• Allievi RegionaliElite
  • 30/10/2022 10.30.00
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  • Scandicci
    Papi
  • 4 - 1 30/10/2022 10.30.00
  • Tau Calcio
    Raimondi
    Cappelli
    Lepri
    Bartelloni

Commento


RETI: Papi, Raimondi, Cappelli, Lepri, Bartelloni
SCANDICCI: Nati, Lari, Grillo, Pisco, Hognogi, Giraldi (72' Baraoumi), Papi, Rossi, Cappelli (60' Giusepponi, 81' Lapucci), Raimondi (77' Banchini), Lepri (52' Berti). A disp.: Lami, Marotta, Baiardi, Grisolini. All.: Fabio Zuccaro (squalificato, in panchina Marco Lucchesi).
TAU ALTOPASCIO: Taiti, Ferretti (51' Notarelli), Capocchi (65' Bigazzi), Sommani, Mazzi, Carlucci (70' Vannucchi), Nistri (74' G. Bellandi), F. Bellandi (51' Vannuzzi), Masini (36' Seghetti), Bartelloni, Tommasi (51' Vuturo). A disp.: Matteoni, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Del Seppia di Pisa
RETI: 14' Cappelli, 28' Bartelloni, 37' Lepri, 45' Papi, 49' Raimondi.
NOTE: espulso Taiti (36'). Ammonito Rossi. Angoli: 3-9. Recupero: 1'+4.



Gli appassionati d'enigmistica amano i rebus perché per quanto complicati tendono a dare ordine al mondo, semplificandolo: alla fine esiste un'unica soluzione giusta. Lo sport è diverso (la vita è diversa: tanti paragonano la vita allo sport, nessuno mai ai rebus), le possibili soluzioni giuste tendenzialmente infinite; ma quando una funziona così bene da sembrare quasi la risposta alla chiave ci s'avvicina magicamente all'incanto del rompicapo risolto. L'intuizione di Zuccaro, appollaiato dietro la panchina dopo l'espulsione ricevuta contro il Capezzano, è il luccichio che consente allo Scandicci di capire come sconfiggere il Tau Altopascio capolista (4-1 il risultato, ed è un risultato che fa rumore): ci s'aspettava il solito 4-4-2 che, per quanto solido, avrebbe potuto far rischiare l'inferiorità numerica in mediana contro il rombo di Pucci. E allora Zuccaro rivoluziona un sistema di gioco rodatissimo, rilancia dal 1' Lepri tenendo fuori sia Berti sia Lapucci e soprattutto gli affianca Raimondi (anziché l'anonimo sei il dieci sulla schiena gli dona parecchio: petizione per assegnarglielo in qualsiasi ruolo giochi) che il Tau s'aspettava nella consueta posizione d'ala destra e invece gioca dieci (quindici?) metri più avanti e più vicino alla porta; l'ingresso a sorpresa di Cappelli fantasista, in pressione costante su Carlucci (seconda consecutiva da titolare dopo la lunga assenza), fa il paio con la decisione d'abbassare Giraldi sulla trequarti difensiva e d'incollarlo a Bartelloni: ne viene fuori l'archetipo del calcio, sistemi di gioco a specchio, in una maniera però così inattesa che d'archetipico ha poco. Ma in avvio il Tau non sembra risentirne; anzi, costruisce subito una palla-gol che Tommasi (colpo di testa centrale sul traversone di Nistri innescato da Masini) cestina deviando addosso a Nati. Per un quarto d'ora lo Scandicci fatica ad avanzare per più di venticinque metri dalla propria linea di porta: le maglie amaranto sembrano tre o quattro in più, ogni tentativo d'uscita è puntualmente soffocato dall'interdizione della mediana che gioca subito in verticale per innescare Masini e Tommasi. Libero meraviglioso, Grillo sfoggia subito un paio di chiusure decisive; al 13' però neppure lui riesce a contenere Tommasi che sfrutta una punizione mal gestita dallo Scandicci per avviare una ripartenza due contro due e rifinirla servendo Masini al limite dell'area: Pisco lo mura, il pallone schizza di nuovo a Tommasi che con poco angolo scarica il destro sul primo palo trovando Nati. Poi d'un tratto quello che sembrava un bagliore soffuso in lontananza si rivela il faro della locomotiva, e in prima classe viaggia il vantaggio dello Scandicci: Raimondi, che