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Promozione GIR.B - Giornata n. 8

Montelupo-Lanciotto Campi 3-0

MONTELUPO: Lensi, Marrazzo, Granato, Bianchini (83' Bruno), Cupo, Buzzi, Gueye (68' Cerboni), Brogi (75' Garunja), Anedda, Ndaw (88' Beconcini), Gori (57' Leoncini). A disp.: Consani, Seghetti, Corsinovi, Potogu . All.: Lucchese Andrea
LANCIOTTO CAMPI: Targioni, Benelli (70' Bini), Esposito Goretti, Oriti A. (71' Scarlini), Di Giusto (46' Fathou), Mazzanti, Cecchi, Bambi, Delli Navelli, Afelba (61' Rossi), Verdi (55' Ascolese). A disp.: Roselli, Arca, Biondi, Ballerini. All.: Selvaggio Rosario
ARBITRO: Klejvis Serbishti di Arezzo
RETI: 43' Anedda, 46' Brogi, 56' Anedda
NOTE: Ammoniti Cupo, Delli Navelli, Afelba.


MONTELUPO: Lensi, Marrazzo, Granato, Bianchini (83' Bruno), Cupo, Buzzi, Gueye (68' Cerboni), Brogi (73' Garunja), Anedda, Ndaw (86' Beconcini), Gori (55' Leoncini). A disp.: Consani, Seghetti, Corsinovi, Potogu. All: Andrea Lucchesi.
LANCIOTTO CAMPI: Targioni, Benelli (70' Bini), Esposito Goretti, Oriti (70' Scarlini), Di Giusto (45' Fathou), Mazzanti, Cecchi, Bambi, Delli Navelli, Afelba (60' Rossi), Verdi (54' Ascolese). A disp.: Roselli, Arca, Biondi.
ARBITRO: Serbishti di Arezzo, coad. da Cuppone di Pisa e Moriconi di Lucca.
RETI: 45' e 54' Anedda, 48' Brogi.
NOTE: rec.: 1'+5'. Ang.: 6-9.



Una partita in cui la posta in palio valeva molto, se non tutto. Una partita che aveva un alto significato morale. Una gara che, nel bene o nel male, ha lasciato un'impronta importante per il proseguo del campionato delle due squadre. Un Montelupo che ha brillato di una luce fortissima, una sorta di cometa capace di abbattere la seconda forza di questo campionato interrompendo il cammino altalenante e trasformandolo in continuità. Ora gli amaranto sono in piena corsa per i playoff e, alzando un pochino di più lo sguardo, posso sognare anche la vetta. Perché alla fine, i sogni, sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là. Ad approcciare meglio il match è il Montelupo, gestendo bene il possesso del pallone e provando a rendersi pericoloso con le incursioni di Anedda e Ndaw. La prima occasione della partita, infatti, è proprio in favore dei padroni di casa. Siamo al 6' quando Anedda si libera dalla marcatura e, dal limite dell'area, fa partire un potente destro che impegna Targioni ad alzare sopra la traversa. Entrambe le squadre non riescono a imporre una propria supremazia territoriale e, gli unici squilli offensivi, nascono quasi tutti da dei calci piazzati. Da uno di questi, al 32', il Lancciotto avrebbe addirittura trovato il gol del vantaggio con un colpo da biliardo di Bambi, se non fosse per il fischio del direttore di gara che annulla tutto per un precedente fallo di mano. Allo scadere del primo tempo i giocatori in campo lasciano molti spazi in mezzo al campo, con le due squadre che cercano di approfittarne per far male alle difese avversarie. Al 37' è Cecchi che, servito con un lancio dalle retrovie, sfila in mezzo ai due difensori centrali amaranto e, una volta entrato in area di rigore, colpisce in pieno il palo. Le azioni cominciavano a farsi sempre più frequenti, sia da una parte che dall'altra e, nel momento migliore del Lanciotto, il Montelupo trova il Vantaggio. Al 45', dagli sviluppi di un calcio di punizione, recupera palla sulla destra Marrazzo che, dopo un primo controllo, crossa sul secondo palo dove trova, in perfetto orario, il colpo di testa di Anedda che chiude in rete. Un primo tempo in crescendo si conclude con il risultato di 1-0 in favore dei padroni di casa. Due squadre che hanno iniziato a farci divertire una volta una volta entrati nei minuti finali della frazione di gioco. La ripresa si apre sulla stessa linea del primo tempo. Gli amaranto aggrediscono subito in avanti, dando il via ad una partenza fulminea che gli regala subito il doppio vantaggio. E' il 48 quando, sulla fascia destra, è ancora una volta Marazzo che si coordina mettendo un traversone precisissimo sulla testa di Brogi che non deve far altro che appoggiare in rete. Una partenza improvvisa del Montelupo, capace di infliggere un uno-due terribile e spietato alla squadra ospite. Il Lanciotto è visibilmente scosso e, la poca qualità di gioco mostrata in campo sommata alla frustrazione dei tifosi sugli spalti, ne è la dimostrazione. Al 58', su un pallone recuperato a centrocampo da Gueye, il Montelupo riparte in contropiede e, con Anedda lanciato in profondità dallo stesso Gueye, trova la via del terzo gol. Gli amaranto vogliono chiudere direttamente i conti e, al 63', sfiorano addirittura il poker con Anedda che, sul più bello, viene fermato dall'intervento di Targioni a due passi dalla porta. Al 68' ci prova Esposito Goretti con un sinistro al volo da fuori, ma Lensi è attento e alza in corner. 2' minuti più tardi è ancora il Lanciotto che si rende pericoloso: questa volta è Ascolese che, da dentro l'area di rigore, si fa ipnotizzare dall'ottimo intervento di Lensi. È un secondo tempo più emozionante e accesso, con i padroni che, in pochissimo tempo, hanno in parte messo l'ipoteca sulla vittoria. Nonostante il passivo ormai pesante il Lanciotto si sta riversando con maggior insistenza in avanti, sfiorando il gol con Delli Navelli che, non può esultare, perché Lensi si supera nuovamente. Gli ospiti sembrano aver preso coscienza delle loro qualità solamente in quest'ultimi minuti finali ma, ormai, il risultato è irrecuperabile e questo grazie all'attenta prestazione del Montelupo che ha saputo sfruttare con estrema concretezza ogni occasione che gli è capitata sotto mano. Dopo 5' di recupero l'arbitro decreta la fine del match. Un dominio amaranto che ha travolto la seconda forza di questo campionato, dando una grande consapevolezza alla squadra di Lucchesi.
Calciatoripiù
: Le parate di Lensi e la doppietta di Anedda , sono loro i migliori di questa partita (Montelupo).

Athletic Calenzano-San Piero A Sieve 1-1

ATHLETIC CALENZANO: Evi, Becattini, Calabretta, Curumi (70' Conti R.), D Orsi (70' Idmane), Francini, Gianassi (52' Lalaj), Maliqai, Marulli, Sternini, Simoni. A disp.: Zambri, Caciagli, Corti, Gesualdi, Pinori, Aprile. All.: Galeotti Gianluca
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci (45' Barzagli), Bonifazi, Pozzi, Bencini, Frilli, Barracco, Gori, Jori (46' Cassai S.), Cianferoni (46' Zeni), Maenza. A disp.: Tortelli, Lukolic, Tirinnanzi, Borsotti, Giani. All.: Grossi Matteo
ARBITRO: Federico Costantini di Livorno
RETI: 38' Pozzi, 83' Conti G.
NOTE: Ammoniti Evi, Sternini, Simoni, Conti R., Corti, Lastrucci, Bonifazi, Barracco, Cianferoni.


