• Giovanissimi RegionaliElite
  • 16/04/2023 10.30.00
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  • Lastrigiana
    Gracci
    Conti
  • 3 - 0 16/04/2023 10.30.00
  • Capezzano Pianore
    Municchi

Commento


CAPEZZANO PIANORE: Carassiti, Masala, Graziuso, Poli, Palagi, Milli, Ndiaye, Bianchi, Di Luca, Checchi, Ricciotti. A disp.: Lucchesi, Dettori, Fasano, Lucchesi, Di Ciolo, Manfredi, Ouadjaout, Sbrana . All.: Mollica Giovanni
RETI: Municchi, Gracci, Conti
LASTRIGIANA: Hancu, Casamonti, Rotolo (70' Ringressi), Bini, Maxharri, Caparrini (69' Manescalchi), Squitieri (61' Semeraro), Conti (66' Curri), Dainelli (68' Bitossi), Gracci (62' Polli), Municchi (66' Torniai). A disp.: Chergui, Licaj. All.: Giovanni Mollica.
CAPEZZANO P.: Carassiti, Masala, Graziuso (65' Dettori), Poli, Palagi, Milli (50' Fasano), Ndiaye (56' Di Ciolo), Bianchi, Di Luca, Checchi (50' Ouadjaout), Ricciotti (36' A. Lucchesi). A disp.: E. Lucchesi, Farina, Sbrana, Manfredi. All.: Gianluca Peselli.
ARBITRO: Galli di Prato
RETI: 38' Municchi, 59' Gracci rig., 64' Conti.
NOTE: ammonito Dainelli. Angoli: 2-4. Recupero: 1'+3'.



