• Serie DE
  • 14/04/2024 15.00.00
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  • FIGLINE 1965
    71' Torrini
    81' Bruni rig.
  • 2 - 1 14/04/2024 15.00.00
  • U.s. Livorno
    30' Giordani

Commento


FIGLINE 1965: Pagnini, Dema, Diarra, Cavaciocchi (56' Saccardi), Simonti, Ficini, Zellini, Sesti, Bruni (94' Iaiunese), Torrini, Zhupa. A disp.: Simoni, Fiore, Lebrun, Costantini, Bonavita, Banchelli, Masini . All.: Tronconi Stefano
U.S. LIVORNO: Facchetti, Ronchi, Nardi, Luci (65' Likaxhiu), Menga (54' Fancelli), Curcio, Bellini, Brenna, Cori (73' Rossetti), Giordani (46' Schiaroli), Frroku (54' Marinari). A disp.: Albieri, Frati, Carcani P., Vallini. All.: Pascali Niccolo
ARBITRO: Giuseppe Lascaro di Matera
RETI: 30' Giordani, 71' Torrini, 81' rig.Bruni
NOTE: Espulso Brenna al 45'. Ammoniti Sesti, Bruni, Saccardi, Luci, Curcio, Bellini.FIGLINE: Pagnini, Dema, Simonti, Ficini, Zellini, Torrini, Sesti, Cavaciocchi (56' Saccardi), Diarra (84' Costantini), Bruni (95' Iaiunese), Zhupa. A disp.: Simoni, Fiore, Lebrun, Bonavita, Banchelli, Masini. All.: Tronconi
LIVORNO: Facchetti, Ronchi, Brenna, Curcio, Frroku (54' Fancelli), Luci (65' Likaxhiu), Nardi, Bellini, Menga (54' Marinari), Giordani (46' Schiaroli), Cori (73' Rossetti). A disp.: Albieri, Frati, Carcani, Vallini. All.: Pascali.
ARBITRO: Giuseppe Lascaro di Matera, coadiuvato da Fecheta di Faenza e Fortugno di Mestre
RETI: 30' Giordani, 72' Torrini, 82' rig. Bruni
NOTE: Ammoniti Curcio, Sesti, Luci, Bruni, Saccardi, Bellini. Espulso Brenna al 45'. Recupero di 2' e 5'.



