• JunioresB
  • 26/11/2022 15:00.00
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  • Sporting Arno
    Giuntini
  • 2 - 1 26/11/2022 15:00.00
  • Club Sportivo firenze
    Diarra
    Checcacci

Commento


RETI: Giuntini, Diarra, Checcacci
SPORTING ARNO: Berti, Fratini, Paggetti, Quaratini, Costagli, Catalano, Martini, Conti, Giuntini, Migliarese, Diarra. A disp.: Caparrini, Mercatali, Maiorana, Bacciottini, Gonzales, Saponara, Di Ruberto. All.: Enzo Di Ruberto.
CLUB SPORTIVO FIRENZE: Bujazha, Al Zaghaibeh, Sottoscritti, Alecce, Menichetti, Burberi, Fabbrizzi, Casciani, Monti, Graziani, Checcacci. A disp.: Cisse, Dugini, Capitelli, Bettarini, Bassilichi, Bambi, Angelotti. All..: Fabio Capitelli.
ARBITRO: Duroni di Firenze.
RETI: 8' Checcacci, 27' Diarra, 37' Giuntini.



Anche se siamo solo a fine novembre e il campionato non ha ancora compiuto il suo canonico giro di boa, sul nuovissimo sintetico di Badia a Settimo ci si gioca una bella fetta di stagione ma soprattutto, tanta credibilità. Sporting e Club Sportivo hanno sin qui dato prova di talento e solidità. Lo dice una classifica che in cifre, racconta la storia di un'avvincente lotta al vertice. Mai come in questa occasione, la matematica è amica dei ragazzi di mister Di Ruberto che in caso di vittoria e di contemporaneo scivolone della capolista Florence sull'insidioso terreno della Sancat, porterebbero a compimento l'operazione aggancio alla vetta . Guai, però, a sottovalutare i ragazzi guidati dallo squalificato Menichetti ed affidati per l'occasione al gregario Fabio Capitelli. Il Club ha dato prova di forza restando, al momento, l'unica squadra ad aver scippato i tre punti alla capolista. E' pur vero, però, che per operare il sorpasso in graduatoria nei confronti dei rosanero, i biancorossi delle Cascine sono costretti a portare a termine un'autentica impresa; espugnare un Comunale di Badia ancora inviolato e sul cui terreno lo Sporting ha vinto in maniera netta ed autoritaria tutte e cinque le gare sin qui disputate, comprese quelle con Isolotto, Sancat e Impruneta Tavarnuzze; avversarie che ben poco somigliano a dei semplici sparring partner. Le premesse di un match che sulla carta appare estremamente equilibrato e combattuto, si avverano sul campo. Uno Sporting costretto per l'ennesima volta in questo avvio di stagione a fare i conti con un'infermeria oltremodo affollata, obbliga Di Ruberto alle consuete acrobazie di natura tattica. Stavolta, però, la compagine rosanero si ritrova di fronte un Club ben organizzato, assai compatto a centrocampo e granitico in fase d'interdizione. Non potendo contare sulla rapidità dell'esterno destro Di Ruberto, la formazione di casa, nonostante il generoso lavoro svolto in fase d'impostazione da Quaratini, Catalano, Martini e dall'intelligente regista Conti, solo in rare circostanze riesce a far arrivar palla dalle parti del rapido attaccante di scuola Scandicci Giuntini. Il quadrilatero difensivo biancorosso formato da Al Zaghaibeh, Sottoscritti, Burberi e da un insuperabile Tommy Menichetti, mette il bavaglio al temutissimo numero nove in maglia rosa. Un bel problema per Di Ruberto che non potendo contare sui lungodegenti Poggiolini e Rorandelli e su Bandinelli, non è in grado di apportare grosse variazioni sul tema in fase offensiva. Dall'altra parte, invece, funziona bene anche la cerniera di centrocampo che si avvale dell'esperienza e del talento di Alecce e della solidità del due Fabbrizzi - Casciani. Sfruttando la velocità dell'esterno sinistro Checcacci, la pericolosità dell'ex Novoli Monti ma soprattutto, la regia ed i piedi buoni dell'ex Cattolica, Lastrigiana, Florence e Legnaia Davidino Graziani, Capitelli punta forte sulle ripartenze. Una mossa da grande giocatore d'azzardo che però, dopo appena otto giri di lancette, fa salare il banco. Grande idea di Graziani che sventagliando di prima intenzione sulla sinistra un pallone col contagiri, disegna un preciso assist calamitato dai piedi di Checcacci che prima vince il duello con un difensore avversario e poi, dopo essersi incuneato in area, fa partire una splendida conclusione che insaccandosi imparabilmente sotto