Serviva un punto, alla fine ne sono arrivati tre a sancire un trionfo ormai annunciato da settimane, mai di fatto in discussione (zero sconfitte fin qui) e adesso divenuto realtà. Ora anche la matematica incorona la Settignanese, che trionfa nel girone D regionale con quattro giornate di anticipo e si prende il pass per il prossimo campionato Allievi élite. La certezza della vittoria arriva nello scontro diretto col San Miniato seconda forza del campionato, battuto 1-0 allo stadio Valcareggi grazie al sigillo su rigore di capitan Lotesto. Inizia il match e già nei primi minuti si capisce che sarà una partita tutt'altro che facile per le due squadre. Al 4' il primo squillo è dei padroni di casa: Pierguidi ci prova con un tiro sporco che Valacchi para senza problemi. Due minuti dopo ecco la risposta del San Miniato: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Cavese colpisce di testa fuori di poco. Al 9' la partita si sblocca: viene concesso un calcio di rigore alla Settignanese per un fallo in area su Linares, capitan Lotesto s'incarica della battuta e non sbaglia. È l'1-0 rossonero. La reazione del San Miniato non tarda ad arrivare, al 12' Nencini conclude una buona azione neroverde con un tiro dal limite dell'area che esce sopra la traversa. I ragazzi di mister Fani non riescono a fare gioco, al 27' sempre Nencini conclude forte in porta, Brilli salva rifugiandosi in calcio d'angolo. Da questo momento in poi la partita rimane molto equilibrata e non si segnalano azioni significative nelle due aree fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa i ragazzi di mister De Nisco partono forte, al 50' ci prova ancora Nencini, ma il portiere rossonero è attento. Lo stesso numero 7 neroverde si ripete poi altre due volte, con due tiri al 58' e al 64', senza però riuscire a trovare la porta. La Settignanese risponde al 75' col neoentrato Tosi con un tiro da fuori area che esce sopra la traversa. La partita è molto fisica e nessuna delle due squadre riesce a finalizzare. I minuti trascorrono, la Settignanese vede la fine della partita e, con questo risultato, la vittoria del campionato sempre più vicina. Dopo quattro minuti di recupero il triplice fischio dell'arbitro dà il via alla festa rossonera, la Settignanese con questa vittoria si laurea campione del girone D con 16 punti di vantaggio sulla seconda ed entra di diritto nella storia rossonera con la conquista del campionato Allievi élite. Calciatoripiù : difficile trovare un migliore in campo per la Settignanese, protagonista in toto di una stagione superlativa; per il San Miniato in evidenza Nencini .
Il Figline batte la Sinalunghese e conquista tre punti fondamentali per l'accesissima corsa al Torneo Regionale. Questo nonostante a passare in vantaggio siano gli ospiti, con un calcio di punizione da centrocampo scodellato in area dove Minocci, tutto solo, salta e incorna alle spalle di Brogi. I padroni di casa tuttavia non demordono e prima dell'intervallo acciuffano il pareggio grazie a Buccianti, che raccoglie un pallone allontanato dalla difesa e dal limite dell'area conclude al volo realizzando un gol bellissimo. Nella ripresa entrambe le squadre vanno alla ricerca del gol vittoria, e lo trova il Figline con un colpo di testa di Rotesi sugli sviluppi di un calcio da fermo. Finisce dunque 2-1 per la squadra di Nocentini, che si avvicina proprio alla Sinalunghese. Dal quarto all'ottavo posto corrono soltanto due punti: le ultime quattro giornate saranno decisive in chiave coppa. Calciatoripiù : Vigni , Buccianti e Rotesi (Figline). De Dominicis , Minocci e Cavaletta (Sinalunghese).