il Tau s'aspettava nella consueta posizione d'ala destra e invece gioca dieci (quindici?) metri più avanti, tiene vivo un pallone destinato a uscire sul fondo e lo spedisce a centro area con un rasoterra che prende in controtempo la difesa ospite; il destro di prima di Cappelli lo trasforma nella rete del vantaggio (14'). Per un quarto d'ora però il Tau sembra considerare l'1-0 come una sorta d'errore procedurale facilmente emendabile: non cambia il suo approccio che lo vede piazzarsi stabilmente nella metà campo locale né cambia la reazione dello Scandicci che si contrae e si distende con i battiti quasi sempre giusti. Quando però il Tau accelera contenerlo è complicato: Pisco si gioca il fallo su Bartelloni che stava danzando al limite dell'area e che dopo averlo calciato sulla barriera recupera il pallone un metro prima che esca sulla fascia e lo ripropone sul secondo palo; Masini converge anticipando Lari e dal vertice dell'area di porta apre l'interno destro che si frantuma sulla faccia del legno. È l'introduzione alla rete del pari: il mancino di Francesco Bellandi calibra sul secondo palo il quinto angolo della gara; come col Capezzano (ma qua più colpevole che col Capezzano; si rifarà abbondantemente) Nati non esce e sottoporta Bartelloni, che non fa dell'altezza la propria dote migliore, devia in rete di testa. È in assoluto il momento migliore del Tau che alla mezz'ora sfiora il raddoppio: Rossi si vede costretto a trattenere Nistri che tentava di penetrare l'area dal lato corto; dopo aver lasciato a Del Seppia il tempo di annotarsi l'ammonizione, il mancino di Francesco Bellandi calibra di nuovo il cross sul secondo palo; stavolta appostato c'è Carlucci che anticipa Grillo (unica sbavatura di una gara sensazionale) ma di testa non trova lo specchio. Poi la gara svolta, dopo che Raimondi aveva provato ad anticipare il momento clou trafugando il pallone a Mazzei dopo il contrasto con Capocchi e s'era visto chiudere in angolo dalla diagonale di Sommani (32'): un paio d'azioni più tardi Grillo, libero meraviglioso, scansiona la trequarti avversaria e lancia profondo Raimondi che con la progressione in campo aperto ha un rapporto simbiotico da quando bambino cominciò a camminare eretto; gli fa fronte Taiti che, uscito fuori area e superato, non riesce a frenare lo slancio e lo travolge. Ben allenato, Del Seppia è a un metro (ad averne arbitri che tengono il passo di Raimondi) e lucido abbastanza da decodificare la situazione che gli si presenta davanti: possesso del pallone indiscutibile, direzione centrale al limite dell'area, avversari a un miglio; i criteri della chiara occasione da rete sono nitidi, così com'è nitido il rosso del cartellino esibito al portiere. Pucci sacrifica Masini per inserire Seghetti che vede la propria imbattibilità durare una decina di secondi: forse la barriera non è centratissima, forse il tiro di Lepri è semplicemente impeccabile; sta di fatto che la rete che Taiti aveva tentato d'evitare rinunciando a giocare il resto dell'incontro prende forma sulla punizione seguente. Al 37' lo Scandicci torna quindi a condurre e sfruttando lo slancio impiega appena altri 8' per ampliare il vantaggio: il Tau concede due angoli di fila, il secondo dopo aver in qualche modo sporcato quello ottenuto da Raimondi (chiusura di Mazzi) sulla giocata di Rossi. Lepri si concede un altro giro alla bandierina, Seghetti allontana male; sul pallone sporco interviene Papi che due passi dentro l'area apre l'interno destro al volo e consente al pallone d'accomodarsi accanto al palo. Nell'intervallo Pucci non tocca niente e ripropone il Tau con il 4-3-2 che aveva preso forma dopo l'espulsione, ma ogni tentativo di riaprire la contesa naufraga