la traversa, non lascia scampo a Berti portando il Club in vantaggio. Il repentino spostamento dell'inerzia del match, non ne muta la fisionomia tattica. A regnare incontrastato, è sempre un grande equilibrio che porta le due formazioni ad annullarsi vicendevolmente nella zona centrale del campo, mettendo in risalto le capacità degli uomini d'interdizione. Così, mentre sul fronte biancorosso continuano a farsi apprezzare Menichetti, Sottoscritti, Alecce ed il subentrato Dugini, su quello rosanero sono bravissimi a far muro davanti a Berti l'incisivo Costagli, il sempre ordinato Migliarese, il grintosissimo Quaratini e un robusto Catalano. Più i minuti passano, più appare chiaro come la gara possa essere risolta dagli episodi e da qualche sporadica giocata dei singoli. Ancora una volta, le nostre sensazioni vengono suffragate dai fatti. Il taccuino torna a riempirsi allo scoccare del 27' quando una splendida illuminazione dalla destra di Giuntini, sorprendendo la retroguardia ospite, fa filtrare il pallone in area per il ben appostato Diarra che dopo averlo recuperato, supera Bujazha da due passi con un preciso tocco rasoterra riportando lo Sporting in parità. La gara vive adesso altri dieci minuti di assoluto equilibrio. Al 37' la manovra dei padroni di casa si sviluppa sul settore di sinistra, dove l'ex Isolotto Quaratini porta avanti un pallone che poi taglia con precisione nel cuore dei sedici metri ospiti. Una difesa biancorossa che si fa trovare nuovamente impreparata, vede la sfera sfilare verso il secondo palo dove l'accorrente Giuntini prima la controlla e poi la gira alle spalle di Bujazha permettendo così alla Sporting di mettere la freccia, sorpassare e ribaltare il risultato. Il Club prova a gettarsi in avanti alla ricerca del pareggio, andandoci vicinissimo proprio in chiusura di prima frazione grazie a Monti il cui colpo di testa da ottima posizione è prontamente smanacciato da Berti che togliendo da sotto la traversa un pallone comunque piuttosto lento e prevedibile, salva la propria porta permettendo così allo Sporting di andare negli spogliatoi per l'intervallo di metà gara in vantaggio di un gol. Resterà questo l'ultimo episodio impresso sulla carta del nostro blocco degli appunti. Nella ripresa, infatti, non accade nulla di rilevante, eccezion fatta per l'espulsione di mister Capitelli che al 55', dopo essere stato cacciato dal campo per proteste, si vede costretto ad accomodarsi in tribuna, mentre un tarantolato Menichetti, percorrendo chilometri e chilometri lungo la rete di recinzione che delimita il terreno di gioco, continua a dispensare consigli. Grazie all'inserimento del massiccio e veloce Cisse, la formazione biancorossa riesce ad alzare il baricentro del gioco. Peccato però che negli ultimi sedici metri, i ragazzi delle Cascine denotino adesso una preoccupante sterilità che consente alla difesa di casa il disbrigo di compiti di ordinaria amministrazione. Neppure uno Sporting a corto di cambi che possano dare una decisa accelerata alla propria manovra riesce però a trovare quella zampata vincente utile a chiudere definitivamente i conti. Così, anche se al triplice fischio di Duroni il successo rosanero può dirsi meritato, un Club comunque capace di tenere sulla corda gli avversari, esce dal campo non senza recriminazioni Adesso, complice anche il mezzo passo falso della Florence, fermata sul 2-2 dalla Sancat, il vertice della classifica assume connotati ben precisi. Da qui in avanti, è lecito parlare di corsa a due. Un appassionante testa a testa che vede grigiorossi e rosanero, divisi da un solo punto, lasciare indietro avversarie che godevano, in fase di pronostico, di ottime credenziali.

Calciatoripiù
: nello Sporting sono andati ben oltre la sufficienza Costagli in fase difensiva, Quaratini, Conti e Diarra in fase di costruzione e conclusione e un sempre incisivo Giuntini negli ultimi sedici metri. Nel Club hanno ben impressionato Sottoscritti e Menichetti in interdizione, Casciani nel cuore della mediana, Checcacci lungo la corsia di sinistra e Graziani in cabina di regia. Ha arbitrato in maniera più che sufficiente il fiorentino Jacopo Duroni.