Dopo un periodo complicato in campionato, la Rondinella ritrova finalmente il sorriso con una vittoria convincente. La squadra di mister Carè scende in campo determinata e compatta, dimostrando fin dai primi minuti una voglia di riscatto che alla fine farà la differenza contro il Valentino Mazzola. Gli ospiti cercano di opporre resistenza con alcune iniziative offensive, ma la difesa della Rondinella risponde sempre con solidità. Benedetto in particolare prova a impensierire la retroguardia biancorossa, ma viene fermato prima da Bottai e poi dal portiere Donatti, che neutralizza anche una sua punizione. La prima occasione concreta per la Rondinella arriva al 24', quando un passaggio verticale di Ciancia per Bottai viene intercettato da Cupi. Ma è solo questione di tempo prima che i padroni di casa trovino la via del gol. Un minuto più tardi, infatti, Ghazal porta in vantaggio la sua squadra su assist di Barzagli. Il Mazzola prova subito a reagire con un tiro insidioso di Giubbi, ma senza successo. Anche la Rondinella sfiora il raddoppio prima con un tiro di Vari, che si stampa sulla traversa, e poi ancora con Ghazal, che manca di poco il bersaglio. Sul finale del primo tempo, Mannori salva il risultato respingendo un pericoloso calcio di punizione di Melani. Tuttavia nel recupero, al 47', è ancora Ghazal a colpire con un gran tiro su assist di Valleri, portando la Rondinella sul 2-0 prima dell'intervallo. Nella ripresa il Mazzola prova subito a riaprire il match con un tiro di Landi, ma Donatti risponde presente. Le due squadre continuano a battagliare con diverse azioni offensive fino all'85', quando la Rondinella cala il tris: Valleri segna su assist di Ghazal, chiudendo virtualmente la partita. Nonostante il punteggio sfavorevole gli ospiti non si arrendono e, appena due minuti dopo, trovano il gol con Piroli, che riaccende le speranze del Mazzola. Nel recupero, però, arriva il colpo di grazia: Deaconescu colpisce il palo, sulla respinta è ancora Ghazal a farsi trovare pronto siglando la tripletta personale e chiudendo definitivamente i giochi sul 4-1. La Rondinella conquista tre punti fondamentali con una prestazione solida e corale. La difesa, composta da Cheloni, Titi, Bottai e Mannori, ha saputo contenere le offensive avversarie, garantendo sicurezza e compattezza per tutta la partita. Un plauso speciale va a Ghazal, autore di una tripletta straordinaria che ha trascinato la squadra al successo. Dall'altra parte il Mazzola esce sconfitto ma con l'onore delle armi, avendo combattuto fino all'ultimo minuto senza mai arrendersi. Calciatorepiù : Ghazal (Rondinella Marz.).
Il Bibbiena si ferma nuovamente dopo il successo in casa dell'Atletica Castello, prosegue invece decisa la risalita dell'Arezzo Academy, che espugna lo Zavagli con un convincente 4-0 e si riavvicina alle posizioni che vogliono dire Torneo regionale. Mister Mannelli recupera qualche calciatore rispetto alle ultime uscite, l'Arezzo Academy parte subito fortissimo e dopo una manciata di secondi (esattamente sedici) riesce a sbloccare la partita: battuto il calcio d'inizio, gli amaranto fanno girare bene palla, Casini serve Rosi, che invita poi Baglioni, che approfitta di un'indecisione locale e, lanciato a rete, gira il pallone ad Arcangioli, che di sinistro firma l'immediato 0-1. Il gol lampo dà grande forza all'Academy, che con un buon palleggio riesce a tenere in mano l'iniziativa, e poi al 24' raddoppia. L'azione dello 0-2 vede protagonisti ancora Arcangioli e Baglioni: il primo sulla sinistra serve il secondo, che crossa poi in mezzo per il colpo di testa vincente di D'Aniello sul secondo palo. Due minuti dopo ecco anche lo 0-3 amaranto, ed è un gran gol: giropalla ospite da destra a sinistra sull'asse Rosi-D'Aniello, quest'ultimo lancia lungo per Baglioni, che vede il portiere in uscita e in spaccata, di esterno destro, lo supera con un delizioso pallonetto che finisce in rete. La partita si fa sempre più in salita per il Bibbiena, che ha il merito però di non mollare e prova a rifarsi sotto alla ricerca del gol per riaprire la partita. L'occasione più ghiotta per l'1-3 la costruisce Rosadini, appena entrato: dalla destra stoppa il pallone e tenta la conclusione in porta, trovando la decisiva deviazione di Liistro, che manda fuori a fil di palo (35'). L'ultimo squillo del primo tempo è però ancora dell'Arezzo Academy, vicino al quarto gol con Lawson, che prende palla a centrocampo, vince due contrasti e conclude a botta sicura: Frosini si supera con una gran parata in due tempi nei pressi della linea di porta (qualche protesta amaranto nell'occasione, ma per l'arbitro il pallone non è entrato). All'intervallo con tre gol di vantaggio, nella ripresa l'Arezzo Academy gestisce sempre bene, costruendo altre buone opportunità in area avversaria. Ancora Lawson va via bene sulla sinistra e conclude in porta, trovando l'opposizione col piede da parte del portiere. Cinque minuti più tardi Rosi supera un paio di avversari sempre sulla sinistra e tenta la conclusione, calciando però troppo sul portiere. Sul fronte opposto il Bibbiena prova a pungere in ripartenza, pericoloso in particolare con un paio di spunti dalla destra di Rosadini e in un'occasione con Renaiolini, ma senza riuscire a incidere. L'Arezzo Academy resta sempre in controllo, si fa ancora pericoloso in un paio di occasioni e poi allunga sullo 0-4. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Arcangioli, sul secondo palo Scatizzi stoppa il pallone di petto e al volo conclude col destro fuori. Poco dopo ancora Arcangioli ci prova dalla distanza in un paio di occasioni, ma senza riuscire a concretizzare. Lo 0-4 arriva intorno al 70' su un calcio di rigore molto discusso, concesso sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Scarpini: dal dischetto Lawson trasforma fissando il punteggio finale. Finisce di fatto qui la sfida di Bibbena: l'Arezzo Academy centra la dodicesima vittoria stagionale e sale a quota 41, agganciando la Sangiovannese. Arriva invece il secondo netto k.o. consecutivo in casa per il Bibbiena che, superato dal Casentino, scivola nuovamente al quartultimo posto, agganciato dall'Isolotto. Calciatoripiù : nell'ottima prova di tutto l'Arezzo Academy spiccano Scatizzi, Arcangioli, D'Aniello e Baglioni .
Il Casentino Academy trova conferme tra le mura amiche e fa un altro passettino in avanti nell'accesissima corsa salvezza che coinvolge il girone D. Tra le mura amiche di Soci, i ragazzi di Pesce superano 4-0 l'Atletica Castello, allungando a cinque la striscia di risultati utili consecutivi (tre pareggi e due vittorie). Il settimo successo stagionale permette ai gialloverdi di salire a quota 28, staccando lo Sporting Arno e superando in un colpo solo Isolotto e Bibbiena, salendo dunque al sestultimo posto. Allo stesso tempo il diciottesimo k.o. stagionale condanna un rimaneggiatissimo Castello alla matematica retrocessione. Come evidenzia bene il punteggio finale, non c'è stata grande partita: il Casentino ha preso fin da subito in mano le redini dell'incontro, macinando gioco e occasioni da gol, portandosi in vantaggio già dopo pochi minuti. Al 3' infatti Renzetti, nell'area piccola, firma subito l'1-0 con una conclusione di piatto alla destra del portiere. Il Casentino insiste e poco dopo va ancora vicinissimo al gol in altre occasioni. Ben imbeccato da Acciai, Vignali da due passi fallisce un'opportunità davvero ghiotta; così come subito dopo Cipriani, anche lui da buona posizione. Lo stesso numero 9 si ripete poi due volte (in un'occasione non riesce a concludere, nell'altra calcia fuori di poco a tu per tu col portiere); nel mezzo anche Manni ha una buona chance, anche lui in area, fermato questa volta da Masini. Lo stesso portiere biancoverde si ripete poi poco dopo, compiendo un grande intervento su un tiro a botta sicura di Renzetti: riesce a togliere il pallone da sotto la traversa, tenendo così il punteggio sull'1-0. Il Castello fatica a scuotersi, arriva al tiro intorno al quarto d'ora ma senza creare grossi grattacapi a Pollio, che para senza troppa difficoltà. Il Casentino spinge alla ricerca del raddoppio e dopo altri tre tentativi di Cipriani, dei quali due su invito di Acciai, riesce a trovarlo. Il 2-0 nasce ancora su un ottimo spunto di Acciai, questa volta per Manni, che dal limite dell'area conclude forte e angolato: il pallone picchia sul palo e poi finisce in rete per il raddoppio gialloverde. Sempre nel primo tempo si registrano poi altri due buoni tentativi locali: un tiro di Mattesini dal limite dell'area parato dal portiere con un buon intervento e un altro tentativo di Cipriani. Nella ripresa il match si sviluppa sulla falsariga del primo tempo: il Casentino controlla bene il vantaggio e continua a spingere alla ricerca di altri gol per sigillare definitivamente i tre punti. Subito al 50' Vignali ci prova col sinistro trovando l'opposizione del portiere, poi arrivano il 3-0 e anche il 4-0. Il tris lo firma ancora Renzetti, pronto a raccogliere il pallone a centro area dopo una respinta di un difensore su un cross dalla destra di Acciai e a piazzarlo in rete di piatto. Il poker nasce invece sugli sviluppi di un calcio d'angolo: cross di Orlandi e colpo di testa vincente in area di Collacchioni. Nel finale si registrano poi altre due buone occasioni locali: nella prima, su invito di Orlandi, Agnoletti viene fermato in fuorigioco (discusso), nella seconda è bravo il portiere a opporsi a una conclusione di Izzo nell'area piccola. Finisce qui la partita: il Casentino vince e continua la rincorsa alla salvezza. Calciatoripiù: Acciai, Renzetti (Casentino Ac.).
