RETI: Chiari, Cioncolini, Gianassi
VIRTUS RIFREDI: Scarti, Cappelli, Grazzini, Tosi, Rossi, Masha, Giachi, Guarente Riccardo, Cioncolini, Basta, Gualtieri. A disp.: Salvadori, Chiari, Guarente Leonardo, Di Tomaso, Nencetti, Farsi, Pestellini, De Angelis, De Martino. All.: Andrea Gravante.SIGNA 1914: Bianco, Colzi, Corsano, Giovannoni, Nencini, Zanobetti, Grevi, Giorgetti, Gianassi, Nicastro, Gennaro. A disp.: Maiolo, Fusco, Nencioni, Taddei, Mini, Balducci, Arrighetti, Fani, Cassiodoro. All.: Mario Orsi.
ARBITRO: Mattagli di Firenze.
RETI: 8' Gianassi, 74' Chiari, 81' Cioncolini.
Virtus Rifredi - Signa. Ovvero, una medaglia che sulle due facce ha dipinti i medesimi colori (il giallo e il blu) ma anche uno scontro al vertice che non lesina emozioni e spettacolari colpi di teatro. Un match che un ottimo Signa ha rischiato di vincere per quasi un'ora e un quarto ma che poi un Rifredi mai arrendevole ha avuto la forza e la qualità di ribaltare grazie ad un finale alla Pietro Mennea che non ha lasciato scampo ai canarini. E' stato, però, anche un match carico di sentimento e passione, con il tecnico signese Mario Orsi che tornava a sedere su una delle panchine del Facibeni . Un ritorno a casa, per lui, che alla Virtus ha lasciato un pezzo di cuore. Le forti motivazioni e la striscia positiva costituita da cinque successi consecutivi, aiutano il tecnico campgiano a preparare al meglio questo importantissimo incrocio sia sul piano tattico, sia sotto il profilo atletico. Il suo Signa non lo delude approcciando la gara col piglio della grande squadra. Correndo e pressando in maniera decisa fin dalla trequarti, i canarini irretiscono la manovra rifredina impedendo ai ragazzi di Andrea Gravante di costruire il proprio gioco. In fase di contenimento, il quadrilatero difensivo signese composto dagli esterni Colzi e Corsano e dai centrale Nencini e Zanobetti, mette il bavaglio all'insidiosa ed esperta coppia d'attacco fiorentina formata dal canterano Lorenzo Cioncolini e dal rapido puntero di scuola Novoli e di passaporto Doccia Giuseppe Basta che per tutta la durata della prima frazione di gioco, vede solo da lontano i pali difesi da Bianco. Fondamentale è però anche il lavoro svolto in chiusura davanti alla linea difensiva ospite svolto da un attento Giovannoni che risulta utilissimo in fase di rottura su Riccardo Guarente e Masha. La gabbia predisposta da Orsi completa la sua opera non permettendo alla Virtus di trovar sbocchi neppure lungo le corsie laterali dove Gualtieri e Giachi vengono sistematicamente neutralizzati dagli esterni bassi avversari. Di tutt'altro spessore è la manovra ospite. Basta attendere otto minuti per rendersene conto. I canarini aprono il manuale del gioco del calcio alla voce ripartenze veloci , suonando a memoria un meraviglioso spartito che li porta in vantaggio. Splendida l'apertura sulla destra da parte di Gennaro che calamitando alla perfezione il pallone sui piedi di Grevi, permette all'esterno ex Lastrigiana e Scandicci di prendere in velocità il diretto avversario, sprintare sin quasi sulla linea di fondo e riproporre infine verso il centro un pallone col contagiri che l'accorrente Gianassi deve solo tradurre in rete da due passi. Il gol signese è la penna che scrive la trama di un primo tempo che vede la compagine di Orsi eccellere in ogni zona del campo. Gli ospiti prendono possesso della mediana e pur non creando particolari problemi alla retroguardia di casa, si fanno apprezzare in fase di palleggio. Varia e ben disegnata è in questo frangente la manovra signese, con gli esterni Grevi e Gennaro che supportati da capitan Giorgetti e Nicastro, tengono desta l'attenzione di una retroguardia rifredina qualitativamente ben strutturate e nel cui cuore spiccano le prove di Cappelli e Rossi. Lodevole è, infatti, l'autorevolezza con la quale i ragazzi di Gravante provano a rompere il costante assedio portato dagli ospiti ai propri sedici metri, con i difensori che cercano sempre di ripartire palla a terra anche dal basso; un modus operandi intelligente, visto e considerato che l'utilizzo dei lunghi rilanci in profondità, non permetterebbe alla Virtus di avere neppure un attimo di respiro. E', però, sempre il Signa a produrre gioco e ad andare vicinissimo, allo scoccare del minuto ventitré, ad un raddoppio che avrebbe proiettato di diritto l'esperto capitano ex Castello Lapo Giorgetti nella storia di questo campionato. Sugli sviluppi di un'azione impostata nella trequarti rifredina, il numero otto signese opera un lancio in profondità nel tentativo di servire i compagni d'attacco. L'intera linea difensiva locale, colta forse di sorpresa, resta ferma permettendo così allo stesso Giorgetti di auto-lanciarsi presentandosi a tu per tu con Scarti. La grande occasione non è però sfruttata al meglio dal centrocampista signese che invece di battere a rete in maniera potente