ATH.CALENZANO: Evi, Becattini, Curumi (70' Conti), Francini, Marulli, Sternini, Maliqaj, D'Orsi (70' Idmane), Calabretta (51' Lalaj), Simoni, Gianassi. A disp.: Zambri, Corti, Caciagli, Pinori, Gesualdi, Aprile. All.: Stefano Lacchi squalificato, in panchina Gianluca Galeotti.
SAN PIERO A SIEVE: Sequi, Lastrucci (48' p.t. Barzagli), Bonifazi, Pozzi, Bencini, Frilli, Barracco, Gori, Jori (87' TIrinnanzi), Cianferoni (54' Cassai), Maenza. A disp.: Tortelli, Lukolic, Borsotti, Zeni, Giani. All.: Maurizio Romani.
ARBITRO: Federico Costantini di Livorno, coadiuvato da Mirko Mangini di Livorno e da Alessandro La Veneziana di Viareggio.
RETI: 38' Pozzi, 76' Conti.
NOTE: Ammoniti: Cianferoni, Lastrucci, Sternini, Barracco, Conti, Simoni. Calci d'angolo: 10-0. Recupero: 6'30 + 5'.





Migliore in campo Athletic Calenzano : Conti

Commento di : Conti.bio



Un gol di Pozzi al 38' del primo tempo alimenta a lungo i sogni del San Piero a Sieve di acciuffare la terza vittoria consecutiva dopo l'arrivo in panchina di Maurizio Romani. Ma un gol del subentrato Conti, segnato al 38' del secondo tempo (curiosa coincidenza!) riporta la gara in parità evitando alla sua squadra, alla luce almeno del secondo tempo, una sconfitta dall'amaro sapore di beffa. E' questa la sintetica immagine dell'anticipo in chiave play out, disputato al Comunale Magnolfi di Calenzano tra la squadra locale e gli ospiti del San Piero a Sieve. Un punto per uno, in attesa delle altre gare della domenica, non modifica sostanzialmente il quadro che si sta delineando sul fondo della classifica. La salvezza diretta, salvo clamorosi colpi di scena, appare ormai una chimera per le squadre dalla nona posizione alla dodicesima, mentre si affievoliscono sempre più le speranze del Quarrata di abbandonare l'ultima piazza, che significa retrocessione diretta. Tornando alla gara del Magnolfi terminata 1-1 (all'andata fu 0 a 0), va detto che il Calenzano l'ha impostata con il chiaro intento di aggiudicarsi l'intera posta, evidenziando una superiorità territoriale, ma palesando ancora una difficoltà nello sviluppo dell'azione offensiva. Un secondo tempo di forte intensità agonistica ha portato ad un pareggio più che meritato per quanto visto in campo. Il San Piero si è mostrato squadra compatta e votata ad un gioco di rimessa che ha creato qualche serio problema alla squadra di casa, trovandosi a gestire, dopo il vantaggio, anche il tipo di gara che aveva probabilmente sperato di disputare. Le due squadre scendono in campo sotto una minuta pioggerella, che non aumenterà mai di intensità fino a scomparire del tutto. I padroni di casa (in completo bianco)si affidano ad un 4-3-3 con un tridente offensivo formato da Gianassi a destra, Calabretta al centro e Simoni a sinistra. Analogo lo schieramento avversario, anche se Barracco propende per stare sovente qualche metro indietro nella linea di attacco disposta con lui a destra, Jori al centro e Maenza a sinistra. Parte di slancio il Calenzano e, dopo pochi secondi, Gianassi si fa pescare in posizione di fuorigioco al primo attacco. Al 6' Simoni slalomeggia sulla sinistra, non riesce ad effettuare un servizio preciso, ma il pallone prosegue la sua corsa verso l'area avversaria e, dopo un attimo di titubanza, Sequi esce e si scontra con l'accorrente Calabretta. Il portiere ospite viene soccorso dal proprio massaggiatore e riprende, dopo un paio di minuti, il proprio posto tra i pali senza mostrare conseguenze legate al contatto. Da segnalare che l'arbitro fa riprendere il gioco, dopo i soccorsi, senza che l'infortunato esca dal perimetro di gioco per poi chiedere di rientrare. All'11' Francini appoggia a Simoni al limite dell'area, ma la conclusione sembra più da gioco del rugby che del calcio. Da un disimpegno sbagliato a metà campo da parte del Calenzano nasce una prima occasione per il San Piero, ma anche in questo caso la conclusione di Maenza da destra è ampiamente fuori bersaglio. Imprecisione a parte, il Calenzano muove abbastanza bene la palla fino al cerchio di centrocampo, per poi perdersi in lanci lunghi, che fanno la felicità della ben protetta difesa avversaria. Eppure, quando riesce a superare questi limiti di manovra, la squadra di casa sa farsi molto pericolosa. E' quanto avviene, al 21', con un'azione corale che, da destra, va a concludersi dall'altra parte: Maliqaj liberato da un velo di un compagno ritarda la conclusione e poi Calabretta conclude a lato. La riprova di quanto detto si ha al 24', quando Calabretta allarga un po' troppo per Simoni, che comunque è bravo a calciare a rete da destra: il pallone, deviato leggermente da un difensore, finisce contro l'esterno del palo e da lì in calcio d'angolo (alla fine saranno dieci i tiri dalla bandierina per i padroni di casa). Poco dopo si registra la prima ammonizione della gara, comminata a Cianferoni, per un duro intervento su D'Orsi. Per placare subito gli animi, in via di surriscaldamento, il signor Costantini sventola il cartellino giallo anche a Lastrucci e Sternini, che ostentano atteggiamenti non proprio amichevoli tra di loro. In questo contesto, come un fulmine a ciel sereno, arriva il vantaggio degli ospiti. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il pallone staziona nell'area di rigore di casa e viene rinviato corto: senza indugio Pozzi piazza un diagonale preciso che manda la sfera ad insaccarsi nell'angolo lontano alla destra del portiere Evi. Al 45' nuovo affondo pericoloso di un Calenzano con il dente avvelenato: combinano Simoni e Calabretta, con il numero 10 che svirgola il pallone di ritorno e Gianassi non riesce poi a trovare il tempo per la conclusione da distanza ravvicinata. Al 46', sugli sviluppi di un calcio di punizione, Francini batte di destro a rete: Sequi ha un ottimo riflesso e devia in calcio d'angolo il pallone indirizzato a fil di traversa. Sul conseguente corner Gianassi colpisce di testa, ma senza trovare lo specchio della porta. Al 48' Lastrucci è costretto a lasciare il campo per le conseguenze di un colpo subito e, al suo posto, entra Barzagli. Dopo pochi minuti del secondo tempo il Calenzano aumenta il suo peso offensivo con l'inserimento di Lalaj al posto di un esterno come Gianassi. La squadra di casa occupa stabilmente la metà campo avversaria, operando però conclusioni di scarsa pericolosità con Calabretta (52' e 53') e con D'Orsi un minuto dopo. Al 56' per un fallo su Simoni, a una ventina di metri dalla porta avversaria, il Calenzano fruisce di un calcio di punizione: la battuta dello stesso giocatore si infrange sulla nutrita barriera avversaria e si innesca un contropiede degli ospiti in superiorità