Il derby delle città medioevali tra San Gimignano e Monteriggioni se lo aggiudica la squadra turrita, in seguito di una partita tirata, disputata tra due formazioni che non volevano perdere. I neroverdi sfatano così quello che ormai da almeno un triennio era diventato un tabù, aggiudicandosi, in rimonta, la gara con i cugini del Monteriggioni. Parte subito forte la formazione di mister Secci, che nei primi dieci minuti ha già due ghiotte occasioni per passare in vantaggio. Al secondo minuto Buti, ottimamente lanciato da Bonora, viene anticipato da Cinelli al momento del tiro. Al 7' Pratesi si mette in proprio e dal limite dell'area tira alla sinistra di Billi che, con un balzo, devia il pallone sulla traversa; sulla respinta gli avanti locali non sono svelti nel ribadire in rete. Dopo la fiammata iniziale, i padroni di casa subiscono le folate degli avanti ospiti. Al 17' Selis, a tu per tu con il portiere locale, calcia fuori; tre minuti più tardi ancora Selis da favorevolissima posizione costringe Nencini a deviare in angolo. Al minuto 22 l'ex Busciolano s'invola verso la porta neroverde defilandosi oltremisura e calciando a lato. Il finale della prima frazione di gioco è ancora di marca sangimignanese con una sgaloppata di Giachi sulla fascia destra; il suo cross viene solamente sfiorato da Bonora di testa da ottima posizione. In apertura di secondo tempo ecco l'episodio che cambia il risultato e che forse fa anche salire la voglia dei locali di portare a casa l'intera posta. A seguito di un retropassaggio, il successivo rinvio di Nencini sbatte su un compagno per arrivare, poi, sui piedi di Giardinelli che, secondo il direttore di gara, viene toccato in area sancendo così il penalty per gli ospiti. Sul dischetto si presenta Selis che, freddo come il sale, spiazza l'estremo difensore locale portando la formazione di Bianchi in vantaggio. Il San Gimignano reagisce, alza il baricentro e affronta l'incontro con una diversa intensità e determinazione, sfruttando soprattutto alcuni calci da fermo. Al minuto 53, sugli sviluppi di un corner, Buti incorna e, come all'andata, trafigge la porta di Billi. I neroverdi aumentano la pressione e a mezz'ora dal termine si rendono ancora pericolosi: Buti serve in area l'accorrente Thiam, che costringe ancora Billi a un intervento risolutore. Il numero uno ospite non può nulla però al 67' quando, a seguito dell'ennesimo corner battuto dalla formazione turrita, il pallone finisce sui piedi di Vada, che spara il pallone dentro la porta del Monteriggioni, forse con una deviazione, portando così la propria formazione in vantaggio. Gli ultimi venti minuti sono una continua ricerca della rete del pareggio da parte degli ospiti, che, a onor del vero, non sono nemmeno tanto fortunati: al minuto 71 un fendente di Mearini si stampa sulla traversa e sulla ribattuta Selis manda malamente fuori. Sul finire ancora Selis si fa intercettare prima da Nencini e poi da Di Biasi. Dopo il triplice fischio finale è festa tra i locali per una vittoria nel derby che ormai mancava da troppo tempo. Calciatoripiù : nel Monteriggioni Dattilo, Mearini e Billi , mentre per il San Gimignano Scialabba, Di Biasi e Vadi .
