RETI: Mancosu, Calamini, Paolucci, Nardini, Calamai
S.BANTI BARBERINO: Crocetti, Perfetti, Santi, Carpini, Bartolini, Mocali, Mancosu, Buset, Baldini, Paolucci, Calamini. A disp.: Cammelli, Seravelli, Marroncelli, Volpini, Attisano, Nardini, Falsetti, Gjeloshgjokaj. All.: Lorenzo Della Scala.F.CALENZANO: D'Elia, Sottili, Castellani, Tapia, Piazzini, Hoxhaj, Scarpelli, Corrado, Calamai, Piscopo, Toccafondi. A disp.: Vaggelli, Celaj, Martinozzi, Volpi, Mezzanotte, Maccarrone, Arif, Becheri, Capasso. All.: Gabriele Fiorentino.
ARBITRO: Andretti di Firenze.
RETI: 10' Mancosu, 18' Calamini, 63' Calamai rig., 65' Paolucci, 73' Nardini.
Finisce 4-1 l'esordio stagionale di Banti Barberino e Folgor Calenzano in un girone bello, difficile e interessante. Ambedue le formazioni appaiono ben attrezzate, ma dovranno comunque combattere gara dopo gara per tutta la durata del campionato per raggiungere l'agognata ultima meta, la permanenza in categoria. Il match riveste subito un importante significato, perché in palio ci sono punti pesanti, che alla fine rimangono in territorio mugellano al termine di una gara gradevole e ricca di emozioni. La gara viene dominata, come testimonia il punteggio, dai padroni di casa col roboante punteggio di 4-1 dopo che il primo tempo si era chiuso sul 2-0. I mugellani (in campo col 3-5-2) sono un ottimo complesso con molti giocatori di qualità e forte in tutti i reparti, con particolare preferenza dal centrocampo in su, visto che, oltre al numero cospicuo di gol, sono stati capaci di creare altre occasioni pericolose, fallite per la troppa precipitazione e per la bravura del portiere ospite. In più hanno uno schema di gioco alquanto efficace che spesso si sviluppa in maniera verticale e con rapide ripartenze in grado di raggiungere subito la posizione di sparo. Sicuramente una rondine non fa primavera, ma i segnali sono più che incoraggianti in considerazione del fatto che svariati giocatori sono in possesso di qualità importanti e in grado di risolvere le partite con singole giocate. Il Calenzano ha faticato un po' in fase difensiva per tutta la durata dell'incontro, subendo in certi momenti l'iniziativa dei padroni di casa; pur tuttavia è un complesso composto da buoni giocatori e col tempo mister Fiorentino, una volta inseriti i nuovi arrivati (qualitativi), potrà far cambiare direzione ai propri prodi e raggiungere i traguardi prefissati. L'inizio vede una supremazia territoriale barberinese alquanto marcata, ma quello che succede al 10' è da manuale del calcio: Perfetti sulla linea di centrocampo lancia sulla destra, con una forte verticalizzazione di 30 metri, Santi, il quale più o meno dalla riga di fondo campo crossa forte basso al centro dell'area piccola dove trova prontissimo Mancosu, che insacca di prima intenzione (circoletto rosso) il gol dell'1-0. Il Calenzano è frastornato, mentre sulle ali dell'entusiasmo il Barberino crea pericoli per la porta di D'Elia. Al 18' si registra il raddoppio di Calamini, che una volta impossessatosi della sfera all'altezza di metà campo e in campo aperto porta a spasso i difensori ospiti e dopo aver percorso palla al piede 40 metri di campo trafigge il portiere in uscita con un diagonale che va a insaccarsi all'angolo opposto a quello di tiro. È il 2-0. Al 21', in una prolungata mischia, Buset fallisce il terzo gol in una doppia circostanza a non più di 3 metri dalla porta, ma qui è bravo D'Elia nel respingere il primo tentativo da distanza ravvicinata, mentre sul secondo è la fortuna a salvare la rete ospite. Al 25' occasionissima per Mancosu che da non più di tre metri fallisce una ghiotta occasione calciando addosso al portiere. Al 31' una punizione di Piscopo dal limite viene respinta con difficoltà da Crocetti, però nessun giocatore ospite è pronto per il tap-in. Al 38' infine una punizione di Scarpelli viene deviata di testa in mischia poco sopra la traversa. Dopo 4' di recupero termina la prima frazione di gioco. La ripresa si apre come si era chiusa la prima parte, cioè con il Barberino in avanti e un Calenzano sulla difensiva. Al 42' un diagonale da posizione defilata di Santi termina sull'esterno della rete. Al 45' Calenzano in avanti: un angolo battuto da Piscopo crea una furibonda mischia, ma nessuno degli avanti ospiti trova il colpo decisivo. Da qui in poi gli ospiti sono più spregiudicati creando un paio di occasioni da rete. Al 55' Volpi, solo al limite dell'area, non colpisce bene la sfera mandandola alta sopra la traversa dell'attento Crocetti. Al 57' lo stesso giocatore viene anticipato al momento della battuta a rete a 5 metri da Crocetti. Al 61' incredibile gol fallito dal Barberino: il bravo Buset non sfrutta a dovere una ribattuta dell'estremo difensore ospite a non più di 3 metri dalla riga di porta con nessuno davanti. Al 63' un'uscita di Crocetti causa un evitabile calcio di rigore che in linea teorica potrebbe riaprire la contesa e che Calamai trasforma con sicurezza per il 2-1. Ma subito dopo il Barberino è bravo a riallungare le distanze: al 65' un angolo battuto da Marroncelli viene respinto corto dai difensori viaggianti, la sfera è preda di Paolucci che con un preciso lob chiude la partita sul 3-1. Il Calenzano si butta generosamente in avanti senza però creare pericoli, anzi sono i padroni casa al 73' a portare a quattro i gol grazie al contropiede di Nardini, bravo nel fare tutto da solo e trafiggere l'incolpevole D'Elia in uscita disperata. Dopo 3' di recupero durante i quali non succede nulla degno di menzione, cala il sipario e con esso le impressioni di settembre. Prosit. Calciatoripiù : per il Banti Barberino merita una menzione tutto il collettivo, ma una leggera preferenza va a Mancosu , rapido, veloce e sempre pronto alla battuta a rete. In evidenza anche Santi - esterno destro dall'ottima corsa e con tecnica più che buona, così come bravo nello spingersi in avanti in maniera intelligente - e Calamini - forza e combattività fuori dal comune, ottimo nel portare avanti palla e vedere la porta, magari da registrare nei tempi di gioco. Nel Calenzano spiccano Piscopo , giocatore dai piedi buoni, che si industria in più mansioni con buoni risultati, e Tapia , che combatte in tutte le zone del campo spesso con risultati positivi, ed è sempre pronto a intervenire. Arbitro: buona la direzione, nonostante tralasci in alcune circostanze la norma del vantaggio, comprensibile essendo ai primi fischi.