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Allievi B Regionali GIR.Merito - Giornata n. 8

Cattolica Virtus-Poggibonsese 1-0

RETI: Ferrazza
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, D. Ermini, Marinari, Valeriani, Mirashi, Nocentini, Martino, Picarelli, Ermini Polacci, Sborgi, Ferrazza. A disp.: Cereda, Alla, Borghini, Fontana, Gallo, Lottini, Patacca. All.: Diego Murras.
POGGIBONSESE: N. Puppato, Coli, Cicali, Sangermano, Buini, Taglialavore, Fidone, Ferrara, Ciuffi, T. Puppato, Helg. A disp.: Billi, G. Ermini, Belli, Vanni, Dionigi, Ruiz Rodriguez, Pizzo, Ronchi. All.: Massimo Fusci (squalificato).
ARBITRO: Serafini di Prato
RETE: 45' Ferrazza.
NOTE: espulsi Sborgi, Ciuffi (56'), Gallo (72').



Il successo e poco più: la Cattolica si prende quanto le serve dalla partita con la Poggibonsese contro la quale comunque perde qualcosa di preziosissimo: espulso in avvio di ripresa (nella stessa circostanza va fuori anche Ciuffi per la reazione al fallo) Sborgi mancherà nella sfida al Tau capolista. Decide la rete di Ferrazza in avvio di ripresa, ma nel finale la Poggibonsese rischia di strappare perlomeno il pari: segno chiaro che, anche se alla retrocessione sembra ormai destinata, non ha intenzione di lasciare punti facili a nessuna. L'orgoglio e le buone individualità della Poggibonsese rappresentano alcune tra le principali note positive di un incontro influenzato dalle condizioni del terreno di gioco: a lungo la gara fatica a decollare, anche se la Cattolica tenta d'imporre la propria manovra cui la linea difensiva avversaria, egregiamente guidata da Niccolò Puppato, s'oppone alta con ordine. Sono dunque appena tre le occasioni che si registrano nel corso del primo tempo: di due è protagonista Sborgi che su un calcio d'angolo sfiora la traversa e che poi vede stoppata la propria incursione in area dall'uscita di Puppato, nel mezzo decisivo anche su Martino. Per il vantaggio della Cattolica occorre dunque attendere il 45': lo segna Ferrazza (quarto centro stagionale) che decide di risolvere la questione da solo e, incuneatosi in mezzo alla difesa avversaria, vanifica il movimento di Niccolò Puppato anticipando la conclusione. La gara s'accende, Serafini lascia le squadre in dieci contro dieci punendo un fallo di Sborgi e la reazione di Ciuffi; gli spazi aumentano e con loro le occasioni, ma Patacca non riesce a sfruttarle cestinando i servizi di Lottini e di Ferrazza. Ancora aggrappata alla partita, nel quarto d'ora finale la Poggibonsese prova a strappare quantomeno un punto: impresa all'apparenza possibile nel momento in cui gli avversari restano in nove per l'espulsione di Gallo (72'). Negli otto minuti finali, cui s'aggiunge un recupero cospicuo, si gioca nella metà campo della Cattolica: la salva Mugnaini che neutralizza in sequenza i tentativi di Ferrara e di Ronchi e tocca sul palo il tiro di Dionigi, a colpo sicuro sulla volata di Ruiz Rodriguez a sinistra. La Cattolica rischia anche all'ultima azione (a lato di una spanna il tiro di Belli) ma esce comunque vittoriosa; ad Altopascio, senza uno dei propri talenti più scintillanti, servirà però molto di più.
Calciatoripiù
: solo Ferrazza (Cattolica Virtus) riesce a battere Niccolò Puppato , fin lì ai limiti del prodigioso: avrebbe avuto gran merito nel pari che avrebbe preso forma se anziché sul palo il tiro di Dionigi (Poggibonsese) fosse finito in porta.
Sangiovannese-Affrico 0-4

RETI: Bertelli, Bartalini, Bertelli, Cardona
SANGIOVANNESE: Gioli, Beghini, Paolella, Innocenti, Rossi, Acanti, Bigordi, Travaglini, Fuccini, Lorenzini, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Fabbrini, Barlondi, Ermini, Sbardellati, Unitulli, Di Caterino. All.: Simone Sereni.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Casati, Cillerai, Bianchini, Shehade, Bertelli, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini. A disp.: Collibardi, Precaj, Giannoni, Donigaglia, Bartoletti, Sicilia, Cardona, Matrone. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Lollini di Arezzo.
RETI: 27' autorete pro Affrico, 35' Bartalini, 48' Bertelli, 79' Cardona.