e precisa, effettua un morbido lob, con la palla che sorvola di poco la traversa. Il tema tattico del match non pare subire grossi mutamenti neppure nei minuti iniziali della ripresa, quando il Signa, partendo col piede ben pigiato sull'acceleratore, va nuovamente vicino al raddoppio. Al 51' un preciso taglio in profondità innesca sulla destra Grevi che punta deciso la porta difesa da Scarti, entra in area di rigore ma si fa poi ipnotizzare dal numero uno di casa che respinge con bravura una conclusione ben indirizzata nello specchio della porta. Al 56' fa però molta paura, sul fronte opposto, anche il primo squillo targato Cioncolini che dopo essersi abilmente liberato in area avversaria, incrocia a rete esaltando i riflessi di Bianco. Adesso il match si fa equilibrato dal punto di vista delle occasioni da gol e la doppia chance capitata al 58' sui piedi di Gianassi, costringe tifosi e giocatori canarini a mettersi le mani nei capelli. Dopo essersi liberato in area, il centravanti ospite si fa respingere la conclusione da Scarti e poi, dopo essere tornato in possesso del pallone ed averlo nuovamente indirizzato a rete con una gran fiondata dalla media distanza, vede infrangersi contro la traversa la possibilità, in virtù della doppietta personale, di regalare al Signa quel doppio vantaggio che con molta probabilità avrebbe dato una svolta decisiva ad una sfida che invece, nei minuti successivi, si riapre. Sono gli intelligenti cambi effettuati da Gravante a dare la scossa al Rifredi. Gli inserimenti di Chiari, De Martino, Nencetti, Farsi e Di Tomaso, cambiano il volto dell'undici rifredino e della partita. Rinvigorita dall'innesto di forze fresche, la squadra di casa parte al contrattacco riuscendo finalmente ad alzare il proprio baricentro ed a costringere il Signa ad arretrare vistosamente il proprio raggio d'azione. La Virtus ci crede e nella fase centrale della ripresa (fra il 71' e il 74') va in scena un autentico duello all'arma bianca che vede protagonisti attaccanti e centrocampisti di casa da una parte ed un quasi insuperabile Bianco dall'altra. Il portiere signese viene prima graziato da Basta che dopo aver artigliato sul secondo palo un bel cross dalla destra proposto da De Martino, conclude incredibilmente fuori da due passi. Successivamente, però, l'estremo signese è strepitoso nel disinnescare prima le velenosa conclusione di Cioncolini e poi l'altrettanto insidiosa rasoiata dal limite di Nencetti. Sugli sviluppi del corner che ne consegue, però, neppure Super Bianco può nulla sul tocco sotto misura di Chiari che inseritosi a tempo sulla traiettoria proveniente dalla bandierina di sinistra, regala alla Virtus il punto del pareggio. I ragazzi di Gravante adesso ci credono, chiudono all'angolo un avversario ormai costretto alle corde e all'81' ribaltano il risultato grazie a Cioncolini che catapultandosi in area su un pallone proveniente dalla destra, anticipa d'un soffio l'intervento in uscita di Bianco riuscendo a spingere nella porta incustodita il pallone che permette ai gialloblu padroni di casa di mettere la freccia e operare il sorpasso. Un gol da attaccante di razza che costa però al numero nove la prematura uscita dal terreno di gioco. L'inevitabile scontro col portiere canarino, infatti, lascia in dote a Cioncolini un vistoso taglio sul volto che non gli consente di aiutare i compagni nell'ultimo decisivo spicchio di partita. Nonostante gli otto minuti di recupero concessi dall'esperto Francesco Mattagli (buona la sua direzione di gara), la Virtus non trema ed un Signa al quale pare essersi improvvisamente staccata la spina, si vede solo all'86' quando la punizione dalla sinistra calciata direttamente a rete dal subentrato Mini, saetta di poco a lato alla sinistra di Scarti. Al triplice fischio arbitrale, l'irrefrenabile esplosione di gioia che travolge i ragazzi di Gravante, rappresenta meglio di tante parole il compimento di un'impresa che proietta la Virtus in cima alla classifica del Girone B. Per contro, l'amarezza che serpeggia nello spogliatoio canarino, rappresenta altrettanto fedelmente la delusione che lascia in eredità questa gara per larghi tratti dominata ma mai messa definitivamente in cassaforte. Gli errori commessi sotto porta, un pizzico di sfortuna ma soprattutto una grandissima Virtus, fanno inciampare un Signa a cui è venuta meno, nell'occasione, una piccola ma decisiva dose di continuità ma che ha al tempo stesso dimostrato di poter continuare a recitare un ruolo da assoluta protagonista in questo equilibratissimo campionato. Calciatoripiù : nella Virtus sono andati ben oltre la sufficienza il centrale di difesa Rossi , il bomber Cioncolini e il subentrato Chiari ; scelta decisiva, da parte di mister Gravante, ai fini del risultato. Nel Signa sottolineiamo le belle prove fornite da Corsano, Giorgetti, Gennaro, Nicastro, Grevi e Bianco.