MALISETI SEANO: Naselli, Niccolai, Kola, Andreola, Ingrassia, Mazzi, Taglioli, Licciardello, Marrano, Guizzaro, Graziano. A disp.: Todaro, Marinozzi, Vitiello, Daly.hebexhiu, Gestri, Arcioni, Palumbo, Vela. All.: Di Vivona Alessandro
AFFRICO: Lami, Bartalini, Benci, Shehade, Vignozzi, Guerrini, Tellini, Bartoletti, Guerra, Termini, Casati. A disp.: Cosi, Andrei, Conti, Giannoni, Biba, Traore, Mosconi, Casoni, Russo. All.: Berchielli Marco
ARBITRO: Marco Bolognesi di Pontedera
RETI: Termini, Guerra
MALISETI SEANO: Naselli, Niccolai, Kola, Andreola, Ingrassia, Mazzi, Taglioli, Licciardello, Marrano, Guizzaro, Graziano. A disp.: Todaro, Marinozzi, Vitiello, Daly, Xhebexhiu, Gestri, Arcioni, Palumbo, Vela. All.: Alessandro Di Vivona.
AFFRICO: Lami, Bartalini, Benci, Shehade, Vignozzi, Guerrini, Tellini, Bartoletti, Guerra, Termini, Casati. A disp.: Cosi, Andrei, Conti, Giannoni, Biba, Traorè, Mosconi, Casoni, Russo. All.: Marco Berchielli.
ARBITRO: Bolognesi di Pontedera
RETI: 29' Termini rig., 73' Guerra.
Da Affrico ad Affrico fa cinquecentocinquantasei. L'imbattibilità interna del Maliseti è durata più di un anno e mezzo; per l'esattezza un anno e mezzo e una settimana: cinquecentocinquantasei giorni. All'inizio e alla fine del tragitto ci sono lo stesso punteggio, 0-2, e la stessa squadra: l'Affrico, che allora aveva bisogno di punti per salvarsi; e l'Affrico, che dopo gli inciampi nelle trasferte di Forte dei Marmi e di Fucecchio sta tentando di non ritrovarsi troppo lontano dalla Sestese. È lei, la capolista, la squadra che più beneficia dell'assenza d'una rivale designata: le pretendenti si fanno reciprocamente i dispetti, e la classifica s'allunga. Alla vigilia lo scarto minimo valeva tre punti: la sconfitta del Maliseti, che scivola a meno sei, lo fa salire a quattro. Stavolta esplode evidente ciò che a Forte dei Marmi era rimasto abbastanza nascosto: non con tutte le difese la coppia Marrano-Guizzaro può sostituire Dardha, che dopo l'espulsione ricevuta col Pontassieve salterà ancora Bibbiena, Fucecchio e Floriagafir. Terreni pesanti, giocate d'anticipo e marcature fisiche (grande Shehade, grandissimo Vignozzi) li rendono due buoni trequartisti che per essere efficaci avrebbero bisogno d'un centravanti d'accompagnamento; in sua assenza vedere la porta, anche da lontano, è complicato. In tutta la partita i due riusciranno a concludere solo una volta, e neppure nello specchio: in pedana Marrano al quarto d'ora, traiettoria di poco alta da una ventina di metri abbondanti. L'Affrico era già riuscito a rendersi pericoloso: l'azione l'aveva costruita Casati, indosso un insolito undici e nei quadricipiti la consueta voglia di sprintare sulla corsia sinistra; sul suo servizio a rimorchio calcia Tellini, uno dei quattro cambi decisi da Berchielli rispetto alla formazione scelta per il derby (prende il posto di Biba; dentro anche Guerra per Russo, Shehade per Guarducci e, in allegato cambio tattico, Bartalini per Traorè); ma l'esecuzione gli esce centrale, e Naselli para. Per sbloccare la partita comunque all'Affrico è sufficiente il secondo tentativo, favorito dalla cattiva lettura di Niccolai che affonda una scivolata inutile in una zolla innocua della propria area, fronte alla bandiera del calcio d'angolo: inevitabile il fischio di Bolognesi a concedere il rigore, perfetta l'esecuzione di Termini che il fallo l'aveva subito e che porta a sei il numero di reti stagionali. Anziché abbatterlo, a sorpresa lo svantaggio subito scioccamente scuote il Maliseti che nell'ultimo terzo prima dell'intervallo stringe l'Affrico in area, e conquista cinque angoli in sequenza e una punizione al limite; la calcia Andreola verso lo specchio, protetto da una deviazione dietro la barriera. Più pericoloso è il tiro con cui da fuori area Licciardello cerca la porta da venticinque metri abbondanti: le invocazioni dell'Affrico, Lami battuto, fanno schizzare il tiro contro la traversa. È un promemoria di lettura facile: gli spazi a disposizione del Maliseti vanno ridotti ancora. Berchielli interviene subito, rinforzando la difesa con Andrei (di lì a poco entreranno anche Giannoni e Traorè) e passando all'attacco pesante nel momento in cui decide di risparmiare a Termini, colpito duro, l'ultimo quarto di gara: dentro Russo. Ma è l'altro centravanti a segnare la rete del raddoppio dopo una punizione scaricata da Casati sulla barriera e un tiro di Vignozzi di poco a lato su un traversone rimpallato: è infatti nella zona di Guerra che scende il pallone rinviato corto da Naselli, uscito sul fronte sinistro della propria trequarti per tamponare il lancio profondo di Bartoletti; ed è suo il mancino che senza troppi calcoli spedisce il pallone nella porta incustodita. Sullo 0-2 il Maliseti vede svanire ogni ipotesi di rimonta; anzi, è l'Affrico ad andare vicino alla terza rete sull'ennesimo pallone recuperato e verticalizzato da Bartoletti; ma dandosi noia dopo aver seguito la stessa traccia Russo e Guerra ricordano come mai di norma di centravanti ne giochi uno solo. Uno però serve: per ritrovarlo il Maliseti deve attendere ancora quasi un mese; ma rispetto a un anno e mezzo e una settimana è l'equivalente di una notte. Calciatoripiù : efficacissimo nelle chiusure (di testa le prende tutte), splendido in impostazione, Vignozzi è il leader di una squadra che per dare continuità ai risultati e avvicinarsi alla Sestese s'appoggia sui recuperi e sulle verticalizzazioni di Bartoletti (d'altra parte non si diventa campioni d'Italia per caso o per fortuna), sulle giocate di Termini e sulla rete di Guerra (Affrico). Certo, un dubbio rimane: come sarebbe finita se anziché sulla traversa il tiro di Licciardello (Maliseti) fosse finito in porta?