Partita senza storia al Calvani di San Giovanni Valdarno. Vista la grinta mostrata dalla Sangiovannese nelle ultime due partite e il conseguente riaccendersi delle speranze di salvezza, ci saremmo aspettati una squadra locale con il coltello tra i denti (unico modo tra l'altro per contrastare un Affrico nettamente superiore sul piano tecnico). Invece i locali approcciano timidamente alla partita e lasciano fin da subito l'iniziativa ai fiorentini, che comandano il gioco a centrocampo e costringono la Sangiovannese sulla difensiva. Già al 4' l'Affrico potrebbe passare in vantaggio, ma sugli sviluppi di un corner da destra gli attaccanti mancano l'appuntamento col tap a pochi passi da Gioli. La pericolosità degli ospiti su calcio da fermo sarà uno dei leitmotiv della partita. I locali alleggeriscono di tanto in tanto la pressione ma, a parte il colpo di testa sul fondo di Raffaelli su assist di Bigordi al 12', non sono mai pericolosi. La supremazia dell'Affrico si concretizza in un gran tiro da lontano di Bartalini che si stampa all'incrocio (24') e in numerosi calci d'angolo che mettono in apprensione la difesa locale. Il gol è dunque nell'aria e arriva poco dopo sugli sviluppi di un calcio di punizione da destra: la difesa respinge corto, Bertelli fa partire un tiro cross che incoccia la gamba di un difensore locale e termina in rete. I ragazzi di Sereni accusano il colpo, l'Affrico continua a prevalere nel possesso palla e ancora su un calcio da fermo Bartalini arriva a fari spenti in area di rigore e di testa mette in rete indisturbato (35'). Si va al riposo sul 2-0 per gli ospiti. Nella ripresa indizi di Sangiovannese con Raffaelli che lavora un buon pallone per Fuccini, il quale però spara fuori da buona posizione. Proprio quando i locali sembrano prendere un po' di coraggio, all' 8' una bella azione palla a terra dell'Affrico libera Bertelli, il cui destro radente a incrociare fulmina Gioli per il 3-0 che chiude virtualmente la contesa. Segue una girandola di cambi per locali ed ospiti, con questi ultimi che controllano agevolmente la gara e sugli sviluppi di due calci d'angolo colpiscono prima un'altra traversa e poi la base del palo (Bianchini con destro acrobatico al 20' e Morelli pochi minuti dopo con una bella girata mancina). In chiusura di partita l'Affrico cala comunque il poker con un contropiede finalizzato dal subentrato Cardona, per il definitivo e indiscutibile 4-0. La squadra di Bertini resta stabile in quarta posizione a ridosso del podio, la Sangiovannese invece dovrà offrire ben altra versione di sé per fare risultato sabato prossimo a Scandicci e dare un senso a quest'ultima parte di campionato.
Margine Coperta-Tau Calcio 1-3

RETI: Bettazzi B., Lucchesi, Di Lorenzo, Lucchesi
MARGINE COPERTA: Mammoli, Campochiaro, Sharka (59' De Angelis), Pezzano (79' R. Puccinelli), Dianda, Vettori (79' Simoni), Nikaj (75' G. Puccinelli), Lenzi (50' Fe), Graziano, Bettazzi, Bastillo (50' Cardelli). A disp.: Xillo, Spena, Bergantino. All.: Matteo Luzzi.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, Rossi, Buzzegoli (70' D'Amato), Palaj, Gasperoni, Vannacci, Paperini, Scardigli, Di Lorenzo (61' Savastano), Nesti (44' Lensi), Lucchesi (76' Asllani). A disp.: Tonarelli, Fiori, Leporatti, Tocchini, Giusti. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Di Legge di Pisa
RETI: 1' Bettazzi, 4' Di Lorenzo, 39', 52' Lucchesi.
NOTE: ammoniti Nikaj, De Angelis, Rossi, Buzzegoli, Paperini, Lucchesi. Angoli: 1-1. Recupero: 0'+3'.



