AUD.RUFINA: Valoriani, Sequi, Castri, Maccari, Ballini, Galantini, Cellerini, Falugiani, Di Vico, Bachi, Mazzoni. A disp.: Lanzini, Fusi, Falcini, Poggiali, Bondi, Venuto, Tanini, Cerchi, Cicalini. All.: Diotaiuti.
A.G.DICOMANO: Ioanna, Fumelli, Bianchi, Fedele, Pantiferi, Nencioli, Beraldi, Giordani, Marrani, Gori, Nardoni. A disp.: Maionchi, Reggioli, Bacocci, Paggetti, Fabbri, Caramelli, Fantoni, Paggetti, Faye. All.: Tortelli.
ARBITRO: Scarabelli di Firenze, coad. da Notari e Ferro di Siena.
RETI: 55' Marrani, 59' Nardoni, 63' Di Vico.
Un colpo da novanta per il Dicomano di Tortelli che trova finalmente la vittoria che, sperano dalle parti mugellane, potrebbe rappresentare l'apertura della bottiglia, il tanto desiderato sblocco in un campionato mai così difficile nonostante le premesse ampiamente positive lasciate trapelare dal mercato estivo. Paga dazio la Rufina: i bianconeri, dopo aver espugnato il campo dell'Antella, si confermano a ritmo intermittente in questo campionato e lasciano la posta piena all'avversario. Peccato, per la banda di Diotaiuti, che con tre punti si sarebbe issata sul treno delle seconde, e invece rimane a metà classifica. Ritmi alti fin dall'inizio: il Dicomano parte bene costruendo quattro nitide occasioni e segnando anche un gol, annullato però dal direttore di gara. La Rufina ci prova su calcio piazzato e su una conclusione da fiori, ma Ioanna risponde. Nella ripresa rientra benissimo in campo il team biancoceleste: bello scambio in area per Marrani che trova lo spazio per calciare e fulmina il portiere bianconero: uno a zero Dicomano. Non si ferma qua, la banda di Tortelli, che capisce di non poter dormire sonni tranquilli in vantaggio di una sola rete: e allora ecco che al 59', dopo soli quattro minuti dal vantaggio, arriva il bis, servito dal classe 2004 Nardoni, vera sorpresa dei biancocelesti che unisce potenza e precisione a un tiro che non ha bisogno di aiutini per sfondare la rete alle spalle di Valoriani. Zero a due, comincia a diventare un'impresa per la Rufina che si ricorda di tornare in campo in tempo: al 63' Di Vico (autore fin qua di una brillante annata) scappa in velocità e calcia col timing giusto per beffare Ioanna, riaprendo la contesa. Il Dicomano soffre, ma i padroni di casa non pungono più: poche occasioni da parte della Rufina che dopo nove minuti di recupero decisamente intensi deve alzare bandiera bianca. Uno a due, la copertina è tutta per il Dicomano.
QUARRATA OLIMPIA: Santi, De Felici (71' Dragomanni), Pagnini (56' Mariotti), Raimondo, Corsini, Felici, Bonfanti Andrea, Borselli (59' Del Bianco), Vigoroso (80' Rocchetti), Cortonesi, Bonfanti Alessandro. A disp.: Vegni, Bonechi, Morelli, Borri, Venturi. All.: Agostiniani.
LUCO: Brunelli, Baggiani, Trotta F. (76' Farina), Arias, Sanni, Marucelli, Rocchini (51' Kuka), Lukolic, Gianassi, Parrini, Cirillo (59' Buzzigoli). A disp.: Bardazzi, Maretti, Parri, Mascherina, Bruni, Ignesti. All.: Allori.
ARBITRO: Marino di Pisa, coad. da Moriconi di Lucca ed Ernano di Arezzo.
RETE: 3' Rocchini
NOTE: espulsi per doppia ammonizione Bonechi e Cirillo. Ammoniti Santi, Felici, Bonfanti An., Bonfanti Alessandro, Baggiani.
