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    Juniores Elite, il Fucecchio sogna: intervista al capitano Jarno Iaia


Col fiato sospeso il Fucecchio ha seguito il posticipo tra Maliseti Seano e Sestese, accogliendo con piacere l'1-0 finale in favore dei rossoblù. Un risultato che ha permesso alla squadra di Giorgetti di ritrovarsi in testa al campionato Juniores Regionali Elite, con due punti di vantaggio e un turno di riposo già scontato (a differenza dell'insegutrice) che potrebbe pesare tantissimo. Di un sogno che si fa sempre più vivo e del cammino percorso per alimentarlo abbiamo parlato con il capitano del Fucecchio Jarno Iaia:

A sei giornate dalla fine siete primi in classifica: a inizio stagione te lo saresti aspettato? Quanto credi nella possibilità di vincere il campionato?

Abbiamo iniziato il campionato con qualche difficoltà, molti di noi sono arrivati quest'anno ma sapevamo di avere un gruppo valido. Pian piano, conoscendoci meglio e seguendo le indicazioni del mister, ci siamo resi conto delle nostre potenzialità e abbiamo cominciato a scalare la classifica fino ad arrivare al primo posto. Tuttavia l'esito del campionato è ancora imprevedibile, la corsa al titolo è apertissima e dovremmo approcciare le ultime partite come fossero delle finali perchè non sarà semplice portare a casa risultati positivi.

Con 63 gol siete attualmente il miglior attacco del girone, ma anche il reparto difensivo si sta comportando bene come dimostrano i tre clean sheet consecutivi da cui provenite. E' questo equilibrio uno dei vostri punti di forza?

Il mister ci ripete spesso che in campo dobbiamo essere equilibrati, e i numeri dicono che ci stiamo riuscendo. Il reparto offensivo è estremamente prolifico, non a caso il capocannoniere del campionato ad oggi è il nostro Badalassi. In difesa e a centrocampo poi abbiamo un giusto mix tra ragazzi più esperti e altri invece alla prima esperienza in questa categoria, ma che si sono dimostrati decisamente all'altezza. L'equilibrio è presente inoltre nella rosa, perchè il livello dei giocatori è molto alto e si mantiene tale anche quando vengono fatte delle sostituzioni.

Cosa significa per te indossare la fascia di capitano? Quali responsabilità implica questo ruolo?

Per me è un onore indossare la fascia di capitano e ancor di più farlo in una piazza importante come Fucecchio. Sento la responsabilità di questo ruolo soprattutto quando scendiamo in campo, perchè so di rappresentare i miei compagni. Sono loro che mi hanno nominato capitano e per me questo è ancor più un motivo d'orgoglio.

Giunti oramai a metà marzo è senz'altro possibile fare un resoconto del campionato: come valuti il livello di questo girone e quali sono state le avversarie più insidiose per voi?

Il livello è davvero alto. Analizzando le varie partite ci si può rendere conto che nessun risultato è mai scontato, perchè anche le squadre di bassa classifica scendono sempre in campo con il coltello tra i denti per conquistare i tre punti. Le avversarie che mi hanno maggiormente impressionato sono quelle che stanno lottando con noi per il titolo, su tutti la Zenith Prato con cui non a caso abbiamo pareggiato sia all'andata che al ritorno.

A livello personale, invece, quali sono i tuoi sogni e gli obiettivi per il proseguimento della tua carriera?

Il mio sogno è quello di giocare a calcio il più a lungo possibile e ai livelli più alti che riuscirò a raggiungere. Guardando invece l'immediato futuro, l'obiettivo è senz'altro quello di vincere questo campionato con un occhio anche alla prima squadra del Fucecchio.

Giulio Dispensieri