Solo tra qualche mese il grande pubblico capirà a fondo quanto Giovanni Mollica abbia inciso sulla storia recente della Lastrigiana; solo tra qualche mese infatti la Federcalcio ufficializzerà che al posto dell'Arezzo promosso nei professionisti sarà lei la sedicesima squadra ammessa negli Allievi B regionali. Quella contro il Capezzano, l'ultima sul sintetico di Cerbaia che le ha fatto da casa in questa stagione, è dunque una partita perfetta su ogni versante: perfetta nell'approccio, perfetta nell'esecuzione e perfetta nell'esito, perché insieme alla salvezza matematica (con una giornata d'anticipo: un mese fa sembrava fantascienza) porta con sé la certezza, o qualcosa che le assomiglia molto, che questo gruppo giocherà in un campionato di vertice anche tra qualche mese; a settanta minuti dalla fine sono ormai quattro i punti di scarto sul Maliseti, l'unica squadra che avrebbe potuto sopravanzarla nella graduatoria secondaria, quella da cui s'attinge per i ripescaggi. Al penultimo pranzo della domenica sembra dunque bardata per un matrimonio d'amore la tavola della Lastrigiana da cui distrattamente cade qualche briciola per il Capezzano: per merito non suo (e Peselli fa in modo che il concetto passi chiaro: mentre gli avversari festeggiano, i venti di blu vestiti restano a lungo a confrontarsi tra la metà campo e le panchine) ma di Cattolica, Cecina, Venturina e Sestese la salvezza è certa anche da queste parti. Arriva però nel modo più atroce, un 3-0 maturato nel secondo tempo ma intuibile già dai primi minuti nei quali, messi a confronto dai due sistemi a specchio, Conti, Caparrini e Squitieri vincono costantemente i duelli in mediana con Milli, Bianchi e Checchi, e sulla trequarti Municchi e Gracci, piccolo fenomeno, si raccontano ben più intraprendenti di Ricciotti e Ndiaye. Se ci s'aggiunge che Maxharri e Bini annullano Di Luca, comprensibilmente temutissimo alla vigilia, e Poli e Palagi vanno invece sovente in difficoltà sugli inserimenti degli avversari, e che tra i pali Hancu è ben più sicuro di Carassiti (è un suo errore a spalancare alla Lastrigiana la via per il vantaggio in avvio di ripresa), si capisce come mai da subito la gara assuma un profilo ben tratteggiato: è sufficiente attendere cento secondi per il primo brivido, provocato da Squitieri che sfonda a sinistra e sul rimpallo con Palagi riesce a servire sottoporta Dainelli (gioca lui al posto di Dimasi, indisponibile) ostacolato da Carassiti in uscita; il pallone schizza al limite ove lo calamita Conti il cui destro al volo a colpo sicuro Bianchi spazza sulla linea. È la miglior occasione del primo tempo, nel quale la Lastrigiana governa costantemente la manovra anche se dopo il tuono iniziale fatica ad avvicinarsi al vantaggio; per una nuova palla-gol occorre attendere il 22' e il passaggio orizzontale con cui al limite della propria area Poli serve inavvertitamente Municchi: Graziuso smorza il suo destro in corsa che si tramuta in un servizio sottoporta per Gracci chiuso però da Carassiti. Nell'azione seguente il Capezzano riesce finalmente a portarsi al tiro: in pedana sale Di Luca servito sul fronte destro dell'area dall'apertura di Ricciotti, ma il suo destro violento sale di poco oltre il primo incrocio. Ben maggiore è l'occasione che la Lastrigiana concede alla mezz'ora dopo tre scarabocchi in sequenza: Bini legge male un rimbalzo al limite e lascia sfilare il pallone verso Hancu costretto a un rinvio affrettato molto simile a una svirgolata verso la linea laterale; provando a evitare la rimessa, Rotolo in realtà favorisce l'imbucata di Ricciotti per Checchi al cui tiro da cinque metri scarsi Hancu (e d'altra parte non si finisce per caso tra i top 11 della settimana come dopo la gara col Picchi) s'oppone da campioncino. È l'azione su cui si chiude il primo tempo e che alimenta le illusioni di chi s'attende un Capezzano in crescita nella ripresa; ma per estinguerle è sufficiente attendere tre minuti dopo la pausa e la cattiva lettura di Carassiti che scatta verso il vertice dell'area nel tentativo di recuperare il tiro di Squitieri sporcato dalla difesa; più veloce di lui è però Municchi che lo anticipa, lo aggira e col destro inscatola il pallone nella porta incustodita. D'un tratto ridotto allo svantaggio, il Capezzano è costretto a uscire dalla metà campo in cui s'era a lungo rintanato: sulla ripresa del gioco Di Luca cerca il destro improvviso dal lato corto dell'area di rigore; gli s'oppone Hancu in due tempi intervallati da un brivido. Ma la gara non si scosta dal tracciato che ha seguito fin lì: la Lastrigiana attacca, Carassiti rischia con un'altra uscita temeraria stavolta fuori area (gli va bene che Galli punisca come falloso il contrasto di Dainelli e interrompa il gioco mentre dal limite Conti stava per mirare alla porta di nuovo spalancata) e liberato al limite dalla giocata di Municchi nello spazio Gracci calci d'una spanna sopra il primo incrocio. Ogni volta che la Lastrigiana aumenta la pressione la difesa del Capezzano si costringe all'apnea; e si costringe all'apnea anche quando non è sotto pressione, come su un pallonaccio innocuo da destra che Poli trasforma in un'occasione da rete mancando l'intervento di spalla (in area!) e colpendo col braccio: un paio di falli di mano Galli (peraltro ha ben diretto) se li era persi, questo no e manda sul dischetto Gracci il cui destro rasoterra a incrociare regala alla Lastrigiana undici metri di felicità (59'). Subito il 2-0 il Capezzano s'arrende e cinque minuti esatti più tardi si trova a terra per la terza volta: da destra Dainelli, che in porta calcia poco ma da rifinitore è roba da gourmet, pesca centralmente Conti che al limite controlla e col destro incrocia rasoterra sul palo più lontano. Il finale è soltanto l'ultima tappa in piano prima dell'esultanza: la Lastrigiana si ricorderà a lungo di quella mattina d'inizio primavera nella quale a Cerbaia si prese in un colpo una salvezza e una promozione.
Calciatoripiù
: fino all'infortunio che gli impedisce di rientrare dopo la pausa di metà gara Ricciotti era stato il demiurgo dei maggiori pericoli per l'area avversaria; su quella corsia, la destra, gli aveva dato mano Masala (Capezzano) che avrebbe dovuto esser clonato in serie se si fosse voluta tenere più a lungo aperta la partita. Probabilmente però neppure questo sarebbe stato sufficiente contro una squadra che tolta la tripla sbavatura della mezz'ora disputa una gara pressoché perfetta: insuperabili Bini e Maxharri contro un centravanti ostico come Di Luca, impeccabili nelle due fasi Squitieri e Conti (rete capolavoro, a metà tra i movimenti della mezzala e il naso del bomber), gelido dal dischetto Gracci (e quando ha il pallone sul destro, ha il pallone e alza la testa, ogni difesa trema) in linea con la temperatura di Cerbaia, decisivo Municchi (Lastrigiana) nel catturare il pallone che rende concreta l'accoppiata salvezza-promozione.