Niente da fare, caro Quarrata. I pistoiesi continuano a pagare a caro prezzo il trasferimento nel girone fiorentino e vengono beffati fra le mura amiche anche da un coriaceo Luco, bravissimo a colpire all'alba del match e poi difendersi con ordine per tutto il resto della contesa. Per il Quarrata è una sconfitta che certifica l'ultimo posto, complice la vittoria del Dicomano: i giallorossi hanno vinto quest'anno soltanto sui campi di Grassina e Antella, ma appena sono usciti dal Comune di Bagno a Ripoli hanno sofferto non poco. Tre punti che rilanciano invece i mugellani, un po' incostanti in campionato ma ora vogliosi di chiudere nel migliore dei modi il loro 2022 tutto sommato più che sufficiente: ospiteranno il Grassina domenica 18 dicembre. Pronti-via e i mugellani passano: Felici perde palla contro un attaccante ospite che calcia di prima intenzione, Santi respinge come può ma sul pallone si avventa l'uomo che non ti aspetteresti, il buon Mattia Rocchini, nuovo acquisto del Luco (ex Grassina) abilissimo a insaccare a porta sguarnita. Nel primo tempo, subita la doccia fredda, il Quarrata alza la pressione alla ricerca dell'immediato pari: Brunelli respinge due volte altrettante conclusioni da dentro l'area, preservando il vantaggio dei suoi: prima dice di no al colpo di testa di Vigoroso, poco dopo su altra incornata, stavolta made in Cortonesi. Al 38' altra occasione per il Quarrata: Brunelli nel tentativo di liberare l'area colpisce in pieno Vigoroso che conquista la sfera e calcia a rete di prima intenzione con la porta vuota, ma manda fuori. Incredibile. Nel secondo tempo il copione non cambia: Luco attento in difesa a protezione del vantaggio, locali indemoniati. Al 55', però, i giallorossi, che non sfondano, rischiano la beffa ulteriore: Trotta viene lanciato in contropiede e spara secco, palo pieno. Il Quarrata accelera ancora, ma la porta è ancora stregata: i nervi cominciano ad avere la meglio sulle qualità tecniche, Bonechi e Cirillo si fanno espellere per reciproche scorrettezze a dieci minuti dalla fine e si chiude in 10 contro 10. Niente da fare comunque per i locali, che incassano l'ennesima beffa.
LEBOWSKI: Zangarelli, Burchielli, Magnelli, Quadri, Rosi, Giuntoli, Calbi, Bonini, Celentano, Urbinati, Del Pela. A disp.: Pagani, Sangiorgi, Catolfi, Paoli, Fornai, Tucci, Cubillos, Pagni, Mazzoni. All.: Gori.
A.CALENZANO: Evi, Becattini, Landolina, Curumi, Sternini, Francini, Gianassi, D Orsi, Lascialfari, Palaj, Simoni. A disp.: Zambri, Caciagli, Corti, Gesualdi, Idmane, Maliqai, Miranda, Pinori, Corsi. All.: Lacchi.
ARBITRO: Zmau di Prato, coad. da La Veneziana di Viareggio e Belli di Siena.
RETI: 10' Urbinati, 27' Simoni.
Solo uno a uno in casa per un Lebowski che manca l'assalto, il graffio forse più importante ai danni dell'Affrico capolista. I grigioneri si fermano sulla X al Nesi contro un ottimo Calenzano, bravo a colpire nel momento opportuno e poi proteggere con attenzione il punticino: visto il contesto della gara, ovvero uno dei campi più inespugnabili di tutta la provincia, il pareggio è un affare. Sul Calenzano comincia già a vedersi l'impronta di mister Lacchi, chiamato per risollevare le sorti di una squadra calata in fondo alla classifica dopo due mesi di campionato. Eppure il match non sembrerebbe affatto mettersi bene per gli ospiti: al 10' il Lebowski trova il vantaggio col numero dieci Urbinati, abile a trovare il varco per non dare scampo ad Evi e siglare l'1-0. Un vantaggio a cui però fa seguito l'orgogliosa reazione del Calenzano, che perviene al pari poco prima della mezzora grazie a un Simoni abilissimo ad approfittare di una disattenzione locale e poi a fulminare Zangarelli. Uno a uno alla fine del primo tempo, un pari che sarà anche la fotografia finale dopo i novanta minuti: il pari fa sicuramente più felice il team ospite, che aveva bisogno di un segnale di squadra per non colare a picco. La squadra c'è, decisamente: Palaj ha fatto la differenza anche in Eccellenza (con Cenaia e Antella) e potrà sicuramente dare una mano anche a Lacchi in Promozione, anche se si è visto pochissimo in questi primi tre mesi. Il Lebowski ha sicuramente qualche occasione da rimproverarsi: poca precisione davanti ad Evi, lucidità che manca per questioni di istanti, nanosecondi. Ma i grigioneri sono vivi, a -3 dall'Affrico, e hanno già dimostrato di non essere inferiore alla compagine biancoceleste che occupa la cima della classifica: c'è ancora molto da scrivere, in questo romanzo di Promozione.
GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Trincia, Natale, Tomberli (87' Alfarano), Travagli, Dini (71' Rossi Lottini Diego), Metafonti, Aprea (77' Rossi Lottini Davide), Manecchi, Colasuono. A disp.: Pellegrini, Falaschi, Magnolfi, Alfarano, Pierattini, Galli, Fabiani, Rossi Lottini Diego, Rossi Lottini Davide. All.: Marco Cellini.
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci, Cianferoni, Pozzi, Bencini, Frilli, Barzagli (40' Iori), Gori, Zeni (83' Giani), Tirinnanzi (75' Baracco), Bonifazi. A disp.: Tortelli, Aquilina, Marchese, Barsotti, Baracco, Iori, Giani, Cavicchi, Lukolic. All.: Simone Pinzauti.
ARBITRO: Rosini di Arezzo, coad. da Angelici di Valdarno e Ilona Cernenkova di Piombino.
NOTE: ammoniti Aprea (22'), Tomberli (50'), Gori (83'), Pozzi (91'), Colasuono (93'), Natale (93').
Giornata di promozione che vede il Grassina pareggiare in casa contro il San Piero a Sieve. Al Pazzagli finisce 0-0 al termine di un match decisamente poco emozionante: un film monotono, soporifero, sicuramente non dinamico o affascinante né tantomeno scandalistico. Dopo tre vittorie consecutive, i rossoverdi si stanziano perciò quindi a 15 punti scendendo al nono posto e perdendo l'occasione di congiungersi a posizioni decisamente migliori. Gli ospiti nel mentre rimangono decimi, pur ottenendo un buon risultato utile in trasferta. La trama della partita è indubbiamente criticabile e lenta fin da subito. Le forze in campo sono sì difensivamente ben schierate e entrambe brave nel pressing, ma anche molto poco audaci. Le squadre preferiscono non rischiare eccessivamente e nelle confusionali fasi dell'incontro non si distinguono i protagonisti della pellicola. Così in tutta la prima parte l'unica inquadratura degna di nota è l'occasione di Aprea da posizione defilata ma ravvicinata. L'attaccante del Grassina spreca però uno splendido passaggio filtrante di Meazzini calciando il pallone sopra la traversa. Al rientro negli spogliatoi il tabellino segna inevitabilmente 0-0. Il secondo tempo inizia invece con delle scene che vedono Zeni esibirsi in un monologo avvincente ma fine a se stesso. Il numero nove del San Piero a Sieve prima si crea abilmente lo spazio per tirare dal limite dell'area sfiorando la traversa e poi, qualche minuto dopo, ci riprova col piede debole ma ottiene un effetto decisamente peggiore. Zeni tenta tuttavia senza mai centrare l'obiettivo. Sequenze che sembrano comunque brividi in un copione tanto lagnoso. Dopo di che da ultimo finalmente allora il match pare trovare un po' di suspense, un senso. All'86' la regia si concentra su Colasuono, che servito da Manecchi perfettamente e completamente solo davanti al portiere avversario sbaglia clamorosamente. Un errore grave: poco lucido e freddo in questa occasione l'attaccante, al contrario spesso decisivo fin qui in stagione. Sequi così para senza grandi problemi e sentenzia il risultato sullo 0-0. Pareggio a reti inviolate dunque: né i rossoverdi né gli ospiti riescono mai a sbloccare la situazione e ai titoli di coda le facce in sala sono visibilmente contrariate. Il Grassina recita una prestazione tanto solida quanto poco brillante rispetto alle ultime uscite. La classifica è corta, ma i padroni di casa hanno avuto un inizio di stagione troppo traumatico per lasciare ulteriormente punti qua e là. Il fine è ora di chiudere il girone di andata con questo trend tutto sommato positivo: dopo il 3-1 al Lapenta la squadra di Cellini non ha più perso. Similmente anche il San Piero a Sieve, pur avendo altrettanto cominciato male, sembra nelle ultime partite aver trovato un assetto più stabile e anch'esso avrebbe questa giornata potuto fare di più. Gli ospiti si confermano una squadra di esperienza e ben organizzata tatticamente ottenendo un risultato utile fuori casa, ma il prossimo fine settimana contro il Lebowski servirà essere più caparbi nel cercare i tre punti.
