RETI: Amato, Amato, Amato
LUCCHESE: Vannini, Chiesa, Morisi, Xeka, Macchi, Bosco, Bartelloni, Moschella, Plutnik, Amato, Bracci. A disp.: Combatti, Bacci, Fiori, Lleshi, Lazzareschi, D'Aprile, De Angelis. All.: Davide Marselli. GIUGLIANO: Iardino, Minopoli, Vaccaro, Dini, Mbechi, Cauteruccio, Iovine, Arzillo, Cuomo, Esposito, Ambrosca. A disp.: La Matta, Battilo, Mauro, Ruggiero, Giordano, Acampora, Coppola, Caiazza, Peluso, Cecere, Petrone. All.: Salvatore Matrecano.
ARBITRO: Subhan di Pontedera, coad. da Spinelli e La Macchia.
RETI: Amato 3, Minopoli.
Continua a procedere con una simmetria piacevolmente inversa il girone di ritorno della Lucchese, rispetto a quello di andata: se qualche mese fa in casa del Giugliano finì con un netto successo dei ragazzi di Matrecano, stavolta all'Acquedotto finisce in modo decisamente diverso, e la tripletta di Amato frutta altri tre punti preziosissimi alla compagine di Marselli. Importanti perché fanno bene alla classifica e, vada a sé ma forse è la cosa più importante, lanciano un segnale di continuità in positivo per quel che riguarda la Primavera rossonera, in contrasto con le tinte fosche del clima tutto attorno a lei. I padroni di casa sviluppano tanto gioco e creano molte occasioni, finalizzandone come detto tre, nel corso dei primi 45' di gioco. Amato è il mattatore e apre le danze al 7', superando Iardino con una pregevole giocata, bissando poi la segnatura dopo circa 10' quando il suo tiro a incrociare da sinistra vale il raddoppio. Al 44' ecco anche il tris: Iardino sbaglia il disimpegno dal basso e per Amato è quasi un gioco da ragazzi calare il tris. Nel secondo tempo il Giugliano riapre subito virtualmente i giochi accorciando le distanze con Minopoli, e poi prova a mettere sotto pressione i locali, che però non si disuniscono mai. Con il passare dei minuti la Lucchese acquista sempre più certezze, e difende compatta il margine di vantaggio fino alla linea del traguardo.