• Allievi RegionaliElite
  • 18/12/2022 11.00.00
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  • Floria Grassina belmonte
  • 2 - 1 18/12/2022 11.00.00
  • Tau Calcio
    Biliotti
    Rufat
    Vuturo

Commento


RETI: Biliotti, Rufat, Vuturo
FLORIA: Marcantonini, Ronchi, Piccini (80' Frizzi), Masseti, Agrello, Albani (76' Vichi), Martelli, Mugnai (95' Ciabatti), Biliotti, Rufat (93' Bernardini), Tellini. A disp.: Corante Campos, Zefi, Tommasini. All.: Alessandro Sozzi.
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Morandini (46' Capocchi, 58' Matteoni), Notarelli, Ferretti, Wolf (46' Bigazzi), Carlucci, G. Bellandi (46' Nistri), F. Bellandi (46' Bartelloni), Masini (58' Tommasi), Vannuzzi (72' Marrano), Vuturo. A disp.: A. Chiarello, Vannucchi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Bardelli di Valdarno
RETI: 33' Biliotti, 67' Vuturo, 91' Rufat.
NOTE: ammoniti Bartelloni, Agrello, Mugnai, Ronchi e Rufat. Angoli: 5-3. Recupero: 0'+7'.



È solo merito altrui se s'evita il tamponamento. Eppure l'ostacolo dietro la penultima curva di metà circuito era ben segnalato; ma il Tau Altopascio lo punta con le marce sbagliate, troppo basse in avvio e incomprensibilmente troppo alte nel finale, ed è costretto a inchiodare proprio quando avrebbe dovuto e potuto dare gas. Soltanto la mezza impresa del Cecina che strappa un punto a Soffiano gli consente di contenere i danni: se fosse riuscita a vincere la Cattolica gli sarebbe entrata nel paraurti alla vigilia dello scontro diretto; invece anche se più vicine le due fuoriserie non vengono a contatto, e il Tau esce comunque in testa da un tratto che avrebbe potuto comprometterne la corsa. Perché la Floria di Sozzi (ogni scelta indovinata) disputa una gara perfetta, forse la migliore della stagione, e abbina centomila polmoni capienza maratona a un tasso tecnico notevole e soprattutto a un approccio finalmente perfetto: sa quando e come affondare, sa quando e come ripiegare, sa difendersi e colpire in ripartenza. Arriva così la rete del definitivo 2-1, maturato al 91' quando il Tau stava attaccando con nove effettivi alla ricerca del raddoppio che avrebbe portato a cinque i punti di vantaggio sulla Cattolica e gli avrebbe consentito di lasciare il pranzo di Natale sgombro dagli schemi antiFaccendini; e invece Rufat spinge in porta l'ultimo pallone buono e avvia una festa di cui a Belmonte si parlerà a lungo. Funzionano bene le due linee a quattro con cui Sozzi schiera la Floria: Gianmarco e Francesco Bellandi non lo proteggono a dovere e Carlucci deve spesso abbassarsi tra Ferretti e Wolf per avviare un'azione efficace senza finire nell'imboscata che gli tendono Mugnai e Masseti; ma anche così il Tau fatica a girare, perché la Floria satura le fasce (danno spettacolo le catene Ronchi-Martelli e per un'ora e un quarto Piccini-Tellini a sinistra) e per tutto il primo tempo inibisce le sovrapposizioni di Morandini e Notarelli. È quasi inevitabile che sia la Floria a costruire la prima occasione: Rufat sfonda a sinistra e traccia un traversone rasoterra per Biliotti che dopo aver avviato l'azione si lancia in area a disegnare l'ultimo lato del triangolo; favorito dal dribbling su Carlucci ma complicato dal poco grip sul terreno di gioco, il suo destro dalla zona del dischetto esce mezzo metro sopra la traversa (10'). Il Tau replica al quarto d'ora con la giocata di Vannuzzi che, recuperato il pallone sulla trequarti destra sul filo della linea laterale, serve centralmente Vuturo impreciso però nel cercare la porta. Ma i ritmi del Tau, troppo bassi, favoriscono la Floria che sulle verticalizzazioni si rende costantemente pericolosissima: con un filtrante da fantasista Biliotti spalanca l'uscio a Rufat che si fionda nel corridoio e dal vertice dell'area arma il destro in corsa, respinto in angolo da Taiti reattivo. Soltanto quando Carlucci ha tre metri e due secondi per pensare il Tau riesce a costruire qualcosa: la sua accelerazione dalla mediana alla trequarti si completa con la verticalizzazione per Masini che svernicia Albani e due passi dentro l'area incrocia il destro, dalla parte sbagliata del palo per non più di mezzo metro (20'). Poi dopo una decina di minuti a ritmi ridotti la Floria strappa e stura la gara: la giocata di Piccini sulla corsia mancina libera a centro area Biliotti il cui destro, favorito dal dribbling su Francesco Bellandi anche se complicato dal poco grip sul terreno di gioco, scaraventa il pallone sotto la traversa. Il Tau impiega quasi un quarto d'ora per riprendersi dalla sventola: la Floria resta all'attacco, chiede un rigore (troppo poco però la scivolata di Ferretti su Biliotti che stava controllando spalle alla porta dopo una vorticosa azione tutta di prima tra Masseti, Rufat e Tellini) e sfiora il raddoppio con Biliotti che sottrae il pallone a Ferretti ma sbatte su Wolf deciso a negargli il biglietto d'ingresso per l'area. Poi d'un tratto proprio allo scadere il Tau sfiora il pari sull'ennesimo incantesimo di Carlucci che, alzato lo sguardo dal cerchio di centrocampo, con un lancio di quaranta metri