numerica, sventato da un provvidenziale intervento di Becattini, con intervento definitivo di Evi. Comincia ad assumere le caratteristiche di un assedio la pressione della squadra locale: al 63' D'Orsi non intercetta il pallone sul secondo palo dopo gli sviluppi di un calcio d'angolo. Due minuti dopo ci prova Simoni con un tiro a girare che però sorvola di molto l'incrocio dei pali. Si registra un'altra conclusione di Simoni, al 69', parata facilmente da Sequi. Al 70' doppio cambio nel Calenzano: Idmane per D'Orsi e Conti per Curumi, anche qui è evidente la volontà di rafforzare ulteriormente la forza offensiva della squadra. Al 75' Simoni si porta a spasso la difesa avversaria sulla sinistra e, dal fondo appoggia indietro per il tentativo di Sternini rimpallato e poi arriva la conclusione innocua di Francini. Ma, come dice il proverbio, tanto tuonò che piovve . E allora, con la squadra di casa ancora aggressiva al limite dell'area avversaria, arriva la rasoiata bassa del nuovo entrato Conti, che si insacca a fil di palo alla destra di Sequi, vanamente proteso in tuffo (83'). Grande è l'entusiasmo in tribuna e in campo per un gol atteso come una liberazione da un incubo. Gli ospiti sembrano intimoriti e, all'85', Maliqaj crossa bene da destra e altrettanto bene colpisce il pallone Lalaj, difettando però di precisione. Si prosegue fino al 95' con il Calenzano stabilmente in avanti, a concludere ancora con Simoni al 93' (para facile Sequi) e al 95' ancora con Lalaj (pallone di poco a lato). Nel prossimo turno il San Piero a Sieve osserverà il proprio turno di riposo, mentre il Calenzano farà visita al Luco. La corsa verso la salvezza continua.
ATH.CALENZANO
EVI: 6
Niente da fare sul gol di Pozzi, forse non vede nemmeno partire il pallone per l'assembramento davanti a lui, pressoché inoperoso per buona parte della gara.
BECATTINI: 6,5 Attraversa un ottimo momento e lo dimostra disimpegnandosi con sicurezza sulla fascia sinistra sia in copertura che in appoggio.
CURUMI: 6,5 Finché resta in campo fa la sua parte denotando crescente sicurezza in fase difensiva e anche negli sganciamenti in avanti (Conti: 6,5 Gioca una manciata di minuti impreziositi dal rasoterra chirurgico che vale il pareggio).
FRANCINI: 6+ Giocatore di temperamento, commette qualche errore di misura di troppo, ma fa avvertire il suo peso anche in fase conclusiva, rendendosi pericoloso in più di un'occasione.
MARULLI: 6 Rientra dopo l'infortunio patito all'Antella e riprende il suo posto al centro della difesa con risultati complessivamente positivi.
STERNINI: 6 Sostituisce di fatto lo squalificato Landolina e lo fa in maniera pienamente soddisfacente, cercando anche il colpo risolutore in avanti (non gli va bene).
MALIQAJ: 6 Prima centrocampista, poi esterno basso a destra si inserisce costruttivamente nella manovra della sua squadra, anche se poteva fare qualcosa in più al momento della conclusione.
D'ORSI: 6- Piuttosto impreciso nella misura dei passaggi è comunque un elemento che può inventare qualcosa: sfortunato in un'occasione sotto rete (70' Idmane: 6 Gioca uno spezzone in maniera semplice e comunque costruttiva).
CALABRETTA: 6- Inizia giocando al centro del tridente d'attacco e comunque svaria molto sul fronte offensivo: senza fortuna in un paio di circostanze (anche per imprecisione sua).
SIMONI: 6,5 Presente sempre quando nasce qualcosa di pericoloso in attacco: non è però letale nelle conclusioni. Nel secondo tempo imperversa e talvolta esagera nel voler arrivare in porta da solo.
GIANASSI: 6- Parte alto a destra e sembra voler spaccare il mondo. Col passare del tempo trova meno spazio e meno idee (51' Lalaj: 6 Porta qualcosa in più nel reparto offensivo).
SAN PIERO A SIEVE
SEQUI: 6,5
Sempre attento sulle conclusioni degli avversari, si esalta sulla botta di Francini a fine primo tempo.
LASTRUCCI: 6 Copre senza troppi problemi la fascia di sua competenza. Costretto ad uscire per guai fisici nel recupero del primo tempo (48' p.t. Barzagli: 6- Si piazza a destra e, nel secondo tempo, soffre non poco per l'insistenza con la quale il Calenzano aggredisce quella fascia).
BONIFAZI: 6 Prestazione tutto sommato positiva soprattutto in fase difensiva: poco presente in appoggio alla manovra.
POZZI: 6,5 E' l'elemento più vivace del centrocampo che sostiene, per la parte costruttiva, praticamente da solo. Compie qualche errore, ma ha anche il merito di trovarsi al punto giusto nel momento giusto per siglare il gol del temporaneo vantaggio (il secondo in campionato).
BENCINI: 6 La coppia dei centrali regge senza esporre la squadra a troppi rischi, ma è giornata di duro lavoro che però non spaventa certamente un tipo come lui.
FRILLI: 6 Vale anche per lui quanto detto sopra: c'è molto lavoro in quella zona e lui cerca anche qualche sortita in avanti per sfruttare i calci da fermo.
BARRACCO: 5,5 Gioca a destra ed appare spesso avulso dal gioco della squadra: ininfluente in avanti, rimedia anche un'ammonizione per un brutto fallo su un avversario.
GORI: 5,5 Dedito più a contenere che a proporre, non lascia tracce particolarmente avvertibili della sua presenza.
JORI: 6- Poco assistito si impegna comunque al massimo, ma è una giornata poco felice per un attaccante (87' Tirinnanzi: sv).
CIANFERONI: 5,5
Trotterella come esterno di centrocampo senza particolare costrutto: è il primo ammonito per un fallaccio su D'Orsi (54' Cassai: 5,5 Probabilmente non ancora al top, entra a gara in corso e non incide più di tanto).
MAENZA: 6- In gol nelle ultime due partite, si vede a sprazzi in una giornata nella quale la sua squadra esprime poco in fase offensiva, ma almeno non si tira indietro.
ARBITRO
FEDERICO COSTANTINI di LIVORNO: 6,5
A parte qualche sbavatura (anche di natura tecnica), tiene bene in mano la gara, grazie anche alla precisa collaborazione degli assistenti. Distribuisce cartellini gialli al primo accenno di tensione in campo e non deve affrontare situazioni particolarmente delicate.
Affrico-Centro Storico Lebowski 2-3

AFFRICO: Del Bimbo, Villagatti, Stella, Riccioni, Pecorai, Benvenuti, Liberati (92' Dosso), Valoriani (86' Tamburini G.), Ghaderi (71' Prosperi), Papini, Centrone (71' Vecchi A.). A disp.: Virgili, Iania, Dolfi, Silli, Conversano . All.: Tognozzi Luca
CENTRO STORICO LEBOWSKI: Galluzzo, Berlincioni, Magnelli (86' Paoli), Quadri, Frutti, Giuntoli, Calbi, Ciabatti (66' Pagni), Celentano (77' Mazzoni), Fornai, Del Pela T. (92' Geri). A disp.: Pagani, Sammicheli, Biffoli, Fantoni, Masini. All.: Gori Simone
RETI: 3' Benvenuti, 15' Del Pela T., 82' Giuntoli, 85' rig.Papini, 92' Del Pela T.
NOTE: Ammoniti Pecorai, Benvenuti, Papini, Dolfi, Prosperi, Ciabatti.


