• Allievi B RegionaliMerito
  • 21/09/2024 16.45.00
  • AFFRICO
    Mencarelli
  • 1 - 0 21/09/2024 16.45.00
  • POGGIO A CAIANO

Commento


AFFRICO: Campanale, Benelli, Carelli, Talbi, D Onofrio, Baroncelli Lancisi, Casamenti, Kodra, Nocentini, Marcantonini, Panichi. A disp.: Gentile, Pallotti, Preka, Corsini, Marchetti, La Spina, Torracchi, mencarelli, Materassi. All.: Gori Filippo
POGGIO A CAIANO: Tafi, Speranzi, Parrini, Caciolli, Barenghi, Spanu, Ciccone, Passeri, Bonacchi, Vadala, Piccione. A disp.: Sehimi, Minatti, Anza, Marretti, Checchi (104), . All.: Atzeni Alessandro
ARBITRO: Matteo Magrini di Pistoia
RETI: Mencarelli
AFFRICO: Campanale, Benelli, Carelli, Talbi, D'Onofrio, Baroncelli, Casamenti, Kodra, Nocentini, Marcantonini, Panichi. A disp.: C. Gentile, Pallotti, Preka, Corsini, Marchetti, La Spina, Torracchi, Mencarelli, Materassi. All.: Filippo Gori.POGGIO A CAIANO: Tafi, Speranzi, Parrini, Caciolli, Barenghi, Spanu, Ciccone, Passeri, Bonacchi, Vadalà, Piccione. A disp.: Sehimi, Minatti, Anza, Marretti, Checchi. All.: Alessandro Atzeni.
ARBITRO: Magrini di Pistoia
RETE: 84' Mencarelli.


I grandi calciatori s'identificano così: per risolvere una partita che all'inizio non li vedeva neppure tra i protagonisti hanno bisogno di un pallone soltanto. Se è l'ultimo disponibile, tanto meglio: vuol dire che nessun appello è possibile. Qualcosa l'Affrico ha cambiato (coraggiosa la scelta di puntare su Carelli, trentotto reti l'anno scorso a Novoli, riconfigurandolo come terzino sinistro, ruolo in cui c'era bisogno d'intervenire; chiaro il senso d'affidare la squadra campione regionale al tecnico scudettato, con sperabilmente felici prospettive biennali), ma i riferimenti base sono i soliti: grande intensità nel recupero del possesso; manovra ariosa; e soprattutto un attaccante che se mantiene la giusta concentrazione ha qualità tecniche per essere tra i primi tre (troppi?) della categoria. È Mencarelli a costringere il Poggio a Caiano a uscire sconfitto quando ormai assaporava già la dolcezza di un punto strappato al Lapenta: sta per esaurirsi il recupero quando Torracchi vince un contrasto sulla destra, conquista il fondo e scarica all'indietro per D'Onofrio, il cui cross favorisce il colpo di testa decisivo. Dunque l'incanto si rompe proprio all'ultima scena, nessun sequel necessario: l'1-0 è sufficiente per avviare la marcia d'una squadra che considerati la storia recente e i nuovi innesti (dalla Sestese è arrivato Talbi, che Gori prova in regia; dalla Floria Materassi) attendersi tra le protagoniste è inevitabile. L'avvio conferma il pronostico; ma Nocentini punge poco, Casamenti ricomincia subito a duellare con la fortuna (sul palo il suo colpo di testa innescato da un pallone inattivo) e il Poggio a Caiano capisce che se riesce a tenere l'Affrico lontano dall'area forse qualcosa può strappare. La strategia cui s'affida è classicissima: difende compatto, e non appena recupera il pallone verticalizza per Bonacchi, che l'anno scorso ha segnato diciotto reti in una squadra retrocessa e che vivendo costantemente sulla linea del fuorigioco costringe la difesa avversaria a una marcatura dispendiosa. Il dispendio è doppio: anche quando le azioni non vanno a buon fine, e l'Affrico torna in possesso del pallone tra la mediana e la propria area di rigore, deve faticare per riportarlo avanti di una quarantina di metri, zona da cui può imbastire l'attacco; la frenesia che in questi frangenti spesso lo colpisce rende inevitabile lo 0-0 all'intervallo. Più ragionata e meno impulsiva è la sua manovra nella ripresa, dopo che Gori ha aggiustato quello che non lo convinceva; ma l'intervento risolutivo è la scelta d'inserire Mencarelli, che anche senza il nove sulle spalle dimostra che saper fare il centravanti è un'attitudine innata: movimento perfetto, gesto tecnico perfetto, Poggio a Caiano condannato. Calciatorepiù : se un calciatore entra dalla panchina e segna la rete decisiva non può che essere il migliore in campo. È questo il destino di Mencarelli (Affrico), affiancato però da una squadra che funziona benissimo in tutti i reparti e che, soprattutto nella ripresa, anche nei momenti in cui non riesce a capire come risolvere l'enigma mantiene sempre la lucidità necessaria a non scoprirsi, e a non concedere al Poggio a Caiano una ripartenza potenzialmente letale.