Vittoria e allungo: battendo 1-3 il Margine al termine di una partita nervosa il Tau Altopascio conquista altri due punti sul Venturina fermato a Zambra e s'avvicina un altro po' al titolo regionale; la squadra avversaria ha tenuto testa alla capolista, ma la rete subita al termine del primo tempo l'ha costretta a scoprirsi e a esaurire anzitempo le energie, finite le quali non ha più avuto la forza di raddrizzare il risultato. L'incontro s'accende subito, e alla prima azione il Margine passa: Bastillo avanza a destra e appoggia a Graziano che entrato in area rientra sul piede preferito e calcia; sul muro della difesa il pallone schizza a Bettazzi che col mancino prima colpisce il palo, poi appoggia nella porta sguarnita. Ma il vantaggio del Margine non arriva intatto al 5': costretto a uscire fuori area su un lungo lancio dalla difesa, Mammoli anticipa Lucchesi con un colpo di testa che rinvia il pallone ai venti metri; lo cattura Di Lorenzo che controlla e disegna il pallonetto dell'1-1. Trovato subito il pari, il Tau continua ad attaccare: al 7' Rossi scende a destra e, guadagnato il fondo, mette in mezzo per Lucchesi anticipato però dall'uscita di Mammoli. Il Tau continua ad attaccare e al 10' sfiora il raddoppio: Di Lorenzo controlla la sponda di Lucchesi che, servito in area dal pallone di ritorno, in diagonale calcia a lato. Non ha miglior fortuna Paperini che, innescato al limite dalla volata del solito Lucchesi stavolta a destra, al 16' sfiora il legno. In questo frangente il Margine fatica a uscire: si resta nella sua metà campo ove Paperini imbuca in area per Scardigli, il cui destro Mammoli devia; Lucchesi raccoglie ma spedisce a lato. Poi alla mezz'ora il Margine viene fuori e col suo calciatore migliore costruisce due occasioni da rete: è Bettazzi a rendersi pericoloso prima con un break dalla mediana contrastato però dalla difesa che facilita la parata di Chiarello (32') e poi con una punizione da posizione centrale, parata in due tempi (36'). Ma proprio sulla sirena è il Tau a passare avanti: Paperini raccoglie ai trenta metri e serve Lucchesi il cui destro a giro trova il secondo palo; Mammoli riesce solo a toccare ma non può evitare il vantaggio ospite proprio a ridosso dell'intervallo. E in avvio di ripresa il distacco aumenta: dalla mediana Scardigli cerca Lucchesi il cui pallonetto di prima dal vertice destro dell'area Mammoli riesce solo a toccare. Il Margine prova a riaprire la partita con il dialogo tra Bettazzi, Graziano e Pezzano il cui tiro di prima termina sul fondo (63'). Al 72' ci riprova in prima persona Bettazzi che, ricevuto il pallone sulla destra, cerca l'incrocio più lontano che però resta nel libro dei sogni. Il Margine continua ad attaccare, ma senza fortuna: al 76' Fe appoggia al limite per Graziano che controlla e libera De Angelis, la cui conclusione è però troppo debole e centrale per mettere paura a Chiarello. All'attacco chiude comunque il Tau: Scardigli riceve fuori area e appoggia a destra per Rossi che calcia in diagonale; Savastano s'inserisce ma non trova la deviazione vincente. È l'ultimo acuto di una gara sudata e importantissima: il Tau continua a marciare verso iltitolo.
Calciatoripiù: Lucchesi
(Tau Altopascio) firma la doppietta che vale la vittoria; Fe (Margine) prova a dare la scossa nel secondo tempo, ma la squadra non lo aiuta.
Zambra Calcio-Venturina 1-1

RETI: Colombini, Roncalli
ZAMBRA: Cocozza, Gianfaldoni, Cariello, Colombini, Gronchi, Maffei, Bargi, Del Cesta, Tarantini, Cini, Arcidiacono. A disp.: Xhiani, Calabrese, Cerrai, Parducci, Braho, Celentano, Esposito. All.: Maurizio Pretini.
VENTURINA: Cavaglioni, Daddi, Politi, Bergamaschi, Simoncini, Alestra, De Pinto, Colledan, Roncalli, Cozzolino, Toninelli. A disp.: Del Gratta, Barbati, Galvagno, Foti, Anile, Venucci, Moretti, Caciagli, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: Latini di Empoli
RETI: 25' Roncalli, 83' Colombini rig.
NOTE: espulso Bucciantini (83').