AFFRICO: Del Bimbo, Villagatti, Stella, Riccioni, Silli (40' Pecorai), Benvenuti, Liberati (92' Dosso), Valoriani (85' Tamburini), Ghaderi (70' Vecchi), Papini, Centrone (70' Prosperi). A disp.: Virgili, Iania, Dolfi, Conversano. All.: Luca Tognozzi.
CENTRO STORICO LEBOWSKI: Galluzzo, Berlincioni, Magnelli (85' Paoli), Quadri, Frutti, Giuntoli, Calbi, Ciabatti (65' Pagni), Celentano (76' Mazzoni), Fornai, Del Pela (92' Geri). A disp.: Pagani, Sammicheli, Biffoli, Fantoni, Masini. All.: Simone Gori.
ARBITRO: Leonardo Buchignani di Livorno coad. da Paparozzi di Grosseto e Loum di Massa.
RETI: 4' Benvenuti, 16' e 91' Del Pela, 83' Giuntoli, 85' rig. Papini.
NOTE: ammoniti Silli, Riccioni, Benvenuti, Papini, Prosperi e Ciabatti.



Colpaccio grigionero al Lapenta di Viale Fanti dove i ragazzi di mister Gori strappano tre punti pesantissimi dinnanzi ai molti sostenitori accorsi, come sempre, a Campo di Marte per seguire la squadra ospite. Lo spettacolo andato in scena per gran parte, se non tutta, la gara, inizia già al minuto 4 quando l'Affrico pesca immediatamente il vantaggio grazie al tapin di Benvenuti che, a seguito della parata di Galluzzo su un colpo di testa di Villagatti, è il più lesto a capire la direzione della traiettoria e ribadire in gol l'1-0 azzurro. La risposta grigionera non si fa attendere ed è Del Pela a scaldare il proprio pomeriggio con un destro dal limite che finisce non molto lontano dai pali difesi da Del Bimbo. Al 12' si rivede l'Affrico e da un bel pallone in verticale di Liberati nasce per Ghaderi la possibilità di scappare alle spalle dell'ultimo difensore per poi scavalcare l'uscita di Galluzzo con un morbido scavetto che termina sul fondo, sprecando una ghiottissima opportunità. Il pericolo scampato sveglia il Lebowski e scoccato il quarto d'ora ecco il pareggio: Celentano abbandona la posizione centrale per attaccare la profondità sulla destra e mettere in mezzo un traversone perfetto per la testa di Del Pela che, lasciato incolpevolmente solo al centro dell'area stacca di testa e fa esplodere il settore riservato ai propri tifosi. 1-1. La gara è bella e le occasioni continuano ad alimentarsi grazie alla grande mole di gioco esercitata da entrambe le compagini. E' il caso di Benvenuti, in casa Affrico, il quale trova ancora una volta il tempo giusto sul corner di Centrone per saltare più in alto di tutti ma in questa circostanza la traiettoria sfiora il palo e va sul fondo. A questo punto il match si calma, fisiologicamente, un po' e torna ad accendersi al 38' quando Centrone si prende la responsabilità di calciare dal limite impegnando Galluzzo alla parata non difficile ma insidiosa per il rimbalzo del pallone sul campo scivoloso. A chiudere la prima frazione è invece un tentativo di parte Lebowski firmato Ciabatti, il quale numero otto è bravo e fortunato nel vincere un rimpallo sul vertice dell'area per poi calciare secco sul primo palo trovando dinnanzi a sé l'ottimo intervento di Del Bimbo che si distende in una frazione di secondo e devia in corner. La parte iniziale della ripresa sembra tutt'altra partita rispetto a quanto visto nella prima frazione, sia in termini di occasioni confezionate, dove è il solo Centrone a tentare il gran gol dopo una combinazione con Papini, sia in termini di ritmi, dove il palleggio e le molte interruzioni spezzettano il dinamismo e lasciano che il cronometro raggiunga il minuto 83 senza troppe emozioni. Intaccato il numero appena citato, infatti, una terza gara all'interno della stessa, con capovolgimenti continui che iniziano proprio dal gol del sorpasso ospite. Dalla battuta di un calcio di punizione dalla sinistra infatti, Giuntoli impatta bene di testa obbligando Del Bimbo al miracolo ravvicinato, sulla respinta si precipita lo stesso difensore grigionero che da zero metri gonfia la rete per il 2-1. Neanche il tempo di esultare però perché, dopo la ripartenza da centrocampo della formazione locale, Papini anticipa il diretto marcatore sul traversone basso di Liberati dalla destra e si guadagna il calcio di rigore che lui stesso ha il compito di battere: Galuzzo intuisce la direzione ma il piazzato del numero dieci è perfetto e l'Affrico pareggia. 2-2 a cinque dalla fine. Quando tutto sembrava essere indirizzato verso un pari giusto, la formazione di casa perde un sanguinoso pallone sulla trequarti lanciando il contropiede ospite che porta Del Pela all'ingresso dell'area di rigore sul vertice destro, il numero undici alza la testa e con un destro chirurgico fulmina Del Bimbo per l'apoteosi grigionera, festeggiata da tutti i componenti tranne verosimilmente l'autore del gol che subisce l'uscita del portiere sulla propria pelle ed è costretto ad abbandonare il campo una volta ripreso il gioco. Nei minuti finali l'Affrico prova il disperato arrembaggio con palloni gettati nella mischia ma l'ermetica difesa di mister Gori permette di arrivare al triplice fischio con serenità e, soprattutto, tre punti in più da portare a casa. Per l'Affrico continua il momento negativo, una flessione in questa seconda parte di stagione che sta piano piano demolendo quanto di ottimo fatto nella parte iniziale, la quale vetta è stata occupata in maniera solitaria per quasi tutte le Domeniche.
AFFRICO
DEL BIMBO 6.5:
colpito subito a freddo al primo tiro nello specchio, si riscatta in maniera impeccabile allungandosi sul tiro di Ciabatti per deviare quel tanto che basta in corner. Sul 2-1 di Giuntoli è formidabile sul primo colpo di testa ma niente può sulla successiva conclusione da distanza ravvicinata dello stesso numero sei.
VILLAGATTI 6: schierato perno centrale nella difesa a tre, non ha molte chance per mettersi in mostra perché dalla parte opposta un vero e proprio centravanti non c'è. Si fa vedere in occasione dell'1-0 di Benveuti impegnando per primo Galluzzo con il colpo di testa che poi il portiere respingerà nella zona del marcatore.
STELLA 5: nei minuti iniziali dà l'impressione di spingere molto sulla sinistra arrivando anche al tiro in un paio di circostanze. Con il passare dei minuti però il suo raggio d'azione è sempre più basso e la crescita della formazione ospite lo costringe a difendere in maniera spesso approssimativa.
RICCIONI 5: gioca play davanti alla difesa senza però avere le caratteristiche per farsi dare palla e far girare la manovra in maniera fluida ed intelligente. Prende un'ammonizione per una netta simulazione in area Lebowski e la sua prestazione non decolla.