appoggia il pallone sulla testa di Vuturo, poco incisivo però nella conclusione ravvicinata respinta da Marcantonini. Oltre che da una minima conoscenza del calcio, che Pucci non sia soddisfatto del primo tempo del Tau lo si capisce dal numero di sostituzioni all'intervallo: escono Morandini, Wolf e i due Bellandi per lasciare spazio a Capocchi, Bigazzi, Nistri e Bartelloni. E la manovra sembra subito risentirne in positivo: Capocchi dialoga a destra con Nistri e dal fondo crossa al centro per Vannuzzi che favorito dall'errata lettura di Albano si sposta il pallone sul destro e dal dischetto mira l'incrocio, solo sfiorato (51'). Il Tau sta crescendo, Pucci tenta d'aumentarne il peso offensivo inserendo Tommasi per Masini, deludente; e la sostituzione obbligata di Capocchi, costretto a uscire dopo uno scontro aereo zucca a zucca con Tellini, fa salire a sei il numero dei cambi prima che scocchi l'ora di gioco. L'ingresso obbligato di Matteoni produce una conseguenza tattica non irrilevante: da sinistra Notarelli passa a destra, e su quella fascia la Floria inizia a soffrire. Prima però che l'intuizione di Pucci produca i propri effetti il Tau rischia la capitolazione: Matteoni contiene Biliotti in angolo con una diagonale notevole, Rufat stacca solo in mezzo all'area sul successivo cross mancino di Mugnai ma non centra lo specchio. Ma il Tau ora sembra aver trovato l'assetto giusto e riesce ad accelerare fino ad affiancare gli avversari: Ronchi interviene malissimo sul traversone di Notarelli, il suo tocco tra mano e petto si trasforma in una sponda per Vuturo che annulla ogni possibile polemica arbitrale chiudendo il destro sul primo palo. Con quasi mezz'ora davanti, la Floria teoricamente prossima alla riserva e il pari della Cattolica già ufficiale, il Tau decide che sarebbe insensato accontentarsi dell'1-1 e si piazza con nove effettivi e mezzo nella metà campo degli avversari scoprendosi però alle ripartenze che a dispetto del fisico erculeo Biliotti conduce con rapidità sorprendente: tra il 70' e il 77' se ne annotano due, innescate rispettivamente da Martelli e Masseti e neutralizzate da Taiti che copre sempre bene il primo palo. Ma Sozzi non può accontentarsi: vede che a destra il Tau può sfondare facilmente mentre a sinistra sembra più fragile; l'ingresso di Frizzi per Piccini stremato serve a contenere Notarelli, Vichi (fuori Albani, Ronchi scala al centro insieme ad Agrello) gli consente invece d'abbassare Martelli sulla linea difensiva per aumentare la propulsione da quella parte. Ma nei secondi a cavallo tra l'84' e l'86' emerge un nuovo protagonista finora nell'ombra: senza Marcantonini, vincitore della doppia sfida con Vuturo (doti ipnotiche notevoli nell'uno contro uno favorito dal contrasto vinto da Bartelloni, reattività esplosiva dopo la punizione di Carlucci sporcata da Masseti), sarebbe andato in scena un altro finale e probabilmente un altro campionato. Ma nei secondi seguenti s'intuisce che la Floria può vincere la partita, troppo alta la linea difensiva del Tau nel tentativo di tenere corti i reparti nell'assalto finale: Taiti rinvia l'epilogo bloccando a terra il destro rasoterra di Vichi liberato al limite da Tellini (87'). Poi nel giro di due minuti succede di tutto: la scivolata di Agrello (gara stratosferica) vieta a Vuturo l'ingresso in area sulla verticalizzazione di Marrano (era stato l'ultimo cambio di Pucci, fuori Vannuzzi) che aveva resistito al tackle di Mugnai. Il Tau resta all'attacco e perde la partita: Masseti recupera il pallone in mediana e con un lancio profondo lo proietta in uno spazio che solo i poeti vedono; scattato in linea con Bigazzi, Rufat sa già dove deve farsi trovare e aggancia quattro passi fuori area; Taiti osa l'uscita fin laggiù e fa male, perché una volta aggirato non può più opporsi al rasoterra malvagio e precisissimo che s'infila accanto al palo più lontano. La Floria esulta come se da quel tiro fosse dipesa la sua sorte; e dunque no, non era solo un ostacolo: era un macigno, di quelli che si staccano durante una frana.
Calciatoripiù
: la manovra s'accende solo se s'accende Carlucci , sovente costretto a retrocede per trovare respiro dalla pressione dei mediani avversari; nella ripresa gli dà mano Bartelloni , cui Pucci sta concedendo minutaggio crescente per ritrovarlo al massimo della forma alla ripresa dei giochi; la rete però nasce da un'intuizione di Notarelli (Tau Altopascio), apprezzabile a sinistra e devastante a destra. Ma non è abbastanza per evitare una sconfitta le cui ragioni sono da ricercarsi in tanti cassetti: nel ritmo basso del primo tempo, certo, e nell'assetto sbilanciato del finale, ma anche nella solidità difensiva di Agrello , nell'efficacia realizzativa di Biliotti , nella freddezza di Rufat che all'ultima azione buona resta lucido quanto basta per scegliere l'unica soluzione utile e soprattutto nelle qualità di Masseti (Floria); preziosissimo per tecnica prima ancora che per esito, il lancio con cui rende possibile la rete della vittoria lo incorona re di una partita dominata dal primo all'ultimo contrasto.