La resa no, l'insegnamento di questo campionato è che ogni rivoluzione in vetta è possibile (anche se pronosticare due inciampi di questo Tau, 38 punti in 14 partite, sarebbe un azzardo); ma il pari sul campo dello Zambra produce molto nervosismo in casa del Venturina che ha mancato più volte il raddoppio, ha subito l'1-1 al 3' di recupero con un rigore contestato (netto il fallo di Daddi, che peraltro farebbe bene a frenare l'irruenza: è il quinto provocato dall'inizio della stagione; ma dieci secondi prima era evidente anche la carica su Cavaglioni che aveva bloccato il pallone ed esaurito l'ultima azione del match) e scivola a quattro punti dalla prima posizione. L'avvio però non lascia presagire un finale così controverso: come d'abitudine il Venturina parte forte, crea cinque occasioni da rete (pungono poco Roncalli, Cozzolino e tre volte Toninelli) e alla sesta passa: la crea e la rifinisce Roncalli che, accelerato in dribbling, raggiunge il limite e spedisce il pallone a mezz'altezza accanto al palo. Trovato il vantaggio la gara s'apre, perché il Venturina trova spazi maggiori che però non riesce a sfruttare anche per merito di Cocozza, decisivo in una manciata di circostanze sulle incursioni delle punte; sull'altro fronte fa lo stesso Cavaglioni su Cini lanciato a rete in ripartenza. Ma al netto di quest'iniziativa all'intervallo lo 0-1 calza stretto al Venturina, che però nella ripresa fatica a rientrare in relazione con un terreno cui non è abituato e che via via che passano i minuti deve fronteggiare uno Zambra ora sempre più presente sui secondi palloni; al netto dei tentativi di Tarantini e Colombini ben controllati da Cavaglioni, sono però poche le occasioni da rete. Poi l'episodio che decide l'incontro e forse il campionato in testa e in coda (per lo Zambra, al netto di quanto potrà accadere in tribunale, è un punto pesante in ottica salvezza sul campo) e scatena la rabbia del Venturina: Daddi, fin lì il migliore, travolge Tarantini sugli sviluppi di un'azione che sembrava concludersi, e conclusa doveva essere, sull'uscita di Cavaglioni caricato. Il primo fallo Latini non lo rileva, il secondo sì e dal dischetto Colombini segna l'1-1: il punto serve poco a entrambe, e al Venturina risulta scomodissimo.
Calciatoripiù
: specie nella ripresa i rischi si riducono, merito di Maffei in marcatura e di Cini a schermare la difesa; il rigore di Colombini (Zambra) sarebbe servito a poco se alla rete di Roncalli (Venturina) ne fossero seguite altre.
Capezzano Pianore-Scandicci 2-1

RETI: Tomei, Cacciaguerra, Canale
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bottari, Tomei, Matrizi, Tofanelli, Bigondi, Battisti, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Baroni. A disp.: Pellegrini, Bertilotti, Di Luca, Giorgieri, Lencioni, Masala, Orlowski Giannoni, Pacini, Zei. All.: Simone Giuli.
SCANDICCI: Patacchini, Di Bonito, Campone, Corsinovi, Baiardi, Ciaschi, Esposito, Tagliavini, Pino, Baldini, Moccia. A disp.: Serio, Faralli, Aldighieri, Figus, Pepe, Grevi, Canale, Bargellini. All.: Marco Vinattieri.
ARBITRO: Fardi di Carrara
RETI: Cacciaguerra rig., Tomei, Canale.
NOTE: espulsi Matrizi, Paoli e Baiardi.