SILLI 5: grande difficoltà per lui sul centro-destra, posizione nella quale Celentano si getta alle spalle per trovare la profondità e puntare mettendo anche palloni interessanti. Il numero cinque perde troppi duelli individuali e forse è anche per questo che mister Tognozzi decide di levarlo addirittura prima dell'intervallo. (40' Pecorai 5.5 : gioca in una posizione non sua e in alcuni casi si vede. Cerca di rimanere lucido sugli interventi ma si perde qualche avversario in occasione dei calci piazzati).
BENVENUTI 6.5: duro e arcigno in fase difensiva, si trasforma in bomber depositando in rete una corta respinta di Galluzzo dopo appena quattro minuti. Una serie di interventi decisi portano con sé pubblico e gambe degli avversari, risultando però sempre molto freddo nelle zone pericolose.
LIBERATI 6: nel primo tempo non si vede molto, faticando in maniera esponenziale quando c'è da allargarsi per puntare e andare sul fondo. Nei minuti finali è invece uno dei migliori, offrendo a Papini il cross dal quale poi nascerà il penalty. (92' Dosso n.g.)
VALORIANI 5.5:
mezz'ala più di contenimento rispetto agli altri centrocampisti azzurri, garantisce solidità senza però mai spingersi in avanti per dare un contributo su cross e scambi offensivi. Nel secondo tempo spreca una buona opportunità calciando alto dopo una respinta sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. (85' Tamburini n.g.)
GHADERI 5.5:
lotta e discute con quasi tutta la difesa ospite ma di occasioni ne confeziona veramente poche, fatta eccezione per un paio di girate al volo che però non centrano lo specchio di parecchio. (70' Vecchi 5.5: entra per cercare gol pesanti ma, escluso un debole colpo di testa finito sul fondo, non si vede particolarmente).
PAPINI 6.5: gioca al fianco di Ghaderi galleggiando anche alle sue spalle per sfruttare eventuali spazi in campo aperto. Il Lebowski, però, rimane compatto e non gli lascia quegli spiragli sui quali può essere letale, consolandosi con la trasformazione perfetta del calcio di rigore che stava per regalare almeno un punto ai suoi.
CENTRONE 6: è forse quello che calcia più in porta in tutta la gara, impegnando spesso Galluzzo anche a parate importante. E' discutibile la posizione di partenza che lo allontana dalla porta e non gli permette, quando riesce ad arrivarci, di essere abbastanza lucido per finalizzare nel migliore dei modi. (70' Prosperi 5 : un'ammonizione appena entrato e niente più).
C.S.LEBOWSKI
GALLUZZO 6.5:
Come il collega avversario, anche lui viene freddato al primo squillo della formazione ospite, riuscendo a neutralizzare il primo colpo di testa di Villagatti ma non il secondo tentativo di Benvenuti. Successivamente chiude benissimo su Centrone e contribuisce alla vittoria dei suoi.
BERLINCIONI 6.5: grande spinta per tutto l'arco della gara, non si risparmia nel cavalcare la fascia destra anche quando Calbi non lo segue sulla sua verticale, chiudendo anche in crescendo con diagonali determinanti.
MAGNELLI 6: meno presente in fase offensiva ma sicuramente attento e concentrato su tutte le situazioni difensive. Mantiene un equilibrio tale che le discese sulla destra dell'Affrico sono sempre annullate sul nascere. (85' Paoli n.g.)
QUADRI 6.5:
diversamente da Riccioni dalla parte opposta, il numero quattro tocca una quantità infinita di palloni giostrando benissimo le alternanze tra passaggi semplici e cambi di gioco.
FRUTTI 6.5 : non è mai facile fermare la coppia Ghaderi-Papini che, con caratteristiche diverse, mettono in apprensione qualsiasi difesa. Lui ci riesce utilizzando cattiveria agonistica e tanto mestiere, proteggendo il cono della porta con tutto il corpo.
GIUNTOLI 7: formidabile sulle palle alte, disinnesca qualsiasi traiettoria mettendosi sempre bene per poi saltare con grande elevazione. All'83', come Benvenuti, sente l'odore del gol e lo trova rimanendo caparbio per ben due volte dopo la grande parata di Del Bimbo sul suo primo colpo di testa.
CALBI 6 : il capitano arriva alla sufficienza perché il Lebowski porta via tre punti ma non è lo stesso pericolo costante al quale ci ha sempre abituato. Marcato anche a uomo da Silli prima e Pecorai poi, gioca semplice senza strafare.
CIABATTI 6.5: motorino instancabile di mister Gori, lotta e riparte con grande dinamismo per arrivare spesso in zona gol. Non a caso, è sua l'occasione più ghiotta del primo tempo, calciando bene con il sinistro a chiudere, dove solamente un super Del Bimbo gli nega il gol. (65' Pagni 6 : svaria molto cambiando anche fascia per non dare punti di riferimento ed offrire freschezza ad un Lebowski un po' stanco nel finale).
CELENTANO 6.5 : come anticipato in apertura, nello scacchiere tattico risulta il punto di riferimento centrale ma sistematicamente si getta sull'esterno per creare pericoli e favorire gli inserimenti dei compagni. Suo, infatti, il grande assist dalla destra per il pareggio di Del Pela. (76' Mazzoni n.g.)
FORNAI 6.5:
dotato di grande piede, indirizza la traiettoria senza mai fare un tocco di più, velocizzando così l'azione anche quando il traffico si fa sempre più intenso. Incaricato di battere i calci piazzati, poi, regala sempre traiettorie velenosi per portieri e difensori.
DEL PELA 8: è il match-winner di giornata: messo largo a sinistra con chiari obblighi di inserimento, impiega sedici minuti per ricevere il cross di Celentano all'altezza del dischetto del rigore e trafiggere il portiere con una violenta incornata. A tempo scaduto approfitta di una mezza sbandata della difesa locale e con il destro in diagonale regala ai suoi tre punti di assoluto valore. (92' Geri n.g.).
ARBITRO
BUCHIGNANI di LIVORNO 7:
grande direzione per il fischietto livornese che, aiutato anche dai suoi assistenti, conduce una gara di prestigio senza errori e segni di cedimento in termini di attenzione.

Antella 99-Grassina 1-1

ANTELLA 99: Vadi, Grattarola, Manetti Sac. (56' Cipriani), Lanotte, Raganati, Bartolini, Tamburini G. (56' Lepri E.), Tacconi, Santucci (71' Manetti Sam.), Olivieri (84' Kortz), Merciai. A disp.: Scro, Rossi, Sormani, Aiello, Bandini . All.: Morandi Claudio
GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Travagli, Alfarano (46' Magnolfi), Tomberli, Meacci, Dini, Pierattini (77' Metafonti), Aprea (72' Manecchi), Violetta, Colasuono (46' Corsi). A disp.: Mengoni, Cerrato, Senthilkumar, Orlandi, Rossi Lottini Di.. All.: Cellini Marco
ARBITRO: Giuseppe Merlino di Pontedera
RETI: 50' Merciai, 89' Violetta
NOTE: Ammoniti Manetti Sac., Lanotte, Raganati, Merciai, Bartoli, Pierattini, Violetta, Corsi.