Si chiude in parità uno dei derby del Valdarno del girone, decisivo in ottica primi cinque posti. Ed è un pareggio che fa più male ai padroni di casa della Sangiovannese, anche per com'è andata la partita e per il momentaneo doppio vantaggio conquistato. Partono meglio i padroni di casa, con una punizione insidiosa di Brogi e un colpo di testa di Fabbri terminato alto da calcio d'angolo. Risponde poi il Terranuova Traiana, con ripetuti cross allontanati dalla difesa avversaria; su una di queste respinte si avventa Badii, che però calcia altissimo. Al 21' arriva il vantaggio della Sangiovannese: Brogi batte una punizione dalla tre quarti campo in direzione di Fralli, che poi mette in mezzo in area di rigore trovando il colpo di testa vincente di Boccarini. E i ragazzi di Tavanti continuano a rendersi pericolosi con qualche mischia in area, ma l'attenzione della retroguardia del Terranuova e qualche intervento di Corvino evitano il raddoppio. La ripresa inizia con lo stesso copione e la Sangiovannese sfrutta il momento: su respinta corta della difesa ospite Boccarini si fa trovare pronto, entra in area e realizza il 2-0. Da questo momento inizia la reazione d'orgoglio del Terranuova, che prima si rende insidioso su punizione con Riviello (che calcia male) e poi dimezza lo svantaggio al 47': da cross in area, il colpo di testa di Meini libera Attili che mette dentro. Poco dopo la Sangiovannese non sfrutta un bel contropiede, con Lincoln che fa i conti con la difesa avversaria e perde il possesso. Al minuto 16 del secondo tempo, creando ancora una volta un pericolo da palla inattiva, il Terranuova pareggia grazie al tocco di testa di Macconi all'angolino basso. L'assalto finale è tutto della Sangiovannese, che si rigetta in avanti alla ricerca di un nuovo vantaggio. Prima Boccarini serve Fabbri, che però calcia a lato; poi Campaioli, subentrato, si fa parare la conclusione da Corvino. Nel mezzo, una punizione per il Terranuova battuta da Badii, che colpisce il palo esterno. Gli ultimi tentativi dei padroni di casa portano a un nulla di fatto, così l'arbitro fischia la fine. La sconfitta del San Miniato porta gli ospiti a -1 dal secondo posto. La Sangiovannese, invece, subisce il doppio sorpasso di Figline e San Gimignano, nonché l'aggancio da parte dell'Arezzo Academy.
Poco importa che ci si giochi la vittoria di un campionato, una salvezza o semplicemente un piazzamento d'onore. Sporting Arno - Isolotto è uno di quei classici intramontabili che riportano alla mente epiche disfide disputate da ragazzi che poi sono arrivati anche a calcare palcoscenici importanti. Ed è pure riduttivo definirlo derby, visto e considerato che ogni qual volta rosanero e biancorossi incrociano i loro destini sul rettangolo verde, viene scritto un nuovo appassionante capitolo di storia del calcio giovanile. Come poteva, dunque, rappresentare la proverbiale eccezione che conferma la regola questa sfida che metteva in palio punti di fondamentale importanza in chiave salvezza? Impossibile, vero? E così, come si conviene, sul rinnovato sintetico di Badia a Settimo i ragazzi di Mugnai e quelli guidati dalla coppia più bella di Via Pio Fedi Pippo Pastorelli - Mattia Maurello, hanno dato vita a novantasei minuti di gioco ricchissimi di pathos ed emozioni. Un match d'altri tempi, terminato sul tre a tre, che valicando più volte il confine fra realtà e leggenda, ha regalato ad entrambe le compagini un punto che smuove la classifica ma che lascia pure in eredità una bella sorsata di cocente rimpianto. Mastica amaro un Isolotto che deve migliorare sul piano gestionale e che dilapida nei minuti finali un prezioso doppio vantaggio. Ha di che recriminare, però, anche un combattivo e mai domo Sporting che gioisce eccome, sulla linea del traguardo dopo, però, aver pagato un salatissimo pegno alla malasorte e dopo aver trovato sulla propria strada un ottimo Brogi che in almeno un paio di occasioni ha negato ai padroni di casa la gioia del gol sbattendo loro, con estrema perizia, la porta in faccia. Il punto di vantaggio che i biancorossi vantano alla vigilia di uno scontro diretto che quando mancano cinque giornate al termine del campionato, appare più che mai cruciale in piena zona rossa, induce lo Sporting a partire forte nel tentativo di