RETI: Bentivoglio, Esposito, Bracoli, Bracoli, Osasumwen
MONTELUPO: Boretti, Frilli, Villani, Bentivoglio, Pasqualetti Duccio, Stasino (62' Gracci), Esposito, Chelini (87' Parrini), Doda (91' Rosa), Ferrari (54' Braconi), Vaccaro (67' Rosta). A disp.: Gori, Cesari, Pasqualetti Edoardo, Rosa, Scali. All.: Cristiano Baggiani.PIETÀ: Beudean, Sottosanti, Gualcheriani (73' Fabbricini), Menichetti,Cocci, Giraldi, Rayyad (52' Pieraccini), Giuliani, Pitronaci (64' Passannante), Ciaschi (30' Castellani), Rus (11' Osasumwen). A disp.: Gianni, Tartoni, Medina. All.: Francesco Mazzinghi.
ARBITRO: Bendoni di Firenze.
RETI: 5' Bentivoglio, 9' Esposito, 73', 92' Braconi, 91' Osasumwen.
NOTE: espulso Beudean (29'), ammoniti 36' Pasqualetti Duccio, 38' Bentivoglio, 44' Esposito, 48' Frilli, 65' Giraldi, 83' Braconi.
Il Montelupo travolge in casa la Pietà e la costringe, almeno per il momento e suo malgrado, ad abdicare al trono del girone, occupato ora dall'Atletico Lucca. Dopo cinque minuti, il Montelupo è già in vantaggio: Duccio Pasqualetti, su calcio di punizione, crossa in mezzo all'area, dove Bentivoglio è smarcatissimo e può inzuccare sul palo lontano. Passano altri 2' e Stasino recupera palla a centrocampo, alza la testa e lancia sulla sinistra Ferrari, che si avvicina a Beudean, lo punta e lo scarta, facendosi poi stendere proprio dall'estremo difensore avversario. Beudean, giustamente ammonito nell'occasione, non riesce poi a opporsi al rigore di Esposito, che lo spiazza algidamente. La Pietà è ancora negli spogliatoi e nemmeno l'ingresso di Osasumwen scuote la capolista, in sofferenza soprattutto a causa del pressing dei centrocampisti montelupini. Nei successivi venti minuti, fisiologicamente meno concitati dell'inizio di partita, si vedono quindi tanti colpi duri e poco gioco: l'unico tiro, debole e sull'esterno della rete, viene dai piedi di un Ferrari indemoniato, mentre la Pietà proprio non si fa vedere dalle parti di Boretti, se non con un cross basso di Giraldi che raggiunge Bentivoglio, vigile a centro area. La Pietà non ne ha per sé stessa e al 29' compie un altro passo verso il baratro, rimanendo in dieci per l'espulsione di Beudean, che si guadagna il secondo cartellino giallo in un diverbio con l'arbitro. Pochi istanti dopo il Montelupo sfiora il tris, con un tiro un po' sbilenco di Frilli, protagonista di un'ottima azione confezionata in coppia con Chelini. Al 37' la Pietà beneficia di una punizione dalla trequarti, preceduta da un duro fallo di Duccio Pasqualetti, che Giraldi consegna fra le braccia di Boretti, impegnato così per la prima volta. È il preludio a un finale di tempo confuso, in cui si gioca poco e si litiga tanto: fioccano i cartellini gialli (tre per il momento) e le schermaglie fra calciatori, che Bendoni riesce a placare solo allo scadere della prima frazione di gioco, con il duplice fischio. Il secondo tempo inizia, tanto per cambiare, con un giallo, sempre a scapito di un montelupino, Frilli stavolta: gli animi, in campo e fuori, sono ancora incandescenti e sarebbe quantomeno riduttivo dare la colpa alla primavera in arrivo. La Pietà comincia con un po' più di convinzione e ha l'opportunità di accorciare con una punizione dal limite, che però Giraldi scaglia sulla barriera. Prima della sostituzione, Ferrari ha poi l'occasione per chiudere la partita, arrivando per primo su un batti e ribatti in area, ma calcia piano addosso Castellani. Al 60' la Pietà può riaprirla, ma la partita dei pratesi è davvero stregata e, nonostante Boretti respinga maldestramente un traversone di Sottosanti, il subentrato Pieraccini sbaglia la ribattuta a porta vuota. Nell'azione successiva, un'altra punizione calciata da Duccio Pasqualetti invita Esposito a colpire di testa, mancando la porta di pochi centimetri. Il primo vero intervento di Castellani arriva al 71': Chelini recupera a centrocampo e, con una gran giocata, allarga per il subentrato Braconi, che si accentra e calcia violentemente, ottenendo l'angolo. Che Braconi sia in partita lo si capisce davvero due minuti dopo dopo, quando in area controlla un preciso rasoterra di Rosta, anche lui calatosi splendidamente nel clima pallanuotistico della gara, aspetta l'uscita di Castellani e lo fulmina, assicurando de facto la vittoria al Montelupo. Fino al novantesimo i padroni di casa si limitano quindi a gestire l'ampio vantaggio, concedendosi anche qualche leziosità in fase offensiva. Ma se l'inizio è stato pazzo, lo stesso discorso vale per la fine. In pieno recupero Osasumwen segna il gol della bandiera, allungandosi in mezzo a una mischia su un pallone battuto dall'angolo da Giuliani e rimbalzato anche troppe volte in area di rigore. I padroni di casa, senz'altro consci della regola del picco-fine, non ci stanno a chiudere la partita in questo modo e, con un'azione al limite dell'area di Rosa, Rosta e Braconi, bravi a tessere la rete di passaggi vincente, scrivono con quest'ultimo il quarto punto esclamativo di una grande serata. Calciatoripiù : il Montelupo propone una partita superlativa e scegliere dei migliori in campo rischia di ottenebrare le prestazioni di altri calciatori meritevoli. Ma il calcio è anche compromesso, quindi è lecito citare Duccio Pasqualetti , per la precisione dei palloni crossati e le arcinote qualità in fase di impostazione, Chelini , per l'intensità e l'efficacia dimostrata nel recupero di centinaia di palloni nella sua zona di campo, e Ferrari , per la fantasia e l'imprevedibilità messe a servizio della concretezza in fase realizzativa. La prova corale della Pietà è invece grigia e vale lo stesso discorso fatto in precedenza, ma anche al contrario: individuare dei migliori è arduo e non deve sminuire la sostanza di una pessima partita generale. Spiccano lievemente Giraldi , se non altro per aver ha toccato più palloni di ogni altro compagno, e Osasumwen , per il gol della bandiera e qualche sporadica sponda.