RETI: Di Pierro, Romani
SETTIMELLO: Ortega Zavaleta, Asaro, Mulè, Bini, Menichetti, Barucci, Parigi, Kurtulaj, Sestini, Di Pierro, Piccinetti. All.: Ermanno Pucci.RINASCITA DOCCIA: Amidei, Benelli, Brunelli, Caiani, Cimarri, Lemmi, Maccarone, Michi, Mitolo, Paperi, Pecoraro, Romani, Vezzi. All.: Pier Luigi Cavani.
RETI: 7' Romani, 37' Di Pierro.
NOTE: parziali: 0-1; 1-0; 0-0.
Al termine di un confronto rivelatosi particolarmente gradevole, Settimello e Rinascita Doccia si spartiscono equamente la posta in palio in virtù di un 1-1 maturato a cavallo tra le prime due frazioni di gioco che, forse, sta un po' stretto ai neroverdi di mister Pucci -in nettissima crescita in questo rush finale di campionato- a fronte della più apprezzabile mole di gioco da loro creata rispetto ai propri avversari ma che, spesso, ha visto i pericolosi tentativi casalinghi stamparsi sul legno. Pur avendo iniziato con un buon piglio, al 7' i locali passano in svantaggio quando, a causa di un'amnesia difensiva avversaria, Romani non perdona portando avanti i propri colori con un'esiziale soluzione. Il Settimello, pur rispondendo prontamente allo 0-1 sin da subito, non riesce però a ristabilire le sorti dell'incontro sino al 37' quando, sugli sviluppi di un corner ben calciato da Asaro, Di Pierro finisce a terra in area di rigore per poi, con l'arbitro che non ravvisa gli estremi per il penalty, rialzarsi comunque in maniera fulminea ed andare a referto facendo così esplodere di gioia i tifosi casalinghi. Arrivati a questo punto, il galvanizzato collettivo neroverde tenta a tutti i costi di perfezionare il sorpasso ma, sulle prime, a non incontrare la debita fortuna è Kurtulaj che, dopo averci invano provato con un calcio di punizione, lascia partire una gran botta da lontano che Amidei devia strepitosamente sulla traversa. In seguito è la volta di Mulè, al quale la dea bendata nega la soddisfazione del gol indirizzandone i relativi tentativi prima sul palo e poi sul montante. Ciononostante, il Settimello continua a macinare il proprio gioco ma il punteggio, di fatto, non avrà più modo di mutare sino al triplice fischio: a questo proposito, Asaro si rivela impreciso dal limite dell'area, mentre successivamente Bini manca di un soffio l'appuntamento col pallone su azione di calcio d'angolo e Menichetti, negli scampoli conclusivi, colpisce a botta sicura solo davanti alla porta in occasione dell'ennesimo insidioso tiro dalla bandierina di Asaro ma vede il pallone infrangersi nuovamente sulla sbarra.