ANTELLA 99: Vadi, Grattarola, Raganati, Bartolini, Manetti Sacha (56′ Cipriani), Tamburini (56′ Lepri), Lanotte, Tacconi, Merciai, Santucci (83′ Manetti Samuele), Olivieri (91′ Kortz). A disp.: Scro, Rossi, Sormani, Aiello, Bandini. All.: Morandi.
GRASSINA: Bartoli, Meazzini, Tomberli, Meacci, Travagli, Dini, Pierattini (77′ Metafonti), Alfarano (86′ Magnolfi), Colasuono (74′ Corsi), Aprea (74′ Manecchi), Violetta. A disp.: Mengoni, Cerrato, Senthilkumar, Orlandi, Rossilottini. All.: Cellini.
ARBITRO: Merlino di Pontedera, coad. da Pacini di Empoli e Corsini di Livorno.
RETI: 50′ Violetta, 89′ Merciai.
NOTE: ammoniti Violetta (36′), Manetti Sacha (36′), Pierattini (44′), Bartoli (50'), Raganati (54′) e Corsi (75′).



Ma quanti saranno i rimpianti in casa Grassina a fine stagione? A furia di punti buttati via così, tanti. Potrebbero valere un campionato. I rossoverdi passano in vantaggio e poi si dimenticano di chiuderla, prestando spesso il fianco al ritorno degli avversari. Risultato? Non si vince più: accade da quattro gare ormai, una sconfitta e tre pareggi uno più amaro dell'altro. Ma il più amaro di tutti è quello del derby, una domenica gelida e piovosa in casa degli eterni rivali dell'Antella che arrivano all'appuntamento forti dei due punti di vantaggio in classifica. In palio c'è l'aria rarefatta delle vette di graduatoria, occasione ghiotta per entrambe: e ovviamente c'è anche da lottare per l'orgoglio cittadino, altrimenti Antella-Grassina non sarebbe uno dei derby più importanti di tutto il dilettantismo toscano. Formazioni: mister Morandi azzarda Merciai e Olivieri a girare intorno al punto di riferimento Santucci. Tacconi parte come mezzala. Nel Grassina Cellini opta per Travagli terzino sinistro viste le indisponibilità di Trincia e Salvini, mentre in avanti la coppia è formata da Violetta ed Aprea. In mezzo al campo si rivede Alfarano dopo i problemi fisici. Gara segnata dal forte vento e dalla pioggia: si scende subito alla guerra (sportiva, sia chiaro) soprattutto in mezzo al campo, dove progressivamente il Grassina impone i propri ritmi. All'11' Violetta ruba palla a Raganati e propone dentro per Aprea, colpo di testa alto. Risposta locale: Merciai apparecchia per Olivieri, sinistro di prima intenzione altissimo. I rossoverdi alzano il ritmo e si guadagnano una bella punizione al 20': calcia Alfarano, Vadi si accartoccia. Ben più complicato, per il numero uno di casa, è l'intervento compiuto al 25': retropassaggio horror della difesa antellese, Violetta si fionda in velocità e deve solo battere il portiere biancoceleste, abilissimo però ad allungare il piede quanto serve per impedire che il pallone si infili in rete. Solo angolo. Proprio da corner, un quarto d'ora, l'ultimo pericolo del primo tempo; sponda di Meacci, Travagli pasticcia a pochi passi dalla linea di porta e l'Antella libera in qualche modo. Nella ripresa pronti-via e passa il Grassina: conclusione di Pierattini ribattuta, il pallone schizza comodissimo nella zona di Colasuono che tenta il tiro ma in realtà fa un assist preciso a Violetta. L'attaccante rossoverde, a porta vuota, deposita lo zero a uno e poi fa partire la festa sotto il nutritissimo settore ospiti. È il momento migliore dei rossoverdi che attaccano a spron battuto per chiuderla: punizione ancora per Violetta, palla fuori. Poi Aprea scappa in velocità servito ottimamente dal centravanti ospite, ma dopo una cavalcata di trenta metri si infrange contro la resistenza di Vadi. I locali, dopo un paio di cambi, si rivedono al 69' con Olivieri che però non inquadra la porta. Il Grassina invece temporeggia, provando ad accompagnare la gara verso il triplice fischio: errore enorme, se giochi contro l'Antella. All'89' infatti Merciai, il più rappresentativo insieme a Tacconi fra i biancocelesti, si inventa una geniale percussione in mezzo alle maglie ospiti e finalizza col mancino sorprendendo Bartoli sul suo palo. Clamoroso uno a uno, delirio dei tifosi locali che si godono un pari quasi insperato. Finale thrilling: il Grassina si riversa in avanti nei cinque lunghi minuti di recupero. Corner da sinistra, Meacci stacca di testa e Vadi con l'aiuto della traversa riesce a rispondere. Sul successivo angolo incorna Magnolfi, senza fortuna per centimetri. E soprattutto, al 96', la regina delle occasioni: Violetta addomestica un buon pallone sulla trequarti e lo rovescia in avanti per il subentrato Manecchi che scatta alle spalle della difesa di casa e si invola verso lo specchio. Vede uscire Vadi, prova a sorprenderlo con un pallonetto; ma il portiere di casa è sensazionale nella risposta. Finisce uno a uno, l'Antella esulta come per una vittoria e mantiene il vantaggio di due punti in classifica. Il Grassina rimane congelato, e non per via del meteo.
ANTELLA
VADI 7.5
Provvidenziale su Violetta, allunga la gamba quel tanto che basta per mettere in corner. Niente da fare sul centro vincente dell'attaccante ospite sostanzialmente a porta vuota, ma blinda l'1-1 dicendo di no ad Aprea, al fulmineo colpo di testa di Meacci e soprattutto al tentativo di pallonetto di Manecchi. Straordinario.
GRATTAROLA 6 Operaio, tiene botta su Colasuono senza sporcarsi troppo.
BARTOLINI 5.5 Fatica a contenere Violetta; sul suo retropassaggio sbagliato per poco il centravanti ospite non fa centro. Non convince fino in fondo neanche nella ripresa: Aprea lo prende d'infilata.
RAGANATI 6 Rischia poco, intuisce che non si può andare tanto per il sottile.
MANETTI SACHA 6 Mezzo punto in meno per il troppo nervosismo: intavola più di una discussione animata e rimedia il giallo. Ma a sinistra non demerita contro Dini (56' Cipriani: 5.5 Si vede pochino).
TAMBURINI 5.5 Poco dentro il gioco, non viene coinvolto granché dai compagni (56' Lepri: 6.5 Ottimo ingresso. Mette in difficoltà la retroguardia ospite con le sue accelerazioni).
LANOTTE 6 I due metri di altezza servono a mettere ordine e a imporsi sulle palle alte: obiettivo raggiunto a sprazzi, mentre quando viene sfidato dalle trame verticali di Pierattini e Alfarano tende ad andare più in sofferenza. Poggio e buca fa.. sei.
TACCONI 6.5 Giocate scolastiche, su un campo del genere non si chiedono ricami. Accetta molto volentieri la battaglia.
MERCIAI 7.5 Galleggia fra le linee, ci mette sostanza e buona ispirazione palla al piede: questo nel primo tempo. Nella ripresa realizza i tradizionali sogni di antellese doc: un gol a tempo scaduto nel derby contro il Grassina. Peraltro, un gran gol: accelerazione palla al piede, penetrazione sul centro-sinistra, ottimo mancino (piede debole) a trafiggere Bartoli. Bastano questi fotogrammi ad incoronarlo come il migliore in campo?
OLIVIERI 5.5 Meazzini gli concede poco e anzi lo sfida apertamente sul piano fisico: e lì il numero 10 dell'Antella paga dazio. Quando potrebbe pungere col mancino da ottima posizione manda malamente fuori (91' Kortz: sv).
SANTUCCI 5.5
Soffre la buona guardia di Meacci e Tomberli, non si smarca mai (83' Manetti Samuele: sv).
GRASSINA
BARTOLI 5.5
Il sinistro di Merciai è secco e ben scoccato anche se il numero uno ospite forse viene preso leggermente fuori tempo. Poco altro da segnalare: è l'unico tiro nello specchio dell'Antella.
MEAZZINI 6 Affonda sull'out ogni volta che può, ci mette grinta e fisico. Sarebbe una prova da sufficienza piena, ma pecca di superficialità proprio nel finale, quando non trova il modo di fermare l'avanzata vincente di Merciai.
TOMBERLI 6 Molto concreto su Santucci, non rischia mai. Da rivedere però pure lui nell'occasione che porta al gol del pari: troppo morbido.
MEACCI 6.5 La forma è smagliante, niente da dire. Classe '79 ma non se ne accorge nessuno: contiene col senso dell'esperienza, si fa apprezzare anche in fase di impostazione. Sfiora pure il gol nel finale, ma sul suo colpo di testa Vadi si supera grazie anche alla traversa.
TRAVAGLI 6.5 Gioca a sinistra da adattato e non sfigura minimamente. Non gli si chiede di spingere, ma di buttare un occhio alle avanzate di Tamburini (che spinge poco) e di collaborare alla fase difensiva. Va bene così.
DINI: 6 Forse manca la sua spinta. Grattarola lo argina senza dover poi faticare troppo, e l'ex Terranuova pare intristirsi a un certo punto, fino a rallentare il proprio raggio d'azione.
PIERATTINI: 6.5 Di lotta e di governo, non ripete l'exploit offerto domenica scorsa, ma offre comunque una prova gagliarda in mezzo: è un inguaribile palla-a-terrista e non la butta volentieri. Riesce a farla viaggiare anche su un campo di patate (77' Metafonti: sv).
ALFARANO: 7
Fra i migliori nel Grassina. Torna titolare dopo i problemi fisici che lo avevano escluso della gara contro l'Affrico, governa il centrocampo con autorità invidiabile. E dire che non sarebbe neanche il terreno di gioco ideale per la sua tecnica: non se ne accorge nessuno (86' Magnolfi: sv).
COLASUONO: 6.5
Più incisivo rispetto all'ultima uscita, piuttosto opaca, contro l'Affrico. Propizia il vantaggio e si accende in un altro paio di circostanze (73' Corsi: 5.5 Un paio di punizioni e poco altro).
APREA: 6.5 Le scarpate che deve beccarsi lui forse non le prende nessuno. Ma non alza mai la voce: si alza la voce e sale approfittando del calcio di punizione conquistato. Avrebbe una chance per la gioia personale, ma Vadi lo chiude in corner. Esce dopo aver dato tutto (70' Manecchi: 5.5 Non si può discutere un ragazzo del 2002 che in stagione ha già segnato gol pesanti e al 96' del derby più importante degli ultimi anni sbaglia davanti al portiere. Sfortunato e impreciso: sognerà a lungo quell'occasione).
VIOLETTA: 7 Peccato solo per il gol sbagliato nel primo tempo. Ma sul resto ci siamo: leadership, disponibilità al lavoro sporco, apprezzabili assistenze ai compagni (imbucate per Aprea e Manecchi che non concretizzano) e la rete che sblocca la partita, forse una delle più facili della sua carriera.
ARBITRO
MERLINO di PONTEDERA: 6
Dirige con ordine una gara mai facile sul piano nervoso e ambientale: anche troppo severo in un paio di ammonizioni (soprattutto quelle a Bartoli e Corsi), ma merita la sufficienza.

