RETI: Sparaccio, Carlevaro, Smecca, Kadriu, Davini

RETI: Guizzunti, Marchese, Felago, Felago, Brunetti, Burresi, Parenti, Parenti, Parenti
È una gara movimentata, ricca di gol ed emozioni quella alla quale danno vita Arezzo e Pontedera; i locali la vincono nettamente aggiudicandosi i primi tre tempi e staccando la spina soltanto un po' nell'ultimo, quando i granata - che non sono mai usciti dalla partita - hanno una buona reazione e riducono due volte le distanze, uscendo dal campo con un passivo legittimamente meno severo. I padroni di casa partono forte, anzi fortissimo e chiudono i primi venti in vantaggio per tre reti a zero, grazie a quelle di Guizzunti, Marchese e Felago, quest'ultimo sigla poi l'unico gol amaranto e in generale della ripresa, mentre nella terza frazione, dopo i gol di Burresi e Brunetti, spazio per quello di Salvini per gli ospiti, che si aggiudicano poi l'ultimo quarto di gara grazie a una buona prestazione, approfittando del calo degli avversari, e trovando altre due volte la via della segnatura, trascinati da Luongo autore di una doppietta. Il primo gol del match lo firma come detto Guizzunti, con un bell'inserimento sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Pregevole anche la rete di Brunetti, che si fa trovare ben appostato sul secondo palo sempre in occasione di un corner e insacca al volo col mancino. Da segnalare poi ovviamente la doppietta di Felago, che realizza un gol, il primo dei due, davvero molto bello, evitando un avversario con una gran giocata in dribbling e poi scaricando in rete una conclusione potente e precisa che non lascia scampo all'estremo difensore avversario.
Calciatoripiù: Felago (Arezzo); Luongo (Pontedera).

RETI: Lucarelli, Innocenti, Ciappi, Chbani, Merkaj
Un Pisa in grande spolvero, capace di dimostrarsi solidissimo in difesa per gran parte della gara e molto ispirato in fase di finalizzazione del tanto gioco prodotto, supera con un netto quattro a uno la Virtus Entella fra le mura amiche. La gara dei padroni di casa inizia al meglio perché perfetto è il loro approccio alla stessa, tanto che dopo appena due minuti Lucarelli riceve palla in zona tiro e non ci pensa su due volte gonfiando la rete avversaria. Il primo tempo scorre via abbastanza combattuto ma tutto nel segno del Pisa che, dopo averci provato insistentemente, trova il raddoppio al 18' quando Lucarelli serve un assist al bacio a Innocenti, che non perdona. Nel secondo tempo i valori in campo si fanno ancor più equilibrati e si segnalano poche occasioni su entrambi i fronti, anche se sono ancora i nerazzurri a rendersi più insidiosi con un paio di conclusioni di Dinelli dalla media distanza che non centrano per poco il bersaglio. Il Pisa ritrova lo smalto giusto nel terzo tempo, quando Ciappi devia in rete un corner ben battuto da Ferrari, calando il tris. Poco dopo Chbani recupera un buon pallone in mezzo al campo, penetra palla al piede nel mezzo alla difesa avversaria e supera anche il portiere. Dopo avere dominato i tre quarti di gara nell'ultimo tempo i locali concedono qualcosa al ritorno degli avversari, anche se in avvio sono ancora i ragazzi di Cervelli a rendersi pericolosissimi con Cuciniello prima e Dinelli poi. Poi il giovanissimo classe 2014 Merkaj trova la via del gol con un ottimo spunto palla al piede sulla fascia destra, rendendo meno amaro il passivo finale per gli ospiti.
Calciatoripiù: Ciappi, Corsoni (Pisa).

RETI: Mancini, Mancini, Lapini, Di Nuzzo, Di Nuzzo, Di Nuzzo, Di Nuzzo, Leotta, Zuliani, Ricci, Salcedo, Malave

Al 40', è perfetto equilibrio, sul vertiginoso esito dei primi due tempi, quindi sul 4-4; nella seconda parte di gara, solo viola. Tanto viola. La Fiorentina travolge per 8-4 il Genoa nel pirotecnico scontro diretto ad alta quota contro i rossoblù. Due collettivi magnifici, ricchi di individualità, si sfidano al Viola Park e i primi 20' dicono viola: Di Nuzzo inizia il proprio ennesimo show personale aprendo le marcature, seguito poi dal compagno Lapini, ma gli ospiti restano in corsa con la rete di Malave. Nella ripresa il Genoa sale in cattedra e, nonostante la rete di Mancini per i locali, i tre gol rossoblù (Salcedo, Zuliani e Leotta) fanno sì che a metà gara, come detto, si sia in parità. Poi, spazio al terzo tempo. Quello in cui si scatena Di Nuzzo, che firma il 5-4 correggendo in rete di testa un assist di Palumbo. Poi si ripete, stavolta con un diagonale in girata che bacia il palo e finisce in rete; la quarta rete personale, quella del 6-4, arriva con una spaccata volante in anticipo sul portiere, sugli sviluppi di un cross di Lapini. Nell'ultimo parziale ci si attende la reazione degli ospiti, ma la Fiorentina legittima fino in fondo la vittoria andando ancora in gol con Leotta e Mancini.

RETI: Panessidi, Pavoletti, Perretta, Rovini, Panessidi
I dieci gol messi a segno dalle due squadre la dicono lunga sull'elevato tasso di spettacolarità di questo incontro, e anche sul modo a viso aperto e senza tanti tatticismi con cui le due squadre hanno interpretato il match. Il Livorno ancora una volta mette in campo quella grinta e quel carattere che risultano decisivi, facendo sua la vittoria. Scorrono tutti in bilico e si concludono con vittorie di misura i quattro tempi e durante i primi due i padroni di casa sono protagonisti, mentre la Carrarese non demorde e la spunta nel terzo parziale senza però riuscire a rientrare in partita fino in fondo ma lasciando il campo a testa altissima. Apre le danze Panessidi con un gran colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi spazio per il secondo gol dei locali su calcio di rigore, a segno Perretta che ribadisce in rete precedente tiro di Panessidi respinto dal portiere. Da segnalare anche il tap-in di Rovini che ribadisce in rete una punizione di Fiorentini, che aveva sbattuto contro la traversa, il bel contropiede che porta al gol Sicilia, la gran conclusione da fuori area di Pavoletti e il sigillo finale di Panessidi (doppietta per lui). Agliano, Masseglia e la doppietta di Giorgini completano il quadro dei marcatori per gli ospiti.