CAMPIONATO ALLIEVI B REGIONALI MERITO - Giornata n. 24
Scandicci-Cattolica Virtus 5-0
ARBITRO: Bruni Matteo di Siena RETI: Giannone, 2 Lepri E., 4 Melandri, 6 Palazzo, 8 Spilla Uno Scandicci galattico spazza via la prima della classe e si prende tre punti che rendono sempre più avvincente il girone degli Allievi B Regionali, con sette squadre nel giro di nove punti a contendersi il primato nelle ultime sei giornate di campionato. Di solito quando viene spesa l'espressione la partita perfetta si fa sempre riferimento ad un'iperbole. Non è così per la gara dei ragazzi di Claudio Davitti che battono gli avversari su tutti i fronti: su quello agonistico, su quello tattico, su quello tecnico, su quello caratteriale. Ed è una vittoria che non avvicina il primato ad un solo punto, ma dà grande morale ai blues. SUBITO IN CHIARO. Lo Scandicci mette subito in chiaro quali sono le sue intenzioni: nel 4-3-1-2 di Davitti l'aggressività dei tre mediani impedisce alla Cattolica di sviluppare il suo palleggio. I giallorossi - in campo col consueto 4-3-3 - sono come intimoriti di fronte al pressing avversario e i blues, appena riconquistata palla, sanno subito cosa fare: sovrapposizioni, inserimenti, triangolazioni. La Cattolica perde la bussola, ma tiene. Dopo un minuto su un corner di Palazzo da sinistra, Corsi svetta di testa mandando il pallone fuori di poco, ma Bruni ravvede un'irregolarità. Al 5' De Pascalis guadagna il fondo sulla destra e crossa basso, Fei legge bene la situazione e blocca a terra. All'8' un retropassaggio corto di Pucci potrebbe innescare Calvetti che però si vede recuperare dallo stesso difensore centrale dei blues. Segue una fase giocata prevalentemente a centrocampo, ma sempre con la prevalenza degli ospiti, più pimpanti oltre che più aggressivi e più lucidi. TUTTO FACILE. La svolta del match è al 20', quando Palazzo a circa venti metri dalla porta, con un buon controllo si porta il pallone sul destro e fa partire una conclusione improvvisa che cala precisa sotto l'incrocio dei pali alla destra di Fei. A quel punto diventa tutto facile per i blues. La Cattolica potrebbe subito rispondere con una buona spizzata di Melaccio per Lusini, ma Timperanza esce in modo tempestivo. Al 24' su un corner Gistri devia di poco sul fondo, poi al 43' lo stesso centrocampista ospite batte una punizione da sinistra calciando centrale e Timperanza blocca senza difficoltà. Al 34' lo Scandicci risponde con una bella giocata di Alecce che manda il pallone fuori di poco. K.O. Il colpo del ko arriva poco prima dell'intervallo: Alecce sfugge al diretto avversario tra le linee e scova in verticale Spilla; al limite dell'area il numero 11 dei blues controlla, prende la mira e manda la sfera a baciare la parte interna del palo prima di gonfiare la rete. Due a zero e grande esultanza dei blues (nella circostanza Spilla si infortuna ad una spalla ed è costretto ad uscire all'intervallo). Parlare di k.o. dopo due reti può sembrare eccessivo: invece la Cattolica è al tappeto. STESSA MUSICA. Nella ripresa infatti la musica è la stessa. Anzi: gli ospiti sembrano ancora più in balia dello Scandicci, che fa il bello e il cattivo tempo in attacco. Al 42' un rinvio di Timperanza innesca Giannone che di testa prova a superare Fei, agile a bloccare. Poco più tardi un malinteso difensivo degli ospiti consegna il pallone a Giannone, chiuso da Pacifico prima di arrivare al tiro. Al 45' lo Scandicci triplica. Giannone al limite dell'area serve in orizzontale Alecce, questi vede anche senza guardare che a sinistra sta arrivando Melandri