Rignanese-Luco 1-0

RIGNANESE: Muscas, Casalini, Fabbri, Kuqi, Pruneti, Spiga, Molinu, Sottili, Violi (80' Ciancaleoni), Vestri M. (91' Monetti), Martino (75' Faellini). A disp.: Vestri D., Bevicini, Forni, Nety, Cardi, Degl Innocenti. All.: Lucchesi_francesco
LUCO: Brunelli, Baggiani, Arias, Sanni, Buzzigoli, Parrini (68' Calabrese), Gianassi (88' Farina), Marucelli, Trotta F., Mascherini (69' Parri), Cirillo. A disp.: Bardazzi, Rocchini, Kuka, Lukolic, Maretti. All.: Allori Daniele
ARBITRO: Leonardo Rosini di Arezzo
RETI: 83' Vestri M.
NOTE: Ammoniti Casalini, Vestri M., Sanni.


RIGNANESE: Muscas, Casalini, Fabbri, Kuqi, Pruneti, Spiga, Molinu, Sottili, Violi, Vestri Manuel, Martino. A disp.: Vestri D., Bevicini, Forni, Monetti, Nety, Cardi, Ciancaleoni, Faellini, Degl Innocenti. All.: Lucchesi.
LUCO: Brunelli, Baggiani, Arias, Sanni, Buzzigoli, Parrini, Gianassi, Marucelli, Trotta, Mascherini, Cirillo. A disp.: Bardazzi, Farina, Rocchini, Kuka, Lukolic, Maretti, Parri, Calabrese. All.: Allori.
ARBITRO: Rosini di Arezzo, coad. da Furiesi di Empoli e Sordi di Firenze.
RETE: 83' Vestri Manuel.



Vince chi sa aspettare più a lungo l'episodio. Soprattutto in una domenica contraddistinta dall'agonismo e da una fisicità esasperata, a causa del meteo avverso che sa solo gettarti addosso secchiate d'acqua e folate gelide di vento. A Rignano il campo diventa quello che è, i biancoverdi padroni di casa devono riscattare l'amarissima sconfitta incassata in rimonta col San Piero a Sieve e per farlo affrontano l'agguerrito Luco che vorrebbe riaprire il discorso playoff. Ma si viaggia su ritmi non troppo esaltanti: la gara si riassume più che altro in una lunga fase di studio da una parte e dall'altra, dominata da fisicità e ricerca delle seconde palle, da tentativi di sfruttamento delle palle inattive e portieri quasi inoperosi. Nulla pare poter cambiare anche nella ripresa, quando le due compagini allentano progressivamente la presa sul match e i minuti scorrono piano piano verso il triplice fischio del signor Rosini di Livorno. Ma poi arriva l'episodio che ribalta gli equilibri del match: a sette minuti dal 90' una bella punizione di Manuel Vestri sorprende Brunelli e va a insaccarsi, mandando in estasi il tifo della Rignanese. I biancoverdi esultano per un gol a dir poco vitale in termini di classifica e poi proteggono nei caldi minuti finali. Finisce così, col corto muso dei ragazzi di Lucchesi che strappano una vittoria d'oro.