Va sotto per un rigore contestato, ne sbaglia uno che avrebbe potuto portare al pari, segna solo quando la gara è ormai compromessa: non ha bisogno di spiegazioni il malumore che grava sull'A11 mentre lo Scandicci torna sconfitto (2-1) da Capezzano. Era a tutti gli effetti uno scontro diretto che, a differenza che in altre categorie dove si lotta per obiettivi più nobili (ma esiste qualcosa di più nobile della sopravvivenza?), aveva come pegno la salvezza: ne ottiene uno spicchio il Capezzano, alla vigilia messo peggio e adesso invece incollato agli avversari e soprattutto a +5 sulla Fortis Juventus quintultima, davanti alla quale ha frapposto anche la Zenith Prato sconfitta a Cecina. Il valore del premio in palio rende contrattissimo il primo tempo, nel quale va in scena unicamente l'episodio del vantaggio locale: lo segna Cacciaguerra convertendo in rete un rigore che Fardi criticatissimo concede dopo il tocco di mano di Moccia a spezzare un flipper in mezzo all'area. Per assistere alla reazione dello Scandicci bisogna attendere la ripresa, che s'apre con un nuovo fischio pesante di Fardi: altro fallo di mano nella stessa area ma stavolta a colori diversi, altro rigore; Baldini però lo calcia centralmente e fa fare bella figura a Laoluna che mantiene intatto il vantaggio del Capezzano. E di lì a poco il vantaggio raddoppia: gli studi di balistica sono stati efficaci, la punizione mancina di Tomei aggira la barriera e si deposita accanto al palo. Disperato, in qualche modo lo Scandicci riesce a riaprire la contesa: il pallone finisce in porta dopo esser schizzato via da una mischia prolungata, toccato prima da Baldini e poi (ma sulla paternità della rete si discuterà a lungo) da Canale. Per evitare la sconfitta lo Scandicci avrebbe ancora a disposizione metà frazione, ma di fatto si gioca pochissimo; anche perché già dopo l'espulsione di Matrizi che lascia il Capezzano in inferiorità numerica Fardi perde completamente la presa sulla partita e d'azioni se ne vede un'oncia; messe da parte due parate di Laoluna su Baldini e Canale, l'evento più spettacolare è la girandola cui alla fine del recupero è sottoposto il cartellino rosso, estratto e fatto roteare all'indirizzo di una serie di calciatori non ben identificati (di sicuro Paoli e Baiardi; ma solo giovedì si scoprirà se sarà squalificato anche qualcun altro). Nonostante il finale acceso il Capezzano può esultare sollevato: la salvezza ancora è lontana, ma l'ansia si placa; lo stesso non può dire lo Scandicci che, nonostante il punto in più, è precipitato in una posizione scomoda per colpa d'un girone di ritorno negativissimo (appena due punti in otto incontri). Calciatorepiù : mezzo punto in meno per l'espulsione, ma la prestazione con cui Paoli dà sostanza alla mediana merita comunque tre parole; il migliore però è Laoluna (Capezzano) che para un rigore pesantissimo in chiave salvezza.
Sporting Cecina-Zenith Prato 4-0

RETI: Tei, Tei, Di Tanto, Castelli
SP. CECINA: Sozzi, Vestri G., Ferretti, Tronci, Casini, Ristori, Nigiotti, Castelli, Tei, Di Tanto, Lorenzini. A disp.: Bendinelli, Rossi, Turtur, Vestri F., Loi , Zazzeri. All.: Alessandro Magrì.
ZENITH: Mura, Demiri, Geri, Santanni, Lenzi, Mari I, Mari M., Innocenti, Guastamacchia, Boanini, Pareti. A disp.: Cambi, Borchi, Cambi, Cinai, Kapidani, Pagliuca, Petrelli, Santini, Turku. All.: Alessandro Somigli.
ARBITRO: Cava di Grosseto.
RETI: 31', 39' Tei, 42' Castelli, 60' Di Tanto.