e lo serve: l'attaccante ex Sestese davanti a Fei è glaciale e firma il tre a zero. Passano solo due minuti e un cross da destra di De Pascalis viene raccolto da Melandri di testa; dopo che la sfera ha battuto sul palo arriva come un falco Giannone a depositare in rete. GARA CHIUSA. Manca ancora mezz'ora, ma la gara è chiusa. La Cattolica prova a limitare i danni, lo Scandicci non strafa, ma rischia ugualmente di straripare: prima Brucculeri imbecca Lepri che trova l'opposizione di Fei, poi al 64' Lepri raccoglie di testa un corner di Palazzo da sinistra e batte Fei per il cinque a zero. Nel finale Fei respinge una conclusione di Palazzo, poi proprio all'80' gran gesto di Martini (da poco subentrato a Timperanza) che si oppone a mano aperta al bel tiro ravvicinato di Gistri. Al triplice fischio esulta lo Scandicci: una vittoria che conferma lo straordinario momento dei ragazzi di Davitti e candida la squadra blues come pretendente al titolo. Questo Scandicci sta benissimo dal punto fisico, gioca un gran calcio e segna a raffica, oltre a concedere poco. Grande merito bisogna dare a Davitti che ha dato un'identità chiara a questa squadra, facendola giocare bene e conquistare una straordinaria continuità di risultati. Finita al tappeto dopo soli 47 minuti, la Cattolica adesso dovrà rialzarsi in fretta: i giallorossi sono ancora la capolista con un punto di vantaggio e tutte le qualità mostrate durante la stagione serviranno adesso ai ragazzi di Morrocchi per giocare sei finali. Nelle quali concedersi giornate no come quella odierna sarà proibito. MIGLIORI? Tutto lo Scandicci sugli scudi. Con la consapevolezza che spendere un nome penalizza in parte gli altri, riteniamo inevitabile la menzione per Palazzo, che dirige in modo magistrale il centrocampo, sblocca il risultato, confeziona un assist e guida i suoi nei momenti più brillanti. Ma tutto il gruppo (ovvero: tutti i 18) di Davitti merita un grande elogio per la 'partita perfetta'. Cosimo Di Bari
Capostrada B. : Gjergji, Bertocci M., Bertocci J., Nesi, Santini, Pellicci, Kopshti, Paloka, MAriano, Chavez, Vettori. A disp. Ftoni, Tesi, Zadrima, Del Fa, Di Meglio, Kellici, Franceschi. All. Russo Luigi
Aquila Montevarchi : Pacciani, Roghi, Senesi, Dini, Innocenti, Kondaj, Ermini, Llugaxhija, Salvadori, Zamboni, Vannini. A disp : Gualandi, Segoni, Bartoli, Rossi A., Rossi T. All. Peri Francesco
Commento di : mamy
Olimpia Firenze-Maliseti Tobbianese 1-1
ARBITRO: Luzaj Fejzi di Valdarno RETI: Bigalli, 1 Chiti
Olimpia Firenze : Geneletti, Iaria, Grassi, Bigalli, Cuccuini, Stefani, Sufa, Alfarano, Gabbrielli, Cirasella, MAnetti. A disp : Vannini, Busnelli, Candido, Ciatti, Sbuelz, Zappulla. All. Ferradini Francesco
Maliseti T. : Varosi, Betti, Gabrielli, Cecchi, Calanchi, De Bonis, Chiti, Breschi, Mertiri, Tartaglia, Alinari. A disp : Baroncelli, Corso, Mariotti, Muca, Vianello. All. Rossi Fabrizio
Sporting Cecina-Sporting Arno 1-0
ARBITRO: Eramo Giovanni Luca di Piombino RETI: Vadi
Sporting Cecina : Eutichi, Lorenzini, Gori, Gorini, Carelli, Cavallini, Sanna, Benvenuti, Tosi, Barlettai, Lepri. A disp. Celati, Mazzuoli, Giannini, Iengo, Vadi. All. Creanza Giuseppe
Sporting Arno : Parrini, Paita, Leoni, Viciani, Biondi, Librio, Saponetto, Meacci, Fratoni, Mazzantini, Canigiani. A disp. Marziano, Biondi, Gori, Nieri, Costagli All. Donadi Alessio
Commento di : mamy
BRAVI!!! CI SIAMO RISCATTATI!!!!! MA ANCORA NON BASTA!!!!!...CONCENTRAZIONE MASSIMA, SPIRITO DI GRUPPO E VOLONTA' IN QUELLO CHE STIAMO FACENDO DOVRANNO DIVENTARE LE NOSTRE ARMI!!!!!! DA SUBITOOOOO!!!!!!