sfruttare il fattore campo. I rosanero interpretano molto bene i primi venti minuti di partita ed attraverso una fase d'impostazione lucida e geometrica riescono a guadagnare metri preziosi in mezzo al campo a discapito di un Isolotto che invece stenta a ritrovarsi. Utilizzando l'abile regia del trequartista Bongi supportato da Aradei e Leporatti, lo Sporting allarga le maglie della difesa fiorentina in virtù degli inserimenti offensivi di Di Masi e Crini. Un atteggiamento estremamente propositivo che dopo appena cinque minuti permette ai padroni di casa di raccogliere i primi frutti. Taoussi apre il gioco sulla sinistra liberando Di Masi il cui sprint bruciante gli consente di far fuori capitan Giuliani per poi riproporre, quasi dalla linea di fondo, un preciso traversone rasoterra che lo stesso Taoussi che nel frattempo ha intelligentemente seguito l'azione, raccoglie a centro area e gira imparabilmente a rete di prima intenzione non lasciando scampo a Brogi. I ragazzi di Mugnai cercano di cavalcare l'onda lunga del repentino vantaggio e al 10' si fanno ancora vivi dalle parti di Brogi grazie ad una punizione dal limite calciata da Leporatti che però sa molto di telefonata urbana non urgente alla quale il portiere ospite risponde con prontezza bloccando la sfera. Al 17' ci prova Crini che, dopo essersi liberato sulla destra, indirizza a rete una precisa conclusione che trova ancora Brogi pronto all'intervento in presa bassa. Superato il primo comprensibile momento di difficoltà, i ragazzi di Pastorelli dimostrano di aver studiato e soprattutto imparato bene le mosse degli avversari. A partire dal 20' anche l'Isolotto inizia a pungere sugli esterni con Martini a destra (sempre ottimamente sussidiato dagli inserimenti sulla medesima ala di Bianchi) ma soprattutto con un rapido, guizzante e spesso imprevedibile Vezzani a sinistra; un attaccante esterno dotato di uno scatto fulmineo e di un vorticoso dribbling sullo stretto e che in più di una circostanza fa ammattire Cecconi e compagni. Al 23' proprio il numero quattordici ospite cambia passo sulla propria ala, sguscia in area e costringe Baroni ad un mezzo miracolo che gli permette di mantenere inviolata la propria porta. Nulla può, invece, l'estremo di Badia due minuti più tardi quando il profondo sganciamento sulla destra di Bianchi si conclude con un bel traversone radente che Ricci prima raccoglie nel cuore dell'area rosanero e poi traduce agevolmente in rete da due passi. La ristabilita parità dà il via ad un'altra partita. Entrambe le squadre, nel tentativo di superarsi, giocano a viso aperto dando vita ad una seconda parte di primo tempo ben rappresentata da una cronaca dai contorni fantascientifici. Al 27' un lungo lancio in profondità innesca Martini che però è anticipato in bello stile dall'ottimo ed onnipresente difensore centrale rosanero Rossi che lo chiude in calcio d'angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina di destra molto ben calibrato a centro area da Halmi, la sfera sfila verso il secondo palo dove Mastagni è bravo a raccoglierla per poi sprecare una ottima occasione calciando oltre la traversa da favorevole posizione. Al 31' un rimpallo al limite dell'area ospite e favorisce Crini che si ritrova a tu per tu con Brogi ma è contrastato in maniera sospetta da un avversario La carambola fa rotolare la sfera fra le mani del portiere ma più che giustificate appaiono le proteste di giocatori e sostenitori di casa che invano chiedono la concessione della massima punizione. Non ha dubbi, invece, tre minuti dopo sul fronte opposto l'arbitro Ferrari che sugli sviluppi di una bella discesa sulla destra di Martini, ravvisa un tocco di mano in area da parte di un difensore dello Sporting e concede il penalty in favore dell'Isolotto. Sul dischetto si presenta lo stesso numero dieci biancorosso la cui conclusione, piuttosto debole e prevedibile, esalta i riflessi di Baroni che gettandosi in tuffo sulla propria sinistra, nega agli ospiti il vantaggio. Al 39' anche lo Sporting si procura la propria chance dagli undici metri quando Crini, incuneatosi in area dalla destra, è toccato sul piede d'appoggio e messo a terra. Anche stavolta Ferrari non ha dubbi e concede il rigore. Sul dischetto si presenta Di Masi che imitando come