suo, condito da un paio di serpentine che portano a calci di punizione e da un tiro insidioso dalla distanza).
VECCHI 6.5: altra buona prova quella del centrocampista in maglia numero otto che sa eseguire entrambe le fasi con esito finale positivo. Bravo nel mettere il corpo per mettersi tra palla e avversario, garantisce solidità e dinamismo per trasformare l'azione da difensiva ad offensiva. (79' Ricci n.g.)
GIGLI 7:
non segna ma probabilmente è il migliore in campo in assoluto. Dimostra di avere capacità tecniche invidiabili mettendo in terra la sfera per poi iniziare i propri acuti individuali. Nel primo tempo perde il tempo per sbloccare l'equilibrio facendosi rimontare da Cosentino che lo disturba. Nella ripresa, poi, prima serve il cioccolatino che mette in porta Forconi per l'1-0, mentre successivamente spacca la traversa con un missile da casa sua.
FORCONI 6.5: non si vede troppo nella coralità del Fiesole, rimanendo sempre troppo distante dalle zone nevralgiche della gara. Al 55' trova però la giocata della Domenica tagliando dalla sinistra verso il centro per addomesticare un pallone difficile e decidere la sfida con un tocco morbido che significa tre punti. (92' Cristiani n.g.)
GOMEZ 6:
dalle prime battute di gioco sembra poter spaccare la gara con le sue accelerazioni palla al piede che mettono in seria difficoltà gli avversari, i quali spesso sono costretti al fallo per non farlo partire. Con il passare dei minuti però si allontana un po' dal match e non viene più servito come prima, perdendo quell'imprevedibilità che lo contraddistingue. (86' Dallera n.g.).
ARBITRO
ERRIQUEZ di FIRENZE 6.5:
ottima conduzione la sua, fatta di decisioni coerenti per tutto l'arco della gara, mantenendo una certa autorità per uno scorrimento corretto e senza proteste.