Calciatoripiù: Natale : uno degli ultimi arrivati, ma per fortuna che è arrivato: oramai fondamentale; Travagli (Grassina): divenuto titolare per una serie di combinazioni ha deciso di tenersi meritatamente il posto: classe 2004, gioca in maniera molto pulita e sicura; Pozzi : domina il centrocampo sotto ogni punto di vista: tatticamente e fisicamente impressionante; Lastrucci : se è genio non si sa, ma sregolato di sicuro: in ogni caso Colasuono se lo sognerà per diversi giorni.
LANCIOTTO CAMPI: Roselli, Benelli, Bambi, Manzatu, Di Giusto (61' Biondi), Mazzanti, Cecchi, Bonciani (61' Esposito Goretti), Ascolese (64' Delli Navelli), Afelba (84' Ballerini), Verdi (70' Algerino). A disp.: Targioni, Scarlini, Bini, Bartolini. All.: Rosario Selvaggio.
RIGNANESE: Vestri, Casalini, Martino (59' Forni), Sottili (73' Cardi), Pruneti, Spiga, Fabbri (64' Nety), Molinu (66' Monetti), Landini (80' Lelaj), Kuqi, Ciancaleoni. A disp.: Bianchi, Fagioli, Bevicini, Falciani. All.: Francesco Lucchesi.
ARBITRO: Alessio Argenti di Grosseto, coad. da Stefano Dore di Pisa e da Marco Argiolas di Pisa.
RETE: 52' Verdi.
NOTE: Ammoniti: Benelli, Monetti, Cardi; espulso al 95' Quki (rosso diretto). Calci d'angolo: 13-3. Recupero: 1'+ 7'.
Un Lanciotto pimpante conquista l'intera posta nel confronto casalingo contro una Rignanese piuttosto dimessa e in chiara difficoltà contro avversari aggressivi e determinati in ogni zona del campo. La vittoria, anche se ottenuta con il minimo scarto, è pienamente legittima perché la squadra di casa ha costruito altre occasioni da gol, sfumate per un soffio. Il Lanciotto è apparso molto più in palla rispetto a una Rignanese piuttosto confusa e inconcludente in avanti. Sulla supremazia territoriale esercitata dai padroni di casa la dice lunga anche il numero di calci d'angolo battuti dal Lanciotto: ben tredici contro tre. Dopo questo successo, visti anche i risultati delle altre squadre dei quartieri alti della classifica, la situazione per la squadra di mister Selvaggio si fa veramente intrigante. Il Lanciotto aggancia il secondo posto in coabitazione con il Lebowski, a metà strada tra la capolista Affrico e il trio delle inseguitrici (Rufina, Luco e Montelupo). E veniamo a quanto visto sul terreno in perfette condizioni del Ballerini di Campi Bisenzio. Niente pioggia fortunatamente, ma un'aria frizzante che fa intirizzire i non molti spettatori presenti in tribuna e ai margini del terreno di gioco. Lanciotto, in maglia bianca con inserti rossi e Rignanese, in maglia a strisce verticali nero-verdi, si affrontano con schieramenti (4-3-3) sostanzialmente speculari. Batte il calcio d'avvio la squadra di casa, ma la prima folata è della Rignanese che va l tiro con il capitano Kuqi, che non impensierisce l'attento Roselli. Il Lanciotto comincia ad inanellare calci d'angolo e, sul terzo consecutivo, Mazzanti di testa manda il pallone alto sopra la traversa (5'). Al 10' scivola lo stesso Mazzanti fuori dall'area di rigore dando via libera a Landini che non fa di meglio che imitare l'avversario. All'11' per un fallo di Di Giusto su Landini, poco fuori area, la Rignanese beneficia di un interessante calcio di punizione: batte Kuqi e Roselli compie un grande intervento, volando alla sua sinistra per intercettare il pallone e sventare la minaccia. Il Lanciotto riprendere a tessere le sue trame e, ancora su calcio d'angolo, sfiora il vantaggio con una spizzata di testa di Benelli, che finisce fuori di poco. Dopo un periodo in cui accade veramente poco il Lanciotto ha un sussulto, tra il 34' e il 