peggio non si potrebbe Martini, si fa ipnotizzare da Brogi che abbassando la saracinesca dinanzi al sette in maglia nera, inchioda sui propri guantoni il risultato di parità. In chiusura di primo tempo Martini si rifà con gli interessi incaricandosi della trasformazione di un calcio piazzato dal limite e portando in vantaggio l'Isolotto grazie ad un preciso fendente che s'insacca alle spalle di un incolpevole Baroni. Essere riusciti a ribaltare la situazione ed aver portato in dote nello spogliatoio all'intervallo un gol di vantaggio, rappresenta, per i ragazzi di Pippo Pastorelli, un tonico d'inaudita potenza. L'Isolotto approccia a tutta manetta anche la ripresa e al 48' sembra poter mettere definitivamente le mani sui tre punti. Pur cambiando fascia, l'imprendibile Vezzani non perde un colpo. Dopo essere volato via sulla destra, rimette in mezzo un bel pallone che l'accorrente Ricci gira in rete all'altezza del secondo palo. Sullo Sporting sembra calare il buio anche perché al 59' gli ospiti vanno ad un passo dal quarto gol quando ancora Ricci, lanciato in più che sospetta posizione di fuorigioco, s'invola verso Baroni che è però bravissimo a prendergli il tempo in chiusura ed a respingere la sua conclusione a botta sicura. Mister Mugnai non vuole alzare troppo presto bandiera bianca e gli intelligenti correttivi tattici apportati al proprio schieramento in virtù degli inserimenti di Valleggi, Bendoni, Cenni, Vinci e Giometti, sembrano ridare slancio e qualità sia alla fase d'impostazione, sia a quella conclusiva. E' però a questo punto che i generosi ragazzi di Badia si vedono sbarrare la strada verso la rimonta da un paio di ottimi interventi di Brogi che dice di no alle conclusioni di Taoussi (72') e Aradei (79') e dai legni della porta biancorossa che respingono per ben due volte le belle conclusioni proposte da Bendoni (73' e 76'); clamorosa, in particolare, la prima quando il numero nove in maglia nera, dopo essere sgusciato in area dal settore di sinistra, vede il suo diagonale incrociato cozzare contro il palo interno, con la sfera che poi rimbalza nuovamente all'interno del terreno di gioco. Anche i cambi operati da Pastorelli, però, fanno correre un gelido brivido di paura lungo la schiena di Baroni quando, all'80', si fanno vivi in contropiede grazie ad un preciso lancio di Terzani che libera Pietro Cicatiello sul filo del fuorigioco. Un bella occasione che però l'attaccante ospite getta nel cestino sparando oltre la traversa dopo essersi ottimamente liberato in area. Anche se il cronometro corre inesorabilmente lo Sporting continua a crederci e all'87' ottiene un calcio d'angolo che Giometti dosa con il contagiri dalla bandierina di destra favorendo l'inserimento di Pirani che saltando più in alto di tutti incorna da due passi riaprendo la partita. Il giovane Ferrari concede ben sei minuti di recupero e al 91' un pizzico di braccino unito all'incrollabile determinazione dello Sporting, fa commettere ai ragazzi di Pastorelli un errore fatale in fase di disimpegno. L'ottimo pressing portato da Vinci ai difensori in uscita bassa permette al numero quindici dello Sporting di rubar palla al limite dell'area ma soprattutto, di subire fallo e conquistare un prezioso calcio piazzato proprio nei pressi della linea che delimita i sedici metri biancorossi. Della battuta s'incarica Giometti la cui potente e precisa staffilata tesa, dopo aver superatola barriera, s'insacca alla sinistra di Brogi scatenando il tripudio nello spicchio di tribuna occupato dai sostenitori di casa. Questa ultima grande emozione manda in archivio un match di rara bellezza, intensità e spettacolarità. Uno di quelli per cui nessuno si pentirà mai di aver pagato il prezzo del biglietto ed al termine del quale Sporting ed Isolotto escono dal campo ancor più consapevoli di avere tutte le carte in regola per mantenere il posto in categoria. Calciatoripiù : nello Sporting segnaliamo le ottime prestazioni di Baroni, Rossi, Aradei, Bongi, Taoussi e dei subentrati Giometti, Valleggi, Bendoni . Nell'Isolotto hanno fatto vedere ottime cose Brogi, Mastagni, Halmi, Ussia, Vezzani, Martini, Ricci . Nonostante qualche sbavatura, il giovane Ferrari ha diretto in maniera più che sufficiente un match dall'alto coefficiente di difficoltà.