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Lastrigiana-Affrico 1-1
ARBITRO: Rossi Leonardo di Empoli RETI: Ferrigno, 1 Somigli C. Al termine di un match estremamente equilibrato e conclusosi, di conseguenza, con la giusta divisione della posta in gioco, La Lastrigiana di Rossano Bartalucci e Pippo Fanfani non può ritenersi pienamente soddisfatta dalla prestazione double face che ha caratterizzato questi ottanta minuti casalinghi al termine dei quali è stata costretta a frenare parzialmente la propria corsa al vertice della classifica di fronte all'ottimo muro che un solido Affrico ha innalzato lungo il suo percorso. Se, da un lato, il punto conquistato, unito alle vittorie di Scandicci e Sestese e alla pesantissima batosta subita dalla capolista Cattolica Virtus proprio nel derby giocato sul sintetico del Turri, contribuiscono a mantenere sempre più incerta e appassionante la lotta per la conquista del titolo (sono adesso ben cinque le squadre raccolte in appena sei punti), dall'altro resta ben più di qualche rammarico ripensando alle ghiotte opportunità fallite nel corso del primo tempo che forse avrebbero potuto indirizzare la sfida su un binario ben più favorevole. Le stesse recriminazioni, però, le possono a giusta ragione rivendicare anche i leoni bianco azzurri guidati dall'ex Gianluca Innocenti. Anche l'Affrico, infatti, nel corso del primo tempo ha avuto alcune buone chances che se tramutate in gol, avrebbero dato alla contesa ben altri connotati. A differenza dei biancorossi padroni di casa, però, i fiorentini sono costretti, alla fine, a dover digerire un boccone ben più amaro. L'Affrico, infatti, il gol del vantaggio lo aveva trovato e nella ripresa sembrava poter controllare abbastanza agevolmente le sterili iniziative costruite da una Lastrigiana piuttosto stanca e dunque priva della necessaria lucidità e di quella proverbiale velocità d'esecuzione che spesso ha consentito ai ragazzi di mister Bartalucci di ribaltare il risultato. Poi, a metà secondo tempo, il guizzo e la magia di Ferrigno riequilibrano in maniera improvvisa i due piatti della bilancia spegnendo in un soffio le speranze di vittoria ospite e riaccendendo, seppur solo parzialmente, quelle locali che poi, vuoi per mancanza di energie, vuoi per l'ottima disposizione difensiva e per la solidità messa in mostra dai ragazzi di Innocenti, non si sono concretizzate. La fase iniziale del primo tempo porta in dote agli spettatori presenti sulla tribuna della Guardiana bel gioco ed emozioni. Nel momento in cui i ventidue protagonisti fanno il loro ingresso in campo, giunge, infatti, la notizia del doppio vantaggio dello Scandicci nei confronti della Cattolica e anche se i ragazzi non sembrano esserne al corrente, gli echi che giungono dal vicino Bartolozzi sortiscono comunque un effetto benefico anche sulla sfida che si disputa a Lastra. Le due squadre iniziano a gran ritmo e fra il 9' e l'11', il primo botta e risposta fra i due attacchi, rischia di cambiare i connotati del tabellino. Prima è Renzi che imbeccato da un bel lancio in profondità, si fa ipnotizzare da un attento Baldini, bravo a ribattere col corpo la conclusione a botta sicura dalla breve distanza proposta dall'ex attaccante della Settignanese. Due giri d'orologio più tardi, sul fronte opposto, è un disimpegno un po' troppo leggero e lezioso malamente interpretato dai difensori di Innocenti a dare il là alla ripartenza biancorossa. Ferrigno raccoglie un pallone vagante al limite dell'area bianco azzurra ma dopo esser penetrato all'interno dei sedici metri fiorentini, lascia partire una conclusione da ottima posizione con il pallone che, però, sorvola la traversa della porta difesa da Vivoli. Sembrano esserci, insomma, tutti gli ingredienti per assistere a una gara ricca di emozioni. Peccato, però, che due minuti