RETI: Dei, Dei, Lulashi, Dei, Faberi, Dei, Faberi, Gianassi, Lulashi
FORTIS JUVENTUS C: Benvenuti, Aboulfetah, Belli, Dei, Faberi, Gamberi, Gianassi, Lulashi, Moccia. Entrati: Landi, Rugi, Ulivi, Viviani. All.: Davide De Bonis.
AUDACE LEGNAIA: Calderone, Cinelli, Di Stefano, Giaquinto, Lenuzza, Lo Preiato, Lorenzoni, Martelli, Masini, Pulselli, Vella. All.: Gabriele Landi-Lorenzo Landi.
RETI: Dei 4, Faberi 2, Lulashi 2, Gianassi.
NOTE: parziali: 2-0; 3-0; 4-0.
Nonostante l'Audace Legnaia abbia tentato, nei limiti del possibile, di tenere sino in fondo testa a un avversario più quotato e meglio strutturato tanto fisicamente quanto tecnicamente, al calar del sipario sono i padroni di casa della Fortis Juventus a conquistare con merito l'intera posta in palio ai danni dei ragazzi di Gabriele e Lorenzo Landi una volta impostisi con un sonoro e perentorio 9-0, frutto della capacità biancoverde di riuscire a far proprio ciascuno dei tre parziali in cui il confronto si è dipanato, nei relativi confronti. Sin dal fischio iniziale, a questo proposito, i biancoverdi -trascinati, peraltro, dalla vena realizzativa di un Dei in autentico stato di grazia, capace non a caso di mettere a referto ben quattro reti- prendono saldamente in mano il comando delle operazioni e, dopo aver stappato la partita al 12', raddoppiano a un passo dal primo intervallo ribadendo in rete proprio con il suddetto Dei una corta respinta dell'estremo ospite. Il canovaccio della contesa non accenna minimamente a mutare neppure durante i 20' centrali ove la Fortis, calato il momentaneo tris al 25' con la rete di Lulashi sugli sviluppi di un calcio di punizione, perfeziona finanche il poker nell'arco di una manciata di secondi per poi allungare ulteriormente il divario tra le due compagini in termini di punteggio al 37' con una bella conclusione da fuori. I ragazzi di mister De Bonis, pressoché dominanti in mezzo al campo, nell'ottica del 9-0 finale sono abili a trarre profitto anche dalle doppiette di Faberi e del già parimenti citato Lulashi oltre che dallo squillo di Gianassi e, continuando imperterriti a giocare sul velluto anche nel corso dell'ultima frazione, riescono a indovinare per altre quattro volte il pertugio vincente per pungere decisivamente i gialloblù -dal canto proprio penalizzati pure da qualche assenza di troppo- e certificare così sino al triplice fischio la propria superiorità.