35', prima con un calcio di punizione di Afelba, parato da Vestri e poi con un diagonale da sinistra di Cecchi, ben neutralizzato a terra dal portiere. Ancora pericolosi su calcio da fermo i padroni di casa al 39': Mazzanti impegna seriamente con un rasoterra il portiere, che blocca il pallone alla sua sinistra. L'occasionissima per il Lanciotto arriva però al 43': gran lavoro in slalom di Afelba sulla destra e cross rasoterra dalla linea di fondo, ma Mazzanti in scivolata è un soffio in ritardo per il tap-in a porta spalancata. Ancora Mazzanti protagonista al 45': calcio di punizione di Verdi sul quale arriva la testa del numero 6 di casa, ma la mira è di poco imprecisa. Nel minuto di recupero si registra anche un calcio di punizione per la Rignanese dalla lunetta dell'area di rigore (fallo su Landini): la conclusione di Ciancaleoni si infrange contro la munita barriera avversaria. Nella seconda frazione si riparte con Cecchi che non riesce a far pervenire il pallone ad un lanciatissimo Ascolese. La Rignanese cerca di guadagnare campo, pur esponendosi a situazioni di questo tipo, ma arrivando anche alla conclusione con una discesa di Casalini che serve Kuqi, che però conclude in maniera inguardabile. Al 52', però, il Lanciotto concretizza la sua superiorità manifestata sul campo. L'iniziativa è di Manzatu sul limite dell'area, con il pallone che arriva ad Ascolese sulla destra: cross basso dal fondo, che taglia fuori tutti e trova il liberissimo Verdi pronto a sospingerlo e ad accompagnarlo letteralmente in fondo alla rete. Cominciano le sostituzioni, con tanto di aggiustamenti tattici da parte di Selvaggio che, con la simultanea sostituzione di Di Giusto e Bonciani, inserisce Biondi ed Esposito Goretti, arretrando quest'ultimo al posto di Bambi, di conseguenza avanzato a centrocampo. La Rignanese utilizzerà tutte le sostituzioni per dare maggiore slancio ai tentativi di recuperare lo svantaggio. Ma il Lanciotto, forte del risultato favorevole, contiene senza troppi patemi i flebili sforzi degli avversari e cerca, a sua volta, di ripartire in velocità con ficcanti manovre. Il taccuino rimane privo di spunti degni di nota fino ai minuti finali. All'89' il subentrato Monetti conclude di poco a lato e al 91' finisce ancora a lato anche il colpo di testa di Cecchi, su cross di Esposito Goretti. I sette minuti di minuto concessi dal signor Argenti trascorrono in un clima teso, con il Lanciotto che cerca di tenere il pallone il più possibile lontano dalla propria area. Gli ospiti chiudono la gara in dieci per l'espulsione del capitano Quki, autore di un brutto fallo che viene sanzionato con il rosso diretto. Dopo l'espulsione e qualche frammento di gioco l'arbitro fischia la fine. Facce scure tra gli ospiti in campo e in tribuna per quella che è la terza sconfitta consecutiva, dopo un buon percorso. Soddisfazione e sorrisi tra i locali, che guardano già con ottimismo al derby in trasferta (si fa per dire) con l'Athletic Calenzano.
LANCIOTTO C.
ROSELLI: 7 Sempre attento, sicuro nelle uscite e a difesa della propria porta, merita un voto alto per lo splendido intervento sul calcio di punizione di Quki, che vale quanto un gol segnato.
BENELLI: 6+ Mostra tanta grinta in fase difensiva (è il primo a finire nell'elenco degli ammoniti) e porta una buon contributo alla manovra, arrivando anche a concludere pur senza fortuna.
BAMBI: 6,5 Primo tempo tranquillo come esterno basso a sinistra, poi sale nella linea mediana ed è determinante con la sua esperienza a fare da diga ai tentativi di rimonta degli avversari.