più tardi, il palcoscenico della Guardiana sia suo malgrado costretto a perdere uno dei suoi potenziali grandi protagonisti. Il bomber biancorosso Nicco Capaccioli resta vittima di un infortunio muscolare e dopo appena tredici minuti, è costretto a lasciare il posto al veloce fantasista Tommy Del Pela. Anche se l'attacco biancorosso perde peso specifico e centimetri, allo scoccare del 15' è la squadra di casa ad andare vicinissima al vantaggio. L'azione si sviluppa sul settore di destra, dove Vichi, dopo aver lavorato un buon pallone, verticalizza premiando il puntuale inserimento di capitan Bellini. Il numero dieci biancorosso si ritrova a tu per tu con Vivoli il quale, imitando alla perfezione ciò che aveva fatto sul fronte opposto qualche minuto prima l'omologo Baldini, gli chiude la porta in faccia respingendo quella che sembrava la più classica delle conclusioni vincenti. La gara resta equilibrata e al 22' è una bella girata dal limite dell'area tentata dal solito Renzi a mettere i brividi a Baldini che vede il pallone spegnersi di poco sul fondo alla sua sinistra. Nei minuti successivi le due squadre si affrontano prevalentemente nella zona centrale del campo. L'Affrico cerca di far qualcosa in più in fase offensiva ma sia Renzi, sia gli esterni Virdis e Pietrini, sia il regista Cosimo Somigli, trovano nel quartetto difensivo lastrigiano composto dagli esterni Radicchi e Verdi e dai centrali Saja e Bandini ottima e solida opposizione. Stesso copione è recitato, sul fronte opposto, da Ferrigno e Del Pela che trovano non poche difficoltà ad aggirare la barriera eretta davanti a Vivoli dal quartetto composto da Roselli, Chini, Cramini e Romagnoli. Quando ormai tutti attendono solo il duplice fischio che sancisce la fine della prima frazione di gara, un episodio sposta in maniera improvvisa gli equilibri del match. Sugli sviluppi di una rimessa laterale operata sul fronte sinistro dell'attacco fiorentino, i difensori della Lastrigiana non riescono a disimpegnarsi in maniera pulita. La palla giunge sui piedi di Somigli che ottimamente piazzato al limite, non ci pensa due volta girando a rete di prima intenzione un insidioso rasoterra diagonale sul quale, ad un incolpevole Baldini, non resta che osservare la sfera insaccarsi con precisione nell'angolino basso alla sua sinistra. Adesso il percorso si fa improvvisamente tutto in salita per la Lastrigiana che non sembra trarre troppo giovamento dall'intervallo di metà gara. Nella ripresa, infatti, una squadra biancorossa insolitamente a corto di energie, fa fatica a cambiare marcia venendo così ottimamente contenuta dai difensori ospiti. Neppure l'Affrico, sul fronte opposto, riesce a creare pericoli e la gara sembra avviarsi stancamente verso la conclusione senza altri sussulti. Al 65', però, si accende una luce nel buio; un lampo che riscalda il pubblico di fede biancorossa e acceca quello di parte azzurra. Ferrigno riceve un buon pallone sulla trequarti, avanza liberandosi di un avversario grazie a un elegante gioco di gambe, giunge quasi al limite dell'area e fa partire un preciso pallonetto dalla distanza che dopo aver superato le mani protese di Vivoli, s'insacca con precisione sotto la traversa riportando il risultato in parità. L'inerzia della gara cambia nuovamente e negli ultimi minuti, è l'Affrico a rischiare grosso. Siamo al 73' quando Ferrigno, molto ben innescato sul settore di destra, va via in velocità al diretto avversario per poi far partire un rasoterra diagonale sul quale nessun compagno è in grado di arrivare in tempo per la deviazione vincente sottomisura. Si chiude con quest'ultimo brivido una gara vissuta sul filo di un equilibrio più volte spezzato e riannodato che conferma la Lastrigiana in piena lotta per il titolo regionale e un Affrico sempre più vicino a una tranquilla salvezza.