Il pareggio contro l'Aquila Montevarchi, di fatto, ha allontanato sempre di più il Livorno dalla corsa per la promozione. L'ennesimo passo falso ha lasciato solchi ben più profondi di quel che si potesse immaginare, e a pagarne le conseguenze è stato Fabio Fossati. Il mister, arrivato a gennaio per il post Favarin, è stato sollevato dall'incarico e la panchina amaranto in questo ultimo scorcio di stagione è stata affidata a Niccolò Pascali, che lascia a sua volta il gruppo Juniores per salire in prima squadra. Inizia quindi a Figline, la terza guida tecnica della formazione labronica, chiamata ad una reazione di orgoglio e soprattutto obbligata a fare punti per non perdere di vista anche il treno dei playoff. Trasferta delicata, quella di Figline, per diversi motivi. La formazione di Tronconi è ormai a pochi centimetri dalla salvezza diretta e ha l'occasione di mettere un punto fermo sull'obiettivo stagionale, nel contesto di una sfida che, inevitabilmente, riporta la mente alla sfida più recente durante i playoff di Eccellenza del 2022. Nel frattempo, il Livorno non può permettersi di lasciare per strada altri punti fondamentali e, per continuare ad alimentare le speranze rimaste - seppur minime - ha soltanto un risultato a disposizione: la vittoria. Il gran caldo si fa sentire e il match inizia a ritmi compassati, con il Livorno più incipiente attraverso alcune timide sortite in zona d'attacco. Al 6' Luci ci prova dalla distanza con la prima conclusione della sfida che termina sul fondo, al quale risponde il Figline al 12' tramite calcio da fermo. Il pallone gettato verso il cuore dell'area di rigore viene spinto di testa da Diarra e arpionato con l'esterno da Zellini, sulla sfera si azzanna Bruni che sotto porta alza il destro sopra la traversa. Un brivido sulla schiena di Facchetti e compagni, che possono tirare un sospiro di sollievo anche per la posizione di fuorigioco prontamente ravvisata dalla terna arbitrale. Man mano che si innescano i motori amaranto, il Livorno guadagna sempre più campo e, anche se non produce grandissimi pericoli dalle parti di Pagnini, porta comunque una certa pressione nei pressi dell'area di rigore. Ci prova Ronchi, di testa, da calcio d'angolo senza fortuna e poi Menga lanciato a rete, alla ricerca di una giocata che non riesce facendo sfumare l'azione. Al 27' si rivede anche il Figline, sempre su calcio da fermo, stavolta con la conclusione potente di Bruni. Il gran destro dalla lunga distanza viene deviato da Facchetti, bravo a distendersi con la mano di richiamo concedendo solo il corner. Tre giri di orologio dopo, i labronici passano in vantaggio: Ficini si avventura in una discesa pericolosa davanti all'area di rigore, l'appoggio errato viene letto da Luci che consente a Bellini di indovinare la verticalizzazione perfetta per Giordani, sinistro chirurgico nell'angolino che vale l'1-0. Il gol rianima la spinta degli ospiti, alla ricerca del raddoppio prima del riposo. Ancora Giordani, al 34', si esibisce in uno stop di petto con cui poi orienta la palla sul secondo palo, Cori viene anticipato e Nardi in controllo calcia sul palo più lontano trovando i guanti di Pagnini a deviare in angolo. Le emozioni del primo tempo, di fatto, finiscono qui. Ma a ridosso dell'intervallo il Livorno si complica la vita per l'espulsione diretta di Brenna. Lo scatto di Zellini lascia sul posto gli avversari e poco prima di entrare in area di rigore viene atterrato dalla dura scivolata di Brenna. Per il direttore di gara ci sono gli estremi del cartellino rosso e gli amaranto si ritrovano a giocare tutta la ripresa con l'uomo in meno. All'alba dei secondi quarantacinque minuti, mister Pascali corre subito ai ripari e toglie Giordani per tappare il buco in difesa con Schiaroli. Con la nuova disposizione tattica sono gli amaranto a riaccendere per primi i motori grazie alla punizione di Curcio che Pagini para senza alcuna difficoltà. Sarà solo un fuoco di paglia, perché entrambe le compagini si lasciano andare al trotto, dando vita ad una ripresa sterile e priva di mordente. Tanti lanci lunghi, con un giropalla che non porta alcun tipo di pericolo dalle parti delle due aree di rigore. La girandola dei cambi che Pascali mette in atto non porta la freschezza di gambe e soprattutto di idee. E così si deve attendere il 70' per vedere un primo vero tentativo da parte di Bellini. Il suo destro violento dalla trequarti colpisce un avversario e non chiama in causa Pagnini. Con il Livorno a chiudere gli spazi e il Figline al galoppo, soltanto un episodio poteva cambiare le sorti del match. Episodio che puntualmente si verifica al 72'. Diarra si sgancia sulla sinistra, rientra sul destro saltando Nardi e gira una palla perfetta per l'incornata solitaria di Torrini, bravo ad avvitarsi e spedire la sfera nell'angolino. Torna la parità e per il Livorno comincia decisamente un'altra partita. Senza più il vantaggio e con l'uomo in meno, è il Figline a scaldare le scorribande prendendo sempre più coraggio nell'ultimo quarto di gara. Nel frattempo, gli amaranto fanno il solletico solo con un destro al volo di Likaxhiu che raccoglie un cross deviato di Curcio calciando altissimo sopra la traversa. Poi, all'80', sul rovesciamento successivo, il Figline si incunea ancora con Diarra e pesca il calcio di rigore. L'esterno locale punta Schiaroli e scarica al limite per il tiro di Bruni, Facchetti respinge ma non trattiene e sul pallone si avventa per primo Saccardi venendo atterrato dai guanti del portiere livornese. Dal dischetto si presenta Bruni e insacca il 2-1 che completa la rimonta della formazione di mister Tronconi. I restanti minuti, per gli amaranto, sono un'agonia e per poco non subiscono il tris, sventato dall'uscita provvidenziale di Facchetti che blinda la ripartenza locale. Dopo i cinque, lunghissimi, minuti di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara che chiude ogni possibile speranza di rimonta in classifica del Livorno. Pianese, Grosseto e Tau non perdono terreno, rinforzando le loro posizioni con una vittoria. Debutto amaro per Pascali sulla panchina del Livorno che adesso deve guardarsi alle spalle per non rischiare di lasciarsi sfuggire anche il treno dei playoff.