RETI: Acefalo, Acefalo, Secciani, Acefalo, Cipriani, Lombardi
GRASSINA B: D'Aquino, Agostini, Gori, Pesciulli, Lombardi, Tatini, Cutuli, Risani, Cipriani. All.: Emanuele Biagi.
RETI: Lombardi, Cipriani.
NOTE: parziali: 1-1; 2-0; 1-1.
Al termine di un confronto sostanzialmente molto equilibrato e gradevole, che ha visto il Figline distinguersi per una maggiore organizzazione e, sul fronte opposto, un mai domo Grassina restare costantemente nel vivo del gioco, sono i gialloblù -rivelandosi più cinici negli ultimi metri- a conquistare l'intera posta in palio mandando internamente al tappeto i propri avversari con il risultato aggregato di 4-2 in proprio favore. La prima frazione, ad ogni modo, termina senza vincitori né vinti: dapprima, a questo proposito, sono i padroni di casa a passare in vantaggio quando, sugli sviluppi di una punizione intercettata a centrocampo, l'esterno figlinese riceve il pallone una volta lanciato a rete per poi spedirlo oltre la fatidica linea bianca avversaria, alla destra del portiere rossoverde; dopodiché, il Grassina reagisce con veemenza indovinando il pertugio vincente per il momentaneo pareggio con un gol olimpico di Lombardi, registratosi infatti direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo. Successivamente, però, il Figline si dimostra maggiormente in controllo delle redini dell'incontro e, durante la seconda frazione, rimette la testa avanti con una conclusione dal lato destro dell'area che passa in mezzo alle gambe di tutti e si stampa sulla base del palo prima di terminare in rete. Il terzo squillo casalingo arriva infine in occasione di una punizione da fuori che, dopo una corta respinta, viene lestamente ribadita in fondo al sacco da parte di un attaccante casalingo. Dopo il poker figlinese convalidato al netto delle proteste avversarie per un sospetto fuorigioco di partenza del relativo avanti sugli sviluppi di un bel lancio dalle retrovie, il Grassina accorcia infine le distanze negli ultimi scampoli di contesa con una secca conclusione d'interno di Cipriani giunta al termine di un pregevole fraseggio, che conferisce dunque il definitivo assetto al risultato di una partita di alto livello, ove la coperta corta degli ospiti -privi, a tal proposito di cambi- ha finito per far accusare loro una maggiore stanchezza con lo scorrere delle lancette.