Continua la serie positiva dei ragazzi di Magrì con una bella vittoria su una combattiva Zenith. Lo Sporting ha dominato la gara anche se ha corso qualche pericolo in avvio. Una volta sbloccato il risultato la gara è stata tutta in discesa per i cecinesi. Inizia forte lo Sporting, al 6' un passaggio filtrante di Castelli serve Di Tanto che tira prontamente ma il portiere para. Al 12'si porta avanti la Zenith, Mari M. serve Pareti che, solo in area, si vede respingere il tiro da un grande intervento di Lemmi. Scampato il pericolo lo Sporting si riporta avanti ed un tiro da fuori di Nigiotti viene deviato in angolo da Mura, riprovandoci poi al 20' con un'azione Ferretti-Tei conclusa con un tiro di poco fuori. Al 26' altro pericolo per la porta cecinese: Pareti conclude dopo una mischia tira dentro l'area avversaria, la grande parata di Lemmi evita il peggio ai suoi. Qui terminano praticamente le azioni pericolose della Zenith e lo Sporting si porta in vantaggio con un bel tiro di Tei su passaggio di Castelli al 31'. Al 39' i locali ci riprovano con un passaggio filtrante a Di Tanto il cui tiro è bloccato da Mura. I cecinesi giocano ormai in scioltezza e al 40' raddoppiano con un tiro angolato di Tei che il pur bravo portiere ospite non riesce a fermare. Termina così il primo tempo con i ragazzi di Magrì in vantaggio e con il punteggio consolidato. Inizia la ripresa e lo Sporting realizza la terza rete: Ferreti al 42' sfonda sulla fascia sinistra, effettua un traversone in area deviato in rete da Castelli. La Zenith fatica a rendersi pericolosa, bloccata da un centrocampo e una difesa dei locali ben organizzate anche se Somigli cerca di modificare l'inerzia della partita operando numerosi cambi. Lo Sporting mette in mostra un gioco lineare con palla a terra che mette in difficoltà gli avversari e al 60' Di Tanto, con un'azione personale, riesce a trovare l'angolo alla sinistra di Mura portando così il vantaggio dei cecinesi a quattro reti a zero. La Zenith non si arrende e cerca con insistenza almeno la rete della bandiera ma l'organizzazione e il buon gioco dello Sporting impediscono agli ospiti di rendersi pericolosi, anche se la Zenith è riuscita a imbastire alcune interessanti trame di gioco. La partita si trascina verso il termine e al 70' c'è da segnalare una scorribanda sulla fascia di Ferretti che arriva al tiro, il portiere ospite respinge; spazio poi per un altro tiro di DI Tanto ma Mura devia in angolo. Il signor Cava, ottima la sua direzione di gara, fischia la fine all'85' e sancisce la meritata vittoria dello Sporting. Con questa bella prestazione i ragazzi di Magrì rimangono nelle parti alte della classifica a due punti dal secondo posto mentre la Zenith dovrà ancora lottare per la salvezza, ma ha dimostrato tenacia e messo in mostra alcune buone individualità.
Calciatoripiù
: lo Sporting è una squadra ben organizzata e affiatata e ciascuno dà il proprio contributo quando è chiamato in campo. Vorremmo segnalare chi partecipa al bel gioco che la squadra esprime,magari in modo non appariscente,ma fondamentale per i risultati che lo Sporting riesce ad ottenere sul campo: Sozzi , che con due interventi pregevoli ha impedito agli avversari di passare in vantaggio; Tronci un tuttocampista completo presente sempre quando necessario; Lorenzini con tecnica visione di gioco dà ordine al centrocampo in maniera intelligente; Tei , dotato di tecnica sopraffina, in questa gara ha mostrato il meglio di sé realizzando due reti di pregevole fattura. La Zenith, per quanto ha mostrato durante l'incontro con i cecinesi, potrà sicuramente competere per raggiungere la salvezza. Da segnalare il portiere Mura che ha impedito alla sua squadra di subire un passivo ancor più pesante, Pareti una punta dotata di tecnica e di fisicità, è stato un pericolo costante per gli avversari.
Armando Picchi-Fortis Juventus 4-0

RETI: Paglini, Golfarini, Golfarini, Londi
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Rendina, Cannarsa, Barbanti, A. Biondi, D. Biondi, Salvetti, Grifasi, Sula, Golfarini, Paglini. A disp.: Pagni, Migli, Lepri, Hadji, Londi. All.: Dario Giachini.
FORTIS JUVENTUS: Vaghini, Benucci, Bini, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, Ciari, Nencioli, Capanni. A disp.: Biagioli, Casci, D. Silvestri, N. Silvestri, Bucelli, Montuschi, De Simone, Chenet, Borselli. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Massa di Carrara
RETI: 11' Paglini, 40', 55' Golfarini, 70' Londi rig.
NOTE: espulso Bonini (48') e Maretti (55').



