XIV Memorial Roberto Lorentini - 2009 Segui i tornei su Campionando XIV Memorial Roberto Lorentini - 2009

XIV Memorial Roberto Lorentini - 2009


    ROBERTO LORENTINI

    Perché ricordare nel tempo il sacrificio di Robertodi Piero BacciRoberto Lorentini è stato vittima innocente della violenza umana come tante altre migliaia di persone che la storia ci ricorda. Noi non vogliamo fare di Roberto un eroe nazionale, ma vogliamo con la manifestazione che ogni anno organizziamo, far vivere la memoria nel ricordo di un medico nostro amico, che non ha esitato minimamente un attimo, anche in condizioni di pericolo per la propria vita a soccorrere direttamente un altro essere umano, per salvargli la vita pagando con la propria tale gesto. Ragazzi, se leggerete queste mie poche righe saprete che Roberto era un giovane medico che lavorava nell'ospedale di Arezzo con grande passione e capacità professionale, ma aveva nel sangue una grande passione, quella per il calcio. Proprio questa grande passione lo portò ad andare a vedere la finale Juventus - Liverpool (coppa dei campioni) che si svolse a Bruxelles, la sera del 29 maggio 1985. E fu in questa maledetta gara che i tifosi del Liverpool ubriachi scatenarono la tragedia nella quale morirono 39 Italiani. La storia ci ha documentato che Roberto, vedendo una persona priva di coscienza non esitò a tentare di rianimarla. Durante tale tentativo fu travolto a sua volta e soffocato. Per tale gesto gli è stata conferita la medaglia d'argento alla memoria al valor civile. La manifestazione alla quale voi parteciperete attivamente nel mese di maggio, è sì nel ricordo di Roberto ma in particolare vuole trasmettere a voi nuove generazioni il gesto di Roberto. Tale gesto deve essere conosciuto e coltivato, in maniera che diventi un antigene atto a combattere ogni forma di violenza. lo spero che da questa manifestazione, a cui parteciperete attivamente e non solo, possiate trarre questo insegnamento. È il nostro messaggio e quello di Roberto. Il pensiero antiviolenza è non parlare della violenza stessa giusto per non enfatizzarla, ma parlare di amore; amore per lo sport, per il prossimo, per tutto ciò che ci circonda e forse l'amore è veramente l'antidoto per debellare ogni forma di violenza. Voi pensate a Roberto che per amore verso il prossimo ha donato la propria vita. Questo era il dott. Roberto Lorentini e noi lo vogliamo ricordare così, come era.Fonte: Santafirminacalcio.it