MANZATU: 6+ Sopperisce all'assenza di Fedi, ma ormai è un titolare aggiunto del centrocampo. Perde banalmente qualche pallone, ma si riscatta ampiamente ed è protagonista nell'azione del gol della vittoria.
DI GIUSTO: 6 Per il tempo che resta in campo offre una prestazione sicura nel cuore della difesa e cerca anche di essere utile nell'impostare la manovra della propria squadra dal basso (61' Biondi: 6 Prestazione tutto sommato decisamente positiva)
MAZZANTI: 7 Un errore che poteva costare caro lo commette quando scivola da ultimo uomo, ma poi giganteggia come al solito in difesa. Nell'occasione è anche un attaccante aggiunto, perché conclude più volte a rete ed è sfortunato quando in scivolata non trova il pallone per questione di centimetri.
CECCHI: 6+ Svolge il solito lavoro in attacco: apre varchi, fa da sponda e quando è il momento giusto punta dritto la porta avversaria e conclude. Manca l'acuto, ma ci va più volte vicino.
BONCIANI: 6 E' il solito, generoso, utile uomo del centrocampo. Un po' meno appariscente che in altre circostanze, ma indispensabile nell'economia della squadra (61' Esposito Goretti: 6 Mezz'ora nel suo ruolo naturale: regge bene la posizione contribuendo alla difesa del risultato).
ASCOLESE: 6+ Si muove, come al solito, senza dare riferimenti sul fronte d'attacco. Nell'occasione è più suggeritore che stoccatore, ma l'assist per il gol di Verdi è un cioccolatino delizioso (64' Delli Navelli: 6 Utile per tenere palla e per ripartire nell'ultima mezz'ora di gara).
AFELBA: 7 Gioca prevalentemente sulla linea di centrocampo e con i suoi inserimenti porta scompiglio nella retroguardia avversaria. Alcuni spunti ubriacanti evidenziano la sua giornata di grazia (84' Ballerini: sv).
VERDI: 6,5 Il gol è qualcosa di facile facile, ma il grande merito è di essere lì ad aspettare il pallone nel posto giusto al momento giusto. Schierato più avanti del solito se la cava comunque portando un contributo apprezzabile (70' Algerino: 6 Spiccioli di gara nei quali mette in mostra la sua velocità, utile per riportare il pallone nella metà campo avversaria).
RIGNANESE
VESTRI: 6,5 E' il migliore dei suoi: para il parabile e si disimpegna bene anche in uscita.
CASALINI: 6 Gioca basso a sinistra e se la cava senza commettere particolari sbavature; chiude bene in diverse circostanze decisamente pericolose.
MARTINO: 5,5 E' l'esterno basso a destra e non è esente da diversi interventi da brividi lisciando pericolosamente palloni filtranti nelle retrovie (59' Forni: 6- Gli avversari continuano a privilegiare quella fascia come fronte d'attacco e lui soffre un po', ma regge).
SOTTILI: 6- Dovrebbe fungere da regista, ma più che scorrazzare in qua e in là in mezzo al campo poco altro di concreto fa. Corre molto, questo sì (73' Cardi: 6- Porta un po' più di energia in mezzo al campo, ma talvolta eccede pure, finendo nella lista degli ammoniti).
PRUNETI: 6+ Non ha un compito facile perché gli avversari arrivano lanciati anche per vie centrali, ma la diga dei centrali non lascia aprire troppe falle in area.
SPIGA: 6+ Contrasta e spazza via senza troppi fronzoli, ma nemmeno senza troppi affanni: prestazione decisamente apprezzabile.
FABBRINI: 5,5 Gioca come esterno di centrocampo a sinistra e non lascia tracce particolarmente significative del suo passaggio. Una sua conclusione nel secondo tempo, poco prima di essere sostituito, è roba da dimenticare (64' Nety: 5,5 E' uno degli ultimi arrivati e deve chiaramente inserirsi. Incide poco e sbaglia anche cose semplici. Chi scrive lo ricorda come un elemento di un altro pianeta nei Giovanissimi B della Sestese: aspettiamolo con fiducia.
MOLINU: 6- Prova generosa nel reparto di centrocampo, anche se si vede più come interditore che come costruttore (66' Monetti: 6- Un altro degli ultimi arrivati che deve ancora inserirsi. Grinta ne ha: entra e si becca, pochi minuti dopo, un'ammonizione).