Due punti mangiati al Venturina, il Tau resta non lontanissimo (e tra un mese, alla terzultima, ad Altopascio c'è lo scontro diretto): per restare aggrappato a un'impresa il cui sogno da solo è di per sé un successo l'Armando Picchi rispetta il pronostico e batte 4-0 una Fortis Juventus che però a dispetto dell'ampio scarto è rimasta in partita più a lungo di quanto s'intuisca. La gara infatti si spezza sulla doppia espulsione nel primo quarto d'ora della ripresa (fuori Bonini e Maretti, contestatissimo Massa): da lì in poi in nove contro undici è impossibile contenere un avversario che ha nello zaino più del doppio dei punti, tanto più considerando che sulla punizione che porta alla seconda sanzione viene fuori il tris. Ma l'avvio racconta di un incontro aperto, introdotto dall'incursione di Nencioli che al 5' calcia su Cutrona in uscita, segno che la Fortis Juventus i punti per salvarsi va a cercarli in ogni campo. Alla prima occasione però l'Armando Picchi passa: Cannarsa innesca a sinistra Paglini che dialoga con Golfarini e, ricevuto sulla corsa il pallone di ritorno, trova il secondo palo con un destro carico d'effetto. Costretta subito a rincorrere, la Fortis Juventus deve subito cambiare il proprio approccio alla partita e inevitabilmente concede un paio d'occasioni che però né Sula, tiro d'interno a lato sulla discesa mancina di Paglini, né Golfarini che tre passi dentro l'area calcia alto riescono a sfruttare; cento metri più in là l'occasione buona capita a Ciari che però perde il tempo per la conclusione quando il più sembrava fatto. Il primo tempo sembra dunque archiviarsi con uno scarto di misura; ma Golfarini sfrutta l'ultima azione, una punizione dal limite con la quale centra il sette dietro la barriera, per portare l'Armando Picchi alla pausa sul doppio vantaggio. Di solito è il momento peggiore per subire una rete, ché nell'intervallo si rimugina senza poter reagire; non così però per la Fortis Juventus che in avvio di ripresa con De Simone potrebbe trovare la rete della speranza sugli sviluppi di un corner; Massa però l'annulla con una decisione poco chiara e di sicuro mal spiegata e per le proteste punisce Bonini con la seconda ammonizione. Nonostante l'inferiorità numerica la Fortis Juventus costruisce immediatamente un'altra occasione da rete; la neutralizza però Cutrona che s'oppone al tiro di Pieri a colpo sicuro. E di lì a poco la gara si chiude: Maretti interviene fallosamente su Londi lanciato a rete; e la Fortis Juventus viene punita due volte, perché all'espulsione s'aggiunge il 3-0 segnato di nuovo da Golfarini con un'altra punizione impeccabile. La gara della Fortis Juventus finisce qui: forte dei due effettivi in più l'Armando Picchi coglie due pali col pallonetto di Paglini e poi con Londi che nel finale si conquista e trasforma il rigore del 4-0. In vetta e in coda cambia dunque poco, ma qualcosa cambia: al Tau no, ma al Venturina l'Armando Picchi è un po' più vicino; e non di tanto, ma dopo la vittoria del Capezzano la Fortis Juventus vede la quota salvezza un po' più lontana.
Calciatoripiù
: aperta dalla rete di Paglini che nel finale sfiora il bis, la gara gira sulla parata di Cutrona (Armando Picchi) sul tiro di Pieri.
Sestese-Arezzo 5-1

RETI: Athuman, Scarpelli, Chelli, Patrignani, Sorge, Sussi
SESTESE: Giusti, Mernecaj, Ugolini (41' Danti), Nuti, Chelli, Biancalani, Scarpelli, Faggi (59' Sorge), De Biase (74' Baldi), Patrignani, Athuman (59' Giraldi). A disp.: Langone, Mislihaka, Danesi. All.: Luca Paoletti.
AREZZO: Neri (74' Piantini), Arrighi (49' Montero), Pompili, Gadani, Bidini, Liberatori, Meloni (49' Camerini), Rachini (49' Banelli), Maddaloni (49' Zhupa), Bricca (74' Ballaj), Sussi (70' Bianchini). A disp.: Chiarello. All.: Fabio Pallari squalificato, in panchina Luca Gusmeroli.
ARBITRO: Benassai di Pistoia.
RETI: 10' Athuman, 35' Scarpelli, 42' Chelli, 45' Sussi, 47' Patrignani, 86' Sorge.