sullo strappo di Raimondi che impiega appena 4' per ricordare a tutti che anche se gioca dieci (quindici?) metri più avanti e più vicino alla porta la fascia destra è roba sua; e dunque sul lancio delizioso di Lepri fulmina Capocchi recuperandogli quattro metri in cinque, viola l'area e da posizione decentrata segna con un diagonale rasoterra sul secondo palo. Pucci ora cambia inserendo Notarelli, Vannuzzi e Vuturo per Ferretti, Francesco Bellandi e Tommasi; ma è sempre lo Scandicci ad attaccare: incontenibile Raimondi strappa di nuovo su Capocchi costretto a inseguirlo per trenta metri e poi serve al centro Giusepponi (era subentrato a Cappelli; fuori anche Lepri per Berti) che col destro in girata cerca il secondo palo ma trova soltanto la deviazione di Sommani (61'). Cinque minuti più tardi è proprio Sommani nell'insolita posizione d'ala destra a costruire la possibile occasione per il 4-2: l'accelerazione gli consente di dimenticarsi di Hognogi e di servire al centro Vuturo che calcia di prima e sbatte sulla fantastica respinta di Nati (66'). Sulla ripartenza lo Scandicci sfiora la quinta segnatura: Raimondi finge di non accorgersi che la spia indica l'urgenza di un pit-stop e dopo aver resistito alla trattenuta di Nistri rifinisce il contropiede tre contro tre servendo Giusepponi davanti a Seghetti, graziato da un destro decisamente moscio. Il Tau replica nel finale col filtrante di Vannucchi per Bartelloni servito in posizione regolare dietro la difesa: il suo tracciante taglia fuori Nati ma viene spento dalla splendida diagonale di Lari che spazza. Quando accelera però lo Scandicci è impressionante: Banchini (fuori Raimondi esausto) serve Lapucci dietro la difesa, Seghetti evita la quinta rete e Vannucchi estingue in angolo il tentativo sottoporta di Baraoumi (88'). Nel tentativo d'assottigliare la sconfitta il Tau chiude all'attacco, ma anziché segnare la seconda rete esalta i riflessi di Nati che dimostra di nuovo di poter contendere la numero uno (la maglia, non l'amuleto) a Lami: è di nuovo strepitosa la sua parata sul destro di controbalzo di Vuturo che col fisico s'era liberato di Pisco sull'ennesimo traversone di Bartelloni (90'). È l'ultima figura di un rebus che non potrebbe cadere prima di pagina 45, uno di quelli che una volta risolti lasciano sospesi tra l'esaltazione e il desiderio di riprovarci ma che all'inizio, quasi incomprensibili, fanno paurissima.
Calciatoripiù
: per il Tau è la giornata più tetra da inizio anno, e non solo perché fa buio alle cinque; prova a rischiararla Bartelloni , tecnica e visione di gioco non comuni. Fin quando regge la parità numerica e dunque il rombo non perde uno dei vertici la mediana non sfigura: è merito essenzialmente di Nistri e Francesco Bellandi (Tau Altopascio), peraltro autore dell'assist vincente. Ma dopo l'espulsione di Taiti lo Scandicci è incontenibile, trascinato dai suoi calciatori più talentuosi e da qualche insospettabile: tra i primi ci sono sicuramente Lepri , il 2-1 e un assist e mezzo, Papi che condisce una prestazione di spessore con la rete del 3-1, Grillo libero meraviglioso e Pisco con cui forma una coppia centrale esaltante; schierato a sorpresa e a sorpresa col nove sulle spalle, Cappelli soffoca Carlucci e ripaga la fiducia di Zuccaro con la rete del primo vantaggio. Il più forte di tutti è però Raimondi (Scandicci), che quando accelera sembra un videogame (siamo sicuri che in tribuna la madre tenga tra le mani uno smartphone per la registrazione video e non un joystick?): come già con l'Arezzo segna, fa segnare e provoca un'espulsione; se sta così lo Scandicci non deve porsi limiti, qualunque sia la posizione che occupa. Certo, il dieci sulle spalle gli dona parecchio.