LANDINI: 5,5 Gioca prevalentemente sulla destra del fronte d'attacco, non disdegnando gli inserimenti centrali. Guadagna qualche calcio di punizione, ma commette anche errori gravi, soprattutto quando non sa approfittare di una scivolata di Mazzanti al limite dell'area (80' Lalaj: sv).
QUKI: 5,5 Il capitano è il migliore del reparto offensivo: sua è la conclusione più pericolosa sventata dal bravo Roselli. L'insufficienza scaturisce dall'espulsione che lo terrà fuori dalla delicata sfida casalinga contro l'Audax Rufina.
CIANCALEONI: 5,5 Resta in campo fino in fondo e continua a commettere errori banali a ripetizione: una giornata decisamente storta per l'attaccante rignanese.
ARBITRO
ARGENTI di GROSSETO: 6- Sufficienza molto striminzita per il direttore di gara, peraltro ben coadiuvato dai collaboratori. Ci sono episodi che suscitano non poche perplessità a cominciare dai cartellini gialli non sempre frutto di coerenza. C'è qualche intervento birichino nelle aree di rigore, ma non poi così eclatante. Fischia piuttosto a vanvera nel convulso finale e questo non aiuta a mantenere la calma in campo.
MONTELUPO: Lensi, Marrazzo, Granato, Brogi, Cupo, Corsinovi, Bruno, Leoncini, Anedda, Ndaw, Garunja. A disp.: Gori La., Carli, Buzzi, Gori, Bianchini, Beconcini, Cerboni, Gueye, Seghetti. All.: Lucchesi.
ANTELLA: Vadi, Cipriani, Raganati, Lanotte, Bartolini, Kortz, Merciai, Tacconi, Santucci, Olivieri, Picchi. A disp.: Scro, Manetti Sacha, Sormani, Chiti, Manetti Samuele, Bandini, Aiello, Cheloni, Guercini. All.: Morandi.
ARBITRO: Macca di Pisa coad. da Casole e Freschi di Pisa.
RETI: 35' e 73' Anedda.
Il Montelupo lancia l'ennesimo segnale al campionato: dopo aver vinto in casa dell'Affrico (finora unica compagine capace di espugnare il fortino della capolista biancoceleste) ora batte anche l'Antella, formazione di quelle assai toste in categoria, dotata di difesa arcigna e attacco temibile. Ma il Montelupo, per la Promozione, è ormai una garanzia: fra le mura amiche concede poco, quasi niente: ha fatto fuori anche il Lebowski, qualche tempo fa, e si è confermata come una realtà solida come poche. Due a zero contro i biancocelesti di Morandi, costretti a ridimensionarsi ancora dopo l'amarissima sconfitta maturata proprio allo scoccare del 90' contro la Rufina di domenica scorsa. Campo allentato non poco a causa della copiosa pioggia che cade su Montelupo e dintorni: parte meglio l'Antella, anche se di occasioni pericolose se ne conta solo una: diagonale chirurgico di Tacconi, Lensi risponde. Dopo gli spaventi iniziali, i locali si rimettono in partita e prendono velocità sugli esterni con Leoncini e Granato, anche se a propiziare il vantaggio è un cross di Marrazzo su cui Anedda si avventa come un falco: colpo di testa che non lascia scampo a Vada, uno a zero Montelupo. Nella ripresa gli amaranto non abbassano il pressing, decisi come sono a chiudere la pratica per prendersi altri tre punti dopo il colpaccio in casa Affrico: occasioni in serie per Anedda, Garunja e Leoncini, ma la porta rimane stregata. Garunja, in particolare, viene privato della gioia personale da un miracolo di Vadi che a tu per tu con il giocatore locale ha la lucidità di rimanere in piedi fino all'ultimo e mettere poi in corner. Si rivede l'Antella al 67': ci sono due opportunità per i biancocelesti che però non castigano l'attento Lensi. Al 73' il sipario sul match: contropiede letale firmato dal solito Anedda, volpone della categoria nonostante la giovane età, abile a scartare anche Vadi prima di depositare il pallone in rete. Due a zero, altra domenica di festa per il Montelupo.