Squillante successo dei padroni di casa della Sestese che, al termine di un confronto molto gradevole sul piano del gioco espresso da entrambe le squadre, fanno valere la loro superiorità tecnica e tattica. Una Sestese micidiale nelle ripartenze, una volta recuperata palla a centrocampo e capace di puntare a rete in velocità mettendo in difficoltà una difesa peraltro ben organizzata. Tutto nella squadra di casa (in completo bianco) funziona come si deve in ogni reparto. A cominciare da una difesa solida e ben guidata da un Chelli impeccabile, per proseguire con un centrocampo agile e rapido e per finire con il trio avanzato, inarrestabile quando si aprono spazi davanti. Gli amaranto ospiti reggono molto bene il confronto per buona parte del primo tempo e poi perdono convinzione davanti ad avversari che dilagano nel punteggio, che alla fine sarà fin troppo pesante per gli aretini. Parte in avanti l'Arezzo e, al 5', su un bel cross di Sussi da sinistra, Meloni non trova la porta con un colpo di testa. Ma una Sestese raccolta colpisce alla prima vera offensiva, che vede coinvolto l'intero trio d'attacco. Affonda Patrignani, subentra De Biase che allarga a destra per Athuman: Neri respinge con bravura la prima conclusione, ma non può far niente sulla ribattuta dello stesso attaccante. Gli ospiti reagiscono con una conclusione alta di Gaderi e un tiro di Rachini, che non impensierisce Giusti. La gara scorre gradevole con manovre a terra e tentativi di conclusione su un fronte e sull'altro non però particolarmente pericolosi. Al 30' Maddaluni crossa e Sussi di testa manda il pallone di poco a lato alla destra di Giusti. Al 33' Maddaluni fa tutto da solo e poi fa partire un bel sinistro che finisce fuori, alla sinistra del portiere. Al 35' arriva il raddoppio della squadra di casa. Da una rimessa laterale di Ugolini, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Nuti, De Biase inventa un assist al bacio per l'accorrente Scarpelli che, con un diagonale chirurgico, trova l'angolino basso alla destra del portiere. Al 39' si rivede l'Arezzo con Meloni che, dal limite, indirizza a rete con il sinistro trovando la pronta risposta di Giusti.La Sestese rientra in campo con Danti al posto di Ugolini e trova subito il modo di allungare le distanze. Il tutto nasce da un calcio di punizione, che innesca un furioso batti e ribatti in area avversaria risolto dall'avanzato Chelli con un destro potente sotto la traversa (42'). L'Arezzo rivede uno spiraglio di luce al 45' grazie ad un eurogol di Sussi che, dal limite dell'area, spedisce il pallone nel sette alla destra di Giusti. Ma è un attimo fuggitivo perché la Sestese riprende il largo al 47': recupero del pallone a centrocampo, Patrignani si infila in un corridoio e, con un destro preciso a fil di palo, si inserisce anche lui nel tabellino dei marcatori. Al 49' massiccio innesto di forze nuove con ben quattro sostituzioni tra gli ospiti, ma la partita è ormai irrimediabilmente segnata. La squadra di casa è padrona del campo e gestisce la gara in tutta tranquillità, distendendosi in agili manovre a tutto campo. La difesa alta e il brio di De Biase e Patrignani, accompagnati da un dinamico e puntuale Danesi spengono ogni velleità degli ospiti. Chi non molla è il bomber Sussi (16 reti all'attivo) che, dopo alcuni tentativi infruttuosi, esce stremato a pochi minuti dalla fine. Ci si avvicina al termine senza particolari note di cronaca, se non una conclusione alta di Patrignani al 73'. Poi, per le frequenti interruzioni di gioco a causa di leggeri infortuni e altri piccoli guai fisici, parte un lungo recupero che si apre con pericoloso tiro di Sorge, ribattuto dal portiere Neri. E, quando i presenti sollecitano la fine del gioco, attratti dall'imminente Fiorentina-Milan (e anche il sottoscritto, abbandonata la postazione e riposto il cronometro si avvia all'uscita) la Sestese dilaga nel punteggio. Sugli sviluppi di un calcio da fermo Sorge trova da fuori area lo spiraglio buono per il quinto gol della sua squadra. Subito dopo l'arbitro decreta la fine del match, non facendo nemmeno riportare il pallone a centrocampo. La sconfitta, pur pesante, non deve tuttavia demoralizzare la squadra aretina, che ha sicuramente tutti i mezzi per riprendersi subito.
Calciatoripiù
: buona l'impressione lasciata dal collettivo della Sestese e per questo è ingeneroso stilare graduatorie di merito ma, stando al gioco, citiamo Chelli (anche in gol), Athuman autore del gol d'apertura e preziosissimo anche tatticamente per il suo sacrificarsi anche in copertura. Tra i centrocampisti brilla in particolare Danesi , molto abile nei tempi di inserimento a sostegno in avanti. Nell'Arezzo emergono alcune notevoli individualità a cominciare dal difensore Bidini , che è fondamentale in diverse circostanze. Disputa una gara generosa anche il centrocampista Gadani e, soprattutto, brilla la stella del bomber Sussi , autore di un gol da favola.