A.g. Dicomano-Quarrata Olimpia 2-2

A.G. DICOMANO: Maionchi, Paggetti M., Bianchi, Carnevale, Reggioli, Nencioli, Fabbri, Fedele (85' Beraldi), Marrani, Gori, Fantoni (70' Faye). A disp.: Ioanna, Bacocci, Batignani, Caselli, Caramelli, Pantiferi, Paggetti L. . All.: Tortelli Giovanni
QUARRATA OLIMPIA: Nincheri, De Felici (86' Mariotti), Dragomanni, Cortonesi, Venturi, Rocchetti (85' Bonechi), Poggiani (64' Bonfanti An.), Borselli (71' Del Bianco), Lava, Bonfanti Al., Doumbia M.A. (82' Vigoroso). A disp.: Vegni, Corsini, Pagnini, Pratesi. All.: Agostiniani Riccardo
ARBITRO: Nicola Mascelloni di Grosseto
RETI: 47' Marrani, 75' Faye, 80' Lava, 92' Vigoroso
NOTE: Ammoniti Bianchi, Reggioli, Nencioli, Marrani, Cortonesi, Venturi.


A.G. DICOMANO: Maionchi, M. Paggetti, Bianchi, Carnevale, Nencioli, Reggioli, Fabbri, Fedele (84' Beraldi), Marrani, Gori, Fantoni (70' Fayé). A disp.: Ioanna, Bacocci, Batignani, Caselli, Caramelli, Pantiferi, L. Paggetti. All.: Tortelli.
QUARRATA OLIMPIA: Nincheri, De Felice (84' Mariotti), Dragomanni, Cortonesi, Venturi, Rocchetti (82' Bonechi), Poggiani (63' Andrea Bonfanti), Borselli (71' Del Bianco), Lava, Alessandro Bonfanti, Doumbia (81' Vigoroso). A disp.: Vegni, Corsini, Pagnini, Pratesi. All.: Agostiniani.
ARBITRO: Mascelloni di Grosseto, coad. da Quartararo di Firenze e Ferretti di Pistoia.
RETI: 46' Marrani, 75' Fayé, 77' Lava, 92' Vigoroso.



A.G. DICOMANO
MAIONCHI: 5
Decisivo l'errore di valutazione che al 92' consente a Del Bianco di servire a Vigoroso il pallone del definitivo 2-2.
M. PAGGETTI: 6 Viene scelto come 2003 titolare dal tecnico di casa Tortelli. A conti fatti non demerita e vale la sufficienza.
BIANCHI: 6 Gara su livelli sufficienti per il difensore ex Sangiovannese e Fortis Juventus, che non concede più di tanto.
CARNEVALE: 6,5 Al rientro, nel primo tempo va vicinissimo alla rete ma è sfortunatissimo: colpisce due legni in appena 3'.
NENCIOLI: 6,5 Guida la difesa dei padroni di casa e concede poco per larghi tratti di una sfida salvezza che è molto delicata.
REGGIOLI: 6 E' autore di una prestazione sufficiente in una retroguardia dicomanese che è ancora priva di Pantiferi.
FABBRI: 6,5 Viene schierato dal 1', sostituendo di fatto l'infortunato Nardoni nell'undici titolare. Si fa valere.
FEDELE: 6 Gara sufficiente nel centrocampo dei locali per l'ex della Fortis Juventus, che viene avvicendato nelle battute
finali. 84' Beraldi: 5 Gioca pochi minuti, ma ha l'occasione che poteva valere il 3-1: la spreca malamente.
MARRANI: 7 E' il punto di riferimento dell'attacco dicomanese. Ha anche il merito di sbloccare il risultato in avvio di ripresa.
GORI: 6 Torna in campo dopo lo stop prima del discusso derby contro il Luco. Prova sufficiente nello schieramento di Tortelli.
FANTONI: 6 Viene sostituito alla metà della ripresa dopo una prestazione nel complesso sufficiente. 70' Fayé: 6,5 Entra in campo e poco dopo si produce in uno spunto personale che vale il raddoppio dei padroni di casa.
QUARRATA OLIMPIA
NINCHERI: 6
Non è perfetto in occasione del gol del vantaggio dei locali. Per il resto gestisce le situazioni senza problemi.
DE FELICE: 6,5 E' il più giovane dei suoi (classe 2004), ma si rivela uno dei migliori fino a quando rimane sul terreno di gioco. 84' Mariotti: sv In campo per pochi minuti.
DRAGOMANNI: 6 Incontro sufficiente nel proprio settore per l'esperto difensore con un passato con Firenze Ovest e Lampo.
CORTONESI: 6,5 L'ex del Montemurlo si rende protagonista di una buona prova nello scacchiere presentato dal Quarrata Olimpia.
VENTURI: 6 E' uno dei tre elementi in quota schierati da mister Agostiniani. Nel complesso si fa trovare pronto in ogni frangente.
ROCCHETTI: 6 Si disimpegna con esiti soddisfacenti nello schieramento presentato dalla compagine ospite. 82' Bonechi: sv Gioca per una decina di minuti.
POGGIANI: 6 Rimane sul terreno di gioco per poco più di un'ora, svolgendo il proprio compito con discreti risultati. 63' Andrea Bonfanti: 6 Gioca la seconda parte della ripresa senza demeritare.
BORSELLI: 6 Gara sufficiente, esce quando la squadra pistoiese è in svantaggio di una rete. 71' Del Bianco: 6,5 In campo per una ventina di minuti, serve il pallone che vale il 2-2.
LAVA: 6,5 Ex di turno, ha lasciato l'Alleanza Giovanile Dicomano nel mercato invernale anche dopo un infortunio che lo aveva bloccato. Segna la rete che al 77' riapre una sfida indirizzata.
Alessandro BONFANTI: 6,5 Riesce a garantire un apporto significativo alla formazione guidata da mister Agostiniani.
DOUMBIA: 6 Dà il proprio contributo e sfiora la rete, che viene vanificata da una pozzanghera su un terreno di gioco difficile. 81' Vigoroso: 6,5 Viene inserito poco dopo il 2-1 e segna la rete del pareggio all'ultimo pallone utile.
ARBITRO
MASCELLONI di GROSSETO: 6,5
Direzione di gara nel complesso sufficiente, non viene chiamato a prendere decisioni difficili.
L'Alleanza Giovanile Dicomano viene ancora una volta rimontata sul proprio campo: questa volta il Quarrata Olimpia strappa un pareggio per 2-2 nella sfida che metteva di fronte le ultime due della classifica. Nel primo tempo nessuna rete, ma per i mugellani si registrano una traversa (35') e un palo (38'), entrambi colpiti da Carnevale. La ripresa è vibrante e ricca di gol. Al 47' Marrani sfrutta un'indecisione tra portiere e difensore per segnare l'1-0. Poi un tiro di Doumbia, frenato dal campo pesante, viene liberato sulla linea. Al 75' il nuovo entrato Fayé raddoppia al termine di un'azione personale. Al 77' l'ex Lava riapre subito la sfida con una bella rete. Poco prima dello scadere il nuovo entrato Beraldi spreca l'occasione del possibile 3-1 per i padroni di casa. Al 92' due nuovi entrati confezionano il 2-2: Del Bianco riesce a crossare (dopo che il portiere Maionchi ha battezzato il pallone sfilare sul fondo) e Vigoroso insacca di testa. Per la squadra di Tortelli un'altra gara ben interpretata che non ha portato i tre punti per alcuni errori di troppo.